Discussione:
Problema armonico: sesta napoletana e moto delle parti
(troppo vecchio per rispondere)
Franek
2003-10-23 18:15:11 UTC
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Dopo un accordo di tonica nello stato fondamentale e' corretto mettere
un secondo grado abbassato sempre nello stato fondamentale?

Se si', prendendo come formazione il quintetto d'archi, e volessi far
passare il primo violino dal fa dell'accordo di sib minore al solb del
secondo grado abbassato, come dovrei far muovere il basso per evitare
le quinte parallele?

vl1: fa5 solb5
vl2: sib4
vla: fa4
vc: reb3
cb: sib1

(Non sto scrivendo una sinfonia: sto costruendo con Madtracker la base
di ''Pilate's dream'', e ne approfitto per fare esercizio di armonia)
:-)

Ciao
Franek
Zazie dans le métro
2003-10-23 19:00:13 UTC
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Post by Franek
Dopo un accordo di tonica nello stato fondamentale e' corretto mettere
un secondo grado abbassato sempre nello stato fondamentale?
tutto può essere corretto, non c'è una regola che ti dice che non lo puoi
fare.
Però il fatto che venga interpretato come sesta napoletana dipende molto dal
moto melodico e dagli accordi che verranno dopo...
Post by Franek
Se si', prendendo come formazione il quintetto d'archi, e volessi far
passare il primo violino dal fa dell'accordo di sib minore al solb del
secondo grado abbassato,
eh eh. Ecco perchè la sesta napoletana si usa in primo rivolto, di solito,
eh eh :-)
Post by Franek
come dovrei far muovere il basso per evitare
le quinte parallele?
mica solo il basso, ti possono venire anche in mezzo :-D
Post by Franek
vl1: fa5 solb5
vl2: sib4
vla: fa4
vc: reb3
cb: sib1
Vl1 fa sale a solb
Vl2 sib- sale a mib
vla fa- scende a mib
vc reb- scende adob
cb sib- sale a dob

è una soluzione orrida, imho, non il massimo (è squilibrata)
Sarebbe meglio usare l'accordo in primo rivolto, oppure cambiare il moto
del primo vl.
Z.
Peer Gynt
2003-10-23 21:12:37 UTC
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Post by Zazie dans le métro
Vl1 fa sale a solb
Vl2 sib- sale a mib
vla fa- scende a mib
vc reb- scende adob
cb sib- sale a dob
Sì, ma così hai le quinte tra cb e 1° vl.
Zazie dans le métro
2003-10-23 23:53:09 UTC
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Post by Peer Gynt
Post by Zazie dans le métro
Vl1 fa sale a solb
Vl2 sib- sale a mib
vla fa- scende a mib
vc reb- scende adob
cb sib- sale a dob
Sì, ma così hai le quinte tra cb e 1° vl.
sì, esatto, era un giochino un po' scemo (sorry) per far capire che, in
quella posizione, NON c'è scampo.
La versione più turpe ancora sarebbe stata la stessa, ma con il vl2 che sale
a dob così c'erano anche le ottave, oltre alle quinte. :-)
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo rivolto.
Z.
Alessio Marretti
2003-10-24 00:42:15 UTC
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Post by Zazie dans le métro
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo rivolto.
Se non sbaglio c'era una regola che obbligava a usare la sesta napoletana
sempre sul primo rivolto e, sempre questa regola, consentiva eccezionalmente
anche il raddoppio della terza dell'accordo proprio per evitare quinte e
ottave.
Sbaglio?

Alessio
Alessio Olivieri
2003-10-24 09:26:57 UTC
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Post by Alessio Marretti
Se non sbaglio c'era una regola che obbligava a usare la sesta napoletana
sempre sul primo rivolto e, sempre questa regola, consentiva
eccezionalmente
Post by Alessio Marretti
anche il raddoppio della terza dell'accordo proprio per evitare quinte e
ottave.
Sbaglio?
ESATTO, raddoppio della terza ( dell' accordo naturalmente).
Post by Alessio Marretti
Alessio
Zazie dans le métro
2003-10-24 10:55:34 UTC
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Post by Zazie dans le métro
Post by Zazie dans le métro
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo
rivolto.
Se non sbaglio c'era una regola che obbligava a usare la sesta napoletana
sempre sul primo rivolto e, sempre questa regola, consentiva
eccezionalmente
Post by Zazie dans le métro
anche il raddoppio della terza dell'accordo proprio per evitare quinte e
ottave.
In realtà il problema posto da Franek è assai interessante.
Nessuna regola *obbliga* ad usare la sesta napoletana in un rivolto
specifico (anche se il nome, già indica che l'uso è quello del primo
rivolto).
Esistono illustri esempi di quest'accordo usato allo stato fondamentale.
Il punto è che, quando ci si trova di fronte ad un esempio come quello
proposto da Franek, ci si rende conto del perchè e del per come le regole (o
meglio, gli usi e costumi) esistono.
Non si usa quest'accordo in primo rivolto perchè te lo dice un manuale,
bensì, come ci si rende conto adesso, perchè usarlo allo stato fondamentale
è sostanzialmente arduo, se non a volte impossibile.

La terza dell'accordo (in primo rivolto) viene di solito raddoppiata (non è
uso eccezionale, bensì la norma), perchè corrisponde al IV grado della
scala, un grado assai forte.
Essendo la sesta napoletana di solito usata per introdurre una funzione
cadenzale, e dunque un accordo avente funzione di dominante, ecco che si
prefigura fortemente un moto armonico cadenzale composto di IV-V-I
(ovviamente assai più elaborato del semplice quarto-quinto).

Un'ennesima prova che le regole non sono nulla: esse sgorgano dalla pratica
musicale.
E' un invito a riflettere su ciò che significano le regole dell'armonia:
spesso si imparano come fossero tabelline, e si prova fastidio perchè non è
nemmeno chiaro il loro senso.
Nella pratica, come mostra il problema di Franek, il senso diventa
chiarissimo.
Ribadisco: a priori nulla è vietato.
E' che nella pratica, semplicemente, certe cose non funzionano.
Meglio fidarsi delle regole...:-)
ciao
Z.
macchina
2003-10-24 13:17:21 UTC
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Post by Zazie dans le métro
In realtà il problema posto da Franek è assai interessante.
Nessuna regola *obbliga* ad usare la sesta napoletana in un rivolto
specifico (anche se il nome, già indica che l'uso è quello del primo
rivolto).
La sesta napoletana è per definizione (e, quindi, accettata convenzione) la
triade in primo rivolto sul secondo grado abbassato. E null'altro.
Post by Zazie dans le métro
Esistono illustri esempi di quest'accordo usato allo stato fondamentale.
quali?



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
icsdcs
2003-10-24 16:26:12 UTC
Permalink
Post by macchina
Post by Zazie dans le métro
Esistono illustri esempi di quest'accordo usato allo stato fondamentale.
quali?
confermo quel che ha detto Zazie, visto che più volte in passato mi è
capitato di incontrare accordi interpretabili armonicamente come seste
napoletane allo stato fondamentale, più nella musica dell'800 che in
quella del 700, a dir il vero. Ad esempio nel preludio nr 20 in do
minore di Chopin, a batt.12, o nel Requiem di Verdi a batt. 134. Mi
sembrano esempi abbastanza autorevoli, ma ve ne sono anche altri.

ICS
macchina
2003-10-24 20:48:27 UTC
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Il 24 Ott 2003, 18:26, icsdcs
Post by icsdcs
Post by macchina
Post by Zazie dans le métro
Esistono illustri esempi di quest'accordo usato allo stato
fondamentale.
Post by icsdcs
Post by macchina
quali?
confermo quel che ha detto Zazie, visto che più volte in passato mi è
capitato di incontrare accordi interpretabili armonicamente come seste
napoletane allo stato fondamentale, più nella musica dell'800 che in
quella del 700, a dir il vero. Ad esempio nel preludio nr 20 in do
minore di Chopin, a batt.12,
non mi pare: sul primo movimento della battuta, l'accordo in stato
fondamentale sul sesto si comporta da V per un cambio improvviso e
brevissimo di tonalità a Reb (nonostante l'assenza della settima). Dunque
non si tratta di una sesta napoletana ma di un I.
La sesta napoletana è la triade in primo rivolto sul secondo abbassato,
senza bisogno di insistere ulteriormente.




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
icsdcs
2003-10-24 21:37:16 UTC
Permalink
Post by macchina
non mi pare: sul primo movimento della battuta, l'accordo in stato
fondamentale sul sesto si comporta da V per un cambio improvviso e
brevissimo di tonalità a Reb
ma dove accidenti è sto cambio improvviso e brevissimo di tonalità?!
Non mi dire che tu a battuta 12 concluderesti in reb+, così ad
istinto?
Post by macchina
(nonostante l'assenza della settima).
eh? Ma non è che sei lo stesso a cui ho risposto poco tempo fa sulla
questione della modulazione con le settime? Ma l'hai letto il post?
Guarda che puoi modulare anche senza usare la settima!
Post by macchina
Dunque
non si tratta di una sesta napoletana ma di un I.
evvabbé, contento tu...
Post by macchina
La sesta napoletana è la triade in primo rivolto sul secondo abbassato,
senza bisogno di insistere ulteriormente.
OK, non insisto più!

