Discussione:
[OT][CINEMA] Gran Torino
(troppo vecchio per rispondere)
L'Esattore
2009-03-16 13:37:10 UTC
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Vedo raramente recensioni o pareri di film in uscita o già usciti nelle
sale, ma mi piace fare uno strappo alla regola per questo bellissimo film.
Si tratta di un film lineare, semplice ed essenziale. Non nasce con
l'intenzione di volerne fare un capolavoro, né di voler strafare in
qualsiasi aspetto. L'intenzione è quella di voler raccontare una storia
semplice, dei nostri tempi, ma radicata nel passato. Si racconta di
stereotipi, di razzismo, di violenza, ma anche di valori. E ognuno di
questi seri argomenti viene sviscerato con una vena ironica di sottofondo
davvero notevole. Se il film è bellissimo e completamente riuscito, lo si
deve unicamente a Clint Eastwood. Dopo aver già dimostrato ampiamente nei
suoi precedenti film di essere un gran regista, qui ci ricorda ancora una
volta, se ce ne fosse bisogno, che è un grandissimo attore; coniugando i
due volti di Eastwood viene fuori questo film, che è essenzialmente
Eastwood prima ancora di essere Gran Torino. La storia in sè non ha niente
di davvero eccezionale, è solo la maestria di Eastwood a farne un film
bellissimo. Ciò che rende un film già di per sè molto buono un gran film è
poi il finale, non proprio dei più prevedibili, almeno a grandi linee.
Piuttosto che ripeter la coglionata fatta da Paolo Meneghetti del Corriere
della Sera, che spoilera praticamente l'intero film nella prima frase del
suo articolo (http://tinyurl.com/dkhphe spoiler ovviamente), evito di
aggiungere altro, non potendo quindi parlare più diffusamente del perché il
film in quanto racconto di una storia sia davvero riuscito. La vicenda
iniziale si riassume brevemente: Eastwood è l'unico americano rimasto in un
quartiere popolato da soli immigrati asiatici. Se ciò non bastasse, è un
reduce della guerra di Corea, e vive per la sua Ford Gran Torino, che
qualcuno proverà a rubargli. Da questo fatto prende il la il resto della
vicenda. Tornando brevemente a Clint attore/regista, c'è da notare che pur
interpretando un reduce di guerra razzista (ma buono e profondamente
segnato dalla guerra) e ostile verso il prossimo, riversa nel film una tale
quantità di perle (nei dialoghi), da perdere il conto. Questo film è uno
spaghetti western (degno di Sergio Leone) ambientato nei giorni nostri, con
un finale più profondo. Sebbene ci sia da sperare che non accada, potrebbe
essere l'ultimo film da attore di Clint, e pur essendo una mezza tragedia,
penso sia il modo migliore per abbandonare le scene. Ridicola l'esclusione
del film dai candidati agli Oscar (inutile paragonare Eastwood al pur
bravissimo Sean Penn). Nel concludere una nota e un consiglio:
Eastwood è l'unica persona al mondo che preserva la sua dignità pur
indossando una camicia a maniche corte.
Guardate il film in lingua originale (con sottotitoli, magari). Il
confronto non è impietoso, Eastwood è ben doppiato, ma semplicemente non
esiste doppiatore, per quanto bravo sia, in grado di poter rendere
l'inscindibile rapporto tra il volto e la voce del grande Clint.
--
L'Esattore
zazie reloaded
2009-03-16 15:42:46 UTC
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Post by L'Esattore
Guardate il film in lingua originale (con sottotitoli, magari). Il
confronto non è impietoso, Eastwood è ben doppiato, ma semplicemente non
esiste doppiatore, per quanto bravo sia, in grado di poter rendere
l'inscindibile rapporto tra il volto e la voce del grande Clint.
Grazie per la recensione
Non mi piaceva molto il Clint Eastwood attore (più che lui, il genere di
film che faceva) ma invece amo moltissimo il CE regista (e attore dei suoi
film)
Davvero un grande
Rudy
2009-03-17 13:16:09 UTC
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Post by zazie reloaded
amo moltissimo il CE regista (e attore dei suoi
film)
Davvero un grande
Concordo al 100%.

Rudy

---------------
***@tin.it
http://www.dicoseunpo.i
Vaz Rodrigo
2009-03-17 13:49:44 UTC
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Ma solo a me Eastwood non piace né come attore né come regista?
zazie reloaded
2009-03-17 16:07:10 UTC
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Post by Vaz Rodrigo
Ma solo a me Eastwood non piace né come attore né come regista?
temo di sì
Marco Marcelli
2009-03-17 16:18:14 UTC
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Post by Vaz Rodrigo
Ma solo a me Eastwood non piace né come attore né come regista?
Come attore, c'era chi sosteneva che avesse solo DUE espressioni: col
cappello e senza.

Come regista mi pare non sbagli un colpo. Storie semplici, dirette, basate
su problemi attuali.

MM
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Benedetto Zaccaria
2009-03-17 16:45:43 UTC
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Post by Marco Marcelli
Come attore, c'era chi sosteneva che avesse solo DUE espressioni: col
cappello e senza.
E aveva torto : pensa solo a I Ponti di Madison County.

Se ti dico quante volte ho visto "Per un pugno di dollari" mi dai del
mentitore. ( le prime volte a Napoli, con titolazione "ammerigana",
ed io che spiegavo a V. come e qualmente solo gli americani sapessero
fare i Western - Quando mi dissero che era tutto made in Italy, andai
a rivederlo di corsa e piacque ancora di piu')
Ora, di tanto in tanto, me lo rivedo in DVX.
Post by Marco Marcelli
Come regista mi pare non sbagli un colpo. Storie semplici, dirette, basate
su problemi attuali.
Quoto.







