Discussione:
Vecchi film e tempi moderni
(troppo vecchio per rispondere)
Erg Frast (lab)
2019-08-27 14:02:55 UTC
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Oggi in ufficio ho chiesto ad un collega giovane (circa 20 anni) se in
vita sua aveva mai visto un film in bianco e nero, la risposta: forse
una volta, probabilmente "Frankenstein Junior", null'altro.

Questa drammatica risposta, probabilmente rappresentativa di una
generazione, si può estendere a molte altre esperienze che riguardano la
fruizione di contenuti intellettuali, artistici o di intrattenimento,
come letteratura, pittura, musica, ecc.

Il fenomeno era già stato evidenziato da acuti censori della
contemporaneità, come Umberto Eco, che già diversi anni fa rilevava la
tendenza dei nostri giovani 2.0 a vivere immersi in un eterno presente,
senza congnizione del passato e senza prospettiva del futuro.

Qualcuno ha idea della portata di simili trasformazioni del nostro
mondo? Vedete qualcuno che sta reagendo in modo costruttivo con proposte
magari di politica culturale?
E ci si stupisce di certi esiti dell'odierna politica!

La portata della rivoluzione digitale che stiamo vivendo non ha eguali
nella storia dell'umanità, è forse confrontabile solo con l'invenzione
della scrittura e della stampa a caratteri mobili.

Se sono troppo pochi quelli che stanno facendo uno sforzo per
comprenderla, c'è almeno qualcuno che sta cercando di narrarla?

E stiamo qui a lambiccarci di quisquiglie, mentre il mondo frana sotto i
piedi.

EF

---
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massivan
2019-08-27 14:27:35 UTC
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FORUM
Qualcuno ha idea della portata di simili trasformazioni del nostro mondo?
Vedete qualcuno che sta reagendo in modo costruttivo con proposte magari di
politica culturale?
E ci si stupisce di certi esiti dell'odierna politica!
"massivan"

La portata della trasformazione e' notevole, al punto che oggi posso
scaricare, un libro fondamantale per quelli che adarono la letteratura
classica perche' da questo libro ha preso forma la "lingua dei
classici" poi tradotta in tutte le altre, incluso il volgare.


incollo:

CONTENUTO DELL'OPERA

Preceduta da una lettera all'editore Trifone, l’opera si apre con
un proemio e con una dedica a Marcello Vitorio teatino, alto
funzionario imperiale, il cui figlio, Geta, destinato agli studi di
eloquenza, potrà trarne qualche frutto. L'allievo è preso fin dalle
fasce della sua educazione e visto con l'occhio premuroso del maestro,
che è quasi un padre per lui, non come mero oggetto, ma come soggetto
dell’insegnamento.

Si impone, perciò, dopo che sarà stato risolto il problema della
preferenza da accordare alla scuola pubblica o alla privata (34), la
scelta del buon grammatico, che continuerà la primissima assistenza
delle nutrici (35). Da qui il discorso volge naturalmente verso la
grammatica, la lingua e l'ortografia, il compito del maestro, il suo
controllo degli allievi, la sua opera paziente, equilibrata, umana e
severa a un tempo: verso tutto ciò, insomma, che riflette alla
formazione mentale e psicologica dei ragazzi.

Molto ricca è, per quanto riguarda l'ortografia, la
documentazione, che si basa su esempi dell'uso corrente e dell’età
arcaica: l'Autore dimostra la conoscenza sia di Varrone che di Lucilio,
sia di Cicerone che dei contemporanei, delle loro opere e preferenze in
lingua e in ortografia; ma soprattutto egli ci meraviglia gradevolmente
per alcune intuizioni di carattere psicologico, che si rivelano per noi
squisitamente moderne ed attuali.

Altrettanto è da dire per gran parte del libro II, la cui lettura
ci conferma nella convinzione che, se nell’Institutio oratoria «è la
radice dell'umanesimo formalistico, tanto caro al tipo rigido ed
antiquato d'educazione classica» (36), è vero, d'altro canto, che
Quintiliano propugnò, nel metodo, un tipo di scuola completa e idee
pedagogiche conservatesi nei secoli e, come sopra dicevamo, valide
anche per noi.


da: Marco Fabio Quintiliano - L'istituzione oratoria. Vol I-II
Acremone
2019-08-27 16:05:09 UTC
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Post by Erg Frast (lab)
E stiamo qui a lambiccarci di quisquiglie, mentre il mondo frana sotto i
piedi.
Franerebbe se i figli fossero perfettamente comprensibili ai padri.
Stai tranquillo, qui non frana nulla. Sei solo tu che invecchi.

