Post by Roberto BianchiOn Sun, 25 Aug 2019 06:19:06 -0700 (PDT) in article <a65902da-c479-4fd3-
@yahoo.com> says...
Post by a***@yahoo.comPer quanto riguarda il link precedente, si tratta
di generazione di suoni a 1-bit (non 8, ma 1). La cosa è molto
complessa, anche troppo; non è peraltro stata sviluppata da alcuna
persona, a parte quel ragazzino che all'epoca aveva 18 anni (mi pare), e
Post by a***@yahoo.comhttps://www.ludomusicology.org/2018/12/09/what-is-1-bit-music/
ho letto un po' questo articolo e da conoscitore della logica digitale
non ho capito gran che, dev'essere più una metafora che una tecnica.
8 bit intendo che il segnale analogico era digitalizzato su numeri a 8
bit, come avveniva per il telefono analogico per esempio, tutto qui, e
mi riferivo al sound che questo aspetto produce
No aspetta, io sto parlando proprio di processi ad un bit. Non considerare i bit del processore, non considerare campionamenti etc. Considera invece il bit di acceso/spento dell'oscillatore.
Ad alta frequenza crei una polifonia illusoria.
Qui trovi una spiegazione un po' più dettagliata:
https://www.gamejournal.it/the-sound-of-1-bit-technical-constraint-as-a-driver-for-musical-creativity-on-the-48k-sinclair-zx-spectrum/
Come vedi qualcosa (rarissima) c' è già ai tempi degli arpeggi di Bach, Couperin etc. Qualcosa di un po' più chiaro (aggiungo io) con i giardini sotto la pioggia di Debussy. Qualcos'altro ancora col variofono. Poi c'era anche roba contrappuntistica di Ferneyough (mi pare, vado a memoria) per flauto solo. Ma è stato solo un giovincello diciottenne autore di musiche per videogiochi a creare, davvero non si capisce come, quel fenomenale sviluppo, che ancora attende di essere indagato, musicalmente (solo in questi ultimi anni stanno comparendo i primi studi accademici in merito)
La polifonia ha tante forme ancora non sufficientemente esplorate. C'è ad esempio quella per armonici:
C'è poi la polifonia per ETEROFONIA. Ah quante cose belle si possono fare con questa... eppure è ancora stato detto poco. Ad esempio oggi abbiamo Kagel (niente di che, il brano che segue, ma è per darti un'idea) e poco altro:
Ma un esempio davvero superlativo e perfetto di eterofonia ce lo dà, credo per la prima volta nella storia, Alessandro Scarlatti (pag. 8 "in voler ciò che tu brami")
https://archive.org/details/lagriseldaoperai00scar/page/8