ICS
Zazie dans le métro
2003-10-25 13:24:47 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Post by macchina
La sesta napoletana è la triade in primo rivolto sul secondo abbassato,
senza bisogno di insistere ulteriormente.
OK, non insisto più!
fai male.
La teoria prevede l'uso del termine anche per l'accordo in stato
fondamentale.
Z.
icsdcs
2003-10-25 15:13:40 UTC
Permalink
On Sat, 25 Oct 2003 13:24:47 GMT, "Zazie dans le métro"
Post by Zazie dans le métro
Post by icsdcs
OK, non insisto più!
fai male.
La teoria prevede l'uso del termine anche per l'accordo in stato
fondamentale.
Zazie, ero ironico. Ho pure io detto che vi sono N6 in stato
fondamentale e ho fatto anche un paio di esempi. Ma quando dall'altra
parte l'interlocutore non vuol sentire ragione, è inutile insistere.
La sesta napoletana ha una sua sonorità precisa, che per me è
riconoscibile anche in stato fondamentale. Dunque anche io concordo
con Piston e tutti gli altri che ammettono l'esistenza della N6 anche
in "root position". Del resto, se volessimo adoperare la medesima
logica, dovremmo sostenere che un accordo di settima di dominante è
tale solo quando la fondamentale è una dominante e l'ultima nota
dell'accordo è appunto la sua settima. Certo che magari il primo
rivolto potremmo chiamarlo quinta e sesta di dominante, ma resta il
fatto che è armonicamente una dominante con settima.
Come l'accordo settima di dominante resta funzionalmente tale anche se
rivoltato, così l'accordo di sesta napoletana resta tale anche in
stato fondamentale. Quel che conta è la sua funzione armonica e, molto
banalmente, come "suona" nell'ambito di un determinato passaggio. Se
uno vuole fare il bravo scolaretto può attenersi a quei due libri che
ha letto (ne leggesse qualcuno di più, scoprirebbe che molti teorici
accettano come sesta napoletana anche accordi in stato fondamentale
sul secondo grado abbassato). Se uno vuole invece ragionare sul serio
e basarsi sul suono risultante nell'ambito di un certo passaggio
armonico, non dovrebbero esserci più dubbi sul fatto che un'armonia di
sesta napoletana può esistere anche in stato fondamentale, così come
un'armonia di settima di dominante può essere in stato di rivolto. Poi
gli studentelli usino pure i nomi che preferiscono.

ciao,

ICS
Luca
2003-10-25 17:18:16 UTC
Permalink
Post by icsdcs
On Sat, 25 Oct 2003 13:24:47 GMT, "Zazie dans le métro"
Zazie, ero ironico. Ho pure io detto che vi sono N6 in stato
fondamentale e ho fatto anche un paio di esempi. Ma quando dall'altra
parte l'interlocutore non vuol sentire ragione, è inutile insistere.
La sesta napoletana ha una sua sonorità precisa, che per me è
riconoscibile anche in stato fondamentale.
Il problema non sta nell'ammettere la possibilità di utilizzare l'accordo
sul II abbassato. Su questo siamo d'accordo. E' che bisogna rendersi conto
che è innaturale chiamarlo sesta giacchè l'espressione "sesta" è
direttamente riferibile al numerino 6 che si metteva nei bassi numerati del
"continuo", indicando implicitamente il primo rivolto della triade.
D'altra parte non vedo questo bisogno di definire la triade fondamentale
napoletana ( formata sulla scala napoletana che c'è, esiste ed ha diritto di
cittadinanza, malgrado Bossi) "sesta", causando una confusione fra due piani
differenti: la disposizione dell'accordo e la sua funzione armonica.
Allora.........
Post by icsdcs
Del resto, se volessimo adoperare la medesima
logica, dovremmo sostenere che un accordo di settima di dominante è
tale solo quando la fondamentale è una dominante e l'ultima nota
dell'accordo è appunto la sua settima.
Che vuoi dire?
La fondamentale è sempre la Dominante nell'accordo di Settima di
dominante!!!
A prescindere dalla sua collocazione nell'ambito delle voci.
Post by icsdcs
Come l'accordo settima di dominante resta funzionalmente tale anche se
rivoltato, così l'accordo di sesta napoletana resta tale anche in
stato fondamentale. Quel che conta è la sua funzione armonica e, molto
banalmente, come "suona" nell'ambito di un determinato passaggio.
No. Perchè l'espressione "sesta" non c'entra nulla con la sua funzione
armonica.
Per il resto sono d'accordo quando dici che quel che conta è come suona.
Post by icsdcs
molti teorici
accettano come sesta napoletana anche accordi in stato fondamentale
sul secondo grado abbassato).
Come "sesta napoletana"?
vuol dire che dicono cazzate anche loro. Con tutto il rispetto, s'intende.
Ma forse hai letto male tu.
Post by icsdcs
non dovrebbero esserci più dubbi sul fatto che un'armonia di
sesta napoletana può esistere anche in stato fondamentale, così come
un'armonia di settima di dominante può essere in stato di rivolto.
Nessuno ha dubbi in proposito!


Poi
Post by icsdcs
gli studentelli usino pure i nomi che preferiscono.
Il linguaggio è portatore di pensiero.
Se esprimi parole sbagliate, soprattutto in situazioni molto tecniche,
finisci per esprimere pensieri confusi ed erronei.

Ciao.
Zazie dans le métro
2003-10-25 18:41:15 UTC
Permalink
Post by Luca
D'altra parte non vedo questo bisogno di definire la triade fondamentale
napoletana ( formata sulla scala napoletana che c'è, esiste ed ha diritto di
cittadinanza, malgrado Bossi) "sesta", causando una confusione fra due piani
differenti: la disposizione dell'accordo e la sua funzione armonica.
Allora.........
beh, se proprio vogliamo fare i cavillosi, la musicologia anglosassone mica
la accetta tanto, questa cosa della scala napoletana.
Post by Luca
Post by icsdcs
molti teorici
accettano come sesta napoletana anche accordi in stato fondamentale
sul secondo grado abbassato).
Come "sesta napoletana"?
vuol dire che dicono cazzate anche loro. Con tutto il rispetto, s'intende.
Ma forse hai letto male tu.
no, ha letto più che bene.
Il Piston, che ho già citato in altro post, ma anche altri.
Ratner, ad esempio (che specifica solo che la triade è *generalmente
costruita in primo rivolto*.
Cita il finale dell'Eroica come esempio di uso della - cito lui - *sesta
napoletana in stato fondamentale*).
Ed ora, a gentile richiesta del nostro pubblico, ecco un altro commento:
*La sesta napoletana va dunque considerata come un rappresentante del II
grado nella cadenza, e in questo caso la si incontra anche in secondo
rivolto, ma l'accordo formato dai suoni propri della sesta napoletana si
presenta anche in fondamentale.
E' dubbio, ma comunque senza importanza, che anche nei casi in cui non
svolge la tipica funzione di sesta napoletana (cioè in rappresentanza di un
grado della scala nella cadenza) essa possa ancora chiamarsi con questo
nome.*
E questo era Schoenberg, Arnold.
Il quale, più saggiamente, credo, attribuisce alla denominazione "sesta
napoletana" un significato strutturale. Finchè svolge una determinata
funzione, l'accordo costruito sul secondo grado abbassato della scala (che
sia in posizione fondamentale, primo, e anche secondo rivolto, non ha
importanza), viene nominato così, sennò no. Ma anche questo "comunque non ha
grande importanza", dice Schoenberg, che alla fin della fiera era un uomo
saggio.

Poi, tutti questi signori diranno pure "cazzate", come scrivi tu.
Ma essendo teorici riconosciuti, quel che dicono vale quanto quello che qui
stiamo scrivendo noi...se non molto di più, imho.
Post by Luca
Il linguaggio è portatore di pensiero.
Se esprimi parole sbagliate, soprattutto in situazioni molto tecniche,
finisci per esprimere pensieri confusi ed erronei.
su questo non si può che concordare assolutamente.
Teniamo però anche conto che il liguaggio si evolve a volte modificando il
senso originario di alcune definizioni , che poi entrano nella prassi con
accezione più generica e comunemente accettata.
Z.
macchina
2003-10-25 19:50:50 UTC
Permalink
Post by Zazie dans le métro
no, ha letto più che bene.
Il Piston, che ho già citato in altro post,
questo è assolutamente falso. Il Piston nel suo trattato specifica lo stato
di terza e sesta della triade. E' inoltre noto quanto lo stesso trattato sia
inattendibile per la trattazione del suddetto accordo (cfr. la spiegazione
che segue la definizione, evidentemente arbitraria, circa la derivazione da
modelli di scale)
Post by Zazie dans le métro
ma anche altri.
quali? Che io sappia nessuno parla di sesta napoletana senza specificare lo
stato di rivolto. L'idea poi di citare il trattato X dell'autore Y, scovato
chissà dove per i propri comodi, a sostegno di tesi del genere è quanto più
ridicolo ci possa essere nell'armonia; induce solo confusione, non chiarisce
nulla nè dimostra alcunchè quando una definizione è nota e comunemente
accettata.

La sesta napoletana è (per i duri di comprendonio o per quelli che a tutti i
costi non vogliono ammettere di aver detto una castroneria) la triade in
primo rivolto sul secondo abbassato. Altrimenti la sesta non c'è.
Post by Zazie dans le métro
Ratner, ad esempio (che specifica solo che la triade è *generalmente
costruita in primo rivolto*.
Cita il finale dell'Eroica come esempio di uso della - cito lui - *sesta
napoletana in stato fondamentale*).
questo non vuol dire nulla. E quell'esempio è palesemente erroneo (vogliamo
discuterne?). Chiunque può scrivere un trattato ed interpretare quel che gli
pare come gli pare, anche se una definizione è comunemente e
convenzionalmente accettata.
Post by Zazie dans le métro
*La sesta napoletana va dunque considerata come un rappresentante del II
grado nella cadenza, e in questo caso la si incontra anche in secondo
rivolto, ma l'accordo formato dai suoni propri della sesta napoletana si
presenta anche in fondamentale.
Se chi vuole a tutti i costi sostenere falsità ( per non ammettere fino alla
fine di aver detto una castroneria ) avesse fatto un po' meglio caso alle
parole riportate, avrebbe notato che dire

"l'accordo formato dai suoni propri della sesta napoletana si
presenta anche in fondamentale."

non vuol dire affatto

"la sesta napoletana si presenta anche in fondamentale"


Senza aggiungere altro, spero solo che chi vuole saperne di più faccia uno
studio serio dell'armonia, anzichè dar retta al cicaleccio di sedicenti
"esperti". D'altronde non è nè la prima nè sarà l'ultima volta che si danno
lezioni - tanto diseducative quanto inutili - di pseudoarmonia in questo
forum.


