Discussione:
Info su variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman"
(troppo vecchio per rispondere)
Kaos
2005-09-22 15:07:59 UTC
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Cerco qualsiasi tipo di notizia storica, critica, aneddotica sulle
variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman" (K265), canzone
popolare francese per bambini. Gradite anche informazioni su questa canzone
francese.

Kaos.
carlo gerelli
2005-09-22 15:59:28 UTC
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Post by Kaos
Cerco qualsiasi tipo di notizia storica, critica, aneddotica sulle
variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman" (K265), canzone
popolare francese per bambini. Gradite anche informazioni su questa canzone
francese.
direi che la persona + indicata per risponderti è Mario Martinoli
che recentemente ha fatto un CD per Stradivarius contenente
fra le altre cose anche questo pezzo ...

ciao

c.

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Kaos
2005-09-22 18:06:10 UTC
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Post by carlo gerelli
direi che la persona + indicata per risponderti è Mario Martinoli
che recentemente ha fatto un CD per Stradivarius contenente
fra le altre cose anche questo pezzo ...
Chi è Mario Martinoli?

Kaos.
Meister Jakob
2005-09-22 20:13:00 UTC
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Post by Kaos
Chi è Mario Martinoli?
E' un musicista coi fiocchi.
Ascolta le sonate di Schobert (non Schubert) per tengentenflügel o quelle di
Kraus che ha inciso per la Stradivarius e te ne farai un'idea.

Giacomo
Kaos
2005-09-22 21:13:29 UTC
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Post by Meister Jakob
E' un musicista coi fiocchi.
Ascolta le sonate di Schobert (non Schubert) per tengentenflügel o quelle di
Kraus che ha inciso per la Stradivarius e te ne farai un'idea.
Come faccio a contattarlo per chiedergli informazioni sulle variazioni?

Kaos.
Giovanni Lavena
2005-09-22 21:20:44 UTC
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Post by Kaos
Come faccio a contattarlo per chiedergli informazioni sulle variazioni?
Dato che è un frequentatore abbastanza assiduo del NG (il suo ultimo
messaggio è di pochi giorni fa), credo ti basti un po' di pazienza...

Giovanni

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Mario Benedetti
2005-09-23 21:56:22 UTC
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Post by Kaos
Cerco qualsiasi tipo di notizia storica, critica, aneddotica sulle
variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman" (K265), canzone
popolare francese per bambini. Gradite anche informazioni su questa canzone
francese.
Kaos.
riporto dal libro di Poggi e Vallora 'Mozart, signori il catalogo è questo'
(ed.Einaudi - Gli Struzzi 421)

Le variazioni K265 non appartengono all'anno 1776 ma sono state
cronologicamente spostate accanto alla grandiosa sonata K310 ; entrambe
videro pertanto la luce nell'estate del 1778, nel "centro spirituale" del
periodo parigino. Mozart era giunto a Parigi a marzo, a settembre, dopo mesi
di sofferenze ( la morte della madre è - secondo Mila - la "prima drammatica
sventura che si abbatte su Mozart, così infantilmente immaturo" )
abbandonerà la citta francese. Il tema delle variazioni K265 è tratto da
un'aria per bambini dallo stesso titolo, anche se alcuni studiosi non
escludono la sua derivazione da una melodia di N.Dezéde (come il K264
(variazioni sul tema 'Lison dormait')

saluti.
m.
Mario Martinoli
2005-09-24 18:49:02 UTC
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Post by Kaos
Cerco qualsiasi tipo di notizia storica, critica, aneddotica sulle
variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman" (K265), canzone
popolare francese per bambini. Gradite anche informazioni su questa canzone
francese.
Riguardo alla canzone, pubblicata da Dezede negli anni '60 ma di tradizione
assai piu' antica, il cui testo completo dovrebbe essere il seguente (anche
se ne esistono versioni meno allusive per bambini!)
Ah ! Vous dirai-je, Maman,
Ce qui cause mon tourment ?
Depuis que j'ai vu Silvandre,
Me regarder d'un air tendre ;
Mon coeur dit à chaque instant :
"Peut-on vivre sans amant ?"

L'autre jour, dans un bosquet,
De fleurs il fit un bouquet ;
Il en para ma houlette
Me disant : "Belle brunette,
Flore est moins belle que toi ;
L'amour moins tendre que moi.

Je rougis et par malheur
Un soupir trahit mon coeur.
Le cruel avec adresse,
Profita de ma faiblesse :
Hélas, Maman ! Un faux pas
Me fit tomber dans ses bras.

