Post by MoosbruggerPost by Giovanni LagneseE se la "copia" fosse piu` bella dell'originale?
Hai qualche esempio in mente o parli sempre per ipotesi ?
[Ho anche aperto un nuovo thread con questa mia risposta; se vuoi, puoi
anche rispondere li`]
Si puo` pensare ad un esperimento mentale: supponiamo che tutta l'opera di
Bach sia andata perduta, e con essa tutte le notizie circa l'esistenza di
Bach e tutti i riferimenti posteriori a Bach (lettere, commenti, scritti,
eccetera); supponiamo che un compositore contemporaneo ritrovi in soffitta
le partiture di Bach, le copi con le sue mani, distrugga gli originali
(bruciandoli) e registri gli spartiti da lui copiati a suo nome in Siae.
I critici riconoscerebbero la superiorita` del compositore contemporaneo
(cioe` di Bach) rispetto ai compositori noti del primo Settecento? Il
compositore contemporaneo sarebbe eseguito almeno quanto Haendel? O forse,
semplicemente, questo compositore contemporaneo sarebbe considerato un
Pacchioni qualunque?
Post by MoosbruggerPost by Giovanni LagneseSi`, ma perche' tu sapevi che erano copie.
Se pero` ti fossero stati presentati come lavori di Raffaello?
ti sarebbero piaciuti di piu`?
Nessuno può dirlo con certezza. Più di qualche importante critico d'arte
ha preso tranvate clamorose in questo senso, vedi le famose teste di
Modigliani (che tu forse non ricordi, essendo giovincello). Certo è che
non posso far finta di non sapere le cose che so.
Piu` che far finta di non sapere le cose che sai, a me sembra che il punto
fondamentale sia guardare le cose con occhio (relativamente) vergine, e cio`
in pratica si traduce nel saper riconoscere i capolavori prima di *sapere
gia`* che sono dei capolavori, e magari senza sapere quando e da chi sono
stati scritti, se sono stati scritti oggi o nel Seicento, da un uomo o da
una macchina (per quale motivo, in fondo, una macchina non potrebbe produrre
arte?). E` cosi` difficile considerare semplicemente il piacere che
un'opera ci da` cosi` come la vediamo/ascoltiamo/gustiamo/...?
Per me, Jeux di Debussy sarebbe un capolavoro anche se fosse stato scritto
due anni fa. Per qualcun altro, purtroppo, no.
Le emozioni che mi da` *la stessa* esecuzione del Secondo Libro dei Preludi
di Debussy, per me, sono le stesse sia che a suonare sia un cieco, sia che
sia uno che ci vede. Il fatto che a suonare sia un cieco, non aggiunge
piacere, non aggiunge emozioni. Per qualcun altro, purtroppo, non e` cosi`.
Spero di aver reso l'idea.
G