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
icsdcs
2003-10-25 20:08:36 UTC
Permalink
Post by macchina
questo è assolutamente falso. Il Piston nel suo trattato specifica lo stato
di terza e sesta della triade. E' inoltre noto quanto lo stesso trattato sia
inattendibile per la trattazione del suddetto accordo (cfr. la spiegazione
che segue la definizione, evidentemente arbitraria, circa la derivazione da
modelli di scale)
Piston, manuale di armonia: "La triade maggiore la cui fondamentale è
il secondo grado abbassato cromaticamente è conosciuta come sesta
napoletana. E' difficile dire cosa vi sia di napoletano in questo
accordo, ma il nome è universalmente accettato. Nel settecento
l'accordo venne usato soprattutto in primo rivolto; da questa
abitudine deriva il termine "sesta". Più tardi, nel corso del 19esino
secolo, il termine sesta napoletana venne applicato a qualsiasi
posizione della triade, anche allo stato fondamentale. Non abbiamo
alcuna intenzione di abbandonare una definizione così saldamente
radicata. Anzi, è molto utile e conveniente questa etichetta di
identificazione incollata a tale accordo. In questo modo ci potremo
permettere l'espressione, poco scientifica ma del tutto chiara, "sesta
napoletana in stato fondamentale", e l'uso del simbolo (comunemente
accettato) N, in luogo del numero romano II."
Post by macchina
quali? Che io sappia nessuno parla di sesta napoletana senza specificare lo
stato di rivolto. L'idea poi di citare il trattato X dell'autore Y, scovato
chissà dove per i propri comodi, a sostegno di tesi del genere è quanto più
ridicolo ci possa essere nell'armonia;
e quali trattati bisognerebbe citare? Quelli che invece fanno comodo a
te?
Post by macchina
induce solo confusione, non chiarisce
nulla nè dimostra alcunchè quando una definizione è nota e comunemente
accettata.
appunto. "Quando una definizione è nota e comunemente accettata".
Rifletti sopra questa tua frase,
Post by macchina
La sesta napoletana è (per i duri di comprendonio o per quelli che a tutti i
costi non vogliono ammettere di aver detto una castroneria)
senti, testone: come detto, fino a sei sappiamo contare tutti. Non ci
vuole Einstein.
Post by macchina
la triade in
primo rivolto sul secondo abbassato. Altrimenti la sesta non c'è.
ma veramente? Per fortuna che ce lo fai notare tu! Se tu oltre ai
numeri sapessi cosa sono le funzioni armoniche, potresti capire come
stanno le cose. Ma evidentemente non puoi. O non ci arrivi.
Post by macchina
questo non vuol dire nulla. E quell'esempio è palesemente erroneo (vogliamo
discuterne?). Chiunque può scrivere un trattato ed interpretare quel che gli
pare come gli pare, anche se una definizione è comunemente e
convenzionalmente accettata.
ma tu non hai mica ancora capito qual è la definizione comunemente
accettata!
Post by macchina
Se chi vuole a tutti i costi sostenere falsità ( per non ammettere fino alla
fine di aver detto una castroneria )
cioè tu, nello specifico
Post by macchina
avesse fatto un po' meglio caso alle
parole riportate, avrebbe notato che dire
"l'accordo formato dai suoni propri della sesta napoletana si
presenta anche in fondamentale."
non vuol dire affatto
"la sesta napoletana si presenta anche in fondamentale"
LOL!
Post by macchina
Senza aggiungere altro, spero solo che chi vuole saperne di più faccia uno
studio serio dell'armonia, anzichè dar retta al cicaleccio di sedicenti
"esperti". D'altronde non è nè la prima nè sarà l'ultima volta che si danno
lezioni - tanto diseducative quanto inutili - di pseudoarmonia in questo
forum.
Sarà, ma in questa discussione di diseducativo ci sei solo tu.

ICS
macchina
2003-10-25 21:21:24 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Piston, manuale di armonia: "La triade maggiore la cui fondamentale è
il secondo grado abbassato cromaticamente è conosciuta come sesta
napoletana. E' difficile dire cosa vi sia di napoletano in questo
accordo, ma il nome è universalmente accettato. Nel settecento
l'accordo venne usato soprattutto in primo rivolto; da questa
abitudine deriva il termine "sesta". Più tardi, nel corso del 19esino
secolo, il termine sesta napoletana venne applicato a qualsiasi
posizione della triade, anche allo stato fondamentale. Non abbiamo
alcuna intenzione di abbandonare una definizione così saldamente
etc. etc. etc.

Bignami,
che il Piston sia inattendibile sulla trattazione della sesta napoletana
(così come in molti altri aspetti) è cosa nota a tutti, finanche a quelli
che non sanno riconoscere una
modulazione transitoria su un basso in progressione (roba da armonia
complementare, nulla più).

Che la sesta napoletana sia la triade in primo
rivolto sul secondo abbassato è cosa altrettanto nota ed accettata, malgrado
i tuoi (e di altri) tentativi di girare la frittata a proprio piacimento.

Esempi di accrescimento di tendenza del secondo grado verso il primo in
stato fondamentale (definizione sicuramente più attendibile e precisa delle
tue improbabili "estensioni" della sesta napoletana) appartengono ad
eccezioni o ad usi molto più tardi.
L'esempio di Verdi è lampante, malgrado la tua incapacità di rendertene
conto: a questo punto potrei chiederti di giustificare tonalmente tante e
tante altre eccezioni presenti nel requiem e, sta' tranquillo, non ci
riusciresti.
Anche nella canzone del velo di Eboli, nel Don Carlos, c'è la presenza
determinante e ricorrente di una triade in fondamentale sul secondo
abbassato.

Che facciamo?
Chiamiamo sesta napoletana anche quella?

D'altra parte, Bignami, non è mio interesse convincerti, credi quello che
più ti gratifica.
Ed applicalo con amore alle tue creazioni. I risultati (come s'è già visto)
ne saranno all'altezza.





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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
icsdcs
2003-10-26 10:28:34 UTC
Permalink
Post by macchina
che il Piston sia inattendibile sulla trattazione della sesta napoletana
(così come in molti altri aspetti) è cosa nota a tutti,
davvero? Non lo sapevo che fosse cosa nota a tutti. A me non lo era. E
non ho conosciuto altri a cui lo fosse. Tu sei il primo. Mi dai le
numerose fonti, con le motivazioni?
Post by macchina
finanche a quelli
che non sanno riconoscere una
modulazione transitoria su un basso in progressione (roba da armonia
complementare, nulla più).
Sei proprio una volpe, sai. Io ho parlato espressamente della battuta
12 (o della 8, che è uguale) alla fine del pezzo, non dell'accordo di
reb+ a battuta 2, che nessuno, neppure io, considera come 6N di do-,
perché nell'ambito di una progressione.
Nel finale, invece, questo accordo di 6N è compreso tra la tonica del
pezzo a fine della battuta 11 (a cui si arriva con una cadenza
V7-I-IV-V-I. Più chiaro di così...) e la dominante del pezzo (che va
guarda caso sulla tonica) subito dopo la fatidica 6N. Armonicamente,
considerando ciò che precede e come conclude, la battuta 12 può essere
vista così: VI, N6, V7-I. Dove accidenti le vedi tu la modulazione
transitoria e la progressione? Cosa fai, la progressione modulante
mentre stai facendo la cadenza finale? Anche Piston considera
quell'accordo a battuta 12 come una sesta napoletana. Anche lui non
capiva evidentemente nulla di armonia. Anche qua vi sono altri
poveracci che definiscono quell'accordo come sesta napoletana:
http://www.teoria.com/reference/hf/6neap.htm clicca English, other
uses of this chord
http://www.colleges.org/~music/theory/neapolitan.html
http://www.cmpr.edu/tmus/manuales/mtmus3011.pdf pag.6
http://www.music.indiana.edu/som/theory/t511/chords.html

