Discussione:
[violino]Esercizi sulla corda del LA
(troppo vecchio per rispondere)
Barqua
2004-01-05 11:23:58 UTC
Permalink
Ciao,
X il maestro Claudio Rampini: ho portato i tuoi saluti a Pio Montanari che
ringrazia e contraccambia.

Veniamo a noi...
dopo avervi chiesto un po' di consigli sull'acquisto del violino,
finalmente comprato(primo o poi lo finiro' di pagare). Lo preso da
Montanari, uno di fabbricazione tedesca... mi ha messo le corde Dominant
(come vi sembrano?)

Stavo facendo degli esercizi sulla corda del LA (B, C, D, E; B, C#, D, E) ma
quando arrivo a suonare il MI, il suono e' basso (e come se la corda non
vibrasse). Ho provato a mettere + pece, a tendere di + e di - l'arco, a fare
+ pressione, ma niente. Ho notato pero' che se premo con l'unghia sulla
corda il suono viene meglio.
La cosa strana e' che le altre note vengono 'bene'(si fa per dire, ma il
'volume' e molto piu' superiore).

PS chiedo a voi xche' chi mi da lezioni e' in vacanza.

Grazie (e scusate se ho detto cretinate)
Il_Moro
2004-01-05 11:50:38 UTC
Permalink
"Barqua" <***@nospam.com> ha scritto nel messaggio news:jPbKb.23741$***@news.edisontel.com...

