Post by le fouetteur de tarésUn conto sono le libertà interpretative, un conto il tradimento del testo.
Sono due cose diverse
E quando si può "oggettivamente" fare questa distinzione?
E' misurabile matematicamente tale differenza?
Appena ti concedi libertà interpretative
non hai già iniziato a "tradire"?
Post by le fouetteur de tarésPost by Straight-sixResta da vedere
se si può considerare un "grande".
Post by le fouetteur de tarésE' da dilettanti non seguire le indicazioni del compositore
Ma dove sta scritto il rubato? E' possibile "scriverlo"?
certo
Chopin scrive "rubato"
Incredibile eh???
No, però l'aggettivo non ha valenza oggettiva,
e infatti abbiamo le infinite diverse interpretazioni
di Pollini, di Prosseda, di X di Y ecc ecc ecc.
Post by le fouetteur de tarés(ovviamente non sempre. Anche qui, ci sarebbe da scrivere. E molto. Si fa
anche quando non sta scritto, ma in misura mooolto minima)+
Ecco, appunto: si fa anche quando non sta scritto,
quindi stiamo parlando del soggettivo, o dell'aleatorio.
O più semplicemente di tradizioni.
Post by le fouetteur de tarésPost by Straight-sixDove finisce la nota "scritta" e dove inizia quella "interpretata"?
bisognerebbe avbere la partitura in mano per cominciare questo discorso
Appunto: nella partitura c'è scritto proprio tutto
sempre e comunque? Può esserci tutto?
Deve esserci tutto?
Post by le fouetteur de tarésNo, che uno mi dica che nella musica barocca il testo è incompleto, ne
convengo senza problemi
Ecco, è quello che temevo, quindi anche
il Bach che siamo abituati a sentire
è frutto di una tradizione interpretativa
"soggettiva".
Se lo suoniamo come "sta scritto" viene fuori...
che cosa viene fuori?
Post by le fouetteur de tarésMa in Chopin, LOL, ogni due note c'è un'indicazione.
ma siamo pazzi?
Chopin metteva indicazioni dappertutto perché
era conscio dei limiti della notazione musicale,
altrimenti avrebbe cercato una notazione/definizione
oggettiva del rubato.
Cosa impossibile, infatti IMHO il bello del rubato è proprio quello.
Post by le fouetteur de tarésTi prego, non parlare di ciò che non conosci
Allora, ti prego, tu che la conosci,
dàmmi una definizione matematica,
misurabile, del "rubato" in generale e di quello
chiopiniano in particolare, in modo da dire:
"Pollini fa bene, invece Prassede sbaglia".
Post by le fouetteur de tarésPost by Straight-sixSenti un po' come interpretava la Marcia Funebre
http://youtu.be/X6mIk90ORmw
La trovo assolutamnete geniale, anche se
suonava ff al posto di pp e viceversa.
Intanto non si tratta affatto del più grande pianista di tutti i tempi,
questo è un giudizio opinabilissimo
Ma infatti, hai ragione: stiamo discutendo di interpretazione,
cioè di quel Delta che non sta scritto nel testo,
vuoi per deficienze tecnologiche notazionali
dei secoli passati, vuoi anche per
deliberata volontà del compositore
di non poter/voler scrivere tutto.
Post by le fouetteur de tarésTecnica a parte, faceva schifo anche a Strawinsky, dunque mi sento
autorizzata a celarmi dietro l'opinione di un grandissimo :-)))
Ah beh, Strawinsky ha cosparso di merda la Nona di Beethoven
solo perché nessuno l'aveva mai fatto prima!
Quanto a Rachmaninov, fra una giocata e l'altra in Borsa insieme
(tutte finite regolamemente in perdita), mi sembra
che avesse detto che era stato pittore acquarellista in gioventù
e fosse diventato un antico pittore a olio in maturità. Tutto lì.
Non mi sembra che gli facesse schifo, e poi
non giochi in Borsa (e perdi) con uno che ti fa schifo...
Post by le fouetteur de tarésSecondo, trovo le sue esecuzioni assolutamente volgari.
Una mia opinione.
Ma certo, è un'opinione, come la mia e la tua su Prasseda.
Post by le fouetteur de tarésNon a caso la gente si compra i cd di Rubinstein o di Horowitz o di Pinco
e rartissimamente si ascolta R.
Ne ha incisi molti di meno, e, fino all'avvento del CD,
erano ancora tutti da riversare dal 78 giri.
E poi alla critica che promuove i dischi
il Rach non è mai piaciuto tout court.
Post by le fouetteur de tarésNon solo per una questione di audio, credimi
Perché anche molte registrazioni di Cortot hanno un audio orrendo eppure
vanno a ruba
e quel certo "non so che" che in Cortot ci attizza entrambi
secondo te sta scritto sulla partitura?
Post by le fouetteur de tarésPost by Straight-sixE la "sua" op. 9 n.2 come ti sembra?
http://youtu.be/kj3CHx3TDzw
orrenda
nemmeno il tempo viene rispettato.
Ma sullo sparito c'è l'indicazione del metronomo?
Post by le fouetteur de tarésD'altronde, ho letto varie lettere di chopin a proposito della sua musica,
e varie lettere dei suoi allievi.
Chopin era il primo a detestare questo genere di "licenze", se così
vogliamo chiamarle
Quindi ammetti un problema tecnico, una insufficienza
di notazione anche in Chopin.
Altrimenti tutti, tecnica permettendo,
lo suonerebbero uguali uguali.
Post by le fouetteur de tarésPost by Straight-sixSta scritta? Non sta scritta? Può essere scritta?
non sta scritta.
ma il problema non è questo.
Imho tutto si può fare SE c'è una ragione musicale.
Anche tradire abbondantemente lo scritto.
Oh, finalmente, pensiamo la stessa cosa!
Post by le fouetteur de tarésIl problema è che non vedo alcuna ragione musicale dietro tutto questo.
Il discorso generale viene frammentato con esitazioni tali sui dettagli
che sembra di assistere continuamente a un coito interrotto, perdonami.
Carina, davvero, hai ragione!
Post by le fouetteur de tarésC'è una differenza fra *interpretazione* e *arbitrio*
E' oggettivamente misurabile?
Se no, non c'è differenza, o meglio,
ci si deve ridurre/affidare alla ragione
musicale, che è troppe volte ESTERNA allo spartito.
Post by le fouetteur de tarésUn attore interpreta ad esempio un monologo di Shakespeare.
Ebbene, ti sfido a trovarne due che lo recitano alla stessa maniera al
mondo.
Eppure nessuno omette di fermarsi quando Shakespeare scrive un punto e va
a capo cominciando una nuova frase.
Commentami questo.
Che tra l'inizio e la fine di un monologo, come fra la prima e l'ultima
battuta
di un brano musicale c'è tutto IL MAZZO che l'attore/pianista/violinista
bravo
deve farsi per cercare di tradurre in parole, gesti e suoni
ANCHE quello che quel disgraziato di poeta/compositore
si è dimenticato di scrivere /non ha voluto/potuto scrivere sul
manoscritto/partitura.
ciao
Fabrizio