Discussione:
Barbieri e il temperamento di Frescobaldi
(troppo vecchio per rispondere)
a***@yahoo.com
2019-10-05 11:30:57 UTC
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Alla fine mi sono letto lo studio del Barbieri, disponibile su questo link:

https://www.academia.edu/5135051/Il_temperamento_equabile_nel_periodo_frescobaldiano

Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.

Pagine 409 e 410.

Barbieri - e non so chi glielo abbia fatto fare: io non avrei avuto questa pazienza - analizza ogni singolo accidente nelle 400 e oltre pagine di musica frescobaldiane per poi stabilirlo. Io mi sono limitato ad osservare che in tutto quello che ho letto e sentito non vi è alcuna modulazione in apotome (--> sfruttamento della coincidenza forzata dei due semitoni); imprudentemente a dire il vero, perché l'eccezione ci sarebbe potuta scappare, ma credo di avere sufficiente orecchio per queste cose, e per fortuna questa eccezione non c'è.

Naturalmente Barbieri non utilizza alcuna parola di stroncatura del tipo delle mie; si mantiene prudentissimo e anzi sottolinea come qualcuno non la pensi come lui. O, meglio, ci fa capire genericamente che alcuni studiosi vedono nelle composizioni di Frescobaldi una forma di avvenirismo armonico (410). Senza certo però associare direttamente quest'ultimo al temperamento equabile e mantenendosi nel vago.

Per quel che mi riguarda, mi piacerebbe capire come mai, a fronte delle conclusioni del Barbieri, il nostro Acremone suggeriva, tempo fa, di applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.

E, sempre per quel che mi riguarda, l'ovvia conclusione di tutto ciò è che Frescobaldi applicasse questa accordatura semplicemente perché faceva confusione sui semitoni, come del resto dimostrano le sue tremende composizioni cromatiche. Tutto qui. In pratica, si era lasciato convincere, come dice il Doni, da un "vecchio che, ritiriatosi a Roma dopo aver passato la maggior parte della vita in Calabria e in Sicilia, ha cercato di introdurvi come bella e nuova invenzione l'eguaglianza dei toni nella spinetta". Dunque, preso dalla frenesia, si era ritrovato ad applicare il temperamento equabile senza però saperlo usare nelle musiche che suonava all'organo, e senza del resto averlo mai applicato nelle sue passate composizioni, provocando lo scherno dei musici che assistevano alla scena.

Niente da stupirsi, in questo. Frescobaldi ripeteva nell'armonia ciò che combinava con il contrappunto (l'esempio del ricercare a quattro soggetti senza obblighi è tutto dire): il nulla assoluto.
b***@gmail.com
2019-10-05 15:45:44 UTC
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Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle
stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione
per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.
Ecco come si può, partendo da fumose tesi preconcette sulla base di una
solida ignoranza, leggere un intero saggio senza capirne una beata mazza,
arrivando poi a conclusioni incoerenti e del tutto sballate.

Il saggio si intitola "Il temperamento equabile nel periodo
frescobaldiano" e riguarda solo marginalmente la musica di Frescobaldi.
La tesi di Barbieri non è, ovviamente, che non vi sia "alcuna ragione per
applicare il temperamento equabile in Frescobaldi": riguarda invece il
fatto che, a Roma come in varie regioni europee, già intorno alla metà
del Seicento c'era chi propugnava l'adozione del temperamento equabile, e
che fra questi signori dalle idee innovative va annoverato anche il
compositore ferrarese, il quale si occupò della cosa poco tempo prima della morte prematura, quando fu proposto di ricorrere al temperamento equabile
per intonare l'organo della chiesa di S. Lorenzo in Damaso, inglobata nel
palazzo della Cancelleria. Proprio il fatto che la proposta suonò
strampalata alle orecchie di G. B. Doni dovrebbe far capire a chiunque non
covi in sé il più stolido pregiudizio che a Roma, a quel tempo, di
strumenti temperati equabilmente non ve n'era l'ombra; è ovvio, dunque, che
nelle opere frescobaldiane non si trovino "modulazioni in apotome": dove
diavolo avrebbe potuto eseguirle?
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preso dalla frenesia, si era ritrovato ad applicare il temperamento
equabile senza però saperlo usare nelle musiche che suonava all'organo,
e senza del resto averlo mai applicato nelle sue passate composizioni,
provocando lo scherno dei musici che assistevano alla scena.
va considerato per quel che è: wishful thinking.
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Frescobaldi ripeteva nell'armonia ciò che combinava con il contrappunto
il nulla assoluto.
Ma è ovvio: quell'inetto cialtrone ignorante di Frescobaldi fu per 35 anni
organista della Cappella Giulia in San Pietro. Dove tradizionalmente, si sa,
venivano assunti solo cialtroni, possibilmente inetti e ignoranti.
Probabile che anche tu vi avresti avuto qualche chance.
a***@yahoo.com
2019-10-05 16:34:23 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle
stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione
per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.
Ecco come si può, partendo da fumose tesi preconcette sulla base di una
solida ignoranza, leggere un intero saggio senza capirne una beata mazza,
arrivando poi a conclusioni incoerenti e del tutto sballate.
Al contrario, non vi è alcuna ragione. Ma proprio nessuna. Tant'è che Barbieri, dopo aver passato al setaccio le alterazioni in oltre quattrocento pagine di musica, spiega come anche nell'esempio più "candidato" a questa (balzana) idea la cosa non abbia senso farla. E spiega il perché.

Le cento partite sopra la passacaglia.

Ma tu sei sicuro di aver non dico compreso ma almeno letto quello che ti ostini a citare? No perché possiamo discuterne in dettaglio, eh!
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Il saggio si intitola "Il temperamento equabile nel periodo
frescobaldiano" e riguarda solo marginalmente la musica di Frescobaldi.
La tesi di Barbieri non è, ovviamente, che non vi sia "alcuna ragione per
applicare il temperamento equabile in Frescobaldi"
Oh sì che lo è. E' una delle tesi (le altre non riguardano Frescobaldi, e quindi sono off-topic). Tant'è che passa al setaccio gli accidenti per oltre quattrocento pagine del ferrarese pur di dimostrarlo (un lavoraccio certosino: non so chi glielo abbia consigliato).
Avrai notato che anche per l'esempio più "estremo", le cento partite sopra la passacaglia, arriva la secca smentita, o no? Vero che lo hai notato? Ma se non lo hai notato possiamo discuterne, eh!
b***@gmail.com
2019-10-05 18:04:10 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Barbieri, dopo aver passato al setaccio le alterazioni in oltre
quattrocento pagine di musica
(...)
Post by a***@yahoo.com
passa al setaccio gli accidenti per oltre quattrocento pagine del
ferrarese pur di
dimostrarlo (un lavoraccio certosino: non so chi glielo abbia
consigliato).
Barbieri è uno studioso serio: lo avrebbe fatto comunque, anche se di
Frescobaldi pensasse tutto il male possibile. Chiaro che tu non lo faresti
nemmeno sotto minaccia di tortura, perché
Post by a***@yahoo.com
a me la musica interessa fino a un certo punto
Cosa che risulta sempre più evidente :-)
Post by a***@yahoo.com
se non lo hai notato possiamo discuterne, eh!
Solo fino al punto che interessa a te, però.
a***@yahoo.com
2019-10-05 22:43:20 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Barbieri, dopo aver passato al setaccio le alterazioni in oltre
quattrocento pagine di musica
(...)
Post by a***@yahoo.com
passa al setaccio gli accidenti per oltre quattrocento pagine del
ferrarese pur di
dimostrarlo (un lavoraccio certosino: non so chi glielo abbia
consigliato).
Barbieri è uno studioso serio: lo avrebbe fatto comunque, anche se di
Frescobaldi pensasse tutto il male possibile.
E quindi? Non vedo in cosa questo contraddica la mia conclusione precedente. E che cioè il temperamento equabile non abbia alcun senso in Frescobaldi. Cosa che Barbieri si premura di dimostrare esempio per esempio.
b***@gmail.com
2019-10-06 09:34:26 UTC
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Barbieri è uno studioso serio: lo avrebbe fatto comunque,
anche se di Frescobaldi pensasse tutto il male possibile.
E quindi?
E quindi Barbieri è uno studioso serio che non ha mai pensato
nemmeno per un istante che il temperamento equabile abbia o non
abbia senso in Frescobaldi.

E quindi Barbieri è uno studioso serio che indaga a fondo ogni
cosa; non dice mai "questo non mi interessa", non scrive mai
"questo è magnifico e quest'altro fa schifo, non si intestardisce
a cercar di dimostrare che un dato compositore è un incapace
perché non ha seguito regole del cazzo mai teorizzate da nessuno.

E quindi Barbieri è uno studioso serio, non è uno che si alza la
mattina con l'idea di andare a sfrucugliare quegli stronzetti snob
che ascoltano Bach e Mozart e perciò si credono chissà chi e chissà
che, adesso tiriamo giù dal piedistallo i loro idoli e vediamo di
nascosto l'effetto che fa.
a***@yahoo.com
2019-10-06 09:59:40 UTC
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Post by a***@yahoo.com
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Barbieri è uno studioso serio: lo avrebbe fatto comunque,
anche se di Frescobaldi pensasse tutto il male possibile.
E quindi?
E quindi Barbieri è uno studioso serio che non ha mai pensato
nemmeno per un istante che il temperamento equabile abbia o non
abbia senso in Frescobaldi.
Al contrario, lo ha scritto facendo tutti gli esempi del caso, analizzando gli accidenti di composizioni per oltre 400 pagine di Frescobaldi. Tra cui quello più (apparentemente) *estremo*, le cento partite sulla passacaglia. Spiegando come non ci sia nessun bisogno di usare il temperamento equabile, ma occorra invece qualcosa di altro. Che tu non hai capito.
b***@gmail.com
2019-10-06 10:12:28 UTC
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Che tu non hai capito.
Quello che non hai capito tu è che l'organo su cui suonava
Frescobaldi *non* era temperato equabilmente: quindi non
avrebbe potuto eseguirci "mutazioni in apotome" nemmeno se
avesse voluto.

Dunque è inutile cercare il temperamento equabile nelle
opere di Frescobaldi.

Ma che Frescobaldi fosse interessato all'adozione del
temperamento equabile è evidente: ce lo dice Doni, senza
ombra di dubbio, come tu stesso hai evidenziato.
Vuoi forse smentire te stesso?
b***@gmail.com
2019-10-06 10:14:17 UTC
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"mutazioni in apotome"
modulazioni in apotome
a***@yahoo.com
2019-10-06 10:25:59 UTC
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Che tu non hai capito.
Quello che non hai capito tu è che l'organo su cui suonava
Frescobaldi *non* era temperato equabilmente: quindi non
avrebbe potuto eseguirci "mutazioni in apotome" nemmeno se
avesse voluto.
Non tagliare le parti scomode, come tuo solito. Con me non funziona. Io ho fatto l'esempio delle cento partite sulla passacaglia. Possiamo farne qualsiasi altro eh, ma fermiamoci un attimo su questo. Quelle non possono essere suonate in temperamento equabile *non* perché gli strumenti non fossero accordati in tal modo (l'accordatura poteva sempre essere cambiata), ma perché l'ARMONIA non lo consente. E infatti non si può suonare in temperamento equabile una composizione dove si alternano sol# e lab senza alcuna modulazione in apotome. Occorre invece ricorrere ai tasti spezzati.

Ma continua ad insistere, ti prego.
b***@gmail.com
2019-10-06 10:32:13 UTC
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Ma continua ad insistere, ti prego.
Ok.
Frescobaldi non ha scritto composizioni per strumenti temperati
equabilmente, però era favorevole al temperamento equabile.
a***@yahoo.com
2019-10-06 11:45:28 UTC
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Ma continua ad insistere, ti prego.
Ok.
Frescobaldi non ha scritto composizioni per strumenti temperati
equabilmente, però era favorevole al temperamento equabile.
Esatto. Per la prima volta nella tua vita hai scritto una cosa giusta. Che fatica, eh, arrivare a fartela scrivere!
b***@gmail.com
2019-10-06 12:45:48 UTC
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Frescobaldi non ha scritto composizioni per strumenti temperati
equabilmente, però era favorevole al temperamento equabile.
Esatto. Per la prima volta nella tua vita hai scritto una cosa
giusta. Che fatica, eh, arrivare a fartela scrivere!
Ma è quello che ho sempre ripetuto fin dall'inizio, solo un po'
più conciso. E' la tesi del saggio di Barbieri.
b***@gmail.com
2019-10-06 10:34:01 UTC
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l'accordatura poteva sempre essere cambiata
ROTFL
a***@yahoo.com
2019-10-06 11:42:47 UTC
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l'accordatura poteva sempre essere cambiata
ROTFL
Posso sapere cosa ti fa tanto ridere? Dunque Frescobaldi non aveva secondo te modo di provare diversi temperamenti per le sue cente partite? E per quale motivo?

Per il resto, vedo che tagli al solito le parti scomode. E io te le riposto:

Io ho fatto l'esempio delle cento partite sulla passacaglia. Possiamo farne qualsiasi altro eh, ma fermiamoci un attimo su questo. Quelle non possono essere suonate in temperamento equabile *non* perché gli strumenti non fossero accordati in tal modo (l'accordatura poteva sempre essere cambiata), ma perché l'ARMONIA non lo consente. E infatti non si può suonare in temperamento equabile una composizione dove si alternano sol# e lab senza alcuna modulazione in apotome. Occorre invece ricorrere ai tasti spezzati.