[...]
Post by Barqua
mi ha messo le corde Dominant
(come vi sembrano?)
Perfette! :-)
Post by Barqua
Stavo facendo degli esercizi sulla corda del LA (B, C, D, E; B, C#, D, E)
Hai già messo giù quattro dita? Bene, ma all'inizio secondo me è meglio
porre più attenzione sull'arco!
Post by Barqua
ma quando arrivo a suonare il MI, il suono e' basso (e come se la corda
non
Post by Barqua
vibrasse).
Eh, dei quattro il mignolino è sempre il più problematico...
Post by Barqua
Ho provato a mettere + pece, a tendere di + e di - l'arco,
Come disse la contessa seduta sul paracarro: "Questo non c'entra..." ;-)
Post by Barqua
a fare + pressione,
Con l'arco o col dito? entrambi gli approcci comunque non sono ideali...
Post by Barqua
ma niente.
Strumento crudele, vero?
Post by Barqua
Ho notato pero' che se premo con l'unghia sulla
corda il suono viene meglio.
Lascia stare l'unghia. Vai di polpastrello, cerca di fare in modo che il
dito assuma un atteggiamento "rotondo", con le due articolazioni entrambe
leggermente flesse, non una estesa a 180° e l'altra a martello. Se fai
fatica a "raggiungere" la nota col mignolino, non sforzare il dito, ci sono
ben tre modi più efficaci per arrivarci e cioé: apri la mano "a ventaglio",
a livello dell'attaccatura delle dita (se non è chiaro quello che intendo
dimmelo!); ruota di più il polso in senso orario; e se ancora non basta,
aiutati portando il gomito sinistro un po' più in dentro, verso la tua
destra. L'ideale sarebbe fare un pochino delle tre cose insieme, in modo che
nessuna ti sforzi troppo. Vedrai che alla fine il quarto dito avrà molta più
forza anche senza dover schiacciare...
Post by Barqua
La cosa strana e' che le altre note vengono 'bene'(si fa per dire, ma il
'volume' e molto piu' superiore).
Perché le altre dita sono più forti e premono la corda con più efficacia. Ma
anche il mignolino ce la può fare! Se ti applichi fin da subito ad
"allenarlo" ti troverai con molte armi in più quando sarai violinista fatto.
Ci sono molti violinisti, anche grandi, che tendono ad evitare il più
possibile il quarto dito: Stern nella sua autobiografia scrive che il grande
Kreisler non lo usava quasi mai! Ma se lo sai usare è meglio... In ogni
caso, una volta che la corda è premuta, non serve affatto fare ulteriore
pressione. Anzi, serve a impiantarti sulla tastiera, togliendoti agilità,
intonazione, controllo sul vibrato, e stancandoti anche tanto.
Post by Barqua
PS chiedo a voi xche' chi mi da lezioni e' in vacanza.
Eh, beato lui! se provi a fare qualcosa di quello che ho scritto, poi
chiedigli mi raccomando, non vorrei farti fare disastri! :-)
Post by Barqua
Grazie (e scusate se ho detto cretinate)
Figurati, scusa tu se non sono stato chiaro. Sai, queste cose sono mille
volte più facili da far vedere che da dire, o peggio scrivere...
Barqua
2004-01-05 14:58:58 UTC
Permalink
Post by Il_Moro
[...]
Post by Barqua
mi ha messo le corde Dominant
(come vi sembrano?)
Perfette! :-)
Post by Barqua
Stavo facendo degli esercizi sulla corda del LA (B, C, D, E; B, C#, D, E)
Hai già messo giù quattro dita? Bene, ma all'inizio secondo me è meglio
porre più attenzione sull'arco!
Adesso non mi ricordo qual'e' il 'metodo' che usa, ma inizio sempre con un
po' di esercizio con l'arco su tutte le corde (x 'fare ricordare' al braccio
dx come si fa a tenere l'arco dritto, senza 'mettermi le mani in tasca' o '
l'arco sull'orecchio') e poi passo agli altri esercizi in programma...
Post by Il_Moro
Post by Barqua
ma quando arrivo a suonare il MI, il suono e' basso (e come se la corda
non
Post by Barqua
vibrasse).
Eh, dei quattro il mignolino è sempre il più problematico...
[cut]
Post by Il_Moro
Post by Barqua
Ho notato pero' che se premo con l'unghia sulla
corda il suono viene meglio.
Lascia stare l'unghia. Vai di polpastrello, cerca di fare in modo che il
dito assuma un atteggiamento "rotondo", con le due articolazioni entrambe
leggermente flesse, non una estesa a 180° e l'altra a martello. Se fai
fatica a "raggiungere" la nota col mignolino, non sforzare il dito, ci sono
ben tre modi più efficaci per arrivarci e cioé: apri la mano "a ventaglio",
a livello dell'attaccatura delle dita (se non è chiaro quello che intendo
dimmelo!); ruota di più il polso in senso orario; e se ancora non basta,
aiutati portando il gomito sinistro un po' più in dentro, verso la tua
destra. L'ideale sarebbe fare un pochino delle tre cose insieme, in modo che
nessuna ti sforzi troppo. Vedrai che alla fine il quarto dito avrà molta più
forza anche senza dover schiacciare...
e' quello che mi dice sempre la mia insegnante, solo viste le mie misure e
la mia eta' (ho iniziato da grande (per inciso un mesetto fa)... e sono
molto grande)... non so se centra, ma mi pare di fare molta fatica nel
tenere la posizione del braccio sinistro, mi avanza sempre un po' troppo
qualcosa...
Post by Il_Moro
Perché le altre dita sono più forti e premono la corda con più efficacia. Ma
anche il mignolino ce la può fare! Se ti applichi fin da subito ad
"allenarlo" ti troverai con molte armi in più quando sarai violinista fatto.
[cut]
Quindi e' il mignolo che non fa abbastanza pressione...OK

Grazie1000
Il_Moro
2004-01-06 10:26:15 UTC
Permalink
"Barqua" <***@nospam.com> ha scritto nel messaggio news:WYeKb.23788$***@news.edisontel.com...

[...]
Post by Barqua
senza 'mettermi le mani in tasca' o '
l'arco sull'orecchio')
LOL! :-)

[...]
Post by Barqua
e' quello che mi dice sempre la mia insegnante,
Benissimo...
Post by Barqua
solo viste le mie misure
Sei molto alto?
Post by Barqua
e la mia eta' (ho iniziato da grande (per inciso un mesetto fa)... e sono
molto grande)... non so se centra, ma mi pare di fare molta fatica nel
tenere la posizione del braccio sinistro, mi avanza sempre un po' troppo
qualcosa...
Probabilmente allora sei alto... Dopo un po' di pratica potresti passare
alla viola, se questa sensazione non passa, ma ora è presto per dirlo. Per
quanto riguarda il braccio sinistro, un paio di consigli che non saranno
chissacché ma sicuramente non fanno male: ogni tanto fermati mentre suoni e
cerca di "sorprenderti" per controllare se: 1-stai stringendo col pollice
sinistro contro la tastiera; 2-il gomito sinistro è rigido. Queste due
cattive abitudini sono le cause più comuni di una sensazione di disagio, di
difficoltà con il braccio sinistro. Per intenderci: se qualcuno mentre
suoni, di sorpresa, ti desse una bottarella sul gomito, il gomito dovrebbe
muoversi un po', non fare resistenza tipo statua di marmo. Questo ti dà la
libertà di fare quei piccoli movimenti che aiutano la mano sinistra, specie
il quarto dito, di cui ti parlavo più su.