Benedetto Zaccaria
Shapiro used clothes
2009-03-17 18:48:16 UTC
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Post by Marco Marcelli
Come attore, c'era chi sosteneva che avesse solo DUE espressioni: col
cappello e senza.
Quello è John Wayne. Fuori dei film di John Ford, praticamente inesistente,
con qualche piccola eccezione.
Eastwood aveva un suo repertorio, un suo ventaglio di possibilità anche da
giovane. L'età l'ha migliorato, anche perché ha (quasi) sempre avuto
l'accortezza di non pretendere troppo, di non fare il passo più lungo della
gamba (è un'immagine che odio, ma in questo caso rende l'idea). Anche
registicamente le ultime cose sono le migliori, quelle degli anni settanta e
ottanta non sono proprio eccezionali, imho. Per quanto l'agente Callahan si
faccia ancora guardare con piacere; ce n'è uno con Tyne Daly, attrice di un
certo spessore che praticamente ha passato il resto della carriera a fare
telefilm.

dR
L'Esattore
2009-03-17 18:49:21 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Quello è John Wayne.
Visto Gran Torino?
--
L'Esattore
Shapiro used clothes
2009-03-17 18:50:19 UTC
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Post by L'Esattore
Visto Gran Torino?
No. Con il cinema ho praticamente chiuso, anche se a volte ci penso ancora.
Mi piacerebbe, però.

dR
L'Esattore
2009-03-17 18:54:05 UTC
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Post by Shapiro used clothes
No. Con il cinema ho praticamente chiuso, anche se a volte ci penso ancora.
Mi piacerebbe, però.
Io invece sono in un periodo di grande frequentazione. Penso di aver visto
7 film in 20 giorni o giù di lì, mai successo. Forse è anche perché,
nonostante in molti dicano che più si va a vanti e meno film belli si
fanno, sono usciti un mucchio di film ottimi. Ad esempio Gran Torino,
Changeling, Milk, Wall-E, Valzer con Bashir (capolavoro), The Wrestler, Il
curioso caso di Benjamin Button, The Millionaire. Tutti meritano di esser
visti.
Ah, Gran Torino non l'ho visto al cinema, ma l'ho prelevato altrove. Per un
unico motivo di fondo, non per essere un pirata, ma perché volevo sentire
Eastwood recitare in inglese. Sottotitolato, possibilmente. E non me ne
pento affatto, anzi.

Ti consiglio di fare lo stesso.
--
L'Esattore
Shapiro used clothes
2009-03-17 18:55:45 UTC
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Post by L'Esattore
The Wrestler,
Questo è di un futuro grande regista.
Post by L'Esattore
Il
curioso caso di Benjamin Button
Ma per carità. Ho già dato.

dR
L'Esattore
2009-03-17 19:01:01 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Questo è di un futuro grande regista.
un gran bel film.
Post by Shapiro used clothes
Ma per carità. Ho già dato.
bah, ci sono stati giudizi discordanti. A me, con tutti i suoi limiti, è
piaciuto.
--
L'Esattore
Shapiro used clothes
2009-03-17 21:47:16 UTC
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Post by L'Esattore
bah, ci sono stati giudizi discordanti. A me, con tutti i suoi limiti, è
piaciuto.
E poi il bambolotto non lo reggo più. Bello ma statico, l'ho visto
impegnarsi in uno o due film, non di più.

dR
prostetnic vogon jeltz
2009-03-18 14:57:51 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Post by L'Esattore
bah, ci sono stati giudizi discordanti. A me, con tutti i suoi limiti, è
piaciuto.
E poi il bambolotto non lo reggo più. Bello ma statico, l'ho visto
impegnarsi in uno o due film, non di più.
uno è Fight Club, l'altro direi 12 Scimmie, no ?
Shapiro used clothes
2009-03-18 15:01:44 UTC
Permalink
Post by prostetnic vogon jeltz
uno è Fight Club, l'altro direi 12 Scimmie, no ?
Le dodici scimmie (bravo, molto perspicace) e In fondo scorre il fiume. Il
miglior film del bambolotto, imho, in cui ha trovato un regista che sapesse
valorizzarlo e motivarlo al massimo. Al di là dei pregi fisici che
indubbiamente possiede (il pubblico non può fare a meno di guardarlo). Non
dico che Fight Club sia così male, ma è una parte tutto sommato monotona ed
esteriore. Le occasioni per brillare (si fa per dire) sono tutte per Norton.
Sempre imho, non sono Tullio Kezich. :-))

dR
Hans Rott
2009-03-18 15:04:31 UTC
Permalink
Il Wed, 18 Mar 2009 07:57:51 -0700 (PDT), prostetnic vogon jeltz ha
no ?
cerchi ancora il quartetto di sax?
prostetnic vogon jeltz
2009-03-18 15:44:30 UTC
Permalink
Post by Hans Rott
Il Wed, 18 Mar 2009 07:57:51 -0700 (PDT), prostetnic vogon jeltz ha
no ?
cerchi ancora il quartetto di sax?
sì grazie!

ce l'hai ?

se sì scrivimi, l'indirizzo è buono, son disponibile a scambi se ti
serve qualcosa.
Hans Rott
2009-03-18 16:58:02 UTC
Permalink
Il Wed, 18 Mar 2009 08:44:30 -0700 (PDT), prostetnic vogon jeltz ha
se sì
da:


http://tinyurl.com/dbgkom


ciao
prostetnic vogon jeltz
2009-03-18 17:31:30 UTC
Permalink
Post by Hans Rott
Il Wed, 18 Mar 2009 08:44:30 -0700 (PDT), prostetnic vogon jeltz ha
se sì
http://tinyurl.com/dbgkom
ciao
ma grazie! solo che, porca pupazza, non riesco a scaricare perchè ho
finito il bonus da free user avendo scaricato il lieder della zaz (che
peraltro avevo già in disco nella stessa versione, che pirla ...).
Riprovo domani. Grazie molte comunque.
Giovanni Lavena
2009-03-18 17:39:18 UTC
Permalink
Post by prostetnic vogon jeltz
ma grazie! solo che, porca pupazza, non riesco a scaricare perchè ho
finito il bonus da free user avendo scaricato il lieder della zaz (che
peraltro avevo già in disco nella stessa versione, che pirla ...).
Riprovo domani. Grazie molte comunque.
Fra un'oretta o anche meno potresti farcela. Impongono solo una pausa breve
fra i dowloads degli utenti free