pochi links, ma del resto gli unici (non ne ho escluso nessuno
contrario) che ho trovato on-line che parlino (pochissimo)
armonicamente del preludio 20 di Chopin. Ma tutti concordi: è una
sesta napoletana in stato fondamentale.
Interessante questo:
http://www.rem.ufpr.br/REMv2.1/vol2.1/Schoenberg/Schoenberg_on_Tonal.html
parla un po' della sesta napoletana e della visione che ne aveva
Schönberg, per integrare quanto detto da Zazie. Schönberg, un altro
pirla.
Domani pomeriggio andrò in biblioteca a cercare analisi sul preludio
in questione. Non lo faccio per te (non lo meriti) ma per mia pura
curiosità. Giusto per verificare quanti poveracci come me, Piston,
Zazie, quelli che ho trovato on-line, esistano in giro. Poi dopo ti
riferirò. Se ve ne saranno altri che interpretano quell'accordo come
sesta napoletana, e che usano tale termine per definire l'accordo
anche allo stato fondamentale, ti regalerò il manuale di armonia di
Schönberg. ;-)
Post by macchina
D'altra parte, Bignami, non è mio interesse convincerti, credi quello che
più ti gratifica.
Ed applicalo con amore alle tue creazioni. I risultati (come s'è già visto)
ne saranno all'altezza.
ehm, ti ringrazio! Vedo che mi conosci. Probabilmente anche io ti
conosco, ma hai un nick un po' "macchinoso", e al momento non riesco a
immaginare chi tu possa essere. Ma, forse forse...di certo qualcuno
che ha già scritto qui, da quel che dici. Allora sei solo un vigliacco
di prima categoria, visto che ti permetti di nominare me per cognome,
sfottendomi, ma restando nell'anonimato. Ma del resto di vigliacchi
come te il mondo è pieno. E tra le altre sei pure fesso, se sei
convinto che io abbia presentato qui le mie cose migliori. Allora lo
ripeto ancora una volta per te e per gli altri: l'unico che qui ha
visto e sentito i miei lavori più seri è Lo Cascio. Tutti gli altri
possono mangiarsi la lingua tre volte, prima di esprimere giudizi su
ciò che non conoscono. E poi, esprimere giudizi ascoltando un midi
file...cazzo che musicista che sei...
Comunque nel tuo messaggio c'è una parola, "finanche", che davvero in
pochi usano. Cercando con google, su IAMC, vengono fuori pochi post:
Danny Rose, che però non credo che sia, in questo caso. Poi c'è
Donnarumma (dubito), Grante (che non credo che sia, perché so per
certo che non segue il NG), Logi (non mi pare lo stile. Penso che
avrebbe detto la sua firmandosi nome e cognome, in questo caso). Poi
c'è Pacchioni. Sì, potresti essere Pacchioni. Ciò che ti accomuna con
lui è l'X-trace: twister2.libero.it, l'organization: infostrada.
L'indirizzo e-mail dice ***@tin.it, ma nel primo post che hai
scritto, quello del 2003-10-24 06:17:22 era ***@iol.it.
Evidentemente è stato corretto. Quello di Pacchioni è
***@iol.it.
Detto questo, anche a me non interessa convincere te di nulla. So bene
cos'è una sesta napoletana, so contare fino a sei, e so bene da dove
nasce il termine "sesta" e come si adopera. Ho solo cercato di
spiegare per quale ragione è diffusissima l'abitudine, presso
professori, teorici, studiosi, anche d'alto livello, come Piston, e
non solo presso Zazie e ICS, di chiamare "sesta napoletana" anche
l'accordo in stato fondamentale sul secondo grado alterato, quando la
sua funzione sia quella. Ma ho visto che non ci arrivi, che hai
qualche blocco in proposito, e dunque ci rinuncio pure io.
Concludo ancora con una frase dal manuale di quell' ignorante (a
sentir te) di Piston. Manuale che, tuttavia, è uno dei più conosciuti
e rispettati al mondo:
"Nel corso del 19esimo secolo l'accordo di sesta napoletana venne
usato con frequenza crescente come triade in stato fondamentale. Ciò
diede all'accordo molta più indipendenza e stabilità...ecc.ecc." p.400
Segue esempio da Brahms.
Anche tu hai il Piston, se ho ben capito. Ebbene: leggilo. ;-) Ah già:
non capisce un cazzo di armonia!
Tralascio il resto, perché ti ho dato già fin troppa attenzione.

ICS
Zazie dans le métro
2003-10-26 15:18:03 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Se ve ne saranno altri che interpretano quell'accordo come
sesta napoletana, e che usano tale termine per definire l'accordo
anche allo stato fondamentale, ti regalerò il manuale di armonia di
Schönberg. ;-)
mi sembra uno spreco di soldi, caro ics
Post by icsdcs
Comunque nel tuo messaggio c'è una parola, "finanche", che davvero in
Danny Rose, che però non credo che sia, in questo caso.
no, per carità, Danny è fuori causa, garantisco io
lavora nella mia scalcinata agenzia, e controllo quasiasi cosa esca dal pc
(che lo stesso mio, perchè da noi si va a risparmio, sia detto...)
Post by icsdcs
Tralascio il resto, perché ti ho dato già fin troppa attenzione.
ecco.
Macchina, scrivi un trattato tu.
Poi vediamo noi di procurarti il Nobel, neh.
Z.
Franek
2003-10-26 22:12:53 UTC
Permalink
Il Sun, 26 Oct 2003 11:28:34 +0100, icsdcs
Post by icsdcs
Poi
c'è Pacchioni. Sì, potresti essere Pacchioni. Ciò che ti accomuna con
lui è l'X-trace: twister2.libero.it, l'organization: infostrada.
Evidentemente è stato corretto. Quello di Pacchioni è
Possibile: un mio amico organista, dopo avergli scritto, mi disse di
aver avuto l'impressione che l'educazione non fosse la sua dote piu'
sviluppata...

Cmq se e' lui gli faccio i miei complimenti per il suo manuale sulla
diminuzione: lo trovo utilissimo.

Ciao
Franek
Zazie dans le métro
2003-10-26 10:28:47 UTC
Permalink
Post by macchina
Post by icsdcs
Piston, manuale di armonia: "La triade maggiore la cui fondamentale è
il secondo grado abbassato cromaticamente è conosciuta come sesta
napoletana. E' difficile dire cosa vi sia di napoletano in questo
accordo, ma il nome è universalmente accettato. Nel settecento
l'accordo venne usato soprattutto in primo rivolto; da questa
abitudine deriva il termine "sesta". Più tardi, nel corso del 19esino
secolo, il termine sesta napoletana venne applicato a qualsiasi
posizione della triade, anche allo stato fondamentale. Non abbiamo
alcuna intenzione di abbandonare una definizione così saldamente
etc. etc. etc.
Bignami,
anche tu, se ti firmassi col solito nick o nome, non sarebbe male, neh.
Post by macchina
che il Piston sia inattendibile sulla trattazione della sesta napoletana
(così come in molti altri aspetti) è cosa nota a tutti, finanche a quelli
che non sanno riconoscere una
modulazione transitoria su un basso in progressione (roba da armonia
complementare, nulla più).
vabbè, il Piston è inattendibile, fin lì può anche andare.
Vorrei capire una cosa, però.
Per quale motivo tu saretsti più attendibile del Piston, questo ancora non
mi è chiaro...
Post by macchina
Che la sesta napoletana sia la triade in primo
rivolto sul secondo abbassato è cosa altrettanto nota ed accettata, malgrado
i tuoi (e di altri) tentativi di girare la frittata a proprio piacimento.
abbiamo detto tutti che è così.
Fra l'altro non siamo stati nè io nè icsds a tirar fuori la discussione su
quest'accordo in posizione fondamentale chiamandolo sesta.
Abbiamo solo fatto notare che alcuni chiamano sesta anche l'accordo in stato
fondamentale.
Che non è proprio come esser d'accordo, neh.
Ma a te certe cose sfuggono, mi sembra.
Post by macchina
D'altra parte, Bignami, non è mio interesse convincerti, credi quello che
più ti gratifica.
Ed applicalo con amore alle tue creazioni. I risultati (come s'è già visto)
ne saranno all'altezza.
Ah, ecco.
E' qui che voleva andare a parare.
Bella roba.
Z.
icsdcs
2003-10-26 10:45:14 UTC
Permalink
On Sun, 26 Oct 2003 10:28:47 GMT, "Zazie dans le métro"
Post by Zazie dans le métro
anche tu, se ti firmassi col solito nick o nome, non sarebbe male, neh.
infatti.
Post by Zazie dans le métro
vabbè, il Piston è inattendibile, fin lì può anche andare.
per me non lo è. Cioè, il Piston fornisce una legittima
interpretazione. E' un testo molto interessante, tipicamente
anglosassone nel modo di procedere, ma a mio parere molto stimolante
come trattazione. Io mi ci sono trovato sempre bene. Poi si potrà
concordare o meno sul modo di trattare certi argomenti, ma da qui a
definirlo "inattendibile", ce ne passa.
Post by Zazie dans le métro
abbiamo detto tutti che è così.
Fra l'altro non siamo stati nè io nè icsds a tirar fuori la discussione su
quest'accordo in posizione fondamentale chiamandolo sesta.
Abbiamo solo fatto notare che alcuni chiamano sesta anche l'accordo in stato
fondamentale.
è esattamente così. Ho fatto notare che sappiamo tutti contare fino a
sei, e che non è difficile riconoscere un intervallo di sesta.
Personalmente ho solo cercato di spiegare per quale ragione sono
moltissimi a definire "accordo di sesta napoletana" anche quello in
stato fondamentale sul secondo grado abbassato. Non è che nessuno
sappia contare, e che nessuno veda che non c'è più la sesta. E' solo
un modo comodo (come Piston fa notare) per definire una medesima
funzione armonica usando un nome già noto.

ciao,

ICS
macchina
2003-10-26 17:37:03 UTC
Permalink
Post by Luca
Post by macchina
Che la sesta napoletana sia la triade in primo
rivolto sul secondo abbassato è cosa altrettanto nota ed accettata,
malgrado
Post by macchina
i tuoi (e di altri) tentativi di girare la frittata a proprio piacimento.
abbiamo detto tutti che è così.
questa è da incorniciare.
E' anche più clamorosa delle quinte parallele in risposta a Franek (e del
goffo tentativo di rimediare successivamente).
Beh, Zazie, lo so che è difficile mandar giù una doppia figura musicalmente
meschina (le quinte consecutive e la sesta napoletana "in stato
fondamentale"); sono però sicuro che tu, con i tuoi estremi tentativi (zeppi
di "dotte" citazioni, specie quelle dal Piston, manuale deprecato da tutti
ma che fa a tutti sempre comodo quando si tratta di giustificare "alla meno
peggio" superficialità ed imprecisioni) alla fin fine sia riuscita a far
valere le tue ragioni ed a convincere tutti.