Ciao e buon lavoro!


Il Moro
Veronica Medina
2004-01-08 09:18:04 UTC
Permalink
Post by Barqua
Quindi e' il mignolo che non fa abbastanza pressione...OK
Grazie1000
Confermo e aggiungo una cosa.
A parte il fatto che il mignolo e' debbole c'entra molto il fatto che e'
l'ultimo dito da dover mettere sulla corda ed essendo ancora la mano molto
rigida ci si arriva con fatica e normalmente non cade mai al posto giusto
quindi sommando meno forza piu' posto "sbagliato" fanno si' che il suono
esca debbole o "sporco" mentre invece sia il RE (terzo dito) che il MI
(quarto dito) dovrebbero suonare "piu' forte" avendo entrambi una corda
accando da far vibrare per consonanza, per cui io ti consiglio per trovare
l'intonazione perfetta con il mignolo di suonarlo insieme al MI vuoto e
poter fare il paragone, cosi' ti accorgi se e' intonato o meno. Se ti si
stanca il mignolo prova a trovare il posto con un'altro dito, per esempio il
2o che e' quello piu' forte. Trovi il posto preciso, ne un milimetro in
piu' ne uno in meno, lo suoni accanto al MI vuoto e ti assicuri che sia il
posto giusto. Rimani un po' li' e memorizzi il suono che esce fuori, una
volta memorizzato lo suoni con il mignolo e cerca de farlo uscire uguale.
Vedrai que quasi automaticamente metterai il mignolo nella posizione giusta,
dato che quando lo premi con il secondo dito, questo viene naturalmente piu'
curvo e cade in maniera perpendicolare alla corda, mentre che il mignolo
cade piu' "sdraiato" se si puo' dire cosi'.
Una volta memorizzato il posto e la posizione alla quale deve cadere il 4o
dito si tratta solo di ripeterlo varie volte, arrivando dalla corda vuota,
arrivando dal passaggio 1o e 4o dito e cosi' tutte le combinazioni che vuoi.
Finche' ci azzecchi al primo tentativo ma normalmente uno passa un po' di
tempo a farlo cadere al posto sbagliato, ci vuole pazienza.

E' molto importante sapere che il posto per far cadere le dita sulle corde
del violino e' UNO SOLO e la pulizia di suono e l'intonazione vengono fuori
perfette SOLAMENTE in quel milimetro di corda e non e' importante solo il
posto preciso ma anche la posizione del dito gia' che anche se hai trovato
il posto giusto, se cambi la curvatura del dito cambia anche l'intonazione e
per conseguenza la pulizia del suono.
E' importante sapere anche un'altra cosa, ci si mette piu' tempo a trovare
l'intonazione perfetta ma una volta trovata e' difficile che il dito cada al
posto sbagliato, per qualche motivo il cervello memorizza il posto esatto
mentre invece non memoriza gli altri (per fortuna) gia' che quando
l'intonazione non e' perfetta ma mediamente giusta e' perche' il dito non ha
ancora trovato QUEL posto preciso e quindi e' come se ogni volta cadesse in
un punto diverso e quindi e' come se lo avessi studiato solo una volta sola.
mentre invece se trovi il posto preciso e fai cadere il dito li', prima o
poi il posto viene memorizzato e non sbagli piu'. Non so se mi sono
spiegata. E' un discorso complesso ma una volta che lo capisci bene smetti
di perdere tempo a trovare l'intonazione PIU O MENO GIUSTA e ti dedichi piu'
tempo a trovare quella PERFETTA gia' che alla fine ci vuole piu' lavoro e
pazienza ma si risparmia tanto tempo in futuro.
Ci sono insegnanti che affermano che suonare il violino intonato viene con
il tempo, piano piano, prima ci si adegua alla posizione, all'archetto e
alle varie rogne, e poi ci si dedica di piu' all'intonazione. C'e' chi
preferisce "attaccare al nemico" dall'inizio per farti venire il riflesso
dal inizio. Entrambi modi sono giusti e dipende molto da allievo ad
allievo.
Vedi un po' tu come ti senti piu' al tuo agio. Puoi fare entrambe cose, un
giorno dedicato all'intonazione perfetta (che non fa mai danni) e poi ti
rilassi e fai cadere le dita piu' o meno con liberta' giusto per suonichiare
qualcosa, altrimenti rischi di inrrigidirti e provare solo frustrazione.