Ma continua ad insistere, ti prego.
b***@gmail.com
2019-10-06 12:30:35 UTC
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Posso sapere cosa ti fa tanto ridere?
Ho immaginato Frescobaldi che si reca in San Pietro, entra nella
Cappella Giulia, guarda l'organo e pensa:
"Ma sì, dài, oggi cambiamo accordatura. Ecco: sfilo un pochino
qui, infilo un pochino là, ed ecco fatto: adesso ho un organo
temperato equabilmente" ^_^
a***@yahoo.com
2019-10-06 19:30:18 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Posso sapere cosa ti fa tanto ridere?
Ho immaginato Frescobaldi che si reca in San Pietro, entra nella
"Ma sì, dài, oggi cambiamo accordatura. Ecco: sfilo un pochino
qui, infilo un pochino là, ed ecco fatto: adesso ho un organo
temperato equabilmente" ^_^
E ovviamente non è certo sugli organi che si facevano prove di temperamenti. Che si potevano fare agevolmente su altri strumenti. Magari gli stessi con cui Frescobaldi suonava le sue partite...
b***@gmail.com
2019-10-06 12:43:12 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Per il resto, vedo che tagli al solito le parti scomode.
Guarda, non c'è niente che sia più comodo per me che rispondere
nel merito. Mi basta copiare e incollare quello che aveva scritto
Post by a***@yahoo.com
In ogni caso le composizioni di Frescobaldi sono state stampate
ben prima dei tentativi di introdurre il temperamento equabile.
Più che ovvio che non vi si trovino passaggi confacenti a detto
temperamento.
Frescobaldi è stato interessato all'argomento negli ultimi anni
della sua non lunga vita, come spiega bene Barbieri nel suo
saggio - forse l'hai letto ma certo non l'hai messo a frutto.
a***@yahoo.com
2019-10-06 14:28:37 UTC
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Per il resto, vedo che tagli al solito le parti scomode.
Guarda, non c'è niente che sia più comodo per me che rispondere
nel merito. Mi basta copiare e incollare quello che aveva scritto
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In ogni caso le composizioni di Frescobaldi sono state stampate
ben prima dei tentativi di introdurre il temperamento equabile.
Più che ovvio che non vi si trovino passaggi confacenti a detto
temperamento.
Mica tanto, eh! Ma proprio per nulla, anzi! Tant'è che Barbieri passa al setaccio più di 400 pagine di accidenti per dimostrarlo (e aggiunge che qualche *insigne* studioso ha invece pensieri contrari)
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Frescobaldi è stato interessato all'argomento negli ultimi anni
della sua non lunga vita, come spiega bene Barbieri nel suo
saggio -
Bene. Un altro passo avanti, sia pure tirato per le corna. E ora veniamo ad una parte che ti rifiuti di comprendere preso come sei a confutare non si capisce cosa.

Scrive egmont pochi giorni fa:

"è del tutto da escludersi che vi fosse un intento preciso da parte sua (= di Frescobaldi) nell'uso del temperamento equabile."

E così risponde Bills:

"Siccome Barbieri dice il contrario, quell'articolo è esattamente la cosa che
più ti riguarda a questo mondo, almeno in questo contesto."

Ecco: dov'è che Barbieri affermerebbe il contrario? No perché io le ho lette attentamente le parole di Doni e Della Valle, quando mettono in ridicolo l'esperimento di Frescobaldi. E non parlano certo di circoli di tonalità e modulazioni in apotomi (--> temperamento equabile). Parlano invece dell'assurdità di dover far coincidere i due semitoni per dar vita facile all'organista, al fine di ottenere le "consonanze sopra ogni tasto" nell'accompagnare i cantori all'organo, cosa che si può evitare nei casi estremi grazie ai tasti spezzati e mettendo dunque i cantori al riparo dalle note stonate. Ovviamente i cantori si infastidirono e poi si misero a ridere. Detto in altri termini, a corollario delle parole dettagliatamente spiegate da Doni e Della Valle, Frescobaldi usava alla cieca un sistema che non conosceva perché *ignorante* sulla distinzione dei due semitoni... E non solo: Doni fa anche capire da cosa nascesse tale ignoranza: dalla scarsa pratica di Frescobaldi con la musica vocale (per cui questa distinzione è molto avvertita). Leggi meglio, ché hai una confusione in testa boia.
b***@gmail.com
2019-10-06 15:49:45 UTC
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In ogni caso le composizioni di Frescobaldi sono state stampate
ben prima dei tentativi di introdurre il temperamento equabile.
Più che ovvio che non vi si trovino passaggi confacenti a detto
temperamento.
Mica tanto, eh! Ma proprio per nulla, anzi!
Ma perché? Le composizioni tastieristiche si Frescobaldi sono
state pubblicate prima che il ferrarese si interessasse al
temperamento equabile. Lo dice chiaro anche Barbieri.
a***@yahoo.com
2019-10-06 19:17:03 UTC
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Post by a***@yahoo.com
In ogni caso le composizioni di Frescobaldi sono state stampate
ben prima dei tentativi di introdurre il temperamento equabile.
Più che ovvio che non vi si trovino passaggi confacenti a detto
temperamento.
Mica tanto, eh! Ma proprio per nulla, anzi!
Ma perché? Le composizioni tastieristiche si Frescobaldi sono
state pubblicate prima che il ferrarese si interessasse al
temperamento equabile. Lo dice chiaro anche Barbieri.
Perché Barbieri dice anche che due *autorevoli studiosi* sono di parere diverso dal suo, proprio su queste musiche. Inoltre, l'insistenza nel voler usare i semitoni uguali deve avere per logica di cose valore *retroattivo*. Si può infatti arrivare a cogliere l'importanza di due semitoni diversi partendo dal falso principio che essi siano uguali, ma certo non si può arrivare all'idea che due semitoni possano essere resi uguali se prima si è convinti che sia importante che essi siano diversi. A meno che la tolleranza sul mancato apotome non serva a fare cose particolari (e qui dunque Barbieri passa al setaccio tutte le composizioni, senza rilevare nulla fuori dall' *accordo partecipato*).

Segue quindi la spiegazione, questa volta non dell'inutilità del temperamento cromatico ma dell'insistenza su di esso da parte del Fresco. E questa ce la danno Doni e Della Valle: ignoranza sui semitoni tipica del tastierista che non conosce la teoria e fa pasticci sulla musica vocale. Mica è la prima volta che succedono di queste robine. Mozart fu accusato della stessa, identica cosa da Sarti.

E infatti, se nella musica per tastiera l'equivalenza dei semitoni è in qualche modo passabile (in particolare per quelle musiche che fanno uso della scala cromatica, cioè quelle di Frescobaldi e, soprattutto per le *spinette*, dove nel rumore della ferraglia queste cose si notano ancor meno; certo Frescobaldi neanche sapeva cosa fosse un tuono cromatico, come scrive Trabaci), nella musica vocale è insopportabile, e mette in difficoltà i cantanti, come anche Doni dice. Tant'è che poi Frescobaldi viene messo alla berlina come autore di musica vocale.
a***@yahoo.com
2019-10-06 19:36:22 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Segue quindi la spiegazione, questa volta non dell'inutilità del temperamento cromatico
volevo ovviamente scrivere temperamento *equabile*
b***@gmail.com
2019-10-06 20:45:48 UTC
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volevo ovviamente scrivere temperamento *equabile*
Insomma, Frescobaldi ha scritto per strumenti temperati equalmente o no?
a***@yahoo.com
2019-10-06 21:17:03 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
volevo ovviamente scrivere temperamento *equabile*
Insomma, Frescobaldi ha scritto per strumenti temperati equalmente o no?
Non ha mai scritto per strumenti temperati equalmente. Ma, come ho detto precedentemente, la sua insistenza successiva su questo temperamento ha, per forza di cose, un *forte* valore *retroattivo* per le composizioni passate, fatte su altri temperamenti. Per una ragione molto precisa che ti rifiuti di comprendere e che ho spiegato.
E quindi, in questi casi lo studioso cosa fa? Dice: ma allora andiamo a vedere come diavolo usava gli accidenti questo figuro... Perché se questo temperamento gli piaceva tanto, magari si trova in qualche suo brandello "sperimentale" magari sfuggito agli studiosi; oppure sta semplicemente facendo casini... E qui arriva la doccia fredda.
b***@gmail.com
2019-10-06 21:41:48 UTC
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E qui arriva la doccia fredda.
Che sarebbe?
a***@yahoo.com
2019-10-06 21:45:42 UTC
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Post by a***@yahoo.com
E qui arriva la doccia fredda.
Che sarebbe?
sarebbe quella che diceva Doni.
a***@yahoo.com
2019-10-06 22:33:21 UTC
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Post by a***@yahoo.com
sarebbe quella che diceva Doni.
Ma Barbieri sembra considerare le sparate di Doni alla stregua di
pettegolezzi - usa proprio questo termine, a un certo punto.
Quelle (ammesso che siano quelle) sono considerazioni di Barbieri. Io ho dato diversa importanza e diverso significato alle parole di Doni. E infatti ne ho parlato con un bel *per quel che mi riguarda* all'inizio del thread.
Frescobaldi non scrive composizioni per strumenti con temperamento
equabile, ma quando gliene spiegano i principi si entusiasma per la
faccenda (probabilmente pensa "l'ho sempre saputo!"?.
Infatti, nelle sue composizioni ci sono molti pasticci nella notazione
delle alterazioni, pasticci che fanno capire che in realtà non era
capace di distinguere fra i due semitoni, cosa che fra l'altro ha
pesantemente inficiato la qualità della sua produzione vocale sacra.
Fin qui esatto.
Dunque Frescobaldi vede nel sistema temperato equabile la soluzione
ideale per tutti i pasticci che ha combinato in precedenza: dopo
l'adozione del temperamento equabile nessuno potrà più dargli
dell'ignorante in fatto di semitoni, e così si impegna personalmente
a fianco dei fautori della novità, a costo di fare una figura barbina
al cospetto di Doni e Della Valle.
Ho detto bene?
Non proprio, ma neanche ci sei andato lontano. Semplicemente, senza rendersene conto, Frescobaldi ha applicato ingenuamente la semplificazione latente nelle sue precedenti composizioni (semitono maggiore = semitono minore), già mal tollerabile nella musica per tastiera (ma un po' più tollerabile nei cembali e, soprattutto, non troppo significativa nelle musiche in cui si usa la *scala cromatica* ) nella musica vocale. E qui si è dato la zappa sui piedi, e ha fatto la figura *di merda* accompagnando all'organo i cantanti. Che infatti si sono ritrovati a stonare facendo le cadenze sui semitoni diatonici mal accordati.

Chiaro così?
a***@yahoo.com
2019-10-06 22:42:58 UTC
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Post by a***@yahoo.com
sarebbe quella che diceva Doni.
Ma Barbieri sembra considerare le sparate di Doni alla stregua di
pettegolezzi - usa proprio questo termine, a un certo punto.
Quelle (ammesso che siano quelle) sono considerazioni di Barbieri. Io ho dato diversa importanza e diverso significato alle parole di Doni. E infatti ne ho parlato con un bel *per quel che mi riguarda* all'inizio del thread.
Frescobaldi non scrive composizioni per strumenti con temperamento
equabile, ma quando gliene spiegano i principi si entusiasma per la
faccenda (probabilmente pensa "l'ho sempre saputo!"?.
Infatti, nelle sue composizioni ci sono molti pasticci nella notazione
delle alterazioni, pasticci che fanno capire che in realtà non era
capace di distinguere fra i due semitoni, cosa che fra l'altro ha
pesantemente inficiato la qualità della sua produzione vocale sacra.
Fin qui esatto.
solo una piccola correzione: nella notazione delle alterazioni, non ci sono pasticci. I pasticci ci sono nell'uso delle alterazioni. Ma comunque il senso generale è proprio quello che intendevo io.
b***@gmail.com
2019-10-06 22:56:12 UTC
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si è dato la zappa sui piedi, e ha fatto la figura *di merda*
Resta da capire come sia possibile che un tipo del genere abbia avuto
l'incarico di organista della Cappella Giulia e che l'abbia conservato
per trentacinque anni, piccole vacanze a parte. Forse guadagnava tanto
da potersi permettere di corrompere tutti quelli che avrebbero potuto
chiederne e ottenerne la cacciata. Tu che ne pensi?
a***@yahoo.com
2019-10-06 23:01:11 UTC
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Post by a***@yahoo.com
si è dato la zappa sui piedi, e ha fatto la figura *di merda*
Resta da capire come sia possibile che un tipo del genere abbia avuto
l'incarico di organista della Cappella Giulia e che l'abbia conservato
per trentacinque anni, piccole vacanze a parte. Forse guadagnava tanto
da potersi permettere di corrompere tutti quelli che avrebbero potuto
chiederne e ottenerne la cacciata. Tu che ne pensi?
Semplice. Doveva essere un organista molto bravo. Sicuramente aveva il concetto della *musica per tastiera* assai inchiodato in testa, come dimostrano le cento partite sulla passacaglia. Non ho problemi a dire che considero quella composizione come una *svolta* nell'arte del tasto.
Ma per quanto riguarda l'armonia e il contrappunto.... brrrrrr.
a***@yahoo.com
2019-10-06 23:03:04 UTC
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si è dato la zappa sui piedi, e ha fatto la figura *di merda*
Resta da capire come sia possibile che un tipo del genere abbia avuto
l'incarico di organista della Cappella Giulia e che l'abbia conservato
per trentacinque anni, piccole vacanze a parte. Forse guadagnava tanto
da potersi permettere di corrompere tutti quelli che avrebbero potuto
chiederne e ottenerne la cacciata. Tu che ne pensi?
Semplice. Doveva essere un organista molto bravo. Sicuramente aveva il concetto della *musica per tastiera* assai inchiodato in testa, come dimostrano le cento partite sulla passacaglia. Non ho problemi a dire che considero quella composizione come una *svolta* nell'arte del tasto.
Ma per quanto riguarda l'armonia e il contrappunto.... brrrrrr.
La storia della musica è piena di soggetti simili. Corelli, ad esempio. Che hanno una loro *specifica* grandezza.
a***@yahoo.com
2019-10-06 23:09:34 UTC
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si è dato la zappa sui piedi, e ha fatto la figura *di merda*
Resta da capire come sia possibile che un tipo del genere abbia avuto
l'incarico di organista della Cappella Giulia e che l'abbia conservato
per trentacinque anni, piccole vacanze a parte. Forse guadagnava tanto
da potersi permettere di corrompere tutti quelli che avrebbero potuto
chiederne e ottenerne la cacciata. Tu che ne pensi?
Semplice. Doveva essere un organista molto bravo. Sicuramente aveva il concetto della *musica per tastiera* assai inchiodato in testa, come dimostrano le cento partite sulla passacaglia. Non ho problemi a dire che considero quella composizione come una *svolta* nell'arte del tasto.
Naturalmente qui va rilevata la parte davvero sospetta e faziosa di Doni (quando parla di corruzione e di denari). Ma non è difficile capire il motivo di questa filippica. Doni, *teorico*, si era a tal punto imbestialito nel vedere lo spettacolo pietoso dei cantanti che stonano accompagnati all'organo, da scadere nel pettegolezzo più becero. Lo spettacolo dovette essere davvero pietoso; ciò non toglie che il pettegolezzo fosse becero, perché ci sono tutti i buoni motivi per pensare che comunque Frescobaldi fosse un *virtuoso* degli strumenti a tastiera.
b***@gmail.com
2019-10-07 10:04:26 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Ma per quanto riguarda l'armonia e il contrappunto.... brrrrrr.
So che leggere testi musicologici ti costa 'fatiga',
ciononostante ti invito a considerare quello che ha
scritto Alberto Basso a proposito di Frescobaldi.