Giovanni

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
zazie reloaded
2009-03-18 17:44:46 UTC
Permalink
Post by prostetnic vogon jeltz
ma grazie! solo che, porca pupazza, non riesco a scaricare perchè ho
finito il bonus da free user avendo scaricato il lieder della zaz (che
peraltro avevo già in disco nella stessa versione, che pirla ...).
insomma, gira rigira è sempre colpa mia!!!!!!
prostetnic vogon jeltz
2009-03-18 20:53:40 UTC
Permalink
Post by Hans Rott
Il Wed, 18 Mar 2009 08:44:30 -0700 (PDT), prostetnic vogon jeltz ha
se sì
http://tinyurl.com/dbgkom
fatto, grazie molte ancora per il prezioso aiuto! se posso ricambiare fatti
vivo, un po' di cose le ho ...
Sightreading
2009-03-17 19:29:50 UTC
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Post by Shapiro used clothes
Post by L'Esattore
The Wrestler,
Questo è di un futuro grande regista.
Ci credo solo perché mi fido, non certo sulla base dei suoi film che ho
visto. Comunque è meglio che si dia una mossa, ché deve aver passato i
quaranta anche lui.
Post by Shapiro used clothes
Post by L'Esattore
Il
curioso caso di Benjamin Button
Ma per carità. Ho già dato.
Qui si tratta di un ex-grande regista.
Shapiro used clothes
2009-03-17 21:45:07 UTC
Permalink
Post by Sightreading
Ci credo solo perché mi fido, non certo sulla base dei suoi film che ho
visto. Comunque è meglio che si dia una mossa, ché deve aver passato i
quaranta anche lui.
Che per un artista del cinema non sono poi tanti. Non è una ballerina, e i
film che ha fatto testimoniano un talento indubbio. Imho, si capisce.
Non lo dico per polemizzare (anche se polemizzare mi piace tanto), ma anche
nel cinema c'è questa idea fuorviante della precocità come valore a sé
stante. La fissazione per il debutto a ventisei anni come Welles, che fu di
Coppola e Scorsese. A me è sempre sembrata una cosa assurda, e Welles
sarebbe stato un genio sempre e comunque, poteva debuttare a sedici come a
quarantasei anni. Coppola e Scorsese lo sono a loro volta, ma non perché
hanno firmato regie prima dei trenta.
Post by Sightreading
Qui si tratta di un ex-grande regista.
Per me no, anche se Fight club era carino. Soprattutto per merito di Edward
Norton, che da solo vale sempre il biglietto. Di cosa poi sia capace quando
è assistito da un bravo regista lo si vede in questo:
http://www.imdb.com/title/tt0307901/

dR
Sightreading
2009-03-17 22:08:17 UTC
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anche nel cinema c'è questa idea fuorviante della precocità come valore
a sé stante.
Non "a sé stante", sostenerlo sarebbe una scemenza; ma i registi
importanti erano tutti già importanti a quaranta, magari per un film
solo; nessuno era un "futuro grande" ancora a quell'età e se non un
grande film, aveva almeno dato indizi indubitabili di grandezza a
venire. Il cinema, come il jazz, è un'arte di giovani, non nel senso che
non si possa praticare con grandi risultati da vecchi, come sappiamo
benissimo, ma in quello che da giovani si comincia e si raggiunge il
pieno delle forze. Che magari non vuol dire i risultati migliori, ma,
insomma, se Aronofsky, come ammetti anche tu, non è diventato "grande"
finora, secondo me è ben difficile che lo diventi mai. Non mi pare che
lo strombazzatissimo The Wrestler prometta proprio nulla, in questo
senso né, a mio giudizio, alcuno degli altri suoi film.
A me è sempre sembrata una cosa assurda, e
Welles sarebbe stato un genio sempre e comunque, poteva debuttare a
sedici come a quarantasei anni.
Però non ha debuttato a quarantasei, guarda caso.
Per me no, anche se Fight club era carino.
Mi sono sembrati superiori Seven, Zodiac e perfino The Game.

Ciao!
Shapiro used clothes
2009-03-17 22:41:39 UTC
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i registi importanti erano tutti già importanti a quaranta
Mica è una regola. Com'erano i quarant'anni di Hitchcock, di Chabrol, di
Kurosawa, di Chaplin, di Dreyer, di Ozu? Avevano già il meglio alle spalle?
Ho fatto un po' di nomi a caso, ovviamente differenti. Com'erano i
quarant'anni di De Sica, di Rossellini, di Leone?
Il cinema, come il jazz, è un'arte di giovani, non nel senso che non si
possa praticare con grandi risultati da vecchi, come sappiamo benissimo, ma
in quello che da giovani si comincia e si raggiunge il pieno delle forze.
Ma per carità. Cosa significa "il pieno delle forze"?
Che magari non vuol dire i risultati migliori, ma, insomma, se Aronofsky,
come ammetti anche tu, non è diventato "grande" finora, secondo me è ben
difficile che lo diventi mai. Non mi pare che lo strombazzatissimo The
Wrestler prometta proprio nulla, in questo senso né, a mio giudizio, alcuno
degli altri suoi film.
Allora: prima era tutti i suoi film, ora sono alcuni...non vedo cosa ci sia
di "strombazzatissimo" in The Wrestler. L'hanno promosso un po', non so cosa
bisognerebbe dire del film di Fincher a questo punto. Anzi, di ogni film di
Fincher. Se posso dirla tutta, ho la sensazione che quel che vuole
(vorrebbe) fare Aronofsky si veda un po', e solo un po', ad ogni film.
Magari il disegno completo non si vedrà mai. Magari sì.
Mi sono sembrati superiori Seven, Zodiac e perfino The Game.
Motivazioni, se non chiedo troppo?