Scusate tanto per il MEGA dillungamento :)

Ciao

V.
Flam&71
2004-01-08 11:05:19 UTC
Permalink
Post by Veronica Medina
Confermo e aggiungo una cosa.
[cut]
Post by Veronica Medina
Scusate tanto per il MEGA dillungamento :)
Grazie, sei come sempre molto preziosa!
Ho provato a pulire le corde con l'alcool e mi sembra che funzioni...
sono stato via 3 giorni, sono tornato e il primo suono emesso con le corde
pulite ha spaccato un servizio da 12 bicchieri ;)))
a parte gli scherzi sembra funzionare davvero...
quello che ho notato è che lo straccetto è venuto abbastanza nero...:(((

per il mignolo... quello che noto io è che con il mignolo bisogna sempre
essere ben preparati, essere già lì al momento giusto, se parti da un'altra
corda e da un chilometro di distanza, allora sei sicuro che il suono verrà
pessimo.

ogni tanto mi rimbomba in testa il maestro: "Preparato!" "Preparato!"
"Preparato!"....
a volte mi mette anche un disegnino degli occhiali sullo spartito, che
carino! ;))

ciao, buona giornata.
Fabrizio
Veronica Medina
2004-01-08 14:09:45 UTC
Permalink
Post by Flam&71
Post by Veronica Medina
Confermo e aggiungo una cosa.
[cut]
Post by Veronica Medina
Scusate tanto per il MEGA dillungamento :)
Grazie, sei come sempre molto preziosa!
Ho provato a pulire le corde con l'alcool e mi sembra che funzioni...
sono stato via 3 giorni, sono tornato e il primo suono emesso con le corde
pulite ha spaccato un servizio da 12 bicchieri ;)))
a parte gli scherzi sembra funzionare davvero...
quello che ho notato è che lo straccetto è venuto abbastanza nero...:(((
per il mignolo... quello che noto io è che con il mignolo bisogna sempre
essere ben preparati, essere già lì al momento giusto, se parti da un'altra
corda e da un chilometro di distanza, allora sei sicuro che il suono verrà
pessimo.
ogni tanto mi rimbomba in testa il maestro: "Preparato!" "Preparato!"
"Preparato!"....
a volte mi mette anche un disegnino degli occhiali sullo spartito, che
carino! ;))
ciao, buona giornata.
Fabrizio
Grazie Fabrizio, comunque per il fatto di avere il mignolo preparato in
parte e' vero ma secondo me, il fatto che sia preparato o meno dipende
dall'impostazione della mano sinistra poiche' dovrebb'essere SEMPRE
praparato in modo da farlo cadere solamente (come le altre dita) e non di
farlo arrivare e quest'impostazione si acquista con la dovuta dosi di doppie
corde, terze, seste, ottave, ecc. Se ci fai caso, quando uno vede ai bravi
violinisti sembra che quel che fanno sia cosi' facile, alzano e fanno cadere
le dita quando e' necessario e basta :)
Comunque l'impostazione si acquista piano piano anche se si deve provare fin
dall'inizio a lasciare la mano sempre nella stessa posizione (per quanto
riguarda alla curvatura delle dita e alla distanza tra di esse). Il motivo
per il quale si fa rotollare un po' il gomito verso fuori o verso dentro e'
proprio con quel proposito, che la mano sinistra mantenga la stessa
posizione e le dita non diano piu' distesse quando si suona sulla 4a corda
per esempio.

Naturalmente esisto le estenzioni dove l'impostazione della mano cambia ma
quello e' un'altro conto.