Dopo essersi ampiamente occupato di Trabaci (e di
Mayone), esaltandone l'arte contrappuntistica e
riconoscendo senza mezzi termini l'influsso da lui
esercitato su Frescobaldi, Basso dice:

"E' sicuramente nelle toccate che meglio si
dispiegano la potenza e la fantasia del maestro
ferrarese, qui impegnato in pagine a carattere
meditativo e serioso, ma tutt'altro che prive di
brillantezza e di vistosi passaggi virtuosistici.
La varietà dell'impianto ritmico, mutevole a ogni
mutar di 'sezione', la straordinaria ricchezza *
delle figurazioni, l'arditezza della struttura *
armonica - l'Ottava Toccata del Secondo Libro è *
detta 'di durezze, e ligature', un'espressione *
come si è visto già impiegata da Trabaci per *
indicare dissonanze e note tenute, e la Nona di *
quello stesso libro si conclude spiritosamente
con la scritta 'Non senza fatiga si giunge al
fine' -, la quantità di passaggi contigui a
carattere contrastante, ma l'uno conseguente
all'altro secondo un piano 'retorico' ben *
congegnato e corrispondente a una giusta varietà *
di 'affetti' (le avvertenze preposte al Primo *
Libro informano l'esecutore che egli non ha
l'obbligo di eseguirle per intero), l'incisivo *
apparato dei contrappunti e l'ammirevole condotta *
dei passi modellati sul concetto di
improvvisazione, le veloci cadenze, la ben
calcolata 'stravaganza' della scrittura in
composizioni che mediamente nel Primo Libro sono
contenute in una dimensione variabile da 40 a 60
battute, mentre nel Secondo Libro la media sale
di 10-20 battute (toccando una punta massima di
93 battute nella Toccata Sesta) sono tutti *
elementi che concorrono a rendere prodigioso il *
mondo frescobaldiano dei suoni e a indicare una *
'maniera' che farà testo ed epoca e si *
trasmetterà fino alle soglie del Bach più maturo. *
(...)
Due altre raccolte frescobaldiane si affiancano ai
libri di toccate, l'una di composizioni (10
ricercari e 5 canzoni francese) che egli specifica
'fate sopra diversi oblighi' (1615), uscito dopo
sei anni di 'silenzio', e l'altro di 12 Capricci
fatti sopra diversi soggetti, et arie (1624),
manifestazioni di sapienza contrappuntistica e di *
amore per l'artificio. *
(...)
Nonostante la loro natura di opere fondate e
costruite sull'artificio (i singoli ricercari, di
insolita ampiezza, hanno struttura diversa), senza
mai negare per altro una delle qualità essenziali
dello stile frescobaldiano, la cantabilità, non
viene meno il principio in base al quale esse
possano essere utilizzate anche nel servizio
liturgico. Per ciò che concerne gli 'oblighi', si *
tratta di serie di note concepite non come tema, *
ma come scheletro o schema per condurre i *
contrappunti (è significativo che il Sesto sia *
definito 'Obligo fa, fa, sol, la, fa' e non come
'Fra Jacopino', dalle parole della canzone
popolare alla quale quelle note fanno riferimento).
(...)
[Nel Libro dei Capricci, del 1624, Frescobaldi
dichiara che] 'In questi componimenti intitolati
Capricci non hò tenuto stile così facile come ne
miei Ricercari'; la natura pur artificiosa ed
elaborata della raccolta del 1615 viene qui
superata da una condotta che si avvale di maggiori
complicazioni: agli 'oblighi' dei 'bassi ostinati'
si aggiungono le insistenti dissonanze e la
presenza dell' 'obligo di cantare la quinta parte
senza toccarla' che verrà riaffermato in un
ricercare dei Fiori musicali.
Quest'ultima raccolta (1635), la più famosa e
considerata il suo testamento e il suo capolavoro,
apre e chiude l'ultima fase del pensiero
frescobaldiano, qui impegnato in una serafica
'ricerca del tempo perduto', quasi per varare una
restaurazione delle pratiche antiche ma
rivisitandole con coscienza rivoluzionaria e
destinata a segnare una svolta nella storia
dell'arte organistica."
(A. Basso, Storia della musica I, Torino 2004,
pag. 413, passim.)

Immagino che non sarai d'accordo su niente, se
per te
Post by a***@yahoo.com
quello di Frescobaldi è un ricercare
incredibilmente stupido, come stupido è
giocoforza qualsiasi contrappunto senza
vincoli
(già, i "vincoli": che saranno mai questi vincoli?)

Comunque sia, Basso è Basso e tu sei tu. Benché Basso
scriva molto meno di te, sicuramente conosce molto
meglio di te la materia di cui scrive.
a***@yahoo.com
2019-10-07 11:10:45 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Ma per quanto riguarda l'armonia e il contrappunto.... brrrrrr.
So che leggere testi musicologici ti costa 'fatiga',
ciononostante ti invito a considerare quello che ha
scritto Alberto Basso a proposito di Frescobaldi.
Scusami eh, ma perché dovrei farlo?? Guarda che il Basso mica è l'unico tra gli studiosi più importanti ad aver esaltato la figura compositiva di Frescobaldi. Sai quanti altri ce ne sono? Uuuuuuuuh. Una marea. Senza contare gli organisti e i compositori. Tagliavini, Ligeti... Già: Ligeti ha persino scritto un omaggio a Frescobaldi. Sulla ***scala cromatica***, ovviamente. Avrai notato che io ho scritto peste e corna proprio sulla scala cromatica di Frescobaldi... e Ligeti invece addirittura dedica al ferrarese un ricercare in merito!

Se io ho letto l'articolo di Barbieri è semplicemente perché riguardava un argomento molto, molto, molto specifico (dunque ero curioso di vedere la questione degli accidenti affrontata, assai meticolosamente, da lui). Altrimenti non lo avrei certo letto. E non certo per mancanza di rispetto verso di lui, anzi mi pare di aver sottolineato l'ovvio pregio del suo studio. Semplicemente: non mi interessa.

Io non funziono così. A me piace discutere partitura alla mano, e solo per musiche che in qualche modo si ricolleghino alla questione del Sud Italia.
Vedi appunto la questione del ricercare di Trabaci vs quello di Frescobaldi.
In caso contrario, non mi piace dedicare il mio tempo alla discussione della musica. Mi annoia da morire. Del resto, come ho già scritto, il mio interesse primario è la Storia (del Sud Italia, aggiungo), *non* la musica. Se poi tu reputi che io non conosca quello di cui parlo, non so che dirti se non di evitare di perdere tempo a rispondermi.
b***@gmail.com
2019-10-07 12:09:59 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Scusami eh, ma perché dovrei farlo??
Per far qualcosa di utile, una volta tanto, anziché scrivere al
solo scopo di infastidire gli abituali frequentatori del ng.
Perché risulta evidente dalle tue stesse parole che è quello il
tuo scopo primario.
Post by a***@yahoo.com
In caso contrario, non mi piace dedicare il mio tempo alla
discussione della musica.
Cioè: si parla solo di ciò che garba a me, altrimenti potete
fottervi. Non è esattamente il modo migliore di partecipare a
una discussione pubblica.
a***@yahoo.com
2019-10-07 12:36:52 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Scusami eh, ma perché dovrei farlo??
Per far qualcosa di utile, una volta tanto, anziché scrivere al
solo scopo di infastidire gli abituali frequentatori del ng.
Perché risulta evidente dalle tue stesse parole che è quello il
tuo scopo primario.
Assolutamente no. Non ho intenzione di infastidire chicchessia, eccetto ovviamente Acremone. Non capisco da cosa tu deduca questa intenzione.
Post by b***@gmail.com
Cioè: si parla solo di ciò che garba a me, altrimenti potete
fottervi. Non è esattamente il modo migliore di partecipare a
una discussione pubblica.
No, no. Quelle sono le cose di cui posso parlare io. Ognuno è libero di proporre gli argomenti che vuole
b***@gmail.com
2019-10-07 14:50:17 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Non ho intenzione di infastidire chicchessia, eccetto
ovviamente Acremone. Non capisco da cosa tu deduca
questa intenzione.
La deduco dal fatto che tu non ti limiti a magnificare
la cultura del Sud, ma critichi pesantemente tutto il
resto, prendendo invariabilmente di mira i "grandi":
per quanto riguarda la musica, hai detto tutto il male
possibile e impossibile di Mozart, di Bach, e adesso
di Frescobaldi, sempre mettendo a confronto le loro
presunte carenze con le meraviglie dei musicisti
meridionali.
Ora, non c'è bisogno di essere fini psicologi per
sapere che tutto questo è profondamente sbagliato:
primo perché tutte le tue accuse di inettitudine
nei confronti di quei compositori sono del tutto
inconsistenti, spesso campate letteralmente in
aria; secondo perché sei scorretto, in quanto
volutamente ignori il parere di studiosi seri e
autorevoli: come se non esistessero e non avessero
mai detto/scritto nulla nel merito; terzo perché
finisci per ottenere il risultato diametralmente
opposto a quello che ti proponi, la divulgazione
dell'arte del Sud- conosco qualche frequentatore
del ng che dopo aver sorbito le tue sparate si è
ridotto a pensare così: "Alessandro Scarlatti?
Grandissimo, ma piuttosto che ascoltare una sua
nota mi sparo".