Un sentito ringraziamento e ossequi.








--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Zazie dans le métro
2003-10-26 20:14:22 UTC
Permalink
Post by macchina
questa è da incorniciare.
E' anche più clamorosa delle quinte parallele in risposta a Franek (e del
goffo tentativo di rimediare successivamente).
oh, ma non me n'ero accorta per un pezzo, infatti.
(in realtà mi ha telefonato Franek a casa per dirmelo, allora ho rimediato
come potevo....pensa un po', giuro che è andata così)
Post by macchina
Beh, Zazie, lo so che è difficile mandar giù una doppia figura musicalmente
meschina (le quinte consecutive e la sesta napoletana "in stato
fondamentale");
eh, che vuoi, nessuno è perfetto, neh...
Le quinte, poi, sono la mia boiata preferita, le ho sempre fatte a tutto
spiano.
Meno male che non compongo, eh?
Adoro poi particolarmente la sesta napoletana in "stato fondamentale", il
mio accordo preferito, si potrebbe dire.
Post by macchina
sono però sicuro che tu, con i tuoi estremi tentativi (zeppi
di "dotte" citazioni, specie quelle dal Piston, manuale deprecato da tutti
ma che fa a tutti sempre comodo quando si tratta di giustificare "alla meno
peggio" superficialità ed imprecisioni) alla fin fine sia riuscita a far
valere le tue ragioni ed a convincere tutti.
ma no? ma che bello!
Post by macchina
Un sentito ringraziamento e ossequi.
ma prego, è stato bellissimo.
Fammi sapere quando terrai dei seminari di analisi.
Parteciperò con piacere, chissà che non impari finalmente cos'è per davvero
una sesta napoletana....non è mai troppo tardi, dopotutto.
Ah, a proposito.... butterò il Piston, ovviamente.
Peccato, era costato mica poco!
Z.
Erewhon
2003-10-26 21:45:16 UTC
Permalink
"Zazie dans le métro" ha scritto nel messaggio
Post by Zazie dans le métro
Parteciperò con piacere, chissà che non impari finalmente cos'è per davvero
una sesta napoletana....non è mai troppo tardi, dopotutto.
Non è mai trippolo tardi.


E.
Zazie dans le métro
2003-10-27 13:26:08 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Post by Zazie dans le métro
Parteciperò con piacere, chissà che non impari finalmente cos'è per
davvero
Post by Zazie dans le métro
una sesta napoletana....non è mai troppo tardi, dopotutto.
Non è mai trippolo tardi.
TI DETESTO!!!!!!!!!!!!!
:-D
Z.
icsdcs
2003-10-26 22:42:50 UTC
Permalink
Post by macchina
Post by Luca
Post by macchina
Che la sesta napoletana sia la triade in primo
rivolto sul secondo abbassato è cosa altrettanto nota ed accettata,
malgrado
Post by macchina
i tuoi (e di altri) tentativi di girare la frittata a proprio
piacimento.
Post by Luca
abbiamo detto tutti che è così.
questa è da incorniciare.
No, non è da incorniciare, perché in effetti abbiamo detto tutti che è
così. In effetti, se non l'hai ancora capito (forse l'ho ripetuto
troppo poco), sappiamo tutti contare fino a sei. Sappiamo cos'è un
intervallo di sesta. Sappiamo cos'è dunque una sesta napoletana.
Quel che tu, ostinatissimo, rifiuti di comprendere, è la ragione per
cui migliaia di studiosi e teorici in tutto il mondo accettano ormai
la definizione di "sesta napoletana" anche per l'accordo maggiore in
stato fondamentale sul 2° grado alterato. La ragione è solo pratica:
per capirsi, quando l'accordo abbia naturalmente la medesima funzione
e non sia qualcos'altro. Nel caso del preludio di Chopin hai per
esempio un medesimo accordo che, in due circostanze armoniche
differenti, assume due significati armonici differenti.
Tu non ragioni come un musicista, ma come uno che sa solo bearsi
d'aver imparato a memoria un libro di teoria. E invece di libri di
teoria ve ne sono molti che usano la terminologia che a te non piace,
per "comodità". Non essere intollerante, e non essere sciocco. Le
parole servono solo a comunicare. L'accordo sul secondo grado
"napoletano" possiamo anche chiamarlo"sticazzicheaccordofichissimo",
se preferisci. Non è questo il punto. Il nome non ne cambierà la
sostanza, la funzione. I nomi non servono ad un cazzo, da un certo
punto di vista. La musica può esistere anche senza nomi, senza
definizioni. La musica è suono, prima di tutto. Il resto nasce dopo,
per cercare di "inquadrare" i fenomeni. Piuttosto trovo molto grave
quando un musicista non si accorga che esistono spesso (non sempre)
funzioni armoniche simili tra l'accordo in stato fondamentale sul
secondo grado "napoletano" e l'accordo di sesta napoletana nella sua
condizione originaria di accordo maggiore in primo rivolto. Così come
esistono tra un accordo di dominante in stato fondamentale o in stato
di primo o secondo rivolto.
Per il resto, pensa a levare le travi che hai negli occhi, prima di
cercare le pagliuzze in quelli altrui, perché le tue valutazioni
armoniche sono ben lungi dall'essere precise, a prescindere dalla
questione della sesta napoletana.

ICS
Erewhon
2003-10-26 10:38:09 UTC
Permalink
"macchina" ha scritto nel messaggio
Post by macchina
Bignami,
Zazie, smettila!


E.
Zazie dans le métro
2003-10-26 11:04:45 UTC
Permalink
Post by Erewhon
Post by macchina
Bignami,
Zazie, smettila!
rotfl.
*non usare contro di me armi non convenzionali che io ho già usato contro di
te*
Comandamento n°1 del decalogo zaziesco.
Ho detto :-)
Z.
Franek
2003-10-26 21:07:48 UTC
Permalink
Post by macchina
D'altra parte, Bignami, non è mio interesse convincerti, credi quello che
più ti gratifica.
Ed applicalo con amore alle tue creazioni. I risultati (come s'è già visto)
ne saranno all'altezza.
Questa e' una pura provocazione gratuita: l'ultimo tempo della sua
Sonata per 2 pf e percussioni, benche' l'abbia sentito solo in MIDI,
mi piace e lo trovo molto interessante.

Ciao
Franek
icsdcs
2003-10-26 21:33:01 UTC
Permalink
On Sun, 26 Oct 2003 21:07:48 GMT, Franek
Post by Franek
Questa e' una pura provocazione gratuita: l'ultimo tempo della sua
Sonata per 2 pf e percussioni, benche' l'abbia sentito solo in MIDI,
mi piace e lo trovo molto interessante.
ti ringrazio. In teatro è stato un successone: tutto il pubblico quasi
15 minuti in piedi ad applaudire. Ed erano applausi "carichi", non di
quelli "dovuti per buona educazione". Moltissimi sono poi venuti
personalmente da me a complimentarsi. Penso di avere soddisfatto
almeno un 90% del pubblico, così ad occhio. Infatti il pezzo non è mai
stato più eseguito.^^

Ciao,

ICS
Franek
2003-11-02 20:20:05 UTC
Permalink
Il Sun, 26 Oct 2003 22:33:01 +0100, icsdcs
Post by icsdcs
Penso di avere soddisfatto
almeno un 90% del pubblico, così ad occhio. Infatti il pezzo non è mai
stato più eseguito.^^
Be', magari avrai una fama postuma. E' successo anche a Bach, quindi
saresti un buona compagnia. :-)

