L'Esattore
2010-11-15 17:30:15 UTC
qualcuno tolga le castagne dal fuoco, cortesemente.
Tempo fa mi fu insegnato che l'uso dell'aggettivo "sostenuto" come
indicazione di tempo (o come ulteriore indicazione di tempo) implica un
rallentamento della "velocità" di esecuzione.
Peccato che italiano sostenuto, applicato a qualcosa che evolve nel
tempo, ha senz'altro un significato che indica velocità. Un'andatura
sostenuta, insomma, è un'andatura veloce, decisa. Quindi se leggo
"Andante sostenuto" sullo spartito, mi viene in mente di suonare più
velocemente di un Andante semplice.
Del resto che quel "sostenuto" avesse qualcosa di strano me ne ero
accorto nell'affrontare la lettura dell'Intermezzo della Cavalleria,
che è appunto un Andante sostenuto e che dunque mi sembrava
insorabilmente frainteso da molti dei più celebri direttori, che lo
prendono quasi tutti come un Adagio.
Poi però mi è venuto in mente che forse l'aggettivo "sostenuto" potesse
riferirsi al modo di suonare, cioè al sostenere i suoni, a non
lasciarli cadere, a farli durare di più. Da questo deriva forse un
"allargamento" del tempo. E però nonostante tutto ci sono alcuni brani,
forse alcuni autori, per i quali mi sembra che l'indicazione di
"sostenuto" preveda un innalzamento della velocità esecutiva.
Insomma, sono ubriaco?
Tempo fa mi fu insegnato che l'uso dell'aggettivo "sostenuto" come
indicazione di tempo (o come ulteriore indicazione di tempo) implica un
rallentamento della "velocità" di esecuzione.
Peccato che italiano sostenuto, applicato a qualcosa che evolve nel
tempo, ha senz'altro un significato che indica velocità. Un'andatura
sostenuta, insomma, è un'andatura veloce, decisa. Quindi se leggo
"Andante sostenuto" sullo spartito, mi viene in mente di suonare più
velocemente di un Andante semplice.
Del resto che quel "sostenuto" avesse qualcosa di strano me ne ero
accorto nell'affrontare la lettura dell'Intermezzo della Cavalleria,
che è appunto un Andante sostenuto e che dunque mi sembrava
insorabilmente frainteso da molti dei più celebri direttori, che lo
prendono quasi tutti come un Adagio.
Poi però mi è venuto in mente che forse l'aggettivo "sostenuto" potesse
riferirsi al modo di suonare, cioè al sostenere i suoni, a non
lasciarli cadere, a farli durare di più. Da questo deriva forse un
"allargamento" del tempo. E però nonostante tutto ci sono alcuni brani,
forse alcuni autori, per i quali mi sembra che l'indicazione di
"sostenuto" preveda un innalzamento della velocità esecutiva.
Insomma, sono ubriaco?