Non dirmi che non ne sei consapevole: ti è stato
detto e ripetuto un'infinità di volte.
Se ne sei consapevole e continui nonostante questo
a ripeterti, la ragione non può essere che quella
che ho già scritto: ti piace infastidire la gente,
quella che frequenta(va) questo ng perché ama
Frescobaldi, Bach e Mozart e che, piuttosto che
sentirne parlare male, preferirebbe non sentirne
parlare affatto.
a***@yahoo.com
2019-10-07 15:08:09 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Non ho intenzione di infastidire chicchessia, eccetto
ovviamente Acremone. Non capisco da cosa tu deduca
questa intenzione.
La deduco dal fatto che tu non ti limiti a magnificare
la cultura del Sud, ma critichi pesantemente tutto il
per quanto riguarda la musica, hai detto tutto il male
possibile e impossibile di Mozart, di Bach, e adesso
di Frescobaldi, sempre mettendo a confronto le loro
presunte carenze con le meraviglie dei musicisti
meridionali.
Io faccio semplicemente la rassegna di casi in cui la mancata vera conoscenza della cultura del Sud Italia produce grandi equivoci su presunte grandezze di opere d'arte e di artisti collocati altrove. L'esempio del Palazzo dei Diamanti è paradigmatico. Se ritieni tutto ciò profondamente ed evidentemente sbagliato, nonché accompagnato da una "mancanza di basi" etc., non capisco a che pro leggermi o rispondere.
b***@gmail.com
2019-10-07 16:23:34 UTC
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Post by a***@yahoo.com
non capisco a che pro leggermi o rispondere.
Mi impongono di risponderti la mia coscienza, la mia
cultura e la consapevolezza che mi ha dato lo studio
della storia (quella che dovrebbe essere, a sentire
te, il tuo interesse primario). Se non ti rispondessi
mi sentirei esattamente come tu vorresti che si
sentissero quelle autorità governative la cui
indifferenza e insipienza hanno permesso che si
facesse scempio della cultura del Sud Italia.
Infatti tu qui da anni ti diletti a fare scempio di
una cultura musicale che è (anche) mia e che mi sento
in dovere di difendere dall'ignoranza e dalla
faziosità.
a***@yahoo.com
2019-10-07 16:37:25 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
non capisco a che pro leggermi o rispondere.
Mi impongono di risponderti la mia coscienza, la mia
cultura e la consapevolezza che mi ha dato lo studio
della storia (quella che dovrebbe essere, a sentire
te, il tuo interesse primario).
Continuo a non capire a che pro rispondermi. I miei sono discorsi molto specifici (armonia e contrappunto in primis) e certo non attaccano generici strali come quelli che ti ostini a fare da tempo. Ma se tu sei convinto che attacchino, o che dimostrino qualcosa, ti lascio volentieri fare.
b***@gmail.com
2019-10-07 23:55:43 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Continuo a non capire a che pro rispondermi.
I miei sono discorsi molto specifici
(armonia e contrappunto in primis)
Argomenti dei quali hai nozioni incomplete e
imprecise, tipiche dell'autodidatta che non ha
seguito un iter coerente di studi e perciò ha
accumulato una certa quantità di dati ma non è
in grado di metterli in correlazione in modo
utile e efficace. Il caso degli "obblighi" è
significativo: tu non hai capito bene di che
cosa si tratti, ti sei fatto un'idea tua,
magari anche suggestiva, però lontana dalla
realtà. E sì che ti sarebbe bastato leggere la
Storia della musica di Basso... :-)
a***@yahoo.com
2019-10-08 00:43:52 UTC
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Post by b***@gmail.com
Il caso degli "obblighi" è
significativo: tu non hai capito bene di che
cosa si tratti, ti sei fatto un'idea tua,
magari anche suggestiva, però lontana dalla
realtà.
Molto interessante.
Qui c'è un ricercare con i suoi obblighi. Potresti spiegarmi quali sono e perché non sono quelli da me definiti (ed elencati)?

http://ks.imslp.info/files/imglnks/usimg/1/12/IMSLP536619-PMLP867596-Trabaci,_Giovanni_Maria_-_2-Ricercar_Secondo_Tono_con_quattro_Fughe.pdf
a***@yahoo.com
2019-10-08 01:04:33 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by b***@gmail.com
Il caso degli "obblighi" è
significativo: tu non hai capito bene di che
cosa si tratti, ti sei fatto un'idea tua,
magari anche suggestiva, però lontana dalla
realtà.
Molto interessante.
Qui c'è un ricercare con i suoi obblighi. Potresti spiegarmi quali sono e perché non sono quelli da me definiti (ed elencati)?
http://ks.imslp.info/files/imglnks/usimg/1/12/IMSLP536619-PMLP867596-Trabaci,_Giovanni_Maria_-_2-Ricercar_Secondo_Tono_con_quattro_Fughe.pdf
Anzi, dai, siccome sono pure gentile, te ne ri-elenco qualcuno, di questi obblighi:

obbligo di thema (si-sol-do-si) , obbligo di legatura, obbligo di moto alla zoppa, obbligo di quinta sulla particella...

Aiutami a capire i miei errori, ti prego ;-)
b***@gmail.com
2019-10-08 09:13:50 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Qui c'è un ricercare con i suoi obblighi. Potresti
spiegarmi quali sono e perché non sono quelli da me
definiti (ed elencati)?
Se avessi voluto sostenere che non sei capace di
identificare gli obblighi avrei scritto "non sai
identificare gli obblighi". Quello che intendo
dire e che non hai ben capito di che cosa si
tratta: che cosa siano gli obblighi e quali
funzioni abbiano. Da come ne parli sembra che tu
creda che siano "vincoli" che un contrappuntista
si dà per complicarsi l'esistenza. E' per questo
che avevo scritto che per te il contrappunto pare
ridursi a una specie di sudoku per impiegati del
catasto, cioè un giochino per risolvere il quale
contano molto la logica e la pazienza, ma valgono
zero la fantasia e la creatività.
a***@yahoo.com
2019-10-08 11:35:26 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Qui c'è un ricercare con i suoi obblighi. Potresti
spiegarmi quali sono e perché non sono quelli da me
definiti (ed elencati)?
Se avessi voluto sostenere che non sei capace di
identificare gli obblighi avrei scritto "non sai
identificare gli obblighi". Quello che intendo
dire e che non hai ben capito di che cosa si
tratta: che cosa siano gli obblighi e quali
funzioni abbiano. Da come ne parli sembra che tu
creda che siano "vincoli" che un contrappuntista
si dà per complicarsi l'esistenza.
Ahahahah. Messo alle strette sei andato a cercare, alla rinfusa, cosa siano codesti obblighi. E, ovviamente, non ci hai capito niente. Prima la filippica a suon di dogmi ("ma guarda quell'ignorante" etc.) senza uno straccio di dimostrazione; ora la ricerca del pel nell'uovo ("sai identificare gli obblighi ma sembra che tu creda che siano vincoli che un contrappuntista si dà per complicarsi l'esistenza") nella confusione totale.

Ora, invitandoti a citarmi per esteso le parole in cui ho affermato le cose che tu mi attribuisci, ti do una brutta notizia: gli obblighi, nel ricercare, non sono niente di quello che hai capito tu; e niente che tu credi abbia detto io:

sono invece i vincoli che si introducono durante la costruzione dei soggetti.

E sì, complicano molto l'esistenza. Davvero tanto. Ma non perché il contrappuntista decide di complicarsela. Semplicemente perché non esiste altro modo per costruire i soggetti. Capisci, Bills? Non esiste altro modo per costruire i soggetti. Come altro potresti costruirli, dato che devi mantenere il tema del ricercare su tutti e quattro i soggetti? Non puoi far altro che **introdurre** obblighi.

E infatti, guarda che bell'obbligo di legatura Trabaci introduce sul secondo soggetto?
a***@yahoo.com
2019-10-07 15:10:48 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 7 ottobre 2019 16:50:18 UTC+2, ***@gmail.com ha scritto:
Un'ultima cosa. Io non mi propongo affatto la *divulgazione* della cultura del Sud Italia. Io mi propongo invece la denuncia degli *scempi* fatti su di essa. Un altro paio di maniche.
lzy
2019-10-07 18:37:55 UTC
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Post by b***@gmail.com
La deduco dal fatto che tu non ti limiti a magnificare
la cultura del Sud,
mica vero, ho appena dimostrato che non capisce 'na sega di pianistica napoletana
Marco_F
2019-10-07 12:18:46 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Ma per quanto riguarda l'armonia e il contrappunto.... brrrrrr.
So che leggere testi musicologici ti costa 'fatiga', ciononostante
ti invito a considerare quello che ha scritto Alberto Basso a
proposito di Frescobaldi.
Se io ho letto l'articolo di Barbieri Ú semplicemente perché
riguardava un argomento molto, molto, molto specifico (dunque ero
curioso di vedere la questione degli accidenti affrontata, assai
meticolosamente, da lui). Altrimenti non lo avrei certo letto. E non
certo per mancanza di rispetto verso di lui, anzi mi pare di aver
sottolineato l'ovvio pregio del suo studio. Semplicemente: non mi
interessa.
Forse la chiave di tutto è proprio qui. Non ti interessa, quindi non
vedi la necessità di approfondire e ti accontenti della prima sensazione
a pelle, incurante che poi certe tue affermazioni siano del tutto errate.
Tutti noi però cadiamo, con un po' di sano e divertente masochismo, nel
tuo perfido trabocchetto nascosto dietro un raffinato eloquio che a
prima vista lascia intendere una profonda conoscenza della materia, una
passione per l'approfondimento e un rigore scientifico che in realtà nei
tuoi scritti sono del tutto assenti.
Io non funziono così. A me piace discutere partitura alla mano
A volte vien da pensare che non funzioni proprio, ma vabbè. :-)
Comunque sono abbastanza sicuro che anche Basso abbia avuto le partiture
alla mano :-) , così come Tagliavini e il resto dei musicisti e degli
studiosi che hanno capito la grandezza di Frescobaldi. Gli stessi che
hanno capito la grandezza di Trabaci, Mayone ecc.
Il tuo problema è che scopri ora Trabaci, Mayone ecc e pensi che sia una
novità per tutti, mentre sono decenni che si conoscono e se ne studiano
le opere comprendendone a pieno l'immenso valore.
a***@yahoo.com
2019-10-07 12:39:20 UTC
Permalink
Post by Marco_F
Forse la chiave di tutto è proprio qui. Non ti interessa, quindi non
vedi la necessità di approfondire
Vedo che continui a blaterare cose generiche. Del resto, non puoi fare altro.
Marco_F
2019-10-07 19:11:12 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
Forse la chiave di tutto Ú proprio qui. Non ti interessa, quindi non
vedi la necessità di approfondire
Vedo che continui a blaterare cose generiche.
Sono tutt'altro che generiche e che tu non approfondisca lo vedono tutti
coloro che ti leggono.
Post by a***@yahoo.com
Del resto, non puoi fare altro.
quello che non può fare altro che blaterare cose generiche sei tu, che
quando sei davvero senza argomenti e ti si chiedono le fonti che
dimostrino quello che sostieni scappi, dichiarando di non dover dare
spiegazioni, che non ti interessa quello che altri hanno studiato,
scritto o individuato ecc.
b***@gmail.com
2019-10-07 12:23:36 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
Se poi tu reputi che io non conosca quello di cui parlo,
E lo ribadisco con forza: l'unica ragione per cui "non ti va" di
leggere quello che hanno scritto autori come Basso è che sai
perfettamente di non essere capace di controbattere. Ti mancano
le basi e le conoscenze, come più volte rimarcato, non solo da
me. Quando scrivi che, a proposito di determinati argomenti,
non ti piace dedicare il tuo tempo alla discussione della musica,
in realtà ammetti che non lo sai fare.

"Andiamo a rompere i coglioni a quei quattro sfigati che, solo
perché ascoltano Bach e Mozart, si credono chissà chi": questo è
ciò che ti piace fare.
a***@yahoo.com
2019-10-07 12:42:31 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 7 ottobre 2019 14:23:37 UTC+2, ***@gmail.com ha scritto:
Ti mancano
Post by b***@gmail.com
le basi e le conoscenze, come più volte rimarcato, non solo da
me.
Lo so che hai rimarcato questo. E cosa dovrei dirti? Evita di leggermi. Se poi vuoi convincere gli altri (o pensi che gli altri già ne siano convinti ma è bene ribadirlo) che io non abbia basi e conoscenze, fallo senza alcun problema (per me).
lzy
2019-10-07 18:40:54 UTC
Permalink
Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
quello di Frescobaldi è un ricercare
incredibilmente stupido, come stupido è
giocoforza qualsiasi contrappunto senza
vincoli
(già, i "vincoli": che saranno mai questi vincoli?)
la so la so...

Vincolo stretto e Vincolo corto
Acremone
2019-10-08 07:22:25 UTC
Permalink
Quelle non possono essere suonate in temperamento equabile*non* perché gli strumenti non fossero accordati in tal modo (l'accordatura poteva sempre essere cambiata)
Questa è veramente una grossa stupidaggine.
Tu credi seriamente di poter reintonare un organo in tempi brevi e a
costi ragionevoli? Lo pensi VERAMENTE?
a***@yahoo.com
2019-10-08 11:48:34 UTC
Permalink
Post by Acremone
Quelle non possono essere suonate in temperamento equabile*non* perché gli strumenti non fossero accordati in tal modo (l'accordatura poteva sempre essere cambiata)
Questa è veramente una grossa stupidaggine.
Tu credi seriamente di poter reintonare un organo in tempi brevi e a
costi ragionevoli? Lo pensi VERAMENTE?
No. Non lo penso, tanto più che le parole di Doni sono una delle mille dimostrazioni del contrario. Ma siccome tu hai la frenesia di leggere senza neanche capire quello che uno scrive, e senza capirci nulla sull'argomento, immagino che per te questo non abbia importanza. Però, Acremone carissimo, potresti farmi capire dove andrebbe applicato il temperamento equabile nel Fresco, e perché? Così mi ricordo che suggeristi, un po' di tempo fa, quando si parlò dell'argomento.
Acremone
2019-10-08 14:41:46 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
Così mi ricordo che suggeristi, un po' di tempo fa, quando si parlò dell'argomento.
Ricordi male. Sostengo che era favorevole al temperamento equabile.
Poi, punto di vista personale, credo che si componga per gli strumenti
di cui si dispone e si pubblichi per gli strumenti a disposizione di chi
compra le pubblicazioni. Per questo motivo la tua ricerca non dà
soddisfazione.

