Post by GiuseppePost by Marco Marcelli"Ma non e' vero, sono tutte menzogne comuniste!" (cit.)
Si si....
Se ne accorgeranno da gennaio in poi......
-CUT
Caro Giuseppe,
sono parzialmente d'accordo con te. Mi permetto soltanto di fare una critica
di fondo al tuo ragionamento. Secondo me, il problema se non è
contestualizzato non
esiste.............nel senso che il taglio delle tasse in generale determina
nel medio periodo (non è conseguenziale..........anzi nel breve potrebbe
anche
avvenire l'opposto in quanto il cittadino, considerando questo come
intervento di natura straordinaria, potrebbe anche aumentare la propria
propensione al risparmio) un incremento dei consumi e quindi, in un'
economia come la nostra ben lontana dalla piena occupazione in uno stato di
equilibrio economico, un'accelerazione della produzione e del reddito
complessivo. Quindi, in linea molto teorica, i nostri governanti hanno
scoperto l'acqua calda..............aumentando il reddito imponibile la
riduzione delle aliquote potrebbe essere neutrale, soprattutto se compensata
nel breve da un taglio della spesa pubblica.............anche se per inciso
non si sono
fatti i conti con un euro ormai troppo forte rispetto che
potrebbe, soprattutto in Italia, determinare un collasso delle esportazioni
e
quindi annullare il potenziale processo virtuso precedentemente
descritto............per non parlare delle evidenti lacune strutturali del
nostro sistema che influenzano la capacità delle nostre aziende di poter
competere efficacemente in un contesto sempre piu' globalizzato.
Il problema secondo me è un altro. Questi interventi non hanno alcun senso
se realizzati in un sistema
ibrido che non ha ancora una fisionomia ben definita. In altre parole,
purtroppo in Italia non si riesce a prendere una decisione definitiva sugli
indirizzi di politica economica e fiscale...........escludo quella
monetaria che piu' delle precenti dovrebbe essere unica per l'intera area
UME. Vogliamo copiare il sistema americano...........ma poi
cerchiamo di contemperarlo alle esigenze ed alla storia italiana. Ma
l'Italia non è l'America. Il nostro sistema per esempio, mentre conta su
poche aziende globali, è costituito da un fitto e frammentato numero di
piccole e medie imprese, caratterizzato da un bassissimo rapporto di mezzi
propri e mezzi di terzi e con la consistente leva finanziaria dell'
indebitamento bancario. E' verissimo che il costo del denaro è
diminuito........ma quali sono stati i miglioramenti............tutti i
settori strategici dell'economia italiana sono in crisi!
Perchè per esempio questa caratteristica del
nostro sitema non è stato presa in considerazione nel momento in cui si
sceglievano le regole del gioco per entrare e rimanere in
Europa...............e di questo, perdonami, Berlusconi non è
colpevole. Se non si parte dal presupposto che il modello
ideale non esiste, i conti non quadreranno mai soprattutto se non si decide
finalmente una strategia di lungo periodo. Dobbiamo trovareil coraggio di
definire i nuovi principii guida del
nostro sistema economico...........in caso contrario, indipendentemente dal
colore politico di chi ci governa, continueremo a tirare una coperta che
giorno dopo giorno diventerà sempre piu' piccola e che alla
fine si strapperà.................i maghi della "partita doppia" stanno
facendo miracoli per quadrare i conti.........ma fino a quando?????
Il problema non è soltanto Berlusconi...............anche la sinistra decise
di fare
un intervento propagandistico nell'imminenza delle elezioni con una
sorta di "bonus fiscale" da riconoscere ai contribuenti...............il
vero problema è che nessuno fino
ad oggi si è assunto la responsabilità di prendere quelle decisioni che non
sono soltanto necessarie ma che ormai sono diventate
inderogabili............... Io sono sempre stato un keynesiano
convito.............10 anni fa mi avrebbero dato del fascita.........oggi
del comunista............in ogni caso sono anacronistico in quanto queste
scelte di politica economica
non possono essere piu' realizzate compiutamente a meno di una marcia
indietro che non ci sarà
perché ormai abbiamo raggiunto il punto del non ritorno............... ed a
questo punto, comunque vada, non rimare altro che cercare di andare avanti
confidando nelle parole
di schumpeter............tutti quei cambiamenti che determineranno grandi
benefici nel lungo periodo, nel breve porteranno semplicemente grandi
disagi............anche se mi rendo conto che riusultano piu' appropriate le
parole dell'immenso Rossini "Mi par d'essere con la testa in un'orrida
fucina................. e il cervello, poverello già stordito, sbalordito,
non ragiona, si confonde, si riduce ad impazzar"
Ciao
don Bartolo