Il giorno domenica 6 ottobre 2019 17:35:38 UTC+2, Marco_F ha
Post by a***@yahoo.comPost by Marco_FAdesso da rivoltatore di frittate professionista quale sei
affermerai, come minimo, che ti riferivi solo a quella
specifica toccata di Trabaci,
*Certo* che mi riferivo a quella *specifica* toccata. E a
cos'altro mi sarei dovuto riferire??
CVD.
(cut)....Tu hai
fatto un discorso generale e generico per sostenere che a Napoli si
chiama Cimbalo il Clavicordo
Al contrario parlavo semplicemente del fatto che a Napoli i
clavicordi fossero genericamente chiamati "cimbali"
"Al contrario" cosa? ma sei fuori? prova a rileggere qui sopra il
quoting e seguire i ragionamenti in ordine gerarchico.
Io affermato che tu parlavi in senso generale dell'uso a Napoli di
chiamare Cimbali i Manicordi e non a quella unica specifica toccata di
Trabaci che dovrebbe essere, a detta tua, adatta al solo clavicordo.
Prima scrivi che no, ti riferivi a quella specifica, io ti dico che no,
tu facevi un discorso generale, poi replichi ora che "al contrario",
parlavi in seno generale, come appunto ho detto io. Ti sei incasinato eh?
Beh, ti metto in ordine io la questione: in senso generale i Manicordi
venivano chiamati appunto Manicordi, e non cimbali come ti ostini a
sostenere. In tutte le fonti scritte si legge Manicordo, Minicordo,
Clavicordo, ad eccezione (e trovale se ci riesci) di qualche sporadico
caso di non addetti ai lavori che scambiano fischi per fiaschi, come
succedeva ad esempio negli inventari di strumenti musicali.
come dimostra
[cit.]"la fottuta stampa del clavicordo" nella *intavolatura di
CIMBALO* di Valente.
Non dimostra niente, se non che lo stampatore a scelto la raffigurazione
di un Manicordo. Se pretendi di trarre da questa singolarità la regola
che a Napoli l'uso del termine Cimbalo valesse indifferentemente per
Clavicembalo e Clavicordo stai semplicemente mistificando la realtà
delle fonti storiche. Non hai nemmeno la decenza di limitare
l'avventata affermazione a Valente o al suo stampatore.
E ho mostrato come codesti clavicordi, dunque
*cimbali*,
dunque un cazzo. Se tu non fossi tanto ignorante quanto pervicace a
restare tale avresti scoperto l'etimologia del vocabolo "Manicordo" e
avresti fatto qualche collegamento sulle sue origini, costruzione,
orientamento delle corde e metodo di produzione del suono.
Per loro fortuna i costruttori di strumenti musicali e i musicisti non
erano ignoranti come tu presupponi e sapevano bene la differenza tra il
Manicordo e il Cimbalo, tant'è che Colonna deve farne proprio una
precisazione in questo senso per descrivere la sua Sambuca Lincea che,
per questioni costruttive, ha dovuto realizzare a forma di Cimbalo ma
suona come un Manicordo.
fossero diffusi a Napoli sin dai primi anni del '400, e
anche acquistati da Trabaci (con citazioni puntuali di documenti).
ti deve sfuggire la genesi del Manicordo per presumere che fossero
diffusi solo a Napoli dal '400. Erano diffusi ovunque.
Dunque l'ostinazione di suonare al *clavicembalo* quelle musiche non
ha alcun senso.
"quelle musiche", vedo che sei tornato al plurale per cui di nuovo
confermi che i due libri di Trabaci e aggiungo anche quello di Valente,
alla faccia dell'immagine a stampa che può ingenerare confusione solo
uno sprovveduto come te, sono "musiche" per Manicordo, che tu, e solo
tu, chiami Cimbalo.
Poi ho rilevato come la toccata di ligature di
Trabaci, al contrario delle musiche enarmoniche (e per cimbalo
cromatico) non richiede nessun tasto spezzato, come mostra
chiaramente la partitura, dunque può essere benissimo suonata al
clavicordo.
nessuno, tantomeno io, ha scritto che quella toccata necessiti dei tasti
spezzati. Io ti ho citato, di Trabaci, la "Toccata terza, et Ricercar
sopra il cimbalo cromatico", dove lui stesso scrive che deve essere
fatta sul Cimbalo Cromatico. Te l'avevo indicata perchè, quella si, è la
prova che il Cimbalo era il Clavicembalo, non essendoci Manicordi
cromatici (fatta eccezione per la già citata Sambuca Lincea, strumento
quasi sperimentale, tutt'altro che alla portata di qualsiasi musico,
allora come oggi).
Infine, ho mostrato come il clavicordo sia senz'altro da
preferirsi, contemplando detta toccata arpeggi e note tenute,
ovviando d'un sol colpo ai limiti del clavicembalo e dell'organo.
Qui, dove ti riferisci alla toccata di Durezze e Ligature eseguita da
Mencoboni, non ho capito cosa tu intenda a proposito dei limiti del
cembalo rispetto al Clavicordo che pertanto renderebbero più adatta
questa toccata al Clavicordo