Je n'avais pour tout soutien
Que ma houlette et mon chien.
L'amour, voulant ma défaite,
Ecarta chien et houlette ;
Ah ! Qu'on goûte de douceur,
Quand l'amour prend soin d'un coeur !


Riguardo alla musica di Mozart e al ciclo di variazioni, me la cavo con un
estratto dal libretto del CD, con considerazioni sulla destinazione
strumentale (cui tengo molto) e il contesto in cui tale opera fu composta.
Buona lettura!

"Ero così curioso di vedere i suoi Piano Forte che corsi subito ad uno dei 3
Clavieren che stavano nella stanza". Così, il 14 ottobre 1777, Wolgang
Amadeus racconta al padre il suo primo incontro con i pianoforti di Andreas
Stein. La circostanza, apparentemente poco significativa, si rivelerà
decisiva per la nostra comprensione delle opinioni di Mozart sugli strumenti
a tastiera di quegli anni: in una seconda lettera indirizzata al padre tre
giorni dopo, Mozart, accanto ad un forte entusiasmo per i modelli di Stein
appena provati, esprime infatti numerose perplessità sulle qualità tecniche
ed espressive dei fortepiani da lui fino ad allora conosciuti, ivi compreso
lo strumento che fino a quel momento costituiva il suo modello di
riferimento, il fortepiano dello stimato costruttore Franz Jakob Späth che
si trovava nella casa paterna a Salisburgo.

Se l'entusiasmo espresso da Wolfgang Amadeus per i nuovi strumenti di Stein
è quindi il presagio della svolta tecnica ed artistica che grazie a questo
folgorante incontro sarebbe maturata negli anni successivi, l'epistolario e
le cronache dei viaggi ci consegnano tuttavia un Mozart ancora molto legato
al clavicembalo, strumento attraverso cui si fece conoscere al pubblico dei
tour europei degli anni '60 e sul quale formò, è bene ricordarlo, la propria
tecnica esecutiva. Un legame affettivo forte, che sfocia nella piena
legittimazione del clavicembalo come mezzo espressivo autonomo, non
subalterno bensì concorrente al fortepiano, i cui sviluppi tecnici e sonori
tardavano a maturare. Analogamente ad altri autori contemporanei, come
Johann Christian Bach, esiste una parte dell'opera mozartiana per tastiera
degli anni '60 e '70 scritta per il clavicembalo, un repertorio perlopiù già
noto al pubblico ma purtroppo ancora poco esaminato criticamente.

Il genere della variazione è sicuramente il punto d'incontro maggiormente
compiuto tra il Mozart concertista ed il Mozart compositore. Le quindici
serie di variazioni da lui composte, tralasciando quelle contenute nelle
Sonate, sono infatti in molti casi le trascrizioni ragionate di alcune tra
le migliori improvvisazioni da lui eseguite in concerto durante i viaggi
europei. I cicli di variazioni mozartiani esprimono inoltre una sintesi ben
bilanciata di diversi fattori: accanto ad una forte componente di
virtuosismo, esplicita nella frequente presenza di passaggi a mani
incrociate, non bisogna trascurare considerazioni di opportunità editoriale,
dettate dal buon mercato di cui godevano le variazioni su temi popolari
nella seconda metà del '700, e ovviamente motivazioni di natura economica,
visto che diversi cicli furono scritti su commissione. C'è pure talvolta un
intento didattico, se è vero che, ad esempio, le variazioni sul minuetto di
Fischer KV179 furono utilizzate da Mozart come strumento d'insegnamento fino
alla fine degli anni '80, ma vi è soprattutto, quale elemento maggiormente
unificante, l'esigenza creativa di elaborare impressioni, idee, ascolti ed
esperienze dei lunghi viaggi europei.

