Ehm, confesso che il Manrico di Corelli ancora mi manca. So che è una grave
lacuna: che compro? Live di Salisburgo o incisione di Schippers?
Post by enricoBergonzi mi piace
immensamente, ma credo che nello specifico gli manchi un po' di
squillo, un po' di "personaggio".
Forse hai ragione, di sicuro Manrico non è il personaggio verdiano che gli è
riuscito meglio.
Comunque mi piace parecchio.
Post by enricoL'edizione di Bonynge brilla non
solo per la Horme, ma cnhe per Pavarotti, che in questo senso, come
già lo era stato per il duca di Mantova è davvero il Trovatore in
tutto e per tutto, per squillo, presenza, dizione, recitazione
(l'attacco di Mal reggendo, per esempio, o Ah sì ben mio con
l'essere).
Per quanto ami la Sutherland invece porta alla grande tutta l'opera
fino al Miserere, ma lì sì infrange in uno degli episodi non proprio
belli della sua luminosa carriera discografica. Che ne pensi?
Non lo so, trovo quell'edizione interessante, molto interessante, ma non la
metterei in cima alle mie preferenze.
Prendi la stessa Horne: interessantissima all'inizio, ma poi non c'è
confronto con la Cossotto.
Sicuramente da ascoltare, però.
Sulla Sutherland, devo dire che Leonora è il ruolo in cui mi ha convinto di
meno e non solo da dopo il Miserere.
Prendi anche l'aria iniziale: il gusto nelle variazioni della cabaletta mi
sembra parecchio discutibile.
Quanto a Pavarotti, concordo anche io sul fatto che sia un grande Manrico.
Inoltre credo che sia sua la migliore esecuzione del cantabile dell'aria nel
terzo atto, ci sono anche i trilli sulle parole "estremi aneliti" :-)
In ogni caso continuo a preferire la prima incisione di Mehta.
Ciao.
P.S. nell'elenco precedente avevo dimenticato di includere l'incisione di
Giulini, davvero meritevole di ascolto.
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