Ciao

V.
Barqua
2004-01-09 08:43:48 UTC
Permalink
Post by Veronica Medina
Post by Barqua
Quindi e' il mignolo che non fa abbastanza pressione...OK
[cut]
Post by Veronica Medina
E' importante sapere anche un'altra cosa, ci si mette piu' tempo a trovare
l'intonazione perfetta ma una volta trovata e' difficile che il dito cada al
posto sbagliato, per qualche motivo il cervello memorizza il posto esatto
mentre invece non memoriza gli altri (per fortuna)
Una domanda: la memorizzazione e' visiva o tattile?
Cioe' devo cercare il punto giusto con gli occhi (quindi indirizzare il
migliolo vedendo dove va) oppure e' piu' un discorso del tipo 'il cervello
sa che la mano si trova in una certa posizione, quindi sa che il 4°dito
deve andare piu' su o piu' giu...'? (Tutto questo prima che il violino
emette il suono)

Ha me capito una cosa cosi' gia sul primo dito, ma mi pare che sia una cosa
tattile e non visiva, anche perche' guardo l'arco per vedere se va dritto!

[cut]


Grazie
Veronica Medina
2004-01-09 09:50:23 UTC
Permalink
Post by Barqua
Una domanda: la memorizzazione e' visiva o tattile?
Cioe' devo cercare il punto giusto con gli occhi (quindi indirizzare il
migliolo vedendo dove va) oppure e' piu' un discorso del tipo 'il cervello
sa che la mano si trova in una certa posizione, quindi sa che il 4°dito
deve andare piu' su o piu' giu...'? (Tutto questo prima che il violino
emette il suono)
Ha me capito una cosa cosi' gia sul primo dito, ma mi pare che sia una cosa
tattile e non visiva, anche perche' guardo l'arco per vedere se va dritto!
Che domanda interessante !
Per non farla lunga, non e' memoria tattile ne visiva ma e' completamente
cerebrale.
Impossibile guardare il posto esatto, gia' che uno non guarda mai (o quasi
mai) la tastiera mentre suona ma anche se cosi' fosse, e' talmente
milimetrico il posto preciso che e' praticamente impossibile vederlo, e non
e' tattile perche' le dita non hanno memoria propria.
E ora ti dico un'altra cosa, tanto e' vero che e' una questione cerebrale
che quando un violinista ha gia' fatto sufficente allenamento per quanto
riguarda a trovare l'intonazione perfetta, riesce a trovarla facilmente in
un violino che non sia il suo, non so se mi spiego, se fosse una questione
visiva o tattile saremmo capaci solo di suonare intonato con il proprio
strumento, gia' che ogni violino ha delle distanze diverse, non c'e' uno
uguale all'altro.
A forza di allenarsi diventa un riflesso immediato o quasi, cioe', non e'
che uno ci azzecca l'intonazione a primo colpo dall'inizio anche su un'altro
violino ma il riflesso del cervello (che manda l'ordine al dito) e' talmente
veloce che diventa impercettibile.
Difatti, il motivo per il quale tutto questo lavoraccio di trovare
l'intonazione perfetta non e' per far si' che uno non sbagli piu' perche' e'
quasi impossibile, gia' che la stessa intonazione del violino cambia pure
mentre uno suona, dipendendo dalle corde, dal clima, dalla temperatura, ecc.
e' per far si' che questo riflesso si sviluppi a tale punto che la
correzione venga spontanea.
Una volta che il cervello ha memorizzato dove e' il posto esatto per
emettere una nota perfettamente intonata, non se lo scorda piu'. Ecco
perche' vale la pena la fatica, mentre che suonando mediamente intonato e'
come se il dito cadesse ogni volta in un posto diverso e il cervello non
memorizza mai.
Perche' il cervello memorizza solo il posto esatto non lo so bene ed e' un
discorso scientifico complicato ma interesantissimo, se hai il Satelite, sul
canale Marco Polo martedi' prossimo farano un documentario scientifico
speciale per far vedere come funzione il cervello di un violinista quando fa
tutto questo lavoro. Io lo registrero' naturalmente.

Ciao

V.