La politica va benissimo. Circa un secolo fa c'è stata la Marcia su
Roma, e poi il nazifascismo, la II Guerra Mondiale e la Guerra Fredda.
Pochi decenni fa rapivano e uccidevano il Presidente del Consiglio, la
P2 spadroneggiava, c'erano attentati e violenza dappertutto.
Oggi la gente è più colta e consapevole. Mai stati così bene.
a***@yahoo.com
2019-08-27 20:43:49 UTC
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Post by Acremone
la II Guerra Mondiale e la Guerra Fredda.
Pochi decenni fa rapivano e uccidevano il Presidente del Consiglio, la
P2 spadroneggiava, c'erano attentati e violenza dappertutto.
Oggi la gente è più colta e consapevole. Mai stati così bene.
Devo dire che sono totalmente d'accordo con Acremone.

E, in risposta ad Erg Frast, aggiungo: tu (Erg Frast) ti lamenti dell'ignoranza delle nuove generazioni sul cinema in bianco e nero. Ma vogliamo parlare dell'ignoranza delle generazioni degli scorsi decenni sulla STORIA DELL'ITALIA?

Ammetterai che non conoscere il cinema in bianco e nero è ben poca cosa rispetto al non sapere, a Firenze, cosa sia il "simbolo di Firenze"

https://it.wikipedia.org/wiki/Stemma_di_Firenze

Perché, se ancora oggi si legge su Wikipedia che "La sua origine è incerta, tra le varie leggende sorte in merito vi è quella che vede derivare l'abbinamento della città (Florentia) con il fiore perché la sua fondazione da parte dei romani" ... ecco, se si leggono di codeste robine, dobbiamo ringraziare la Scuola Italiana dei passati decenni che ignorava i fatti più elementari della STORIA.

Ora, con le moderne tecnologie, non è che ci voglia molto a capire chi sono le due Regine di Nap..., ehm, di Firenze vah, con i loro bei gigli "bottonati"

https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanna_I_di_Napoli

https://www.lamoneta.it/topic/166332-un-giglio-anomalo-su-alcuni-denari-di-carlo-i-dangi%C3%B2/

Con le moderne tecnologie non è che vi voglia molto a scoprire chi è il governatore di Nap... ehm, "il banchiere di Firenze" Niccolò Acciaiuoli; oppure la Contessa di Capua-Altav... ehmm "la sorella del banchiere di Firenze"; oppure le due regine di Nap..., ehm "Tomiris ed Ester"; oppure i poeti della corte napol... ehm fiorentina (Dante, Petrarca e Boccaccio); oppure il generale di Manfredi di Sicil... ehm Farinata degli Uberti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_degli_uomini_e_donne_illustri

Sempre con le moderne tecnologie non è che ci voglia molto a scoprire qualcosa sulla famiglia dei Brancacci cardinali e condottieri di Nap... ehm, no scusate, "carditori di lana di Brozzi"

...e sugli stemmi reali napol... ehm, no, sui "simboli della repubblica di Firenze" di Palazzo Vecchio

https://curiositasufirenze.wordpress.com/2012/03/11/gli-stemmi-sulla-facciata-di-palazzo-vecchio/

E non è che ci voglia molto a scoprire chi sono e da dove vengono i Cavalcanti, i Medici, gli Uberti, i Bardi etc. etc.

Vedi, caro Erg Frast, sentir farneticare sulle guide, sui siti internet, sui testi vecchi di una "Repubblica di Firenze" e una "Repubblica di Genova" è ben peggio che non conoscere i film in bianco e nero.

(Seguirà puntata su Milano, per chi fosse interessato...)
lzy
2019-08-27 19:00:17 UTC
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Post by Erg Frast (lab)
Oggi in ufficio ho chiesto ad un collega giovane (circa 20 anni) se in
vita sua aveva mai visto un film in bianco e nero, la risposta: forse
una volta, probabilmente "Frankenstein Junior", null'altro.
tu a venti anni quanti pezzi di Ligeti conoscevi?
Erg Frast
2019-08-27 22:22:48 UTC
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Post by lzy
Post by Erg Frast (lab)
Oggi in ufficio ho chiesto ad un collega giovane (circa 20 anni) se in
vita sua aveva mai visto un film in bianco e nero, la risposta: forse
una volta, probabilmente "Frankenstein Junior", null'altro.
tu a venti anni quanti pezzi di Ligeti conoscevi?
No, non è questo il punto.
Il problema non è l'ignoranza, questa è solo un sintomo di una malattia.
La malattia può essere più o meno grave e più o meno diffusa.
La malatia in questione ha una diffusione globale e capillare, ma è la
sua gravità che preoccupa. Incide profondamente sulle più alte risorse
dell'uomo: tempo, concentrazione, capacità cognitive e di conseguenza
sulla capacità di sviluppare l'uomo in quanto tale, ovvero di
allontanarlo dalla bestia, che non pensa, non ha coscienza e non è
fautore di una civiltà.