Ciao
Franek

icsdcs
2003-10-25 18:47:07 UTC
Permalink
Post by Luca
Il problema non sta nell'ammettere la possibilità di utilizzare l'accordo
sul II abbassato. Su questo siamo d'accordo. E' che bisogna rendersi conto
che è innaturale chiamarlo sesta giacchè l'espressione "sesta" è
direttamente riferibile al numerino 6 che si metteva nei bassi numerati del
"continuo", indicando implicitamente il primo rivolto della triade.
D'altra parte non vedo questo bisogno di definire la triade fondamentale
napoletana ( formata sulla scala napoletana che c'è, esiste ed ha diritto di
cittadinanza, malgrado Bossi) "sesta", causando una confusione fra due piani
differenti: la disposizione dell'accordo e la sua funzione armonica.
allora, discutiamo pure sulla terminologia. Per me l'accordo di sesta
napoletana non connota semplicemente una sesta. Se fosse solo questo,
allora sarebbe tutto chiaro. E fin qui, pure io so contare. E' un
accordo di sesta -dici tu- e dunque si deve vedere la sesta,
altrimenti non è più un accordo di sesta. Bene, fin qui restiamo
nell'ambito dei numeri. Basta saper contare fino a sei, e ne siamo
tutti capaci. Ora passiamo alla musica: nel caso della sesta
napoletana, il nome è tale perché è stato dato ad un accordo che, alla
sua comparsa, aveva evidentemente una chiara e bella sesta visibile.
Ma le note quali erano? Quelle di una triade sul secondo grado
abbassato, ma in stato di primo rivolto. Successivamente si sono visti
accordi con funzione armonica identica, che tuttavia non erano in
stato di rivolto, ma in stato fondamentale. Visto che ormai quel tipo
di "sonorità", di "armonia" era stato conosciuto e si era diffuso col
termine di "sesta napoletana", il nome è rimasto anche quando questo
accordo compariva in stato fondamentale, e dunque la sesta non era più
visibile. Ora, visto che la cosa mi ha incuriosito, mi sono preso la
briga di andarmi un po' a documentare. Sia il Piston, sia altri testi,
sia una miriade di siti consultabili on-line, sostengono che è
possibile incontrare questo accordo come triade maggiore in stato
fondamentale sul secondo grado abbassato, restando tuttavia la
denominazione di "sesta napoletana". In questo caso il nome non
connota più un numero, ma una funzione armonica simile. Volendo
ragionare come fai tu, allora (ed alcuni lo fanno. Anzi, lo fanno in
moltissimi), ci sarebbe anche da chiedersi perché si chiami
napoletana, o svizzera, o francese, o tedesca. Perché? Forse perché
originariamente avevano a che fare con...;-) ah, sta a vedere che è
qualcosa che ha a che fare con le origini della denominazione! Chissà.
La questione sembra poco chiara per tutti. Eppure anche i Tedeschi
scrivono seste "napoletane", ma non è che il nome cambia quando la
triade si usa in un altro paese. E' una questione di comodità. Per
questa stessa ragione, per comodità, quelle volte che si riscontra una
triade magggiore sul secondo grado abbassato si usa (quando la
funzione armonica sia la medesima) dire che è una sesta napoletana,
anche se è in "root position", come dicono gli anglosassoni e non
rivoltata.
Post by Luca
Post by icsdcs
Del resto, se volessimo adoperare la medesima
logica, dovremmo sostenere che un accordo di settima di dominante è
tale solo quando la fondamentale è una dominante e l'ultima nota
dell'accordo è appunto la sua settima.
Che vuoi dire?
La fondamentale è sempre la Dominante nell'accordo di Settima di
dominante!!!
A prescindere dalla sua collocazione nell'ambito delle voci.
ma sì, scusa: qui è un errore mio, perché stavo scrivendo la frase in
un altro modo, e poi nella fretta l'ho corretta solo a metà. Tuttavia
pensavo fosse chiaro. Volevo dire che con questa logica un accordo di
settima di dominante è tale solo quando in stato fondamentale, e
dunque la settima è bella visibile.
Post by Luca
No. Perchè l'espressione "sesta" non c'entra nulla con la sua funzione
armonica.
appunto. E' quello che sto dicendo. E' solo un numero. Mentre il nome
dell'accordo oggi è quasi universalmente usato per connotare una
"funzione armonica" e non una "sesta". Lo stesso avviene con la
settima di dominante, anche quando sia rivoltata.
Post by Luca
Per il resto sono d'accordo quando dici che quel che conta è come suona.
beh, è certo la cosa migliore da osservare. Alla fine dovremmo
ragionare in termini musicali, che è meglio.
Post by Luca
Post by icsdcs
molti teorici
accettano come sesta napoletana anche accordi in stato fondamentale
sul secondo grado abbassato).
Come "sesta napoletana"?
vuol dire che dicono cazzate anche loro. Con tutto il rispetto, s'intende.
Ma forse hai letto male tu.
no, non ho letto male. Tra il manuale di Piston e anche testi tedeschi
su cui mi sono imbattuto, nonché vari siti on-line, si parla di sesta
napoletana anche nel caso di triade maggiore sul secondo grado
abbassato in stato fondamentale. Questo perché, come detto, i più
vanno a "orecchio", a "suono", a "funzione armonica", e poi, per
capirsi, usano la stessa denominazione dell'accordo che ha la stessa
funzione, cioè la sesta napoletana.
Quando ha la stessa funzione, naturalmente. Mica sempre.
Post by Luca
Post by icsdcs
non dovrebbero esserci più dubbi sul fatto che un'armonia di
sesta napoletana può esistere anche in stato fondamentale, così come
un'armonia di settima di dominante può essere in stato di rivolto.
Nessuno ha dubbi in proposito!
bene, è appunto tutta qui la questione. Il nome si conserva per
comodità, cosi come la denominazione "napoletana".
Post by Luca
Il linguaggio è portatore di pensiero.
Se esprimi parole sbagliate, soprattutto in situazioni molto tecniche,
finisci per esprimere pensieri confusi ed erronei.
su questo sono molto d'accordo con te. D'altro canto, come detto,
siamo difronte ad un fatto ormai piuttosto diffuso, per cui il nome è
dato comunemente alla funzione della triade, prima che alla sua
posizione. Invece per esempio il termine "scala napoletana" sì che mi
sembra piuttosto raro. Ho dato un'occhiata sui manuali e non ho
trovato nulla. Ho guardato in rete: c'è un sito
http://www.jazzitalia.net/lezioni/armonia/ar_lezione9.asp
dove si parla della scala napoletana, solo che poi lui tutti gli
accordi maggiori costruiti su quella scala li chiama "sesta
napoletana"! persino con la settima ;-) Per il resto, si parla di
scale in edilizia e basta. Comunque sarebbe un po' sforzato pensare
che nell'ambito di una composizione basata tutta su una scala
diatonica, ad un certo punto per fare solo un accordo, il compositore
"prenda in prestito" la scala napoletana. Si fa davvero prima a
chiamare quell'accordo "sesta napoletana" anche se non è rivoltato.

Ciao,

ICS
Zazie dans le métro
2003-10-25 19:03:31 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Post by Luca
No. Perchè l'espressione "sesta" non c'entra nulla con la sua funzione
armonica.
appunto. E' quello che sto dicendo. E' solo un numero. Mentre il nome
dell'accordo oggi è quasi universalmente usato per connotare una
"funzione armonica" e non una "sesta". Lo stesso avviene con la
settima di dominante, anche quando sia rivoltata.
ed è sostanzialmente ciò che dice Schoenberg.
Z.
Zazie dans le métro
2003-10-25 18:41:14 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Zazie, ero ironico. Ho pure io detto che vi sono N6 in stato
fondamentale e ho fatto anche un paio di esempi.
lo so.
Ma ti piglio per il c... ooopss.
Scusa, non lo faccio più, giuro!
:-)
Post by icsdcs
Ma quando dall'altra
parte l'interlocutore non vuol sentire ragione, è inutile insistere.
juste.
anche se troppo filosofico per i miei gusti.
il mio motto è: "insisti ad nauseam, alla fine qualcuno t'insulterà pure!"
Post by icsdcs
La sesta napoletana ha una sua sonorità precisa, che per me è
riconoscibile anche in stato fondamentale. Dunque anche io concordo
con Piston e tutti gli altri che ammettono l'esistenza della N6 anche
in "root position". Del resto, se volessimo adoperare la medesima
logica, dovremmo sostenere che un accordo di settima di dominante è
tale solo quando la fondamentale è una dominante e l'ultima nota
dell'accordo è appunto la sua settima. Certo che magari il primo
rivolto potremmo chiamarlo quinta e sesta di dominante, ma resta il
fatto che è armonicamente una dominante con settima.
Come l'accordo settima di dominante resta funzionalmente tale anche se
rivoltato, così l'accordo di sesta napoletana resta tale anche in
stato fondamentale. Quel che conta è la sua funzione armonica e, molto
banalmente, come "suona" nell'ambito di un determinato passaggio. Se
uno vuole fare il bravo scolaretto può attenersi a quei due libri che
ha letto (ne leggesse qualcuno di più, scoprirebbe che molti teorici
accettano come sesta napoletana anche accordi in stato fondamentale
sul secondo grado abbassato). Se uno vuole invece ragionare sul serio
e basarsi sul suono risultante nell'ambito di un certo passaggio
armonico, non dovrebbero esserci più dubbi sul fatto che un'armonia di
sesta napoletana può esistere anche in stato fondamentale, così come
un'armonia di settima di dominante può essere in stato di rivolto. Poi
gli studentelli usino pure i nomi che preferiscono.
BRAVO Uovo in piedi!
(standing ovation)
Z.
icsdcs
2003-10-25 18:57:17 UTC
Permalink
On Sat, 25 Oct 2003 18:41:14 GMT, "Zazie dans le métro"
Post by Zazie dans le métro
lo so.
Ma ti piglio per il c... ooopss.
Scusa, non lo faccio più, giuro!
:-)
no no, continua pure, ti prego! :)
Post by Zazie dans le métro
juste.
anche se troppo filosofico per i miei gusti.
il mio motto è: "insisti ad nauseam, alla fine qualcuno t'insulterà pure!"
e devo dire che...funziona!!! :P
Post by Zazie dans le métro
BRAVO Uovo in piedi!
(standing ovation)
Ehm...O___o Orrrrroreee!!!!

Ciao,

ICS
Zazie dans le métro
2003-10-25 19:03:30 UTC
Permalink
Post by icsdcs
Post by Zazie dans le métro
BRAVO Uovo in piedi!
(standing ovation)
Ehm...O___o Orrrrroreee!!!!
ammetto :-(
Zazie dispiaciuta
Zazie dans le métro
2003-10-25 13:24:52 UTC
Permalink
Post by macchina
Post by icsdcs
Post by macchina
quali?
confermo quel che ha detto Zazie, visto che più volte in passato mi è
capitato di incontrare accordi interpretabili armonicamente come seste
napoletane allo stato fondamentale, più nella musica dell'800 che in
quella del 700, a dir il vero. Ad esempio nel preludio nr 20 in do
minore di Chopin, a batt.12,
non mi pare: sul primo movimento della battuta, l'accordo in stato
fondamentale sul sesto si comporta da V per un cambio improvviso e
brevissimo di tonalità a Reb (nonostante l'assenza della settima). Dunque
non si tratta di una sesta napoletana ma di un I.
La sesta napoletana è la triade in primo rivolto sul secondo abbassato,
senza bisogno di insistere ulteriormente.
in effetti, se si usa il termine sesta napoletana, si dovrebbe intendere
*solo* l'accordo sul secondo grado abbassato in primo rivolto.
Poichè nel termine c'è la parola "sesta".
Ma l'uso del termine equivale all'accordo di cui parliamo, (acc. magg. sul
secondo grado abbassato) ed è accettato dalla teoria.
Non da tutti, è vero, alcuni teorici accettano la definizione solo per
l'accordo in stato di primo rivolto (e in questo si dimostrano
linguisticamente più precisi).

