ludovico
2006-06-01 14:19:43 UTC
...così disse il nostro Vladimir A. nell'intervista a Riccardo Lenzi
sull'Espresso: Vladimir H. - forse l'avete letto - "lo definiscono in
Chopin romantico, io semplicemente provinciale". Certo non è una
frasetta da niente. Dunque, proviamo a ragionare con calma. Horowitz -
che, lo confesso, non mi piace, o mi piace poco, o devo ancora capirlo:
penso che rimarrò alla seconda ipotesi; in ogni caso, rispetto chi lo
adora - è tuttavia interprete di fama mondiale. Lo è anche dal punto
di vista dell'autentica storia dell'interpretazione? A me sembra di
sì, per quel poco che ne so; sarebbe bello e utile avere da voi
conferme o smentite.
Ashkenazy, a mio avviso, è molto meglio di come, forse, appare. Certo
non trascina - eppure la sua Hammerklavier, per esempio, è
assolutamente bella, imho - il suo Chopin è "freddo", dicono, ma per
me è trasparente, analitico, esaustivo (c'è di meglio, certo);
comunque sia, oggi pare molto difficile attribuirgli il peso e
l'autorevolezza tali da potergli consentire un giudizio così
sprezzante su Horowitz. Siete d'accordo?
In definitiva: perchè parla così? invidia o cosa?
Aggiungo - per chi non avesse letto l'intervista: e forse questa frase
che sto per dirvi fa ancora più scandalo - che A. dichiara di non aver
mai ascoltato Arrau (che, a differenza di H., mi piace in quasi tutto).
Ciao
Ludovico
sull'Espresso: Vladimir H. - forse l'avete letto - "lo definiscono in
Chopin romantico, io semplicemente provinciale". Certo non è una
frasetta da niente. Dunque, proviamo a ragionare con calma. Horowitz -
che, lo confesso, non mi piace, o mi piace poco, o devo ancora capirlo:
penso che rimarrò alla seconda ipotesi; in ogni caso, rispetto chi lo
adora - è tuttavia interprete di fama mondiale. Lo è anche dal punto
di vista dell'autentica storia dell'interpretazione? A me sembra di
sì, per quel poco che ne so; sarebbe bello e utile avere da voi
conferme o smentite.
Ashkenazy, a mio avviso, è molto meglio di come, forse, appare. Certo
non trascina - eppure la sua Hammerklavier, per esempio, è
assolutamente bella, imho - il suo Chopin è "freddo", dicono, ma per
me è trasparente, analitico, esaustivo (c'è di meglio, certo);
comunque sia, oggi pare molto difficile attribuirgli il peso e
l'autorevolezza tali da potergli consentire un giudizio così
sprezzante su Horowitz. Siete d'accordo?
In definitiva: perchè parla così? invidia o cosa?
Aggiungo - per chi non avesse letto l'intervista: e forse questa frase
che sto per dirvi fa ancora più scandalo - che A. dichiara di non aver
mai ascoltato Arrau (che, a differenza di H., mi piace in quasi tutto).
Ciao
Ludovico