Nel XXI secolo è possibile avvalersi del software per cambiare
istantaneamente temperamento con cui sperimentare facilmente. Non ti
stupirà sapere che il repertorio per musica per tastiera va generalmente
d'accordo con il temperamento più diffuso nel contesto in cui fu composta.
a***@yahoo.com
2019-10-08 14:51:03 UTC
Permalink
Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Così mi ricordo che suggeristi, un po' di tempo fa, quando si parlò dell'argomento.
Ricordi male. Sostengo che era favorevole al temperamento equabile.
Poi, punto di vista personale, credo che si componga per gli strumenti
di cui si dispone e si pubblichi per gli strumenti a disposizione di chi
compra le pubblicazioni. Per questo motivo la tua ricerca non dà
soddisfazione.
Oh sì che ricordo bene. Queste le tue testuali parole:

[cit.] "É un articolo molto ben scritto e può permetterti di giustificare l'esecuzione di Frescobaldi con il temperamento equabile. "

E invece quell'articolo dice tutto il contrario. *Tutto il contrario*. Proprio come ti scrissi un po' di giorni fa (senza leggerlo, peraltro, l'articolo). Ma se proprio insisti ad applicarlo, questo temperamento equabile, potresti farmi capire come si giustifica, ad esempio, nelle "cento partite sopra la passacaglia", che è l'esempio più candidabile ?
a***@yahoo.com
2019-10-08 15:18:14 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Così mi ricordo che suggeristi, un po' di tempo fa, quando si parlò dell'argomento.
Ricordi male. Sostengo che era favorevole al temperamento equabile.
Poi, punto di vista personale, credo che si componga per gli strumenti
di cui si dispone e si pubblichi per gli strumenti a disposizione di chi
compra le pubblicazioni. Per questo motivo la tua ricerca non dà
soddisfazione.
[cit.] "É un articolo molto ben scritto e può permetterti di giustificare l'esecuzione di Frescobaldi con il temperamento equabile. "
E invece quell'articolo dice tutto il contrario. *Tutto il contrario*. Proprio come ti scrissi un po' di giorni fa (senza leggerlo, peraltro, l'articolo). Ma se proprio insisti ad applicarlo, questo temperamento equabile, potresti farmi capire come si giustifica, ad esempio, nelle "cento partite sopra la passacaglia", che è l'esempio più candidabile ?
Ahimè, in che brutto vicolo cieco si è cacciato il nostro Acremone...
Acremone
2019-10-08 16:15:35 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
Ahimè, in che brutto vicolo cieco si è cacciato il nostro Acremone...
Per ora è abbastanza gradevole. Speriamo.
Acremone
2019-10-08 16:12:56 UTC
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Post by a***@yahoo.com
potresti farmi capire come si giustifica, ad esempio, nelle "cento partite sopra la passacaglia", che è l'esempio più candidabile ?
Elementare: prendi un clavicembalo, lo accordi con il temperamento
equabile e, forte del fatto che l'autore era favorevole all'uso di
questo stesso temperamento, fai un'esecuzione che ha buone probabilità
di non tradirne lo spirito.
a***@yahoo.com
2019-10-08 16:35:34 UTC
Permalink
Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
potresti farmi capire come si giustifica, ad esempio, nelle "cento partite sopra la passacaglia", che è l'esempio più candidabile ?
Elementare: prendi un clavicembalo, lo accordi con il temperamento
equabile e, forte del fatto che l'autore era favorevole all'uso di
questo stesso temperamento, fai un'esecuzione che ha buone probabilità
di non tradirne lo spirito.
Non direi proprio, dato che le cento partite sono, lo dice il Barbieri stesso, concepite per uno strumento con due-tre tasti spezzati. Dunque a che pro usare il temperamento equabile? Nota che ti ho indicato il brano più candidabile a questo temperamento, eh!
a***@yahoo.com
2019-10-08 16:40:23 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
potresti farmi capire come si giustifica, ad esempio, nelle "cento partite sopra la passacaglia", che è l'esempio più candidabile ?
Elementare: prendi un clavicembalo, lo accordi con il temperamento
equabile e, forte del fatto che l'autore era favorevole all'uso di
questo stesso temperamento, fai un'esecuzione che ha buone probabilità
di non tradirne lo spirito.
Non direi proprio, dato che le cento partite sono, lo dice il Barbieri stesso, concepite per uno strumento con due-tre tasti spezzati. Dunque a che pro usare il temperamento equabile? Nota che ti ho indicato il brano più candidabile a questo temperamento, eh!
Ma io penso, Acremone, che tu davvero ti stia infognando in un mare magnum di cose oscure per te...
Acremone
2019-10-08 16:54:51 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Ma io penso, Acremone, che tu davvero ti stia infognando in un mare magnum di cose oscure per te...
Ti faccio un regalo. Mi hai dato qualche attimo di spensieratezza e te
ne sono grato. Poi di cose oscure, che a voi mediterranei cattolici
piacciono sempre:

Oh, lo sai che se la suoni con una tastiera temperata da Zarlino, suona
bene lo stesso?

E invece questo fa abbastanza schifo?

Acremone
2019-10-08 16:49:33 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Non direi proprio, dato che le cento partite sono, lo dice il Barbieri stesso, concepite per uno strumento con due-tre tasti spezzati.
Perché se un autore è favorevole al temperamento equabile, ci sono
ottime probabilità che uno strumento temperato in quel modo non tradisca
le sue intenzioni. Mi sembra semplice da capire.
Sulla scelta del repertorio si può comunque ragionare, anzi mi
piacerebbe anche farlo, soprattutto da una prospettiva biografica.

Uno strumento con i tasti spezzati risolve molti problemi, spesso gli
stessi che sono stati alla base dello sviluppo dei diversi temperamenti.
Come succede in questi casi, risolvi un problema e ne sollevi altri.
Post by a***@yahoo.com
Dunque a che pro usare il temperamento equabile? Nota che ti ho indicato il brano più candidabile a questo temperamento, eh!
Che sia il più candidabile, non so. Si tratta di una tua convinzione
che, dato che sei meridionale, non credo che condividerò.
a***@yahoo.com
2019-10-08 16:57:38 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Non direi proprio, dato che le cento partite sono, lo dice il Barbieri stesso, concepite per uno strumento con due-tre tasti spezzati.
Perché se un autore è favorevole al temperamento equabile, ci sono
ottime probabilità che uno strumento temperato in quel modo non tradisca
le sue intenzioni. Mi sembra semplice da capire.
Non hai risposto e non ci stai capendo *un cazzo di niente*.
Post by Acremone
Uno strumento con i tasti spezzati risolve molti problemi, spesso gli
stessi che sono stati alla base dello sviluppo dei diversi temperamenti.
Come succede in questi casi, risolvi un problema e ne sollevi altri.
Quali altri problemi solleverebbero i tasti spezzati? Senza contare che il Barbieri spiega, tra le righe (sempre che uno le sappia leggere) pure come mettere *una pezza* agli unici due problemi che ci potrebbero essere (senza dunque ricorrere al temperamento equabile, totalmente privo di giustificazione).
Post by Acremone
Che sia il più candidabile, non so.
Ah, ma allora scegliene uno tu. Io ti sto suggerendo un brano limite proprio per venirti incontro.
a***@yahoo.com
2019-10-08 17:02:28 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by Acremone
Che sia il più candidabile, non so.
Ah, ma allora scegliene uno tu. Io ti sto suggerendo un brano limite proprio per venirti incontro.
Peraltro lo dice il Barbieri stesso che è il più candidabile...
Ma scusa? Non eri d'accordo con il Barbieri?
a***@yahoo.com
2019-10-08 17:16:15 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by a***@yahoo.com
Post by Acremone
Che sia il più candidabile, non so.
Ah, ma allora scegliene uno tu. Io ti sto suggerendo un brano limite proprio per venirti incontro.
Peraltro lo dice il Barbieri stesso che è il più candidabile...
Ma scusa? Non eri d'accordo con il Barbieri?
Oh come ti stai infognando di brutto, Acremone. Non so neanche quanto abbia senso continuare a sparare sulla croce rossa...
Acremone
2019-10-09 07:08:55 UTC
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Post by Acremone
Perché se un autore è favorevole al temperamento equabile, ci sono
ottime probabilità che uno strumento temperato in quel modo non tradisca
le sue intenzioni. Mi sembra semplice da capire.
Non hai risposto e non ci stai capendo*un cazzo di niente*.
Ok, relax, non sei tu che non capisci, sono io che non sono all'altezza
di capirti. Però mi devi un caffè e tieni presente che sto mentendo per
compiacerti.
Post by Acremone
Che sia il più candidabile, non so.
Ah, ma allora scegliene uno tu.
Come ricorderai, tu hai montato una critica cieca, sgangherata e
dissacrante contro Frescobaldi a favore di qualche compositore
napoletano che neppure ricordo. Quando ti ho fatto notare che il Nostro
non era esattamente l'ultimo degli sprovveduti
<https://it.wikipedia.org/wiki/Girolamo_Frescobaldi>, hai fatto una
citazione sbilenca (senza fonte, forse Doni
<https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Doni>) e da lì hai
spostato tutto il tuo livore sui temperamenti.

Anche se non suoni, sicuramente saprai che il temperamento equabile
sistema un po' tutti i problemi, toglie la patina di antico alla musica
ed elimina la tensione che si crea allontanandosi dai tasti bianchi. Il
principale problema è proprio quando quella tensione potrebbe essere
stata voluta dal compositore e proprio per questo dà carattere
all'esecuzione. Difficile capirlo, si tratta di una scelta che sta nelle
mani dell'interprete per quanto riguarda il repertorio e nelle mani
della provvidenza per quanto riguarda l'organo.
Forse, ma non mi è dato saperlo, questa tensione Frescobaldi l'ha odiata
per tutta la vita e sarebbe stato felicissimo di aver un organo
accordato come una tastiera elettronica del XXI secolo. Il fatto è che
non lo so, per cui considero questa ipotesi solo come una teoria
verosimile a causa della polemica con Doni e nulla di più.

Se mi trovassi nella situazione di dover scegliere qualcosa di
Frescobaldi da eseguire con il temperamento equabile, sarebbe
interessante vedere nello sviluppo delle composizioni nel corso della
sua vita di se queste riflettono in qualche modo il suo atteggiamento
verso i diversi temperamenti del suo tempo. Potrebbe essere argomento
per una tesi di laurea oppure, accontendandosi, per un thread. Io, così,
su due piedi, non saprei.
Se devo proprio, giusto per farti felice, partirei dalle canzoni del
secondo libro. Insomma, starei su quelle composizioni con pochi tasti
neri. Cercherei di essere prudente, ma se ne può parlare.
a***@yahoo.com
2019-10-09 09:00:45 UTC
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Post by Acremone
Post by Acremone
Perché se un autore è favorevole al temperamento equabile, ci sono
ottime probabilità che uno strumento temperato in quel modo non tradisca
le sue intenzioni. Mi sembra semplice da capire.
Non hai risposto e non ci stai capendo*un cazzo di niente*.
Ok, relax, non sei tu che non capisci, sono io che non sono all'altezza
di capirti. Però mi devi un caffè e tieni presente che sto mentendo per
compiacerti.
Post by Acremone
Che sia il più candidabile, non so.
Ah, ma allora scegliene uno tu.
Come ricorderai, tu
Come ricorderò, io ti ho appena fatto una domanda *molto precisa*, alla quale non stai rispondendo.

Tu hai affermato che quello del Barbieri "É un articolo molto ben scritto e può permetterti di giustificare l'esecuzione di Frescobaldi con il temperamento equabile.". E io ti ho più volte fatto notare che il Barbieri dice l'esatto contrario di questa tua conclusione. Tant'è che anche l'esempio più al limite (le cento partite sopra la passacaglia) si risolve con due tasti spezzati, e non ha *nessuna* giustificazione nel temperamento equabile. *Nessuna*.
Tu allora hai scritto che i tasti spezzati risolvono alcuni problemi e ne sollevano altri.

La domanda, per la seconda volta, è: QUALI?

Nota che io ti ho pure anticipato che bastano allora due pezze, se proprio vuoi evitarli questi tasti spezzati; ma posso aggiungere che, volendo, si può fare pure a meno di quelle. Perché tu sai che non si può ricorrere al temperamento equabile come alternativa ai tasti spezzati, vero?
Acremone
2019-10-09 10:15:37 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Perché tu sai che non si può ricorrere al temperamento equabile come alternativa ai tasti spezzati, vero?
Tasti spezzati e temperamento equabile nascono per far fronte allo
stesso problema e, anziché coesistere rafforzandosi a vicenda, sono
alternativi l'uno all'altro. Ti faccio un riassunto sul tema senza
pretendere di essere esaustivo, sono tutte cose che troverai scritte
meglio cercando in wikipedia e su google.

Tasti spezzati
Vantaggi: consentono (entro certi limiti) l'esecuzione di brani con
strumenti a tastiera che soffrono il fatto che, in assenza di
temperamento, i gradi di una tastiera vengono accordati a partire da una
nota fondamentale. In pratica permetto di avere due tasti neri al posto
di uno: la "versione" diesis e quella bemolle.
Svantaggi: costo di produzione e manutenzione dello strumento più
elevato e maggiore difficoltà di esecuzione.

Temperamento equabile
Vantaggi: risolve alla radice il problema del temperamento
Svantaggi: si tratta di un appiattimento, una equa distribuzione in 12
intervalli uguali all'interno di un'ottava che elimina la distinzione
tra diesis e bemolli per lo stesso tasto nero. Vedi
<https://it.wikipedia.org/wiki/Temperamento_equabile>. Per questo motivo
gli intervalli sono leggermente "sbagliati", ad esempio la terza
maggiore temperata equabile è crescente rispetto a quella naturale.