P.S. meno male che non volevo farla lunga :((
. k l A u s .
2004-01-09 22:05:14 UTC
Permalink
Post by Veronica Medina
Una volta che il cervello ha memorizzato dove e' il posto esatto per
emettere una nota perfettamente intonata, non se lo scorda piu'.
bé, se se lo scorda può sempre riaccordare, basta che ricordi, per ogni corda il
suono giusto, d'accordo ? :-)
Post by Veronica Medina
Ecco
perche' vale la pena la fatica, mentre che suonando mediamente intonato e'
come se il dito cadesse ogni volta in un posto diverso e il cervello non
memorizza mai.
credo che la stessa cosa accada sul trombone a tiro
per quello che dicevi di quando cambi strumento, penso che ci sia una specie di
"taratura" iniziale per cui dici al cervello quali compensazioni vanno attutae
su quello strumento, perché ogni trombone (e violino, immagino) ha bisogno di
una diversa correzione
nel mio caso anche le dimensioni della campana sono importanti, perché è un
riferimento fondamentale per prendere le distanze; ora che mi sono preso uno
strumento decente (anche se usato) provo comunque a suonare anche quello che
usavo prima, ma poiché la differenza tra le due campane supera i 3cm di
diametro, vedo che la difficoltà iniziale di commutare da uno all'altro si è
molto ridotta quindi credo tu abbia ragione sul fatto che una volta imparato il
trucco ... va tutto a posto.
Nel caso del trombone una differenza notevole c'è anche sulla posizione del
bocchino: lo stesso bocchino posizionato su strumenti diversi può portare tutto
il resto dello strumento a posizionarsi in modo diverso rispetto al corpo;
infatti io, che ho l'handicap delle dimensioni, in particolare il braccio corto,
mi trovo molto meglio sul nuovo strumento perché riesco ad arrivare in settima
senza fare il contorsionista (per chi non abbia idea di cosa sia la settima
posizione, immaginate di fare come i "carabinieri" delle barzellette quando si
allacciano le scarpe :-) mentre sul vecchio il bocchino non si infilava molto
profondamente nel suo ricettacolo e quindi tutto lo strumento mi risultava più
distante, tanto che mi era praticamente impossibile arrivare in settima.
Il maestro mi diceva che non è un problema, perché si può "ripiegare" sul
trombone con la ritorta (in pratica una pompa che allunga il tubo mediante un
percorso aggiuntivo, tale da permettere l'emissione del Fa in prima posizione
anziché in sesta), ma io sono un "purista" e per ora non riesco ad immaginare di
suonare un trombone a tiro con ritorta, perché il meccanismo della coulisse è
talmente perfetto che mi sembrerebbe un'eresia aggiungere un sistema meccanico -
quasi uno scambio ferroviario - che deturpa IMHO l'estrema bellezza e semplicità
del trombone a tiro tradizionale.
Diciamolo, diavolo :
È UNA MACCHINA PERFETTA, COME LA BICICLETTA DA CORSA
e infatti, dopo aver provato per curiosità anche un trombone a pistoni, l'ho
paragonato alla mountain bike per la sua rozzezza :-)
In effetti tutti i trombonisti che conosco adottano il modello a ritorta, ma io
resisto, resisto, resisto ! :-) Sono utopista anche in questo, che ce voi fa ?
Post by Veronica Medina
Perche' il cervello memorizza solo il posto esatto non lo so bene ed e' un
discorso scientifico complicato ma interesantissimo, se hai il Satelite, sul
canale Marco Polo martedi' prossimo farano un documentario scientifico
speciale per far vedere come funzione il cervello di un violinista quando fa
tutto questo lavoro. Io lo registrero' naturalmente.
spero tanto che sia free2air ma mi suona a pagamento :-)

. a l l E g r i !

Claudio Chiani
_________________________________

bocca che bacia
di un'altra bocca il bacio
ridondamore
_________________________________
Il_Moro
2004-01-09 10:03:56 UTC
Permalink
Post by Barqua
Una domanda: la memorizzazione e' visiva o tattile?
La risposta più corretta in termini neurofisiologici sarebbe: la
memorizzazione è propriocettiva. Propriocezione vuol dire, com'è ovvio,
sensazione di sé. I nostri muscoli e le nostre articolazioni possiedono una
loro particolare innervazione, che comunica continuamente al cervelletto
messaggi sullo stato di posizione dei nostri arti e di contrazione, statica
(contro resistenza) o dinamica, dei nostri muscoli. È un vero e proprio
"sesto senso" che a volte non siamo nemmeno coscienti di avere, ma che ci
permette per esempio di toccarci la punta del naso ad occhi chiusi... :-)
Il cervelletto poi invia i suoi programmi alla corteccia motoria, la quale,
coadiuvata da una gran quantità di altri sistemi corticali, è capace di
memorizzare delle posizioni e di richiederne il raggiungimento volontario. È
la prodigiosa precisione di questo sistema, soprattutto per quanto riguarda
la posizione di mani e dita, che ci ha permesso non solo di diventare i
primati più evoluti al mondo, ma soprattutto di suonare il violino senza
avere i tasti come i chitarristi! :-))
Tornando a bomba, la vista ti può aiutare in casi particolarissimi, ma la
memorizzazione delle posizioni della mano sinistra è al 90% propriocettiva.
Il restante 10% si può in effetti ascrivere alle sensazioni tattili
suscitate dallo strumento sulla mano, per esempio quando vai in terza
posizione e senti che il dorso delle mano sfiora la spalla dello strumento.
Naturalmente dire 90 e 10%, o 70 e 30%, non è che un modo di dire...


