Erg Frast (lab)
2019-12-19 14:01:41 UTC
Non vado spesso all'opera, un paio di volte all'anno, se va bene.
Ieri sera, guardando col binocolo, scorgo qualcosa attaccato
all'orecchio del tenore. Guardo meglio e trovo la stessa cosa per tutti
i protagonisti: si direbbe un piccolo microfono per dare un po' di
rinforzo alla voce.
Ascolto con più attenzione: il sistema è ben calibrato e non si colgono
disomogeneità o ritardi, non vedo nemmeno dove abbiano nascosto i
diffusori, che dovrebbero essere davanti ai cantanti (per evitare
l'effetto Larsen), quindi presumo siano ben dissimulati.
Noto alcune cose: il rinforzo non è evidente, bisogna farci caso, ma si
nota che allo spostarsi del cantante sul palco, anche quando si gira,
l'emissione arriva sempre piuttosto costante (cosa strana se ci
pensate). Il teatro è piuttosto grande, sui 2000 posti scarsi, con ampio
volume, quindi è già critico se non si ha una voce potente, specie se
l'orchestra è un po' grossa; potrebbe sembrare una giustificazione.
Da anni si parla di "loudness war" nei media, sembra che sia arrivata
anche a teatro. La cosa non mi pare tanto innocua: per cominciare ho
notato un appiattimento della dinamica; in tutta la serata non ho
sentito un solo piano emesso dai cantanti. E' un po' come nei concerti
rock, dove la dinamica è demandata a chi sta in regia e controlla il
mixer, mentre i sedicenti artisti suonano tutto piatto. Di fatto anche
al pubblico poi arriverà un suono senza dinamica, perchè ovviamente la
regia non è in grado di gestire una componente di valenza artistica come
la dinamica. Così si finisce per appiattire anche l'esecuzione dei
cantanti lirici, che si sentono sì bene fino in fondo al teatro, ma in
maniera monocorde e poco espressiva.
Nei fortissimo del tenore (non degli altri) mi è sembrato pure di
avvertire, quasi inpercettibile, un inizio di distorsione, che rendeva
il suono non del tutto naturale.
Qualcuno può condividere la sua esperienza?
EF
Ieri sera, guardando col binocolo, scorgo qualcosa attaccato
all'orecchio del tenore. Guardo meglio e trovo la stessa cosa per tutti
i protagonisti: si direbbe un piccolo microfono per dare un po' di
rinforzo alla voce.
Ascolto con più attenzione: il sistema è ben calibrato e non si colgono
disomogeneità o ritardi, non vedo nemmeno dove abbiano nascosto i
diffusori, che dovrebbero essere davanti ai cantanti (per evitare
l'effetto Larsen), quindi presumo siano ben dissimulati.
Noto alcune cose: il rinforzo non è evidente, bisogna farci caso, ma si
nota che allo spostarsi del cantante sul palco, anche quando si gira,
l'emissione arriva sempre piuttosto costante (cosa strana se ci
pensate). Il teatro è piuttosto grande, sui 2000 posti scarsi, con ampio
volume, quindi è già critico se non si ha una voce potente, specie se
l'orchestra è un po' grossa; potrebbe sembrare una giustificazione.
Da anni si parla di "loudness war" nei media, sembra che sia arrivata
anche a teatro. La cosa non mi pare tanto innocua: per cominciare ho
notato un appiattimento della dinamica; in tutta la serata non ho
sentito un solo piano emesso dai cantanti. E' un po' come nei concerti
rock, dove la dinamica è demandata a chi sta in regia e controlla il
mixer, mentre i sedicenti artisti suonano tutto piatto. Di fatto anche
al pubblico poi arriverà un suono senza dinamica, perchè ovviamente la
regia non è in grado di gestire una componente di valenza artistica come
la dinamica. Così si finisce per appiattire anche l'esecuzione dei
cantanti lirici, che si sentono sì bene fino in fondo al teatro, ma in
maniera monocorde e poco espressiva.
Nei fortissimo del tenore (non degli altri) mi è sembrato pure di
avvertire, quasi inpercettibile, un inizio di distorsione, che rendeva
il suono non del tutto naturale.
Qualcuno può condividere la sua esperienza?
EF