Però, per dire, Piston, nel suo manuale di armonia, afferma: "The major
triad
having for its root the cromatically lowered second degree of the scale is
known everywhere as the "Neapolitan sixth".
Dunque Piston accetta l'accordo in sè come SN, non specifica la necessità
del rivolto per attribuire lo "status" di sesta napoletana
Lo stesso Piston cita la nona di Schubert (secondo movimento) riguardo
all'uso dell'accordo in posizione fondamentale.Un bell'esempio, peraltro.
Z.
Luca
2003-10-25 14:58:29 UTC
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Post by macchina
Il 24 Ott 2003, 18:26, icsdcs
non mi pare: sul primo movimento della battuta, l'accordo in stato
fondamentale sul sesto si comporta da V per un cambio improvviso e
brevissimo di tonalità a Reb (nonostante l'assenza della settima). Dunque
non si tratta di una sesta napoletana ma di un I.
La sesta napoletana è la triade in primo rivolto sul secondo abbassato,
senza bisogno di insistere ulteriormente.
Infatti, non c'è molto da discutere.
L'accordo sul lab (nel preludio di chopin) è quella che alcuni chiamano
"dominante intercalata" poiché produce una modulazione del tutto
"transitoria" che non va ad intaccare più di tanto l'equilibrio della
tonalità base all'interno della quale avviene. Infatti, passato il momento
della modulazione temporanea, l'energìa centripeta della tonalità di
partenza rimette tutto al suo posto.

L'uso delle dominanti intercalate amplifica le possibilità di movimento
all'interno di un campo tonale. Ciascuna triade della tonalità può essere,
infatti, preceduta dalla sua relativa dominante (o settima di dominante),
senza che questa vada a turbare il senso della tonalità di base, che ne
risulta, anzi, arricchita (vista la presenza di note alterate che si
rivelano delle "pure comparse" passeggere).

Immaginiamo i seguenti collegamenti in tonalità di Do Maggiore (uso le sigle
degli accordi per sintetizzare):

1) Do - Rem ( I-II )
2) Do - Fa ( I-IV )
3) Do - Sol ( I-V )
4) Do - Lam ( I-VI )
5) Do - Mim ( I-III)

Con le dominanti intercalate diventano così:

1) Do - La7 - Rem
2) Do - Do7 - Fa
3) Do - Re7 - Sol ( in questo caso specifico l'accordo di Re7 viene
spesso definito "Dominante Secondaria" )
4) Do - Mi7 - Lam
5) Do - Si7 - Mim

In tal modo abbiamo arricchito la tonalità di Do Maggiore con le 5 note do#,
sib, fa#, sol#, re#, che aggiunte alle sette note della scala di DO
costituiscono l'intera scala dodecafonica.

Nel caso specifico di Chopin abbiamo quindi la Dominante intercalata sul Lab
che risolve sul I di Reb ma che è anche il II abbassato della scala
napoletana di Dom.


Per quel che riguarda il problema della sesta napoletana occorre dire che la
definizione di "sesta" indica esclusivamente una triade in primo rivolto
così come "quinta" indica una triade in fondamentale e "quarta e sesta" una
triade in secondo rivolto.
Quando l'accordo è in stato fondamentale ( e così risolviamo il problema
teorico di Zazie ) dovremmo paradossalmente chiamarla "Quinta napoletana" ma
tale espressione non rispecchierebbe la prassi del gergo armonico.
Allora la cosa più semplice sarebbe d'indicarla per quello che è, e cioè
"TRIADE FONDAMENTALE SUL II GRADO DELLA SCALA MINORE NAPOLETANA".
Assolutamente errato dire "sesta" se non si trova in primo rivolto!
Zazie dans le métro
2003-10-25 15:14:23 UTC
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Post by Luca
Per quel che riguarda il problema della sesta napoletana occorre dire che la
definizione di "sesta" indica esclusivamente una triade in primo rivolto
così come "quinta" indica una triade in fondamentale e "quarta e sesta" una
triade in secondo rivolto.
questo era infatti stato detto.
Post by Luca
Quando l'accordo è in stato fondamentale ( e così risolviamo il problema
teorico di Zazie ) dovremmo paradossalmente chiamarla "Quinta napoletana" ma
tale espressione non rispecchierebbe la prassi del gergo armonico.
Allora la cosa più semplice sarebbe d'indicarla per quello che è, e cioè
"TRIADE FONDAMENTALE SUL II GRADO DELLA SCALA MINORE NAPOLETANA".
Assolutamente errato dire "sesta" se non si trova in primo rivolto!
io sarei perfettamente d'accordo, giacchè le cose dovrebbero esser chiamate
col loro nome, sennò si rischia di generare confusione.
La teoria (alcuni teorici, va detto), però, come già accennato, accetta
sesta napoletana anche per l'accordo allo stato fondamentale.
Per quanto inaccurato come termine, non può dunque esser definito totalmente
errato.
Molto meglio evitarlo però, hai assolutamente ragione.
Proporrei molto semplicemente, triade fondamentale sul secondo grado
abbassato.(la definizione di scala napoletana non so quanto sia contemplata)
ciao
Z.
icsdcs
2003-10-25 15:42:30 UTC
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Post by Luca
Infatti, non c'è molto da discutere.
L'accordo sul lab (nel preludio di chopin) è quella che alcuni chiamano
"dominante intercalata" poiché produce una modulazione del tutto
"transitoria" che non va ad intaccare più di tanto l'equilibrio della
tonalità base all'interno della quale avviene. Infatti, passato il momento
della modulazione temporanea, l'energìa centripeta della tonalità di
partenza rimette tutto al suo posto.
per molti invece è, armonicamente, solo un sesto grado della scala di
do-. Certo, è anche il quinto rispetto alla sesta napoletana
successiva. Ma non è una novità che la sesta napoletana possa essere
preceduta dalla sua dominante, senza dover implicare una modulazione
passeggera. Io non vedo nessuna modulazione passeggera. Per me il
tutto dura troppo poco (due accordi, che si trovano in mezzo alla
tonica del pezzo e alla sua dominante) per poter parlare di
modulazione passeggera. Faccio fatica a parlare pure di
"tonicizzazione", in questo caso.

ICS
macchina
2003-10-25 20:07:39 UTC
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Post by Luca
Assolutamente errato dire "sesta" se non si trova in primo rivolto!
non dirlo: l'evidenza non è di buon grado accettata dai "Teorici" di IAMC ;)

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
icsdcs
2003-10-25 20:13:27 UTC
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Post by macchina
non dirlo: l'evidenza non è di buon grado accettata dai "Teorici" di IAMC ;)
se tu ti sforzassi di capire le ragioni per cui noi tutti, che
sappiamo cos'è una sesta e sappiamo pure contare fino a sei,
applichiamo la dicitura "sesta napoletana" anche al medesimo accordo
in stato fondamentale, forse ragioneresti in modo più musicale e meno
notarile.

ICS
lamusica
2003-10-24 15:53:03 UTC
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Post by Zazie dans le métro
Post by Zazie dans le métro
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo
rivolto.
Se non sbaglio c'era una regola che obbligava a usare la sesta napoletana
sempre sul primo rivolto e, sempre questa regola, consentiva
eccezionalmente
Post by Zazie dans le métro
anche il raddoppio della terza dell'accordo proprio per evitare quinte e
ottave.
Sbaglio?
Alessio
Si c'è questa regola che dice che la sesta napoletana va sempre usata in
primo rivolto, inoltre, essendo un secondo grado abbassato ha funzione di
sottodominante e va risolta sul primo grado ma in secondo rivolto, seguita
dalla dominante ecc. ecc., per quanto riguarda le 5 parallele, se non
ricordo male, esiste una regola che le concede quando la seconda 5 è
diminuita.
Ciao, Lamusica.
Luca Logi
2003-10-26 21:06:55 UTC
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Post by Zazie dans le métro
sì, esatto, era un giochino un po' scemo (sorry) per far capire che, in
quella posizione, NON c'è scampo.
La versione più turpe ancora sarebbe stata la stessa, ma con il vl2 che sale
a dob così c'erano anche le ottave, oltre alle quinte. :-)
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo rivolto.
Incidentalmente, nessuno ha preso in considerazione una informazione
data da Franek: che questo non è un esercizio di armonia, ma la base di
"Pilate's dream" (uno dei numeri di "Jesus Christ Superstar").

Basta dare una occhiata allo spartito originale per accorgersi che Lloyd
Webber ce le ha messe, sia pure mascherate con un arpeggio al basso e
presentando il sol b alla melodia non in battere, ma sul levare. Un
palliativo, perchè ci sono comunque. A mio parere non solo sono
inevitabili, ma sono una caratteristica dello stile di Lloyd Webber. Per
cui io le lascerei, senza tentare di correggere Lloyd Webber.

Un autore che personalmente detesto ma che è probabimente l'autore che
più ha guadagnato in termini di diritti d'autore incassati dell'intera
storia della musica.

E, ricordandosi del noto aneddoto di Strawinsky e Gershwin, anche questo
qualche cosa vorrà dire :-)
--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
Luca Logi
2003-10-26 21:09:25 UTC
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Post by Zazie dans le métro
sì, esatto, era un giochino un po' scemo (sorry) per far capire che, in
quella posizione, NON c'è scampo.
La versione più turpe ancora sarebbe stata la stessa, ma con il vl2 che sale
a dob così c'erano anche le ottave, oltre alle quinte. :-)
Il basso deve andare al mib, sennò *per forza* qualcosa di brutto succede
(leggi quinte).
Ergo, come dicevo, o cambi il moto del violino 1, o metti un primo rivolto.
Incidentalmente, nessuno ha preso in considerazione una informazione
data da Franek: che questo non è un esercizio di armonia, ma la base di
"Pilate's dream" (uno dei numeri di "Jesus Christ Superstar").