Le dodici variazioni sulla celeberrima melodia "Ah, vous dirai-je, maman",
pubblicata in Francia alla metà degli anni '60 da Nicolas Dezéde, furono
composte a Parigi nel 1778. Non sono note le circostanze della composizione
di quest'opera, benché si pensi che essa sia la trascrizione di una serie di
improvvisazioni svolte da Mozart in concerto nella capitale francese. Queste
variazioni, così come il ciclo composto sul minuetto di Fischer, furono
verosimilmente concepite per il clavicembalo. Il gusto dei francesi in fatto
di musica strumentale era infatti molto indietro rispetto a quello dei
tedeschi. Benché possa sembrare incredibile, il pubblico parigino degli anni
'70 non poteva di fatto fruire dell'ascolto di musica strumentale, in quanto
l'Opèra, le Comédies ed il Concert Spirituel imponevano al pubblico musica
quasi esclusivamente vocale, fossero esse opere, mottetti, cantate o
vaudevilles. La musica strumentale, soprattutto quella d'avanguardia, veniva
quasi esclusivamente eseguita in pochi salotti nobiliari, tra cui quello del
principe Conti, raffigurato nel dipinto di Barthélemy Ollivier riprodotto
sulla copertina del CD, con Mozart ancora fanciullo seduto al cembalo.
Questi ambienti, in quanto luoghi d'elite, non potevano certo svolgere un
ruolo decisivo nello sviluppo e nel cambiamento dei gusti del pubblico. Nel
1778 a Parigi il clavicembalo era quindi ancora di gran lunga il principe
degli strumenti a tastiera, e lo sarebbe rimasto almeno fino all'inizio
degli anni '90. A tale proposito sono illuminanti le parole di Leopold
Mozart, scritte il 12 aprile 1778 in una lettera a Wolfgang Amadeus: "Se a
Parigi potessi procurarti un buon clavicordo, come il nostro, esso sarebbe
per te molto meglio e più conveniente di un fortepiano, dato che i francesi
non hanno ancora cambiato del tutto il loro gusto". Il fatto che Mozart
abbia scritto le variazioni su "Ah, vous dirai-je, maman" in tale contesto,
ci permette quindi di supporre ragionevolmente che l'opera fosse in origine
destinata al clavicembalo, quale ne fosse la sua circostanza compositiva -
opera su commissione, materiale per uso didattico, trascrizione da
improvvisazioni eseguite in pubblico, ecc. La scrittura dell'intera opera è
infatti in tutto e per tutto ancora di natura genuinamente cembalistica,
quasi totalmente priva di indicazioni dinamiche, affine a numerose e
brillanti opere di intrattenimento di autori contemporanei, ad esempio
Galuppi, ed è distante anni luce dalla complessità espressiva di altri
autori contemporanei, come Carl Philipp Emanuel Bach, e da certa stessa
produzione mozartiana precedente. In questo stesso contesto, su scala
differente, si può probabilmente inserire anche la Sonata in do maggiore
KV330, scritta anch'essa durante il soggiorno parigino del 1778, con la sua
scrittura brillante e la disposizione delle dinamiche "a terrazze" - ovvero
senza la presenza di crescendo e diminuendo - che la rendono senz'altro la
più idonea ad essere eseguita sul clavicembalo tra tutte le sonate
mozartiane.

Ciao

Mario
Zazie-la-peste
2005-09-24 20:26:25 UTC
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Post by Mario Martinoli
Riguardo alla canzone, pubblicata da Dezede negli anni '60 ma di tradizione
assai piu' antica, il cui testo completo dovrebbe essere il seguente (anche
se ne esistono versioni meno allusive per bambini!)
Ah ! Vous dirai-je, Maman,
Ce qui cause mon tourment ?
Depuis que j'ai vu Silvandre,
Me regarder d'un air tendre ;
"Peut-on vivre sans amant ?"
toh!
Trattasi in effetti di una canzone popolare francese.
Che imparano tutti i francesini a scuola.
A me alle elementari l'hanno insegnata così:

Ah! vous dirai-je, maman
ce qui cause mon tourment?
Il faut que j'apprenne à lire
compter, conjuguer, écrire
moi je dis que les chansons
valent mieux que les leçons.

Ah ! vous dirai-je, maman
Ce qui cause mon tourment ?
Papa veut que je raisonne
Comme une grande personne
Moi je sais que les bonbons
Valent mieux que la raison.