ciao!!

dR
Sightreading
2009-03-18 09:39:22 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
i registi importanti erano tutti già importanti a quaranta
Mica è una regola. Com'erano i quarant'anni di Hitchcock, di Chabrol, di
Kurosawa, di Chaplin, di Dreyer, di Ozu? Avevano già il meglio alle
spalle? Ho fatto un po' di nomi a caso, ovviamente differenti. Com'erano
i quarant'anni di De Sica, di Rossellini, di Leone?
Beh, effettivamente... forse ho detto una fesseria. De Sica, non ho mai
visto "Maddalena zero in condotta" o "I bambini ci guardino": non è che
apparisse già lì la zampata del leone? No, eh?
Post by Shapiro used clothes
Il cinema, come il jazz, è un'arte di giovani, non nel senso che non
si possa praticare con grandi risultati da vecchi, come sappiamo
benissimo, ma in quello che da giovani si comincia e si raggiunge il
pieno delle forze.
Ma per carità. Cosa significa "il pieno delle forze"?
Quando si è più forti. Di norma lo si è da giovani, purtroppo.
Invecchiando si assumono virtù nuove, che non sostituiscono quella,
fondamentale, dell'energia e dell'entusiasmo (parlo di arte, non di
politica o di matrimonio).
Post by Shapiro used clothes
Allora: prima era tutti i suoi film, ora sono alcuni...
Ma quanti ne ha fatti? L'IMDB dice quattro a lungo metraggio. Io non ho
visto il primo, "Pi", gli altri sì e mi sembrano tutti mediocri e
pretensiosi.
Post by Shapiro used clothes
non vedo cosa ci
sia di "strombazzatissimo" in The Wrestler.
È strombazzatissimo davvero, te lo assicuro. Per esempio, gli articoli
dedicatigli dai Cahiers du Cinéma sull'ultimo, o penultimo, numero,
sembrano la caricatura degli entusiasmi dei Cahiers du Cinéma (anche
quelli su "Gran Torino", del resto). Ti sarà sfuggito.
Post by Shapiro used clothes
Mi sono sembrati superiori Seven, Zodiac e perfino The Game.
Motivazioni, se non chiedo troppo?
Non chiedi poco, io non sono capace di argomentare. "Fight Club" mi è
sembrato divertente ma stupidotto, come una specie di videogioco. Simile
in ciò a "Requiem for a Dream", un videogioco dell'orrore.


Ciao!!!
Shapiro used clothes
2009-03-18 10:46:25 UTC
Permalink
Post by Sightreading
Beh, effettivamente... forse ho detto una fesseria.
Non è che sia una fesseria. E' un po' un luogo comune, e come tale non lo si
può qualificare con leggerezza; spesso i luoghi comuni qualcosa di vero
contengono. Bisogna vedere cosa. Può essere una piccola verità spigolosa.
Post by Sightreading
De Sica, non ho mai visto "Maddalena zero in condotta" o "I bambini ci
guardino": non è che apparisse già lì la zampata del leone? No, eh?
Ci sarebbe da fare tutto un discorso già soltanto sulla scelta della
metafora, assai vivida, della "zampata del leone".
Magari lo faccio sotto, rispondendo anche ad Archeopteryx. Allora, De Sica
diventa un regista "importante", come dicevi tu, ben dopo i quaranta. Circa
a quarant'anni fa solo Teresa Venerdì, se ricordo bene, che è un bel film
ma certo non un capolavoro. Rossellini fa a circa quarant'anni Roma città
aperta. Non a trenta o a ventisei, che è l'età canonica dei fissati (non mi
riferisco a te). Quel che viene dopo per entrambi è molto significativo, e
poco prevedibile sulla base delle esperienze giovanili. Su Leone mi sono
sbagliato; effettivamente C'era una volta il West arriva sui quarant'anni,
ma è seguito da Giù la testa (per molti cinefili il suo western migliore) e
C'era una volta in America; anche qui, altro che parabola discendente. Ozu è
un caso paradigmatico; a quarant'anni è un regista navigatissimo, ma il
meglio arriva ben dopo. Poi chi ho citato? Ah, sì, Hitchcock. A quarant'anni
Rebecca (delizioso) e l'anno dopo Il Sospetto (ancora meglio) ma quel che lo
rende "importante" arriva tutto dopo. Chabrol; inizia giovanissimo,
Stèphane, guarda caso, arriva sui quarant'anni. Kurosawa: a quarant'anni fa
Rashomon, vorrei conoscere qualcuno che ha veramente visto i film precedenti
(e qualche titolo bello c'è, ma non li ho visti tutti), a parte chi l'ha
studiato per qualche motivo. Dreyer: nel periodo di "massima fecondità" fa
soprattutto lo sceneggiatore. Chaplin: nello stesso periodo fa quel che
genere di cose che, sinceramente, difficilmente lasciano trapelare il
regista di Luci della città (quarantuno anni, se ricordo bene) o Tempi
moderni (quarantasei); film in cui oltretutto recita, con una profusione di
impegno fisico non indifferente.
Ah, dimenticavo: Maddalena zero in condotta può essere interessante (l'ho
rivisto di recente) ma non ci si vede l'autore di Miracolo a Milano o Ladri
di biciclette o Umberto D., direi proprio di no.
Post by Sightreading
Quando si è più forti. Di norma lo si è da giovani, purtroppo.
Invecchiando si assumono virtù nuove, che non sostituiscono quella,
fondamentale, dell'energia e dell'entusiasmo (parlo di arte, non di
politica o di matrimonio).
Un conto è l'energia fisica, e per fare il cinema ci vuole anche quella, ci
mancherebbe. Un conto l'energia creativa e la voglia di impegnarsi. A me
questo modo di ragionare, assai diffuso oggidì (non me la piglio con te)
pare una scusa. Aronofsky può dare alla sua carriera tutte le sterzate che
vuole, magari anche smentire del tutto quel poco che ha dimostrato finora.
Post by Sightreading
Ma quanti ne ha fatti? L'IMDB dice quattro a lungo metraggio. Io non ho
visto il primo, "Pi", gli altri sì e mi sembrano tutti mediocri e
pretensiosi.
"Pi" è estremamente interessante, anche se ho il sospetto che ti sembrerà
pretenzioso pure quello. Ma questi sono gusti, non altro. Che accetto,
pienamente. Un altro il discorso che si faceva sopra.
Post by Sightreading
È strombazzatissimo davvero, te lo assicuro. Per esempio, gli articoli
dedicatigli dai Cahiers du Cinéma sull'ultimo, o penultimo, numero,
sembrano la caricatura degli entusiasmi dei Cahiers du Cinéma (anche
quelli su "Gran Torino", del resto). Ti sarà sfuggito.
Ossignur, i Cahiers. Che paio di palle, scusa il francesismo. I Cahiers non
sono più quelli di una volta, ma continuano con gli stessi tic. Uno è il
tono da vangelo, da verità rivelata della religione del cinema. Allo stato
delle cose, non sono poi tanto diversi da molte altre riviste sul cinema.
Potrei anche rigirare la frittata. Come, liquidi così alla svelta un film
che magari (non so, non li leggo da tempo) è piaciuto a Toubiana? Mica è
tanto facile di gusti, quel signore lì...:-))
Post by Sightreading
Non chiedi poco, io non sono capace di argomentare. "Fight Club" mi è
sembrato divertente ma stupidotto, come una specie di videogioco.
E' verissimo. Per la stessa ragione non mi è piaciuto Seven. Sono arrivato
alla fine solo per simpatia per Morgan Freeman. The Game è una palla
colossale, per gli stessi motivi. Coinvolge, non dico di no, ma il valore
estetico sta a zero.
Post by Sightreading
Simile in ciò a "Requiem for a Dream", un videogioco dell'orrore.
No. Però rispetto i tuoi gusti.