Il Moro


PS: Secondo i fisiologi i nostri sensi sono circa undici o dodici...
Veronica Medina
2004-01-09 13:16:37 UTC
Permalink
Post by Il_Moro
La risposta più corretta in termini neurofisiologici sarebbe: la
memorizzazione è propriocettiva. Propriocezione vuol dire, com'è ovvio,
sensazione di sé. I nostri muscoli e le nostre articolazioni possiedono una
loro particolare innervazione, che comunica continuamente al cervelletto
messaggi sullo stato di posizione dei nostri arti e di contrazione, statica
(contro resistenza) o dinamica, dei nostri muscoli.
-cut-

Ecco la spiegazione scentifica.
Grazie :)
Post by Il_Moro
Naturalmente dire 90 e 10%, o 70 e 30%, non è che un modo di dire...
Infatti, un po' difficile da stabilire ma personalmente darei un 97 e 3% :)
per due motivi: e' vero che uno si basa molto sul tatto per cambiare
posizione (specie da prima a terza) ma quando cambi violino questo processo
va un po' a farsi benedire, io lo soffro ogni volta quando passo dal violino
moderno a quello barocco, quest'ultimo ha la distanza tra prima e terza piu'
amplia (non ostante la tastiera sia piu' piccola) e al primo tentativo la
mia intonazione in terza risulta callante e ci metto qualche secondo a
ritrovarla finche' uso la "memorizzazione propriocettiva".
Il secondo motivo e' che la tecnica per i cambiamenti di posizione con il
violino moderno e' diversa da quella barocca gia' che con il violino
moderno (contando con spalliera e mentoniera) si fanno con tutta la mano
mentre in violino barocco si usano molto gli allungamenti con le dita per
poi spostare la mano sia davanti che in dietro e quindi anche qui il fatto
di toccare la cassa va a farsi benedire.
Alla fine penso che poi uno decide quanta percentuale di memoria o tatto
preferisce usare dipendendo dal violino e dal tipo di cambiamento ma uno non
si accorge di questo costante oscillamento di percentuali.
Post by Il_Moro
PS: Secondo i fisiologi i nostri sensi sono circa undici o dodici...
Non ne dubito, con sto fatto che gli essere umani usiamo solo una piccola
percentuale delle nostre capacita' cerebrali.

Martedi' prossimo guardero' attentamente il documentario sul cervello dei
violinisti e se c'e' qualcosa d'interessante ve lo communico subito.

Ciao!

V.
Il_Moro
2004-01-09 13:26:27 UTC
Permalink
"Veronica Medina" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:VQxLb.63048$***@news3.tin.it...

[...]
Post by Veronica Medina
Martedi' prossimo guardero' attentamente il documentario sul cervello dei
violinisti e se c'e' qualcosa d'interessante ve lo communico subito.
Facci sapere! E a quando un bel documentario sul cervello dei violisti? mi
hanno sempre affascinato i grandi spazi aperti... :-)))


Il Moro
Veronica Medina
2004-01-09 13:38:20 UTC
Permalink
Post by Il_Moro
[...]
Post by Veronica Medina
Martedi' prossimo guardero' attentamente il documentario sul cervello dei
violinisti e se c'e' qualcosa d'interessante ve lo communico subito.
Facci sapere! E a quando un bel documentario sul cervello dei violisti? mi
hanno sempre affascinato i grandi spazi aperti... :-)))
Il Moro
LOL!!
questa e' crudele davvero.
:)