Basta dare una occhiata allo spartito originale per accorgersi che Lloyd
Webber le quinte ce le ha messe, sia pure mascherate con un arpeggio al
basso e presentando il sol b alla melodia non in battere, ma sul levare.
Un palliativo, perchè ci sono comunque. A mio parere non solo le quinte
sono inevitabili, ma sono una caratteristica dello stile di Lloyd
Webber. Per cui io le lascerei, senza tentare di correggere Lloyd
Webber.

Un autore che personalmente detesto ma che è probabimente l'autore che
più ha guadagnato in termini di diritti d'autore incassati dell'intera
storia della musica.

E, ricordandosi del noto aneddoto di Strawinsky e Gershwin, anche questo
qualche cosa vorrà dire :-)
--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
Zazie dans le métro
2003-10-27 13:26:08 UTC
Permalink
Post by Luca Logi
Incidentalmente, nessuno ha preso in considerazione una informazione
data da Franek: che questo non è un esercizio di armonia, ma la base di
"Pilate's dream" (uno dei numeri di "Jesus Christ Superstar").
Davvero?
Non l'avevo visto nel msg di Franek.
Post by Luca Logi
Basta dare una occhiata allo spartito originale per accorgersi che Lloyd
Webber le quinte ce le ha messe, sia pure mascherate con un arpeggio al
basso e presentando il sol b alla melodia non in battere, ma sul levare.
Un palliativo, perchè ci sono comunque. A mio parere non solo le quinte
sono inevitabili, ma sono una caratteristica dello stile di Lloyd
Webber. Per cui io le lascerei, senza tentare di correggere Lloyd
Webber.
acci....
interessante!
Post by Luca Logi
Un autore che personalmente detesto ma che è probabimente l'autore che
più ha guadagnato in termini di diritti d'autore incassati dell'intera
storia della musica.
E, ricordandosi del noto aneddoto di Strawinsky e Gershwin, anche questo
qualche cosa vorrà dire :-)
Aneddoto di Strawinsky?
Ti riferisci forse a quella frase di S. riportata da Rubinstein a proposito
di Chopin?
Z.
Luca Logi
2003-10-27 13:47:40 UTC
Permalink
Post by Zazie dans le métro
Aneddoto di Strawinsky?
Ti riferisci forse a quella frase di S. riportata da Rubinstein a proposito
di Chopin?
No, mi riferisco a quando Gershwin, che soffriva di un certo complesso
di inferiorità, chiese lezioni private a Strawinsky.

Ora non ricordo le parole esatte, ma andò circa così. Strawinsky chiese
a Gershwin quanto guadagnasse all'anno. Gershwin sommò gli incassi dei
musical e delle canzoni, e citò una cifra di diverse centinaia di
migliaia di dollari l'anno, che allora era piuttosto considerevole.

"Allora, caro Gershwin, è lei che deve dare lezioni a me!"
--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)
Zazie dans le métro
2003-10-27 16:01:45 UTC
Permalink
Post by Luca Logi
Ora non ricordo le parole esatte, ma andò circa così. Strawinsky chiese
a Gershwin quanto guadagnasse all'anno. Gershwin sommò gli incassi dei
musical e delle canzoni, e citò una cifra di diverse centinaia di
migliaia di dollari l'anno, che allora era piuttosto considerevole.
"Allora, caro Gershwin, è lei che deve dare lezioni a me!"
ah ecco!
L'aneddoto che conoscevo io era questo:
Rubinstein raccontava di una sua conversazione con S.
S. gli chiedeva perchè continuasse a suonare Chopin e altra musica romantica
e non si dedicasse di più alla musica più "moderna".
E aggiungeva "quando però ha saputo quanto guadagnavo a suonar Chopin, ha
cambiato idea..."
Z.
Franek
2003-11-02 20:20:04 UTC
Permalink
Post by Luca Logi
Basta dare una occhiata allo spartito originale per accorgersi che Lloyd
Webber le quinte ce le ha messe, sia pure mascherate con un arpeggio al
basso e presentando il sol b alla melodia non in battere, ma sul levare.
Ti riferisci al fatto che la melodia, nella misura prima conclude con
un fa, su un accordo di sib minore in stato fondamentale e poi la
melodia riprende sul solb in levare mentre il basso suona un dob?

Ciao
Franek
Franek
2003-10-24 17:47:42 UTC
Permalink
Il Thu, 23 Oct 2003 19:00:13 GMT, "Zazie dans le métro"
Post by Zazie dans le métro
Post by Franek
Dopo un accordo di tonica nello stato fondamentale e' corretto mettere
un secondo grado abbassato sempre nello stato fondamentale?
tutto può essere corretto, non c'è una regola che ti dice che non lo puoi
fare.
Vero, pero' se all'esame di armonia metti un VII allo stato
fondamentale ti prendono a sberloni... :-)
Post by Zazie dans le métro
Però il fatto che venga interpretato come sesta napoletana dipende molto dal
moto melodico e dagli accordi che verranno dopo...
Dopo c'e' un V e un VI.
Post by Zazie dans le métro
Post by Franek
come dovrei far muovere il basso per evitare
le quinte parallele?
mica solo il basso, ti possono venire anche in mezzo :-D
Chiaro, ma il moto del basso in questo caso e' quello piu'
problematico. Le altre parti le ricaverei di conseguenza.
Post by Zazie dans le métro
Vl1 fa sale a solb
Vl2 sib- sale a mib
vla fa- scende a mib
vc reb- scende adob
cb sib- sale a dob
Si', ho fatto qualcosa di analogo, pero' vl II e vla _scendono_
rispettivamente a mib e solb (!).
Post by Zazie dans le métro
Sarebbe meglio usare l'accordo in primo rivolto, oppure cambiare il moto
del primo vl.
Il primo rivolto, almeno in questo caso, non suona bene. Invece ho
provato il secondo e ci sta benissimo: il basso sul solb da' un colore
particolare all'accordo e prepara la cadenza d'inganno che segue
(entrambi gli accordi allo stato fondamentale). La viola l'ho lasciata
scendere di una settima maggiore, ma pazienza, le viole servono
proprio a riempire i buchi... ;-D

Ciao e grazie!
Franek
Franek
2003-10-24 18:13:31 UTC
Permalink
Il Fri, 24 Oct 2003 17:47:42 GMT, Franek
Post by Franek
Post by Zazie dans le métro
Post by Franek
Dopo un accordo di tonica nello stato fondamentale e' corretto mettere
un secondo grado abbassato sempre nello stato fondamentale?
tutto può essere corretto, non c'è una regola che ti dice che non lo puoi
fare.
Vero, pero' se all'esame di armonia metti un VII allo stato
fondamentale ti prendono a sberloni... :-)
Cioe'... mi riferivo al fatto che tutto puo' essere corretto.
L'esempio naturalmente non c'entra niente con la sesta napoletana! :-)
Zazie dans le métro
2003-10-25 13:24:50 UTC
Permalink
Post by Franek
Post by Zazie dans le métro
Sarebbe meglio usare l'accordo in primo rivolto, oppure cambiare il moto
del primo vl.
Il primo rivolto, almeno in questo caso, non suona bene. Invece ho
provato il secondo e ci sta benissimo: il basso sul solb da' un colore
particolare all'accordo e prepara la cadenza d'inganno che segue
(entrambi gli accordi allo stato fondamentale). La viola l'ho lasciata
scendere di una settima maggiore, ma pazienza, le viole servono
proprio a riempire i buchi... ;-D
Ciao e grazie!
ciao (in realtà il mio esempio ti forniva le quinte!!!!!!! :-) era per dire
che non si potevano evitare. Occhio alle viole: poi devono eseguire, e si sa
di cosa son capaci le viole :-)))))))))))))
Z.
Franek
2003-10-26 21:07:56 UTC
Permalink
Il Sat, 25 Oct 2003 13:24:50 GMT, "Zazie dans le métro"
Post by Zazie dans le métro
Occhio alle viole: poi devono eseguire, e si sa
di cosa son capaci le viole :-)))))))))))))
Le viole di cui dispongo (campionate dalla mia tastiera :-p) hanno
qualche problema ad eseguire i legati, ma quell'intervallo lo eseguono
perfettamente!! :-D

Vi pongo un altro quesito (credo) divertente: il pezzo in questione
prevede - tra l'altro - l'accompagnamento dell'orchestra d'archi, che
ho deciso di far muovere seguendo piu' o meno le regole dell'armonia
tonale, e di un basso elettrico. Voi a quest'ultimo che cosa gli
avreste fatto fare? :-)

Ciao
Franek
Zazie dans le métro
2003-10-27 13:26:09 UTC
Permalink
Post by Franek
Post by Zazie dans le métro
Occhio alle viole: poi devono eseguire, e si sa
di cosa son capaci le viole :-)))))))))))))
Le viole di cui dispongo (campionate dalla mia tastiera :-p) hanno
qualche problema ad eseguire i legati, ma quell'intervallo lo eseguono
perfettamente!! :-D
ach so!
Con la viola campionata, nota giusta assicurata!
;-)
Post by Franek
Vi pongo un altro quesito (credo) divertente: il pezzo in questione
prevede - tra l'altro - l'accompagnamento dell'orchestra d'archi, che
ho deciso di far muovere seguendo piu' o meno le regole dell'armonia
tonale, e di un basso elettrico. Voi a quest'ultimo che cosa gli
avreste fatto fare? :-)
nun c'ho l'idea, sorry
Z.
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