dR
Sightreading
2009-03-18 11:28:30 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Ci sarebbe da fare tutto un discorso già soltanto sulla scelta della
metafora, assai vivida, della "zampata del leone".
È strano come da questo scambio io finisca per uscirne come una specie
di propugnatore di vitalismo giovanilistico, fin dalla virilità dalle
mie metafore :->. Non nego di sentirmene compiaciuto, poi rido pensando
a che cosa ne direbbe la mia ex-moglie. Se mi conoscessi, rimarresti
forse sorpreso.
Post by Shapiro used clothes
De
Sica diventa un regista "importante", come dicevi tu, ben dopo i
quaranta. Circa a quarant'anni fa solo Teresa Venerdì, se ricordo bene,
che è un bel film ma certo non un capolavoro. Rossellini fa a circa
quarant'anni Roma città aperta.
Questi due però hanno avuto gli esordi sotto il fascismo, cioè con dei
gravami oggettivi alla loro espressione.
Post by Shapiro used clothes
altro che parabola discendente.
Io però non ho mai parlato di parabola discendente, anzi, tranne pochi,
tutti i grandi registi sono andati migliorando. Io parlavo della forza
propulsiva che appare (secondo me - boh, non ne sono neppure più sicuro,
adesso) evidente subito: come i razzi che nei missili spaziali servono a
vincere la forza di gravità; poi sulla luna si arriva con altri mezzi,
meno "di forza".

Abbi pietà di questa metafora candidamente fallica.
Post by Shapiro used clothes
assai diffuso oggidì (non me la piglio con
te)
Beh, dài, almeno prenditela con me!
Post by Shapiro used clothes
Ossignur, i Cahiers. Che paio di palle, scusa il francesismo. I Cahiers
non sono più quelli di una volta,
Ma figurati, sono d'accordo. A me rompevano pure una volta e ho
preferito sempre "Positif", le poche volte che ho letto riviste di cinema.
Shapiro used clothes
2009-03-18 11:44:26 UTC
Permalink
È strano come da questo scambio io finisca per uscirne come una specie di
propugnatore di vitalismo giovanilistico, fin dalla virilità dalle mie
metafore :->. Non nego di sentirmene compiaciuto,
Bene!! :-)
poi rido pensando a che cosa ne direbbe la mia ex-moglie.
Non vorrei essere irriguardoso, ma un bel chissene...già, ma ridi, appunto;
l'atteggiamento migliore.
Questi due però hanno avuto gli esordi sotto il fascismo, cioè con dei
gravami oggettivi alla loro espressione.
'Zomma. Vabbé, mettiamoci anche la censura e la dittatura...:-)
Io parlavo della forza propulsiva che appare (secondo me - boh, non ne
sono neppure più sicuro, adesso) evidente subito: come i razzi che nei
missili spaziali servono a vincere la forza di gravità; poi sulla luna si
arriva con altri mezzi, meno "di forza".
Che ricchezza di metafore; l'avevi già prima dei quarant'anni? :-)))
Abbi pietà di questa metafora candidamente fallica.
Per carità. Le metafore falliche sono degne del massimo rispetto.
Beh, dài, almeno prenditela con me!
No, mi sei simpatico. Sei solo capitato su un argomento (giusto uno dei due
o tremila) riguardo al quale sono un po' ipersensibile. C'è un retroterra da
svelare: è un argomento assai dibattuto fra giovani cinefili, ed era
dibattutto su it.arti.cinema, newsgroup che sconsiglierei a chiunque ami il
cinema. In quei lidi di sciocchezze à la page (non classifico così quel che
hai detto tu, eh; sia chiaro) ne ho lette tante, su questo argomento
tantissime. Ora, un conto è dire che è bene iniziare a fare cinema da
giovani (Hitchcock è indubbiamente un genio, ma a renderlo bravo sono stati
anche gli anni in cui si è fatto le ossa su film non proprio memorabili, per
tornare agli esempi di prima; il che conferma che non tutto è ispirazione e
molto si deve alla traspirazione, per dirla con gli anglosassoni), altra
cosa l'idea che il genio si riveli presto o non esista. Le capacità creative
sono una cosa misteriosa, imho. E poi ci sono tutti gli altri, cioé le
persone in gamba senza essere propriamente dei genii.

