Post by d***@gmail.comPost by a***@yahoo.com1) Il "ritmo puntato" è un ritmo che si compone di figure puntate.
...
Post by a***@yahoo.com2) la figura croma puntata, semicroma, croma all'inizio dell'adagio è una figura puntata.
Ma no, dài, sei probabilmente l'unica persona al mondo che consideri ritmo puntato e figura puntata due cose diverse :-D
Allora, facciamo chiarezza, giacché tanta confusione hai in testa.
Definiscesi ritmo, e parlo della definizione *AUTENTICA*, quella *CLASSICA*, quanto segue:
http://www.treccani.it/enciclopedia/rhythmos_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
"Denominazione tecnica applicata a tutte le arti in Grecia - musica, letteratura, architettura, scultura - riferentesi alla giustapposizione o alla sequenza di due quantità, o movimenti, o altro, differenti e discordi tra loro, i quali però concordano nel ricorrere periodicamente."
Non a caso, l'aritmia, dove l'alfa è privativa, dunque assenza di ritmo, presuppone proprio una mancanza della regolarità sopra descritta.
Oggi, per capire il significato della parola "ritmo", si può usare l'equivalente termine PATTERN. Ed è questo l'unico modo per dar significato alla parola ritmo che, se applicata sino agli incisi, diventa incomprensibilmente generica.
Tornando invece alla definizione *CLASSICA*, le danzatrici di Ruvo costituiscono un esempio chiarissimo di RITMO:
http://www.famedisud.it/arte-da-sud-la-misteriosa-danza-delle-nove-donne-di-ruvo-al-museo-archeologico-di-napoli/
L'unità, o misura, è data dal ripetersi del pattern marrone scuro, marrone chiaro, azzurro.
All'interno di un ritmo vi sono i cosiddetti motivi, o incisi, o figure.
Nell'adagio di Mozart se ne contano almeno tre:
1) croma puntata, semicroma, croma (primo movimento prima misura)
2) croma croma croma (secondo movimento prima misura)
3) semiminima croma (accompagnamento alla mano sinistra)
E' palese che solo la terza figura determina il ritmo, essendo ripetuta regolarmente. Si potrebbe sollevare l'obiezione che la figura 1) è ripetuta a gruppi di 4 misure. Tuttavia, siccome vi è un'unità ritmica superiore che è il METRO, è questo stesso che dà i confini alla ricorrenza periodica. Dunque la figura puntata esula da questi confini e non a caso Mozart si premura di mantenere la figura 3) quale accompagnamento anche laddove compare 1).
Post by d***@gmail.comtorniamo a barcarola e siciliana. Bisognerà riformulare la definizione di quest'ultima, che non è caratterizzata "da ritmi puntati" ma "dal ricorrere occasionale di figure puntate". Su questo siamo d'accordo?
Direi proprio di no. Nella siciliana i ritmi puntati non sono occasionali, tanto meno esulano dalla misura, come avviene in Mozart. Sono invece parti del PATTERN insito nella MISURA. E te li ho pure indicati.
Ad esempio un primo pattern è dato dalla ripetizione, all'interno di una misura di quattro movimenti, di questi motivi (come si osserva nella cantata di Scarlatti):
1) seminimina - croma 2) croma puntata - semicroma - croma 3) seminimina - croma 4) croma puntata - semicroma - croma
Poi ce ne sono altri... e lascio il piacere di trovarli a chiunque voglia farlo.
Post by d***@gmail.comOra, da parte mia ho citato autorevoli (checché tu ne dica) critici e musicologi che a proposito di questo Adagio parlano di siciliana: sei in grado di fare lo stesso con autorevoli critici e musicologi sostenitori della tesi-barcarola? Me ne basta uno.
Perdona la presunzione: tu puoi anche citarmi Einstein e io continuerò a basarmi sulla definizione *CLASSICA* del ritmo, anziché leggere le interpretazioni altrui, che mi interessano poco o nulla. La definizione classica mi basta e avanza per sgombrare la testa da qualsiasi equivoco su cosa siano un ritmo e un motivo.
Poi, se tu preferisci dar credito ad Einstein o a Paperino, e ritenere la mia tesi campata in aria, non me ne farò un cruccio, stanne certo. Anzi, buon pro ti faccia e vissero tutti felici e contenti.