Probabilmente il testo riportato in effetti è molto meno adatto ad un
bambino di una lamentela sulla noia della scuola e delle lezioni, come l'ho
imparata io :-)

Grazie per l'interessante commento che segue.
Z
Kaos
2005-09-25 12:23:19 UTC
Permalink
Post by Mario Martinoli
Riguardo alla canzone, pubblicata da Dezede negli anni '60 ma di tradizione
assai piu' antica, il cui testo completo dovrebbe essere il seguente (anche
se ne esistono versioni meno allusive per bambini!)
[cut]

Mario mi hai dato delle bellissime informazioni. Spero non avrai dovuto
copiare a mano quanto riportato nel tuo post.
Vi spiego cosa ho intenzione di fare con le variazioni di Mozart. Sono stato
sempre affascinato dal rapporto tra Mozart e la sua "infantilità", se così
possiamo definirla, e dal tema dell'infanzia. Queste variazioni mi hanno
colpito molto, oltre che per la loro bellezza (tra l'altro sono in grado di
eseguirle quasi tutte, seppur a velocità modeste), anche per il fatto che
partono appunto da una melodia infantile. Non sapete quanto mi commuovo
sulla penultima variazione, che sembra quasi una ninna nanna che ha finito
per far addormentare il bambino. Seguita dall'ultima brillante variazione.
Sembra una celebrazione della genialità, del desiderio inconscio del bambino
che è in ognuno di noi di creare, di gioire, di esercitare atti di potenza.
Mi fa pensare pure al gusto che ebbe Mozart, a partire da una melodia
popolare, stupire i parigini, mostrare quanta poesia possa scaturire da una
semplice melodia. Forse è stato pure un omaggio alla città che visitò.
Insomma, queste variazioni mi fanno scaturire molte impressioni, che trovo
difficolà a mettere nero su bianco. E d'altra parte non può che essere così.
La questione è questa: sta per nascere un bambino ad un mio amico, avevo
pensato di confezionargli un cd con queste variazioni, come regalo per lui,
la sua famiglia e il nascituro. Utilizzerei poi questo cd come regalo per
altri miei amici, sia per invogliarli all'ascolto di Mozart e della
classica, sia per sottolineare e discutere il tema dell'infanzia. Di questo
cd vorrei fare un libretto con immagini di Mozart e testi, tra cui appunto
una spiegazione o un commento alle variazioni. Quindi le informazioni che
riuscirò a raccogliere attraverso internet e questo newsgroup confluiranno
nel libretto. Pensate: ho già in mente una delle fotografie da inserire.
Avete mai visto il dipinto di Mozart bambino nella loggia dei musicisti? E'
di Martin Van Mytens e l'ho trovato nella mia enciclopedia alla voce
"Mozart". Farò una scansione per inserire l'immagine nel libretto, voi se
potete cercatelo su internet, è molto bello.
Vorrei pure inserire nel libretto la Sonata K331 (tema con variazioni +
rondò alla turca) eseguita da Glenn Gould (strepitoso come sempre). Anche
questa, soprattutto nel tema iniziale, mi da la sensazione di un ricordo
infantile. Anche qui un prodigioso sviluppo creativo, un'infinità di
sensazioni di una bellezza inaudita. Ma questo è un altro discorso.
Grazie a chi vorrà continuare a darmi informazioni e discutere.
. k l A u s .
2005-09-24 19:50:36 UTC
Permalink
Post by Kaos
Cerco qualsiasi tipo di notizia storica, critica, aneddotica sulle
variazioni di Mozart sul tema "Ah! Vous dirai-je, Maman" (K265), canzone
popolare francese per bambini. Gradite anche informazioni su questa canzone
francese.
oltre alle risposte serie (vedo che Martinoli ti ha giá risposto) tempo fa sul
ng abbiamo fatto un giochino e ognuno dei partecipanti ha scritto una variazione
sul tema citato ma usando il modo minore
le trovi qui
http://digilander.libero.it/clklaus/musica/IAMC/Variazioni1.html
_________________________________

. a l l E g r i !

Claudio Chiani
_________________________________
La musica, sotto qualsivoglia suono
o struttura si presenti, non è altro
che rumore senza significato finché
non raggiunge una mente capace a riceverla.

Hindemith
Kaos
2005-09-25 12:32:54 UTC
Permalink
Post by . k l A u s .
oltre alle risposte serie (vedo che Martinoli ti ha giá risposto) tempo fa sul
ng abbiamo fatto un giochino e ognuno dei partecipanti ha scritto una variazione
sul tema citato ma usando il modo minore
le trovi qui
http://digilander.libero.it/clklaus/musica/IAMC/Variazioni1.html
Complimenti a tutti per le variazioni. Fino a questo momento quella che mi è
piaciuta di più è stata quella di Cioran. Devo dire che siete stati bravi,
però se mi permettete un piccolo appunto direi che ci si è preoccupati poco
di recuperare lo spirito mozartiano. Ma va bene così, complimenti di nuovo.
Mi sarebbe piaciuto pure ascoltare qualcosa di brillante di modo maggiore.

Kaos.

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