dR
Vaz Rodrigo
2009-03-18 13:17:24 UTC
Permalink
Sono quasi sicuro che se dico che il mio critico cinematografico di
riferimento è il Bertarelli mi lapidate sulla pubblica piazza.
Shapiro used clothes
2009-03-18 14:22:18 UTC
Permalink
Post by Vaz Rodrigo
Sono quasi sicuro che se dico che il mio critico cinematografico di
riferimento è il Bertarelli mi lapidate sulla pubblica piazza.
Mannò. Quello che ha dato 2 a 2001?

dR :-)
L'Esattore
2009-03-18 14:58:12 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Mannò. Quello che ha dato 2 a 2001?
LOL, che persone ridicole quelle che pur di fare notizia ed apparire
"contro" danno giudizi negativi su opere largamente considerate importanti.
Un po' come Gould quando parla male di Mozart, ecco.

Per tornare ai critici, a me stanno sul pisellino quelli che spoilerano il
finale del film nella recensione. Ultimo esempio: Paolo Mereghetti sul
corriere riguardo Gran Torino. Nelle prime due righe dell'articolo c'è
scritto inizio e fine, una cosa ignobile. Evito di parlare di chi scrive le
introduzioni dei libri, in particolar modo dei grandi classici. Con i
Fratelli Karamazov ci rimasi così tanto traumatizzato da evitare di
comprare per un paio d'anni libri dello stesso editore.
--
L'Esattore
Shapiro used clothes
2009-03-18 15:03:21 UTC
Permalink
Post by L'Esattore
Un po' come Gould quando parla male di Mozart, ecco.
Ennò, cacchio. Gould a quell'idiota non lo paragoni.
Post by L'Esattore
Per tornare ai critici, a me stanno sul pisellino quelli che spoilerano il
finale del film nella recensione.
Si era capito.

Ultimo esempio: Paolo Mereghetti sul
Post by L'Esattore
corriere riguardo Gran Torino.
E' antipatico, ma questa storia dello spoilerare in fondo è una fisima,
imho. Non ti arrabbiare.

dR :-)
L'Esattore
2009-03-18 15:16:33 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Ennò, cacchio. Gould a quell'idiota non lo paragoni.
ovvio che non ce lo paragono, era solo per farti trottare un po' :)
Post by Shapiro used clothes
E' antipatico, ma questa storia dello spoilerare in fondo è una fisima,
imho. Non ti arrabbiare.
A me fa arrabbiare di brutto.
Evito di riportare lo spoiler fattomi qualche anno fa su Anna Karenina, ma
puoi ben immaginare.
Poi certo, son d'accordo, di certo non è motivo sufficiente per rovinare
gran parte dell'emozione data da un libro, ma cosa sarebbe l'Amico
Ritrovato con uno spoiler?
--
L'Esattore
Vaz Rodrigo
2009-03-18 15:27:25 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Post by Vaz Rodrigo
Sono quasi sicuro che se dico che il mio critico cinematografico di
riferimento è il Bertarelli mi lapidate sulla pubblica piazza.
Mannò. Quello che ha dato 2 a 2001?
E paragonandolo al Solaris di Tarkovsky scrisse: "Se là (in 2001, ndr)
si sbadigliava, qui si sviene".
Un idolo assoluto delle folle.

Però quando stronca (secondo me non del tutto a torto) Antonioni,
scrive cose divertentissime.
Sightreading
2009-03-22 12:26:17 UTC
Permalink
ed era dibattutto su it.arti.cinema, newsgroup che
sconsiglierei a chiunque ami il cinema.
Ehi, questo mi era sfuggito - seguivo quel gruppo nove-dieci d'anni fa,
ora quando lo guardo non lo riconosco. Di allora mi ricordo dei
personaggi notevoli e un po' pazzi: Bibi Bozzato, Paronzini, Vito, un
certo Lorenzo (mi pare), che però ne sapevano. Leggendoli ci si
divertiva e si imparava anche qualcosa.

Gli è che i newgroup hanno un po' fatto il loro tempo e chi aveva
qualcosa da dire forse usa altre piattaforme. Mah.

Sightreading
2009-03-18 09:52:10 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Non mi pare che lo
strombazzatissimo The Wrestler prometta proprio nulla, in questo senso
né, a mio giudizio, alcuno degli altri suoi film.
Allora: prima era tutti i suoi film, ora sono alcuni...
ops, scusa: ho scritto "né alcuno", cioè "e nessuno", appunto. Sono così
abituato a farmi riprendere per le mie argomentazioni sgangherate, che
chiedo scusa anche quando scrivo giusto e capiscono male gli altri.
Shapiro used clothes
2009-03-18 10:52:20 UTC
Permalink
Post by Sightreading
chiedo scusa anche quando scrivo giusto e capiscono male gli altri.
Infatti non era necessario chiedere scusa, ho capito male io.

dR
Archeopteryx
2009-03-18 07:18:36 UTC
Permalink
[...] Il cinema, come il jazz, è un'arte di giovani,
non nel senso che non si possa praticare con grandi
risultati da vecchi, come sappiamo benissimo, ma in
quello che da giovani si comincia e si raggiunge il
pieno delle forze.
Premesse le eccezioni non rare, alcune delle quali
richiamava DR, penso che sia vero in generale per ogni
attività. Fermi era ordinario a 26 anni, tra i matematici
"si sa" che se non si ha fatto qualcosa di notevole entro
i 25-30 è molto difficile ci si riesca dopo, sullo sport
inutile parlarne, gli interpreti sono quasi tutti
"marmocchi prodigio" anche per motivi di meccanica e di
quantità di cose da metabolizzare sul piano artistico...
Si potrebbe proseguire a lungo.