Per questa ragione una soluzione è alternativa all'altra e non troverai
mai una tastiera con temperamento equabile e tasti spezzati. Anzi la
diffusione di buoni temperamenti (non necessariamente equabili) portò
alla sparizione delle tastiere con i tasti spezzati.
a***@yahoo.com
2019-10-09 11:50:07 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Perché tu sai che non si può ricorrere al temperamento equabile come alternativa ai tasti spezzati, vero?
Tasti spezzati e temperamento equabile nascono per far fronte allo
stesso problema e, anziché coesistere rafforzandosi a vicenda, sono
alternativi l'uno all'altro. Ti faccio un riassunto sul tema senza
pretendere di essere esaustivo, sono tutte cose che troverai scritte
meglio cercando in wikipedia e su google.
Tasti spezzati
Vantaggi: consentono (entro certi limiti) l'esecuzione di brani con
strumenti a tastiera che soffrono il fatto che, in assenza di
temperamento, i gradi di una tastiera vengono accordati a partire da una
nota fondamentale. In pratica permetto di avere due tasti neri al posto
di uno: la "versione" diesis e quella bemolle.
Svantaggi: costo di produzione e manutenzione dello strumento più
elevato e maggiore difficoltà di esecuzione.
Temperamento equabile
Vantaggi: risolve alla radice il problema del temperamento
Svantaggi: si tratta di un appiattimento, una equa distribuzione in 12
intervalli uguali all'interno di un'ottava che elimina la distinzione
tra diesis e bemolli per lo stesso tasto nero. Vedi
<https://it.wikipedia.org/wiki/Temperamento_equabile>. Per questo motivo
gli intervalli sono leggermente "sbagliati", ad esempio la terza
maggiore temperata equabile è crescente rispetto a quella naturale.
Per questa ragione una soluzione è alternativa all'altra e non troverai
mai una tastiera con temperamento equabile e tasti spezzati. Anzi la
diffusione di buoni temperamenti (non necessariamente equabili) portò
alla sparizione delle tastiere con i tasti spezzati.
Ahahhahahahahaha. E qui ti volevo. No. No. No. Ommadonna che confusione bestia hai nel cervello. E che buchi neri di armonia e teoria musicale. No, no. Fermo lì. Cancella tutto. Reset anzi Power off.

Il temperamento equabile non lo puoi certo usare nelle cento partite (e in qualsiasi altro brano di Frescoabdli, ma io ti ho indicato le cento partite proprio per venirti incontro) per supplire la mancanza di due (leggasi *due*) tasti spezzati. Basta semplicemente mettere la pezza che tra le righe suggerisce Barbieri. Pagina 410 (e io aggiungo che posso dimostrare che non serve neanche quella pezza, ma farei discorsi troppo complicati per la tua scatola cranica, quindi per ora soprassediamo).

Capisci? Se proprio non hai questi due tasti spezzati, basta una semplice pezza, senza andare a scombinare, senza alcun motivo, gli altri tasti, compromettendo l' ***** armonia ***** del brano. E di conseguenza l' *** intonazione *** (intonazione nel vero senso della parola: nel TONO).

No, Acremone caro. Non è così che si usa il temperamento equabile. Il temperamento equabile lo si usa per tutt'altro, e non ha certo una giustificazione pratica in Frescobaldi. Deve infatti avere una giustificazione **** armonica ****. Altrimenti, col temperamento equabile ci fai la carta bianca della famosa scenetta di Totò.

Non so: hai mai sentito qualche settima diminuita, o sesta eccedente, o quinta aumentata etc. etc. che, per attrazione dei semitoni, modula pur in *apotome*? Perché sai, verso la fine del settecento, i compositori inventarono un nuovo sistema di ** modulazioni ** e risoluzioni che sono l'unica (leggasi: l'*unica*) ragione per usare detto temperamento. A meno che non si lavori sulla * scala cromatica * al di fuori del tono, altra cosa del tutto da escludere in Frescobaldi.

E anche a proposito di quest'ultimo caso, sai quante cose ci sarebbero da discutere?? Eh già: perché Trabaci fa proprio vedere, per filo e per segno, come si lavora sulla ** scala cromatica ** anziché sul ** tono cromatico **, offrendo esempi per l'uno e per l'altro, al contrario di Frescobaldi che usa solo la prima facendo pasticci proprio perché ignorante del tono cromatico.

Io non so perché ti stai infognando in queste discussioni, Acremone carissimo, ma ti consiglio sul serio di lasciar perdere. Stai facendo una confusione bestia su tutto, tutto, tutto. Ma attendiamo la nuova risposta...
b***@gmail.com
2019-10-09 12:20:22 UTC
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Post by a***@yahoo.com
che buchi neri di armonia e teoria musicale
Ecco, è proprio quello che pensiamo quando leggiamo
i tuoi testi sconclusionati :-)
Post by a***@yahoo.com
Il temperamento equabile non lo puoi certo usare
nelle cento partite (e in qualsiasi altro brano
di Frescoabdli
Ma è un altro dei tuoi scherzi? Il temperamento
equabile lo puoi usare per tutto. Il problema non è
suonare la musica antica su uno strumento accordato
con i criteri attuali, ma il contrario, cioè
suonare un brano concepito per uno strumento
temperato equabilmente su uno strumento accordato
diversamente. Ecco, questo sì che potrebbe causare
qualche brivido :-)
a***@yahoo.com
2019-10-09 12:30:56 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
che buchi neri di armonia e teoria musicale
Ecco, è proprio quello che pensiamo quando leggiamo
i tuoi testi sconclusionati :-)
Post by a***@yahoo.com
Il temperamento equabile non lo puoi certo usare
nelle cento partite (e in qualsiasi altro brano
di Frescoabdli
Ma è un altro dei tuoi scherzi? Il temperamento
equabile lo puoi usare per tutto.
No, ti prego non mi far leggere queste cose. Manco ho la forza di rispondere.
b***@gmail.com
2019-10-09 12:47:55 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
No, ti prego non mi far leggere queste cose.
Manco ho la forza di rispondere.
Finalmente una buona notizia!
Scherzi a parte, che ho scritto di male? Abbiamo
alle spalle più di un secolo e mezzo di musiche
antiche suonate al pianoforte: ci abbiamo fatto
il callo, siamo vaccinati.


Ma prova a suonare un brano di Liszt sopra un
clavicordo accordato con la scala pitagorica o
con il temperamento mesotonico, e poi dimmi
l'effetto che ti fa.
a***@yahoo.com
2019-10-09 13:21:56 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
No, ti prego non mi far leggere queste cose.
Manco ho la forza di rispondere.
Finalmente una buona notizia!
Scherzi a parte, che ho scritto di male?
Hai scritto di male hai risposto ad una frase frase tagliata a metà. Cosa scorrettissima, al fine di distorce il discorso, che non merita neanche una risposta.


Abbiamo
Post by b***@gmail.com
alle spalle più di un secolo e mezzo di musiche
antiche suonate al pianoforte: ci abbiamo fatto
il callo, siamo vaccinati.
http://youtu.be/XlsutJzju30
E quindi? Cosa dovrebbe dimostrare il fatto che ci siamo abituati a sentire musiche antiche col temperamento equabile, rispetto al discorso che si faceva?

A parte il fatto che sentire in cadenza, come diceva Doni, davvero il semitono *cantabile*, cioè quello *diatonico*, vale a dire quello del *tono* (e che dunque consente l'intonazione), è una ***delizia*** destinata a poche orecchie. Che prima, ahinoi, era pratica comune.
Post by b***@gmail.com
Ma prova a suonare un brano di Liszt sopra un
clavicordo accordato con la scala pitagorica o
con il temperamento mesotonico, e poi dimmi
l'effetto che ti fa.
ROTFL. Ma va? Grandi scoperte, questo Bills.
b***@gmail.com
2019-10-09 14:09:34 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Hai scritto di male hai risposto ad
una frase frase tagliata a metà.
Ho risposto a ciò che esigeva una
risposta. Il resto, quello che ho
tagliato, non aggiunge, non toglie
né muta il senso della parte cui ho
risposto.
Post by a***@yahoo.com
Cosa dovrebbe dimostrare il fatto
che ci siamo abituati a sentire
musiche antiche col temperamento
equabile, rispetto al discorso che
si faceva?
Era proprio quello, il discorso che
si faceva. Avevi scritto (frase
intera, da maiuscola iniziale a
Post by a***@yahoo.com
Non è così che si usa il
temperamento equabile.
E allora ho replicato che il
temperamento equabile si può usare
e anzi viene usato per tutto.
Mentre le accordature antiche no
(ammetto che questo è lapalissiano,
ma se non si dice tutto per filo e
per segno t'inalberi e t'offendi,
oppure non capisci).

Sei un tipo strano, guagliò. Le
stesse cose dette con parole anche
solo lievemente diverse ti fanno
reagire in modo diametralmente
opposto. Sicuro di star bene?
a***@yahoo.com
2019-10-09 14:53:40 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Hai scritto di male hai risposto ad
una frase frase tagliata a metà.
Ho risposto a ciò che esigeva una
risposta. Il resto, quello che ho
tagliato, non aggiunge, non toglie
né muta il senso della parte cui ho
risposto.
Al contrario, la frase per esteso ha un significato del tutto diverso da quello che si desume dalla metà che tu, assai scorrettamente, hai tagliato.
Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
Non è così che si usa il
temperamento equabile.
E allora ho replicato che il
temperamento equabile si può usare
e anzi viene usato per tutto.
Quello di cui parli tu non è alcun uso **finalizzato** del temperamento equabile. Dell'uso corrente (vale a dire: consuetudine non motivata, derivante semplicemente dalla pratica ottocentesca applicata passivamente su musiche completamente estranee a quel contesto) non me ne frega nulla. E' roba che va bene per le orecchie mal addestrate. E' neanche è quello di cui si stava discutendo in questo thread. L'uso del temperamento equabile è ***finalizzato*** quando tu fai cose specifiche nell'armonia, a costo di tollerare consapevolmente le note stonate che ne conseguono. Ma questi sono discorsi di cui non hai la più pallida idea. Nel thread precedente accenno a qualche esempio. Parti da lì, invece di rispondere alla cieca.
b***@gmail.com
2019-10-09 15:29:44 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Quello di cui parli tu non è alcun uso
**finalizzato** del temperamento equabile.
Dell'uso corrente (vale a dire: consuetudine
non motivata, derivante semplicemente dalla
pratica ottocentesca applicata passivamente
su musiche completamente estranee a quel
contesto) non me ne frega nulla. E' roba
che va bene per le orecchie mal addestrate.
Cavolo!, sembra che tu sia venuto su ascoltando
solo ed esclusivamente musica suonata sulle
scale naturali e pitagoriche :-)
Scommetto che sai accordare un clavicordo
secondo il temperamento mesotonico senza
usare né diapason né tuner, e che quando
ti suonano un intervallo di terza maggiore
sai dire senza esitazione si sia naturale o
temperata.
Di' la verità: è stato il birbo Acremone a
modificarti l'hi-fi in modo che ne uscissero
solo armonie ben temperate, per il gusto di
toglierti il piacere di quelle delizie
destinate a poche orecchie?
Marco_F
2019-10-09 15:57:44 UTC
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Post by b***@gmail.com
Post by a***@yahoo.com
E' roba
che va bene per le orecchie mal addestrate.
Scommetto che sai accordare un clavicordo
secondo il temperamento mesotonico senza
usare né diapason né tuner, e che quando
ti suonano un intervallo di terza maggiore
sai dire senza esitazione si sia naturale o
temperata.
Beh, sentire la differenza tra una terza pura e quella del temperamento
equabile ci riesce anche il mio cane, di pura razza meticcia, che
quando sente suonare musica antica col temperamento equabile e quelle
merdosissime terze crescenti comincia a guaire e cerca rifugio sotto al
tavolo. Gli mancano gli affetti, e ha ragione :-)
Marco_F
2019-10-09 16:03:43 UTC
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Post by a***@yahoo.com
A parte il fatto che sentire in cadenza, come diceva Doni, davvero il
semitono *cantabile*, cioÚ quello *diatonico*, vale a dire quello
del *tono* (e che dunque consente l'intonazione), Ú una
***delizia*** destinata a poche orecchie.
Su questo hai così ragione che potremmo scolpirlo sulla pietra. Sonare
quelle musiche, scritte pensate per l'accoratura mesotonica, sul
temperamento equabile per giunta godendone dovrebbe essere perseguito
con punizioni corporali. Se uno invece ci soffre allora c'è l'attenuante
e si può commutare la pena corporale in un lavoro socialmente utile,
tipo andare a fare flashmob nelle stazioni di metro e treni col
integrali di Trabaci e Mayone sul cembalo accordato mesotonico.
Acremone
2019-10-09 13:54:02 UTC
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Il temperamento equabile non lo puoi certo usare nelle cento partite (e in qualsiasi altro brano di Frescoabdli, ma io ti ho indicato le cento partite proprio per venirti incontro) per supplire la mancanza di due (leggasi*due*) tasti spezzati.
No, fermo: ti voglio preciso, non fare il solito napoletano.
Ci sono due concetti
1) Il temperamento equabile non lo puoi certo usare nelle cento partite
e
2) per supplire la mancanza di due (leggasi*due*) tasti spezzati

Io ti ho risposto al punto (1) in modo compiuto e, come tutti coloro i
quali si occupano di musica antica (tu no, dato che non suoni neppure il
citofono), con una serie di ovvietà.
il punto (2) ti serve solo a fare polemica. Una polemica sterile e
pasticciona.