In questo preciso istante la nostra civiltà è cristallizzata, senza
possibilità di evoluzione (al massimo solo un'involuzione), dal momento
che tutte le forze che normalmente sarabbaero state in potenza
interessate a fare progredire la civiltà (con un'opera d'arte, una
teoria economica o filosofica, o chissà che altro), in questo momento
sono bloccate. Milioni di giovani che non trovano tempo ed attenzione
per nulla all'infuori del circolo perverso di una comunicazione
semplificata attraverso un medium, senza traccia di pensiero, dando
sfogo alle esigenze della loro componente sociale, quesi fosse l'unica
essenza della loro natura.

La musica che noi ascoltiamo com'è nata?
In gran parte da signori che in vacanza o in ogni istante libero e di
quiete passeggiavano senza meta, persi nei loro pensieri, elaborando
forme e costruendo architetture, sempre facendosi domende.
Questa possibilità è estinta: non c'è nessuno oggi che possegga il
tempo, la pazienza o la concentrazione di passeggiare senza meta,
immerso nei suoi pensieri.

Ma l'avete visto il pubblico dei concerti? Attaccati allo schermo dello
smartphone, in una chat costante. E non solo i ventenni, ma un po' a
tutte le età.
Tra pochi anni i concerti non esisternno più, o saranno una cosa molto
diversa. Come i libri del resto. Si estinguerà la capacità di leggerli
come quella di scriverli. Già oggi gli studenti universitari non sono in
grado di affrontare un libro come un romanzo ottocentesco, spesso
nemmeno un libro di testo delle loro materie, dal momento che i docenti
hanno cura di fornire loro delle dispense sufficientemente semplificate.

Sempre tornando alla musica: la cosapevolazza che le note possono
nascondere un pensiero ed un mondo di idee è oggi per la grande
maggiornza delle persone un concetto assolutamente inconcepibile.

Già in questo istante è iniziata la cristallizzazione del pensiero e
della civiltà, anche se non siamo ancora giunti alla paralisi totale
poco ci manca, è solo questione di tempo.

EF

---
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lzy
2019-08-28 08:37:31 UTC
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Post by Erg Frast
Post by lzy
tu a venti anni quanti pezzi di Ligeti conoscevi?
No, non è questo il punto.
guarda che il discorso su ligeti era trasversale

in una dimensione di assenza di cultura artistica scolastica secolare
mi pare evidente che chi oggi abbia una cultura in musica o nel cinema
debba ringraziare se stesso e quei pochi canali info un tempo disponibili
Erg Frast
2019-08-28 22:13:32 UTC
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Post by lzy
in una dimensione di assenza di cultura artistica scolastica secolare
mi pare evidente che chi oggi abbia una cultura in musica o nel cinema
debba ringraziare se stesso e quei pochi canali info un tempo disponibili
Ringraziare i canali di informazione vuol dire semplicemente non
comprendere la portata del cambiamento in atto. Ciò mi rattrista tanto
più che qui sono in mezzo a gente di cultura.
Fino ad ora le uniche persone che ho trovato un po' sensibilizzate e
culturalmente preparate alla cosa erano insegnanti laureati, di età non
supeiore ai 45 anni e con figli piccoli già inseriti nel percorso
scolastico.

EF

---
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lzy
2019-08-28 22:44:43 UTC
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Post by Erg Frast
Post by lzy
in una dimensione di assenza di cultura artistica scolastica secolare
mi pare evidente che chi oggi abbia una cultura in musica o nel cinema
debba ringraziare se stesso e quei pochi canali info un tempo disponibili
Ringraziare i canali di informazione vuol dire semplicemente non
comprendere la portata del cambiamento in atto.
ok ma tu dovresti sforzarti di comprendere quello che scrivono i tuoi interlocutori

facevo il parallelo con chi decenni fa al vuoto artistico scolastico poteva far fronte in altra maniera...
Erg Frast (lab)
2019-08-29 08:01:14 UTC
Permalink
Post by lzy
ok ma tu dovresti sforzarti di comprendere quello che scrivono i tuoi interlocutori
facevo il parallelo con chi decenni fa al vuoto artistico scolastico poteva far fronte in altra maniera...
Non è che non ti ascolto o non ti capisco, ma state parlando di brufoli
nel bel mezzo di un'epidemia di peste bubbonica!


Saluti

EF

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lzy
2019-09-02 11:58:53 UTC
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Post by Erg Frast (lab)
Post by lzy
ok ma tu dovresti sforzarti di comprendere quello che scrivono i tuoi interlocutori
facevo il parallelo con chi decenni fa al vuoto artistico scolastico poteva far fronte in altra maniera...
Non è che non ti ascolto o non ti capisco, ma state parlando di brufoli
nel bel mezzo di un'epidemia di peste bubbonica!
la cura, vogliamo la cura


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