Discussione:
Xenakis
(troppo vecchio per rispondere)
Erg Frast
2020-04-18 18:52:27 UTC
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Ho trovato una bellissima pagina su Xenakis, che ne illustra l'opera in
seno alla teoria strutturalista:

http://users.unimi.it/gpiana/dm9/campaner/xen.htm

Ci fa capire quanto si era spinto in avanti l'ideale e la concezione
musicale nel secondo Novecento. I risultati magari non saranno molto
digeribili (o per lo mano non li abbiamo ancora digeriti, fatto salvo
Lzy, forse), ma l'impegno intellettuale è davvero visionario, specie se
confrontato a certa cultura di massa (il rock) che si crede rivoluzionario.

Xenakis, una rivelazione, tutto da scoprire!



cito:
Giudizi quali “bello” o “brutto” non hanno senso per quanto riguarda il
suono, né per la musica che da esso deriva, la quantità di intelligenza
portata dalle sonorità deve essere il vero criterio. (…) L’efficacia è
un segno di intelligenza
(Iannis Xenakis, Musique formelles, op. cit. p.10.)


EF
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http://www.avg.com
lzy
2020-04-19 11:53:29 UTC
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Post by Erg Frast
Ho trovato una bellissima pagina su Xenakis, che ne illustra l'opera in
http://users.unimi.it/gpiana/dm9/campaner/xen.htm
Ci fa capire quanto si era spinto in avanti l'ideale e la concezione
musicale nel secondo Novecento. I risultati magari non saranno molto
digeribili (o per lo mano non li abbiamo ancora digeriti, fatto salvo
Lzy, forse), ma l'impegno intellettuale è davvero visionario, specie se
confrontato a certa cultura di massa (il rock) che si crede rivoluzionario.
uff, certe cose mi sono rimaste sullo stomaco...
e per curarmi sono tornato a brahms... (non sinfonico concertistico)
cmq il rock è altra cosa, che bisogno c'è di...
bla bla bla
un blues dei Led Zeppelin non esiste altrove
Post by Erg Frast
Xenakis, una rivelazione, tutto da scoprire!
http://youtu.be/SZazYFchLRI
Giudizi quali “bello” o “brutto” non hanno senso per quanto riguarda il
suono, né per la musica che da esso deriva, la quantità di intelligenza
portata dalle sonorità deve essere il vero criterio. (…) L’efficacia è
un segno di intelligenza
(Iannis Xenakis, Musique formelles, op. cit. p.10.)
EF
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Erg Frast
2020-04-19 13:24:01 UTC
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Post by lzy
uff, certe cose mi sono rimaste sullo stomaco...
e per curarmi sono tornato a brahms... (non sinfonico concertistico)
cmq il rock è altra cosa, che bisogno c'è di...
bla bla bla
un blues dei Led Zeppelin non esiste altrove
In effetti il bla bla è ciò che qualifica l'uomo e lo rende diverso
dalla bestia.
Non a caso poi si ritorna a Brahms.

EF
--
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lzy
2020-04-21 08:27:38 UTC
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Post by Erg Frast
Non a caso poi si ritorna a Brahms.
non nel senso che intendi tu

la musica classica offre delle oasi sicure

ma ad es quella ciofeca che hai usato per parlar male della chitarra metal,
tale rimane, un aborto di pezzo pianistico classico virtuosistico

piace ai pianisti muscolari incazzati...
ecco perché si presta al metal che è notoriamente un genere "incazzato"
Erg Frast
2020-04-21 09:15:43 UTC
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Post by lzy
ma ad es quella ciofeca che hai usato per parlar male della chitarra metal,
tale rimane, un aborto di pezzo pianistico classico virtuosistico
piace ai pianisti muscolari incazzati...
ecco perché si presta al metal che è notoriamente un genere "incazzato"
No, questa è una semplificazione grossolana, da te non la posso
accettare. A parte il fatto che io non ce l'ho con la chitarra metal,
che anzi ha anche un po' delle mie simpatie. In particolare quella cosa
avrebbe anche potuto piacermi, se solo ci fosse stato lo sforzo di
cercare una chiave di lettura. E' ovvio che se un musicista rock si
accosta a Beethoven farà bene ad affrontarlo a modo suo, senza cadere
nella trappola di scimmiottare il pianista classico, ma questo non
significa abolire ogni ragionamento e buttare alle ortiche tutto quello
che c'è nel brano. Interpretare, o reinterpretare, non può essere un
processo per cui si spazza via tutto e si ricostruisce ignorando
totalmente il riferimento così avrebbe poco senso.

Io adoro come Hendrix decostruisce l'inno americano, perchè in
quell'operazione c'è una logica musicale, non dissimile ad esempio a
quello che fa Ravel ne La valse.

Nell'esempio del chiaro di luna ci si ferma al fare le note velocemente,
mi pare.

EF
--
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lzy
2020-04-21 12:28:58 UTC
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Post by Erg Frast
Io adoro come Hendrix decostruisce l'inno americano, perchè in
quell'operazione c'è una logica musicale, non dissimile ad esempio a
quello che fa Ravel ne La valse.
Nell'esempio del chiaro di luna ci si ferma al fare le note velocemente,
mi pare.
infatti e' quella l'idea suppongo, cioè mostrare la tecnica di matrice
classica al servizio del metallaro

non è mica una novità, certo in quel video è portata all'estremo

hendrix voleva fare una cosa "politica" e ha scelto un brano adatto;
con il pezzo di beethoven al limite si potrebbe fare una parodia,
perché imho a quello si presta pesantemente

quindi vuoto in beethoven = vuoto nella trascrizione

contenuti nell'inno americano = contenuti nella trascrizione di hendrix

la melodia dell'inno è decisamente più bella dei frammentini del ludovico
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