Se poi vuoi fare discorsi seri, cita con precisione. La pagina 410
dell'articolo che ti ho citato io non dice assolutamente quello che
sostieni. Se proprio vuoi, copia qui qualche frase, metti i link giusti
e forse sarai leggermente più credibile.
No, Acremone caro. Non è così che si usa il temperamento equabile. Il temperamento equabile lo si usa per tutt'altro, e non ha certo una giustificazione pratica in Frescobaldi.
Perché Frescobaldi compose, e soprattutto pubblicò, per gli strumenti
che aveva lui e i suoi colleghi. Perbacco!
Se tu suonassi, lo sapresti: col temperamento equabile funziona tutto,
però manca un po' di sale. Se conosci un organista, non fartelo spiegare
(che poi ci litighi) fattelo suonare. Le cose le devi sentire con le
orecchie.
Perché sai, verso la fine del settecento, i compositori inventarono un nuovo sistema di ** modulazioni ** e risoluzioni che sono l'unica (leggasi: l'*unica*) ragione per usare detto temperamento.
Quest'affermazione è ridicola e ti sfido a darmi dei riferimenti
bibliografici a riguardo. Specialmente per l'aggettivo "unica".
Eh già: perché Trabaci fa proprio vedere, per filo e per segno, come si lavora sulla ** scala cromatica ** anziché sul ** tono cromatico **, offrendo esempi per l'uno e per l'altro, al contrario di Frescobaldi che usa solo la prima facendo pasticci proprio perché ignorante del tono cromatico.
E pur lui torna qui, qual linea al centro
Qual foco a sfera e qual ruscello al mare

Parli, scrivi, argomenti e pur torni a schiantarti sull'unica idea con
cui riesci a pensare alla musica: uno sterile elenco di tecniche fini a
loro stesse. Se un autore usa le tecniche che ti aggradano, allora è un
genio. Se no, un poveretto. Peccato... così non vai da nessuna parte.
Stai facendo una confusione bestia su tutto, tutto, tutto. Ma attendiamo la nuova risposta...
Non mi sento confuso, anzi. Tutto mi sembra chiarissimo.
a***@yahoo.com
2019-10-09 14:45:22 UTC
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Post by Acremone
Il temperamento equabile non lo puoi certo usare nelle cento partite (e in qualsiasi altro brano di Frescoabdli, ma io ti ho indicato le cento partite proprio per venirti incontro) per supplire la mancanza di due (leggasi*due*) tasti spezzati.
No, fermo: ti voglio preciso, non fare il solito napoletano.
Ci sono due concetti
1) Il temperamento equabile non lo puoi certo usare nelle cento partite
e
2) per supplire la mancanza di due (leggasi*due*) tasti spezzati
Io ti ho risposto al punto (1) in modo compiuto e, come tutti coloro i
quali si occupano di musica antica (tu no, dato che non suoni neppure il
citofono), con una serie di ovvietà.
il punto (2) ti serve solo a fare polemica. Una polemica sterile e
pasticciona.
Se poi vuoi fare discorsi seri, cita con precisione. La pagina 410
dell'articolo che ti ho citato io non dice assolutamente quello che
sostieni. Se proprio vuoi, copia qui qualche frase,
Pag. 410: "Benché per la MASSIMA parte delle sue composizioni sia sufficiente un regolare temperamento mesotonico, non si può ad ogni modo escludere a priori che il ferrarese potesse (talvolta) modificarlo in modo da conferire una funzione 'bivalente' ad alcuni tasti cromatici". Ecco la *pezza* di cui ti parlavo. Altro che "temperamento equabile", ROFTL. Quale migliore pezza per due tasti spezzati che mancano? Il temperamento equabile deve invece avere una giustificazione *** armonica ***, altrimenti fai solo note stonate, cioè non nel tono. Ma questo non lo capirai mai, perché hai una conoscenza terra-terra (o addirittura nulla) dell'armonia.
Post by Acremone
Perché sai, verso la fine del settecento, i compositori inventarono un nuovo sistema di ** modulazioni ** e risoluzioni che sono l'unica (leggasi: l'*unica*) ragione per usare detto temperamento.
Quest'affermazione è ridicola e ti sfido a darmi dei riferimenti
bibliografici a riguardo. Specialmente per l'aggettivo "unica".
ROOOOOOOOOOOOOTFL. Ma quali "riferimenti bibliografici" ahahhahaha. Cristo Santo, a te manca proprio l' ABC dell'armonia. Io ti consiglio un buon libro di *armonia moderna*. Così inizi a vedere come si sfrutta il temperamento equabile per fare ponti su settime diminuite, seste eccedenti etc. Ma se vuoi, anziché "riferimenti bibliografici" (ahahhahahahah) possiamo fare esempi specifici eh, di compositori di fine '700 e prima metà dell'800 che si sbizzarriscono su queste cose. Partitura alla mano, eh.
In quanto all'aggettivo *unica*, le consonanze sopra ogni tasto e il trasporto sui dodici semitoni sono ragioni assolutamente fittizie. Dato che il gioco non vale la candela, te lo dicono pure Doni e Della Valle (sempre che tu sappia leggere quello che provi a leggere).
Ma con le modulazioni di cui sopra il gioco sì che vale la candela. Cioè si sacrifica l'intonazione per saltare da una tonalità all'altra. Cioè vi è ubna ragione così forte che si sopporta quel che di negativo ne consegue. Niente di niente di niente che ci sia in Frescobaldi.

Ma tu pensi che il temperamento equabile sia una valida alternativa alla mancanza di tasti spezzati: ahahahahhahaha.
Post by Acremone
Eh già: perché Trabaci fa proprio vedere, per filo e per segno, come si lavora sulla ** scala cromatica ** anziché sul ** tono cromatico **, offrendo esempi per l'uno e per l'altro, al contrario di Frescobaldi che usa solo la prima facendo pasticci proprio perché ignorante del tono cromatico.
E pur lui torna qui, qual linea al centro
Qual foco a sfera e qual ruscello al mare
Parli, scrivi, argomenti e pur torni a schiantarti sull'unica idea con
cui riesci a pensare alla musica: uno sterile elenco di tecniche fini a
loro stesse. Se un autore usa le tecniche che ti aggradano, allora è un
genio. Se no, un poveretto. Peccato... così non vai da nessuna parte.
No, no, si va da molte parti. Ad esempio si capisce, in virtù di Trabaci, cosa sia un *tono cromatico* e come mai Frescobaldi lo eviti per ridursi alla sola scala cromatica. Capisco che per te questi siano "sterili elenchi di tecniche". Del resto, qual miglior modo per apprezzare Frescobaldi di quello di non capirci nulla? Un po' come la questione del Palazzo dei Diamanti. Capolavoro unico del Rinascimento. Facile dirlo, ignorando completamente Novello da San Lucano. Conosci invece Novello da San Lucano e arriva la doccia fredda. Ma lo studioso serio del Palazzo dei Diamanti non dovrebbe aver paura di prendere una doccia fredda. Oggi che la conoscenza è accessibile a tutti, la *doccia fredda* dovrebbe essere una gioia per tutti, dato che è il miglior sistema per svegliarsi dal letargo...
Acremone
2019-10-11 08:23:41 UTC
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Post by a***@yahoo.com
ROOOOOOOOOOOOOTFL. Ma quali "riferimenti bibliografici" ahahhahaha. Cristo Santo, a te manca proprio l' ABC dell'armonia.
Se vuoi te lo dico: quanto sei bravo, hai ragione. Mi hai preso per
sfinimento, come per le barcarole barocche.
Post by a***@yahoo.com
Ma tu pensi che il temperamento equabile sia una valida alternativa alla mancanza di tasti spezzati: ahahahahhahaha.
Ma quando mai. Ho solo detto che sono due soluzioni diverse (e
inconciliabili) per lo stesso problema e non credo di essere stato
originale.
a***@yahoo.com
2019-10-11 09:26:22 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Ma tu pensi che il temperamento equabile sia una valida alternativa alla mancanza di tasti spezzati: ahahahahhahaha.
Ma quando mai. Ho solo detto che sono due soluzioni diverse (e
inconciliabili) per lo stesso problema e non credo di essere stato
originale.
TU hai scritto [cit.] "Tasti spezzati e temperamento equabile nascono per far fronte allo stesso problema e, anziché coesistere rafforzandosi a vicenda, sono
ALTERNATIVI l'uno all'altro."

Ahahhahahaha. Ora ti stai rimangiando le parole, pasticciando con in concetti. ROTFL. Ma dai, Acremone, continua!
Acremone
2019-10-11 11:05:39 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by Acremone
Ma quando mai. Ho solo detto che sono due soluzioni diverse (e
inconciliabili) per lo stesso problema e non credo di essere stato
originale.
TU hai scritto [cit.] "Tasti spezzati e temperamento equabile nascono per far fronte allo stesso problema e, anziché coesistere rafforzandosi a vicenda, sono
ALTERNATIVI l'uno all'altro."
Ahahhahahaha. Ora ti stai rimangiando le parole, pasticciando con in concetti. ROTFL. Ma dai, Acremone, continua!
La prima volta ho scritto "alternativi", la seconda ho scritto
"inconciliabili". Dici che è grave? No, perché mi stai sgridando ma io
ho fatto tutto per bene, accidenti. Cosa stai sognando?
a***@yahoo.com
2019-10-11 12:30:12 UTC
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(Per Acremone)

TU hai scritto [cit.] "Tasti spezzati e temperamento equabile nascono per far fronte allo stesso problema e, anziché coesistere rafforzandosi a vicenda, sono ALTERNATIVI l'uno all'altro."

Falsissimo. Sbagliato. Illogico. Il temperamento equabile non risolve alcun problema nelle composizioni del Fresco, che hanno gli accidenti tutti allineati sul mesotonico. E per le cento partite, che richiedono due leggasi due tasti spezzati, se proprio non hai questi tasti spezzati, il Barbieri ti spiega che puoi mettere due banalissime pezze e vai tranquillo. (Io peraltro aggiungo che neanche di quelle due pezze c'è bisogno, ma qui dovremmo tirare in ballo discorsi ulteriormente incomprensibili per te, dunque sorvolo).
Se invece usi in alternativa il temperamento equabile non solo non risolvi alcun problema (che, insisto, non c'è) ma ti ritrovi pure a corrompere l'intonazione dei tasti. Non è così che si usa il temperamento equabile. Ma tu non ci hai capito niente.

Detto questo, Acremone, vedo che tu non solo non capisci nulla di temperamenti. Non capisci nulla neanche di dinamiche di conversazione. E siccome quella sparata di quando invitavi tutti a stare zitti sulla questione della fuga non mi è piaciuta per niente, ti ho dato un piccolo assaggio di quello che ti attende quando ti metti di traverso *gratuitamente* rispetto alle cose che scrivo. Ma è ancora piccolo, piccolissimo. Io ti invito dunque a piantarla qui, una volta per tutte, e vedrò di regolarmi anche io, di conseguenza, nel senso della quiete del discorso. Anche perché continuare a sparare sulla croce rossa è l'ultimo dei miei divertimenti. Come si dice? A buon intenditor...
Acremone
2019-10-09 10:19:06 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Ah, ma allora scegliene uno tu.
Come ricorderai, tu
Come ricorderò, io ti ho appena fatto una domanda*molto precisa*, alla quale non stai rispondendo.
Eddai, no... tu "molto preciso" no! Se un levantino, hai un sacco di
parlantina, affascini, confondi, estrai termini esoterici come un
prestigiatore fa con il coniglio dal cilindro.... ok, sei forte.
Però, tu, preciso no! Guarda le citazioni; mai una volta che siano fatte
come dio comanda. Mai! e poi le polemiche, sempre aperte su cento
fronti, disordinate, con argomenti a cascata.
Possibile che noi meridionali dobbiamo sempre farci riconoscere?
a***@yahoo.com
2019-10-09 12:06:01 UTC
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Post by Acremone
Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Ah, ma allora scegliene uno tu.
Come ricorderai, tu
Come ricorderò, io ti ho appena fatto una domanda*molto precisa*, alla quale non stai rispondendo.
Eddai, no... tu "molto preciso" no!
Ma infatti, ci avrai fatto caso, Acremone carissimo, il mio scopo mica è quello di spiegarti le cose ordinatamente. Eh no! No, no, no. Io ti butto lì una miriade di spunti ed allusioni disorientanti, affiancati a considerazioni e domande *** molto precise *** in maniera tale che tu possa inciampare su queste ultime. Come hai appena fatto. Dopodiché, rialzato con le ossa rotte dall'inciampo, puoi riordinare il tutto il mare magnum di cose che ignori.
Acremone
2019-10-09 13:56:05 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Io ti butto lì una miriade di spunti ed allusioni disorientanti
Perché sei tu che sei disorientato, mica gli altri che ti leggono.
Però credi di avere la bussola. Per questo motivo mi piace risponderti,
sei una persona molto divertente.
Marco_F
2019-10-05 21:00:57 UTC
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Post by a***@yahoo.com
https://www.academia.edu/5135051/Il_temperamento_equabile_nel_periodo_frescobaldiano
Sapevo che prima o poi l'avresti letto (ma potevi trovarlo nella pagina
di Barbieri senza andare su academia.edu), come sapevo che avresti fatto
finata di non averci capito niente per sostenere le tue bislacche tesi,
facendo tue, fuori contesto, le parole di Doni scritte in occasione
Post by a***@yahoo.com
Ai suoi tempi Frescobaldi fu definito non a caso: "un ignorante
chenon conosce la differenza che passa tra il semitono maggiore e
quello minore".
Sei un talebano intrattabile, e ti prego di non farti esplodere :-)

Se però tu decidessi di farti esplodere sarei curioso di sapere dove lo
faresti. Io penso che sceglieresti la Venaria Reale in un giorno di
pienone :-)
a***@yahoo.com
2019-10-05 22:49:40 UTC
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Post by Marco_F
Post by a***@yahoo.com
https://www.academia.edu/5135051/Il_temperamento_equabile_nel_periodo_frescobaldiano
Sapevo che prima o poi l'avresti letto (ma potevi trovarlo nella pagina
di Barbieri senza andare su academia.edu), come sapevo che avresti fatto
finata di non averci capito niente per sostenere le tue bislacche tesi,
facendo tue, fuori contesto, le parole di Doni scritte in occasione
Post by a***@yahoo.com
Ai suoi tempi Frescobaldi fu definito non a caso: "un ignorante
chenon conosce la differenza che passa tra il semitono maggiore e
quello minore".
Mettiamo i puntini sulle i. Ho ben specificato che quella è una conclusione *mia*, non certo di Barbieri. Queste le mie parole:

"E, sempre per quel che mi riguarda, l'ovvia conclusione di tutto ciò è che Frescobaldi applicasse..." etc. etc. (e ho fatto l'esempio del ricercare cromatico)

E ho altrettanto bene specificato che le conclusioni coincidenti con le mie, di Barbieri, sono quelle per cui "non vi è alcuna ragione per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.

