Io posseggo o ho ascoltato diverse versioni del Bolero. Munch, Karajan,
Ansermet, Toscanini,
Ravel. Io penso che un punto chiave del Bolero e' il finale col cambio di
armonia e quella
mitragliata discendente col glissando degli ottoni, molto vicina al jazz
eppure cosi' ... francese
primo Novecento. Karajan e' quello che mi sembra peggio di tutti, piu'
meccanico, quasi una
parata militare, e il finale una esecuzione: orribile. Toscanini, nella
registrazione del 1939, non so
se a un certo punto si fosse anche alterato per certi reiterati errori,
sta di fatto che anche se tende
ad accelerare (ma non so se, come spesso accade nel suo caso, anche
semplicemente tenedo il
tempo da' l'impressione di accelerare, ad esempio nello scherzo della 9 di
LvB, dove stando ai
minutaggi non e' fra i piu' veloci), riesce a dare un senso di compiutezza
e di contrasto del finale
rispetto all'ipnotica reiterazione precedente (sono comunque scelte
interpretative che non
possiamo generalizzare da una sola versione, ad esempio il finale
ufficiale con la NBC, secco e
spiccio, anche in versioni non ufficiali, dei Quadri di Mussorgsky-Ravel
e' ben diverso da quello
sontuoso con La Scala). Ansermet, accreditato anche dalla conoscenza e
frequentazione con Ravel
ci ha lasciato una registrazione del Bolero, che tiene un ritmo intermedio
tra Toscanini e Ravel (ed
entrambi lo consideravano un ottimo direttore ed interprete), non e'
affatto ipnotico, e il finale
sembra un coitus interruptus. Munch da' una lettura sui 17 minuti,
rigorosa, ipnotica eppure
implacabile, e un finale molto liberatorio e una chiusa molto efficace.
Ravel (che ho nel primo
riversamento della Phlips su CD) non sapeva dirigere, e si sente, aveva
un'orchestra non molto
buona e si sente, in piu' aveva a che fare con il metodo di registrazione
a 78 giri, ossia con
interruzioni reali (non si registrava tutto di filato) ogni circa 4
minuti, per cui non poteva pensare
di aver lasciato un modello esecutivo del Bolero. Peraltro se e' vero che
Toscanini gli abbia fatto
ascoltare proprio quei dischi, si capisce anche che Toscanini, non avendo
avuto prima modo di
consultarsi con l'autore, si sia basato sull'unica traccia che aveva
disponibile (ricordo inoltre che i
78 giri da una facciata all'altra avevano anchefluttuazioni di velocita'
di registrazione , ne sanno
qualcosa i riversatori su CD, per cui magari il disco sentito da Toscanini
aveva un effetto di
accelerazione, che lui ha preso per buono; ma sono ipotesi ovviamente).
La lettera di Ravel e' apparentemente quella di uno che ha usato una
scortesia e si e' arrampicato
sugli specchi, magari perche' ha scoperto che alla base di tutto c'e'
stato un equivoco, addirittura
dice che non solo non ha criticato l'esecuzione ma addirittura applaudiva.
Mah!
L'idea del finale di Luca mi sembra calzi con l'approccio di Charles
Munch, dovrebbe piacergli.
IMHO
Ezio
Post by Luca LogiChi lo dirige troppo veloce o, peggio,
in accelerando, dimostra di non aver compreso la maggiore potenzialità
del pezzo.
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