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2019-09-09 22:26:43 UTC
Se chiedessimo ad Acremone qual è la più grande e importante raccolta di musiche del '400, quale risposta potremmo aspettarci se non un silenzio nel totale imbarazzo?
Sicuramente Acremone mai e poi mai ci dirà che questa Bibbia musicale quattrocentesca è evidentemente il Codice aragonese di Montecassino, vale a dire il corpus delle musiche composte ed eseguite per Alfonso e Ferdinando d'aragona, nell'epoca in cui Napoli fu per la prima volta capitale delle Spagne. Non c'è niente che nell'intero secolo si avvicini anche solo lontanamente alla Cappella Reale Napoletana del '400 e questo codice ne è lampante testimonianza. Ora, a me non piace Savall, ma questo dispiacere è ben compensato dal fatto che tanta grandiosità della corte partenopea quattrocentesca si ricostruisce in ogni caso nel concerto che qui di seguito linko:
Un brano grandioso come "viva viva rey Ferrando", cantato sotto l'arco di trionfo del Maschio Angioino mentre il Re sfila con il cerimoniale, lo vedo come l'apoteosi del fastidio per Acremone. Ed è per questo doppiamente grandioso.
Sicuramente Acremone mai e poi mai ci dirà che questa Bibbia musicale quattrocentesca è evidentemente il Codice aragonese di Montecassino, vale a dire il corpus delle musiche composte ed eseguite per Alfonso e Ferdinando d'aragona, nell'epoca in cui Napoli fu per la prima volta capitale delle Spagne. Non c'è niente che nell'intero secolo si avvicini anche solo lontanamente alla Cappella Reale Napoletana del '400 e questo codice ne è lampante testimonianza. Ora, a me non piace Savall, ma questo dispiacere è ben compensato dal fatto che tanta grandiosità della corte partenopea quattrocentesca si ricostruisce in ogni caso nel concerto che qui di seguito linko:
Un brano grandioso come "viva viva rey Ferrando", cantato sotto l'arco di trionfo del Maschio Angioino mentre il Re sfila con il cerimoniale, lo vedo come l'apoteosi del fastidio per Acremone. Ed è per questo doppiamente grandioso.