Io personalmente penso che questo fenomeno non si limiti
all'ambito di cui stiamo parlando e per quanto mi
riguarda, quel che non si è fatto entro 30 anni non si fa
più dopo. Ma questa mia idea è del tutto irrazionale e
come altre opinioni altrettanto legittime affonda nel
vissuto di ciascuno.

ciao!

Apx.
Sightreading
2009-03-18 09:43:55 UTC
Permalink
Post by Archeopteryx
Io personalmente penso che questo fenomeno non si limiti
all'ambito di cui stiamo parlando e per quanto mi
riguarda, quel che non si è fatto entro 30 anni non si fa
più dopo.
Hai detto meglio di me quello che intendevo. Aggiungo divagando che,
fuori dai campi che hai contemplato, dell'arte e della scienza, non è in
realtà impossibile fare dopo i trenta quel che non si è fatto prima, ma
è sconsigliabile, pena il disastro quasi certo.
Post by Archeopteryx
Ma questa mia idea è del tutto irrazionale e
come altre opinioni altrettanto legittime affonda nel
vissuto di ciascuno.
Che mi sembra l'unico terreno possibile su cui fondare una qualche
razionalità utile

Ciao
Shapiro used clothes
2009-03-18 10:51:41 UTC
Permalink
Post by Archeopteryx
Premesse le eccezioni non rare, alcune delle quali
richiamava DR, penso che sia vero in generale per ogni
attività.
Sarà vero per la matematica. Altrove non so, proprio non mi pare.
Non mi pare vero neppure per le altre scienze. Tu mi parli di sport. Si può
facilmente obiettare che l'arte e la cultura sono un'altra cosa, forse è
perfino troppo facile farlo. Come mai queste attività, così differenti (con
l'eccezione della matematica) sono accomunate nel nostro discorso? Cosa c'è
dietro a questo discorso, veramente? E cosa c'entra, veramente, il
"vissuto"?
Qui abbiamo toccato un nervo scoperto. Non vostro, eh. Non sono così carogna
(mio, indubbiamente sì). Un nervo scoperto a livello collettivo.

dR
zazie reloaded
2009-03-18 13:20:12 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
Post by Archeopteryx
Premesse le eccezioni non rare, alcune delle quali
richiamava DR, penso che sia vero in generale per ogni
attività.
Sarà vero per la matematica. Altrove non so, proprio non mi pare.
Non mi pare vero neppure per le altre scienze. Tu mi parli di sport. Si
può facilmente obiettare che l'arte e la cultura sono un'altra cosa, forse
è perfino troppo facile farlo. Come mai queste attività, così differenti
(con l'eccezione della matematica) sono accomunate nel nostro discorso?
Cosa c'è dietro a questo discorso, veramente? E cosa c'entra, veramente,
il "vissuto"?
Qui abbiamo toccato un nervo scoperto. Non vostro, eh. Non sono così
carogna (mio, indubbiamente sì). Un nervo scoperto a livello collettivo.
per la matematica è appurato che si da il meglio in giovane età
Sarà forse per la particolarità della materia, non lo so.
Per quanto riguarda il resto, occorrerebbe tener conto di fattori oggettivi.
Che, nel caso dello sport e dell'interpretazione musicale con uno strumento,
sono quelli fisici.
ovviamente potenza e capacità di coordinazione sono maggiori e si
acquisiscono in maniera ottimale in giovane età.
Per quanto riguarda l'arte in generale, mi sembra più una questione di
mestiere, così difficile che se non lo si acquisisce attraverso una lunga
pratica di decenni, si resta di fatto dilettanti.
Ovviamente, per quanto riguarda il puro pensiero, l'età non c'entra nulla.
Kant scrisse i suoi capolavori dopo i 45 anni.
In questo caso l'esperienza è decisiva.
Come si collochi il cinema qui dentro, è difficile dire eh
Vaz Rodrigo
2009-03-18 13:35:38 UTC
Permalink
Post by zazie reloaded
per la matematica è appurato che si da il meglio in giovane età
Io poi neanche in quella.
Shapiro used clothes
2009-03-18 14:09:03 UTC
Permalink
Post by zazie reloaded
Per quanto riguarda l'arte in generale, mi sembra più una questione di
mestiere, così difficile che se non lo si acquisisce attraverso una lunga
pratica di decenni, si resta di fatto dilettanti.
E questo è uno dei punti a cui volevo arrivare. Non ci sono obiezioni per lo
sport, e per le discipline che in un certo senso gli si avvicinano (senza
ombra di ironia; canto, ballo, al limite e in modo forse un poco differente
anche la pratica dello strumento). Ma le altre discipline artistiche? Non a
caso ho fatto l'esempio di Ozu. I film migliori sono soprattutto nella fase
avanzata della carriera, ma di fatto ha iniziato molto presto. Si è espresso
compiutamente quando era assolutamente padrone del mestiere, con decenni di
esercizio e di padronanza acquisita. E' una cosa diversa dal dire che il
talento sboccia necessariamente presto. E' più importante il fatto che non
sboccia dal nulla, imho.
Post by zazie reloaded
Ovviamente, per quanto riguarda il puro pensiero, l'età non c'entra nulla.
Kant scrisse i suoi capolavori dopo i 45 anni.
In questo caso l'esperienza è decisiva.
Come si collochi il cinema qui dentro, è difficile dire eh
Non è poi differente da quel che vale per il pensiero, per la letteratura,
per la composizione musicale...direi anche per la pittura. Certo, girare e
dirigere comporta anche uno stress fisico. Ma di fatto viene sopportato da
tanti registi non giovani e di salute malferma. Anzi, veniva sopportato,
anche quando la tecnologia non aiutava come oggi.