V.
Flam&71
2004-01-09 13:44:45 UTC
Permalink
Post by Il_Moro
Post by Barqua
Una domanda: la memorizzazione e' visiva o tattile?
La risposta più corretta in termini neurofisiologici sarebbe: la
memorizzazione è propriocettiva. ...
grazie per il bel post.
da niubbo devo dire che la mia percentuale è un po' più bassa...
per es. nella prima posizione faccio sempre riferimento con il "nodo"
sotto la falange (? ina, ? etta) dell'indice allo spigolo della tastiera
e mi concentro per sentire il punto esatto...
e poi a me sembra di appoggiare le dita in modo incrementale...
se per es. il si è alto, viene alto anche il do, il re... etc.etc.
anche il fatto di lasciare le dita più possibile sulle corde rende +
semplice il posizionamento.
F
Barqua
2004-01-09 14:45:00 UTC
Permalink
Post by Veronica Medina
se hai il Satelite, sul
canale Marco Polo martedi' prossimo farano un documentario scientifico
speciale per far vedere come funzione il cervello di un violinista quando
fa
Post by Veronica Medina
tutto questo lavoro. Io lo registrero' naturalmente.
Non ho il satellite *sigh* :-(( vedro se riesco a scaricare il video con
winmx... se lo trovo.

----- Original Message -----
From: "Il_Moro" <***@Minwind.it>
Newsgroups: it.arti.musica.classica
Post by Veronica Medina
Post by Barqua
Una domanda: la memorizzazione e' visiva o tattile?
La risposta più corretta in termini neurofisiologici sarebbe: la
memorizzazione è propriocettiva. Propriocezione vuol dire, com'è ovvio,
sensazione di sé. I nostri muscoli e le nostre articolazioni possiedono
una
Post by Veronica Medina
loro particolare innervazione, che comunica continuamente al cervelletto
messaggi sullo stato di posizione dei nostri arti e di contrazione,
statica
Post by Veronica Medina
(contro resistenza) o dinamica, dei nostri muscoli.
[cut]

Ho un dubbio.. quando mi esercito a casa(quindi non ho nessuno che mi dica
se la nota e' calante o ascendente(si dice cosi?)) uso un accordatore
melodico per verificare se la nota e' corretta o no, e quindi correggermi la
posizione(questo finche' non mi 'faccio l'orecchio').
E' una cosa corretta? Metodi alternativi?
Immagino che se abusato mi impigrisce l'orecchio...


Grazie
Flam&71
2004-01-09 15:02:29 UTC
Permalink
Post by Barqua
Ho un dubbio.. quando mi esercito a casa(quindi non ho nessuno che mi dica
se la nota e' calante o ascendente(si dice cosi?)) uso un accordatore
melodico per verificare se la nota e' corretta o no, e quindi correggermi la
posizione(questo finche' non mi 'faccio l'orecchio').
E' una cosa corretta? Metodi alternativi?
se sia corretto non lo so, ma io non riesco a farcela senza.
il maestro è decisamente contrario e dice di usarlo solo per accordare.
a volte è inquietante... stoni e vedi la luce rossa
(a me succede di vedere anche la verde, ma su una nota differente da quella
aspettata!)

secondo me bisogna cantarsi in testa l'esercizio o il motivo che si sta
eseguendo,
altrimenti se si cerca di eseguire passivamente lo spartito non si fa
attenzione all'intonazione.

trovo il violino eccezionale proprio perché è davvero ostico!
Fabrizio

PS: i 3d sul violino sono sempre i più belli. ;)
Il_Moro
2004-01-09 23:14:22 UTC
Permalink
Post by Barqua
Ho un dubbio.. quando mi esercito a casa(quindi non ho nessuno che mi dica
se la nota e' calante o ascendente(si dice cosi?)) uso un accordatore
melodico per verificare se la nota e' corretta o no, e quindi correggermi la
posizione(questo finche' non mi 'faccio l'orecchio').
E' una cosa corretta? Metodi alternativi?
Immagino che se abusato mi impigrisce l'orecchio...
Non credo che sia assolutamente da evitare. Per studiare le scale lentamente
per esempio può andare molto bene... Poi ricorda che ci sono sempre le corde
vuote, come giustamente ricordava Veronica, e che sì, in effetti l'orecchio
va educato... Ma usato con moderazione anche uno strumento simile può
aiutare ad educarlo.


Il Moro

Continua a leggere su narkive:
Loading...