Non capisco cosa tu stia criticando, dunque, e perché. Ma secondo me non lo capisci neanche tu
Post by Marco_F
Sei un talebano intrattabile, e ti prego di non farti esplodere :-)
Se però tu decidessi di farti esplodere sarei curioso di sapere dove lo
faresti. Io penso che sceglieresti la Venaria Reale in un giorno di
pienone :-)
ROTFL. Solo quando il "monumento" è vuoto. E comunque sono indeciso tra quella e il Palazzo Vecchio di Firenze, o il Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Ma la lista è lunga.
Acremone
2019-10-08 07:17:59 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.
Ha, ecco....
L'analfabetismo funzionale, quello di altissimo livello livello esce
prorompente da questo post.

1) Mi dici che Frescobaldi fa schifo con argomentazioni di una
superficialità imbarazzante

2) Mi citi una polemica con Doni (senza trovare la fonte) ben nota come
supporto alla tua tesi bislacca.

3) Ti faccio capire che riguarda il temperamento equabile e che si
tratta di una polemica che in quel secolo era furente

4) Citi a sproposito l'apotome (assoluta supercazzola) che sulla
polemica Doni - Frescobaldi non c'entra per nulla, ma rinunci a capire
innamorato dal bel suono di una parola greca.
Quando suonerai certe composizioni di Bach su una tastiera non temperata
(vedi quarto di comma e sue varianti) capirai, se non ti fidi, fottiti.
Qui tutti i cembalisti sanno molto bene quello che sto dicendo.

5) Ti chiedo comunque bibliografia. Visto che sostieni che la terra è
piramidale, e ovviamente resti muto, triste e rancoroso.

6) Ti passo un paio di articoli per nulla rivoluzionari, su cui il
consenso tra i musicologi mi sembra fuori discussione. Non mi rispondi
citando altre fonti, ma scrivi quattro righe totalmente assurde, direi
metafisiche, che dimostrano crassa ignoranza e miope superficialità.

A questo punto, se hai qualche pubblicazione a supporto della tue testi
pazzoidi, indicala. Se no taci, smettila di dire stupidaggini, chiedi
scusa, cospargiti il capo di cenere, stai in penitenza, fatti un bagno
di umiltà e, finalmente, inizia a frequentare uno psicologo bravo. Io mi
divertirò meno, ma forse la tua vita sarà più felice.
Acremone
2019-10-11 08:36:22 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.
Credo anch'io. Non ho mai pensato di cercare uno strumento temperato
equabile per eseguire Frescobaldi. Credo però che, anticipando i suoi
colleghi tedeschi, fosse interessato a queste tecniche di accordatura
del clavicembalo. Questo sospetto è basato sulla polemica con Doni che
tu hai citato in modo strumentale alla tua personale polemica. Da qui è
nata tutta la tua sbilenca serie di messaggi sull'apotome.

Importante: l'articolo te l'ho segnalato io, le tue conclusioni (quelle
tue, tue personali) non risultano pervenute a parte quella di sostenere
che Frescobaldi fosse un miserabile. Resta il fatto che non ti sei
ancora vergognato. Svergognato, vergognati!
Archaeopteryx
2019-10-11 08:45:17 UTC
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Post by Acremone
Importante: l'articolo te l'ho segnalato io, le tue
conclusioni (quelle tue, tue personali) non risultano
pervenute a parte quella di sostenere che Frescobaldi
fosse un miserabile. Resta il fatto che non ti sei
ancora vergognato. Svergognato, vergognati!
Ammiro il fatto che non ti fai coinvolgere da lui, io
sbroccherei per molto meno. Per fortuna in musica la mia
competenza tecnica è zero altrimenti non gliene farei
passare una :D, e non con la tua leggerezza e ironia.
--
The man who invented autocorrect is dead.
May he roast in piss.
a***@yahoo.com
2019-10-11 10:07:46 UTC
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Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Farà piacere ai nostri Bills e Acremone sapere che Barbieri arriva alle stesse, identiche conclusioni mie. E che cioè non vi è alcuna ragione per applicare il temperamento equabile in Frescobaldi.
Credo anch'io. Non ho mai pensato di cercare uno strumento temperato
equabile per eseguire Frescobaldi.
Aahhahaha. Tant'è che hai scritto, a proposito del Barbieri:
[cit.] "É un articolo molto ben scritto e può permetterti di giustificare l'esecuzione di Frescobaldi con il temperamento equabile. "

Quindi, in definitiva, non vuoi uno strumento temperato equabile per Frescobaldi, ma suggerisci agli altri quest'idea, in virtù di un articolo che sostiene peraltro il contrario? Meraviglioso. Infatti mica l'articolo del Barbieri mica giustifica l'esecuzione di Frescobaldi con il temperamento equabile: TUTTO IL CONTRARIO! Ancor più meraviglioso. ROTFL. Senza contare un altro bell'enigma: se l'articolo del Barbieri arriva alle stesse identiche conclusioni mie, perché ** nell'altro thread ** insistevi con trombonesco sdegno ("Ti allego un documento su cui credevo di farti arrivare, come se fosse possibile ficcarti in un imbuto. Ma tu, arguto, l'hai scansato) affinché io lo leggessi?
Post by Acremone
Credo però che, anticipando i suoi colleghi tedeschi, fosse interessato a queste tecniche di accordatura del clavicembalo. Questo sospetto è basato sulla polemica con Doni
Ma quale "sospetto" ??? Guarda che si dice **a chiare lettere** che Frescobaldi fosse più che interessato. Ma lo hai letto l'articolo sì o no??? E non lo era certo al fine di usarlo in maniera cosciente. Gli serviva solo per far ** coincidere i semitoni **. Il che con la ragione del temperamento equabile non c'entra nulla, nulla, nulla, nulla, come spiegano Doni e Della Valle. E come mostreranno in pratica i compositori a fine '700.

Il temperamento equabile si usa quando si tollera una stonatura diffusa su tutti i tasti a fronte di un vantaggio ** armonico ** (utilizzo particolare dell'armonia che altrimenti ti è impedito). Che in Frescobaldi non c'è. Non si usa per altri motivi. Proprio no.

Ma siccome TU non hai la più pallida idea di cosa sia l'armonia, queste cose ti rimarranno oscure finché campi. Ora, ti prego, continua a scrivere.
Acremone
2019-10-11 11:00:25 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Quindi, in definitiva, non vuoi uno strumento temperato equabile per
Frescobaldi, ma suggerisci agli altri quest'idea,Eddai, sei sempre il
solito napoletano che mira a fregarmi con un Pino Aprile qualunque.
Io "giustifico" non "suggerisco"! Ti è mai capitato a scuola di
giustificare un'assenza? No? Te lo dico perché siccome sono (un po')
delle tue parti, so di professori che a fine anno suggeriscono agli
studenti di andare al mare anziché a scuola. Caro Egmont, ce lo chiede
l'Europa, non possiamo pensare che "giustificare" e "suggerire" siano la
stessa cosa.
Post by a***@yahoo.com
Barbieri arriva alle stesse identiche conclusioni mie, perché **
nell'altro thread ** insistevi con trombonesco sdegno ("Ti allego un
documento su cui credevo di farti arrivare, come se fosse possibile
ficcarti in un imbuto. Ma tu, arguto, l'hai scansato) affinché io lo
leggessi?
Perché speravo che scrivessi: mannaggia 'a miseria, Acré, mi
sono sbagliato. Doni ce l'ha con Frescobaldi per la solita polemica del
temperamento, roba che dura da secoli, mica per altre ragioni.
Ma tu, duro come il marmo con l'apotome n'coppa... sei rimasto arroccato.
Post by a***@yahoo.com
Post by Acremone
Credo però che, anticipando i suoi colleghi tedeschi, fosse
interessato a queste tecniche di accordatura del clavicembalo. Questo
sospetto è basato sulla polemica con Doni
Ma quale "sospetto" ??? Guarda che si dice **a chiare lettere** che
Frescobaldi fosse più che interessato.
Credo anch'io che fosse interessato! ma resta un sospetto perché il
nostro non scrisse mai di sua mano nulla in tal senso. Se però trovi
materiale ti sarò grato. Solo un cosa ti chiedo: non citare da terrone
analfabeta, cita da professore tedesco, che l'Europa ci guarda.
Post by a***@yahoo.com
Gli serviva solo per far ** coincidere i semitoni **. Il che con la
ragione del temperamento equabile non c'entra nulla, nulla, nulla,
nulla, come spiegano Doni e Della Valle. E come mostreranno in pratica
i compositori a fine '700.
Anche su questo mi piacerebbe fare una polemica infinita, ma mi manca la
forza di controbattere senza scrivere duecento righe nelle quali
cercheresti il refuso con la lente. Per cui te la do vinta e mi devi un
caffè.
Post by a***@yahoo.com
Il temperamento equabile si usa quando si tollera una stonatura
diffusa su tutti i tasti a fronte di un vantaggio ** armonico **
(utilizzo particolare dell'armonia che altrimenti ti è impedito). Che
in Frescobaldi non c'è. Non si usa per altri motivi.
I casi della vita!
Questa notte mi è comparso in sogno Trabaci e che si lamentava che una
cantante avrebbe voluto abbassare di un semitono (o era un tono?)
un'arietta in cui l'accompagnava. Mal gliene incorse, perché lo
strumento era un organo napoletano di quelli del suo tempo per cui
cambiò la cantante, tanto la voce non si tempera.
Post by a***@yahoo.com
Ora, ti prego, continua a scrivere.
Sì, lo faro, perché anche sei terrone, ignorantello, prepotente, negato
per la musica e arrogante devo ammettere che ti voglio bene.
Acremone
2019-10-11 11:07:50 UTC
Permalink
Post by a***@yahoo.com
Post by a***@yahoo.com
Quindi, in definitiva, non vuoi uno strumento temperato equabile per
Frescobaldi, ma suggerisci agli altri quest'idea,Eddai, sei sempre il
solito napoletano che mira a fregarmi con un Pino Aprile qualunque.
Mannaggia al typo e al quoting
era così
Post by a***@yahoo.com
Quindi, in definitiva, non vuoi uno strumento temperato equabile per
Frescobaldi, ma suggerisci agli altri quest'idea,
Eddai, sei sempre il solito napoletano che mira a fregarmi come un Pino
Aprile qualunque.
lzy
2019-10-11 11:51:35 UTC
Permalink
Post by Acremone
Post by a***@yahoo.com
Quindi, in definitiva, non vuoi uno strumento temperato equabile per
Frescobaldi, ma suggerisci agli altri quest'idea,Eddai, sei sempre il
solito napoletano che mira a fregarmi con un Pino Aprile qualunque.
Mannaggia al
Sentite, per alleggerire un po' il thread:
che temperamento si usa per le sonate di Scarlatti?
b***@gmail.com
2019-10-11 12:11:51 UTC
Permalink
Post by lzy
che temperamento si usa per le sonate di Scarlatti?
Mesoborbonico inequabile.
Acremone
2019-10-11 12:39:47 UTC
Permalink
Post by lzy
che temperamento si usa per le sonate di Scarlatti?
Così lo appesantisci. Accidenti!
Però, siccome mi piace mettermi nei guai, ti rispondo.

In primo luogo credo che quasi tutti gli organi italiani e iberici su
cui padre e figlio abbiano messo le mani nella loro vita fossero
temperati con il sistema mesotonico di Zarlino nelle sue varianti.
Resta il fatto che già in Alessandro ci sono composizioni che fanno
pensare che questo temperamento fosse stato superato, cosa sicuramente
realizzabile con un clavicembalo o clavicordo (se vi piace di più).
Il problema è che in Italia mancano i Werckmeister o i Kirnberger per
cui le testimonianze latitano.

Per Domenico è ancora più difficile rispondere. In primo luogo perché la
situazione era in forte evoluzione e le composizioni riflettono di
conseguenza le nuove tendenze nel temperamento e nella costruzione degli
strumenti ancora più che per il padre. Inoltre, come per quasi tutti gli
autori, non abbiamo le loro testimonianze dirette su questi argomenti.
Forse che la cosa, a loro tutti, interessasse "il giusto"?

Io comincio da qui <http://www.denzilwraight.com/Ogeil_Diss.pdf>
che pori rimanda al Barbieri

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