dR
L'Esattore
2009-03-18 15:03:35 UTC
Permalink
Post by zazie reloaded
per la matematica è appurato che si da il meglio in giovane età
ci sono grandi eccezioni (Erdős, invito a leggerne qualcosa, magari anche
l'articolo su wikipedia), ma in generale è proprio così. Alcuni dei più
grandi geni (Galois, Abel), morirono ben più giovani anche di Mozart e
Schubert, e avevano già cambiato per sempre la storia della matematica.
Altri scienziati universali come Gauss e Newton, e importanti fisici del
'900, riuscirono anche a lavorare proficuamente più avanti nell'età.
Leibniz, un genio a tutto tondo, inventò il calcolo infinitesimale (sì
vabbé, spero che non ci sia qualche newtoniano nei paraggi) avanti
nell'età.
Post by zazie reloaded
Sarà forse per la particolarità della materia, non lo so.
Può essere. E' un aspetto interessante che vale la pena approfondire; ho
letto qualcosa a riguardo, ma non abbastanza da parlarne diffusamente e con
fondamento.
--
L'Esattore
Shapiro used clothes
2009-03-18 15:12:15 UTC
Permalink
ci sono grandi eccezioni (Erdõs, invito a leggerne qualcosa, magari anche
l'articolo su wikipedia)
"Adesso ho finito di diventare più stupido".
Un gran figo, altroché. Anche un po' furbacchione ("la mia mente è aperta").
Ha fatto delle belle cose come sembrerebbe?

Ecco, l'idea che dall'infanzia in poi ci si instupidisca progressivamente
potrebbe quasi riconciliarmi con la teoria che in questo thread ho
ostinatamente avversato, anche per motivi sconciamente personali.

dR
L'Esattore
2009-03-18 15:25:06 UTC
Permalink
Post by Shapiro used clothes
"Adesso ho finito di diventare più stupido".
Un gran figo, altroché. Anche un po' furbacchione ("la mia mente è aperta").
Molto molto interessante anche il suo vocabolario.
Se non ricordo male chiamava le donne "boss" e gli uomini "schiavi", per
fare un esempio. C'è da aggiungere che, come altri grandi geni, ha avuto
una vita stranissima, anche se meno di altri. Non smetterò mai di
invogliare chiunque a dedicare qualche minuto alla lettura delle biografie
brevi di gente come Galois, Goedel, Turing, Riemann, Boltzmann, solo per
dirne alcuni. Sono un po' i Mozart delle scienze, gente nata unicamente per
essere quello che sono stati. Se non ricordo male Erdos aveva molti dei
limiti nel "saper fare" che aveva lo stesso Mozart, e non era praticamente
in grado di fare granché da solo.
Post by Shapiro used clothes
Ha fatto delle belle cose come sembrerebbe?
Non è certamente uno dei più grandi matematici della storia. Non era un
grande costruttore di teorie (qualcosa ha fatto, però), era piuttosto un
grande risolutore di problemi già posti, anche se dei molti ancora aperti
quando era in vita tanti gli sono sfuggiti per poi essere risolti da
qualche giovane sconosciuto anni dopo. Penso comunque che sia uno degli
uomini di scienza con il più grande numero di pubblicazioni all'attivo.
Probabilmente tutte queste 1000 messe insieme, negli 80 anni di carriera,
non fanno un biennio di Galois, Ramanujan (leggasi biografia di questo
genio infinito!), per non parlare dei giganti.
--
L'Esattore
Marco Marcelli
2009-03-17 13:04:14 UTC
Permalink
Si tratta di un film lineare, semplice ed essenziale. Si racconta di
stereotipi, di razzismo, di violenza, ma anche di valori.
Non ho (ancora) visto questo film, ma credo si possa paragonare, per quel
che riguarda l'essenzialita' della regia ma anche dei sentimenti espressi,
ad un altro suo capolavoro: Million Dollar Baby.

Un film che vidi in un formato DivX indecente, mi piacque al punto di
comprarmi il DVD, ma non riuscii piu' a vederlo. Troppo triste il finale,
da vero pugno nello stomaco.

MM
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
zazie reloaded
2009-03-17 16:07:34 UTC
Permalink
Post by Marco Marcelli
Si tratta di un film lineare, semplice ed essenziale. Si racconta di
stereotipi, di razzismo, di violenza, ma anche di valori.
Non ho (ancora) visto questo film, ma credo si possa paragonare, per quel
che riguarda l'essenzialita' della regia ma anche dei sentimenti espressi,
ad un altro suo capolavoro: Million Dollar Baby.
Un film che vidi in un formato DivX indecente, mi piacque al punto di
comprarmi il DVD, ma non riuscii piu' a vederlo. Troppo triste il finale,
da vero pugno nello stomaco.
un film stupendo, davvero
Shapiro used clothes
2009-03-17 18:49:15 UTC
Permalink
Post by Marco Marcelli
Non ho (ancora) visto questo film, ma credo si possa paragonare, per quel
che riguarda l'essenzialita' della regia ma anche dei sentimenti espressi,
ad un altro suo capolavoro: Million Dollar Baby.
Il suo migliore, insieme a quello su Charlie Parker. Ottima la protagonista
(altro che AJ).

dR
Erg Frast
2009-03-17 20:41:21 UTC
Permalink
Post by Marco Marcelli
Si tratta di un film lineare, semplice ed essenziale. Si racconta di
stereotipi, di razzismo, di violenza, ma anche di valori.
Non ho (ancora) visto questo film, ma credo si possa paragonare, per quel
che riguarda l'essenzialita' della regia ma anche dei sentimenti espressi,
ad un altro suo capolavoro: Million Dollar Baby.
Un film che vidi in un formato DivX indecente, mi piacque al punto di
comprarmi il DVD, ma non riuscii piu' a vederlo. Troppo triste il finale,
da vero pugno nello stomaco.
Ti capisco, anche io lo molto apprezzato eppure non ho avuto il coraggio di
rivederlo, per il male che fa.

EF
JFSebastian
2009-03-21 20:08:23 UTC
Permalink
Vedo
Grazie mille per la recensione.
Saluti,
JFSebastian
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