Discussione:
SCIARRINO
(troppo vecchio per rispondere)
lzy
2019-08-11 09:48:48 UTC
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Salvatore Sciarrino: Carnaval (2010-11) for five voices, piano and ensemble


Salvatore Sciarrino: La nuova Euridice secondo Rilke, for soprano & orchestra (2015 - Hamburg, 2017)


Salvatore Sciarrino: Cosa resta, for string quartet & countertenor (2016 - Paris 2017)


2 Notturni Crudeli: No. 1, Senza tempo e scandito


Salvatore Sciarrino - Gesualdo senza parole (2013)


Salvatore Sciarrino - sonata in Sol maggiore (da D. Scarlatti)


Salvatore Sciarrino - Toccata e Fuga in re minore, BWV 565 [flute]


iniziate pure dal fondo :-)
barney
2019-08-12 14:50:48 UTC
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Post by lzy
Salvatore Sciarrino: Carnaval (2010-11) for five voices, piano and ensemble
http://youtu.be/ji-NcAvMjFQ
Salvatore Sciarrino: La nuova Euridice secondo Rilke, for soprano & orchestra (2015 - Hamburg, 2017)
http://youtu.be/ut4YjxQCsOM
Salvatore Sciarrino: Cosa resta, for string quartet & countertenor (2016 - Paris 2017)
http://youtu.be/GIffmHdLkEs
2 Notturni Crudeli: No. 1, Senza tempo e scandito
http://youtu.be/Lkh19kTBkVI
Salvatore Sciarrino - Gesualdo senza parole (2013)
http://youtu.be/G26lG9Jsr6k
Salvatore Sciarrino - sonata in Sol maggiore (da D. Scarlatti)
http://youtu.be/umHj0fRE48w
Salvatore Sciarrino - Toccata e Fuga in re minore, BWV 565 [flute]
http://youtu.be/ahqnhtoZqoY
iniziate pure dal fondo :-)
Io penso di non aver ancora incontrato un compositore così
musicalmente poco dotato come Sciarrino. La sua musica sprizza
banalità da ogni angolo. Da un punto di vista timbrico sono
sicuramente interessanti gli effettini che fa tirare fuori agli
strumenti, anche se personalmente preferisco mille volte di più,
timbricamente parlando, quello che si fa con la musica
elettroacustica, dove si producono cose che si pappano Sciarrino e
tutti i suoi pezzi in un boccone. Cose che non solo hanno il vantaggio
di essere più interessanti sotto l'aspetto timbrico, ma che sono
solitamente mooolto più accattivanti, musicali, poetiche, energiche,
ecc. ecc. ecc. di quelle di Sciarrino. A Sciarrino va solo il merito
di aver trovato interessanti effetti sugli strumenti acustici. E va
bene: diamogli sto merito, semmai sia così importante. Come disse
qualcuno, Bartok in tutta la sua vita inventò solo un tipo di
pizzicato per gli archi. Altri non hanno inventato neppure quello. Se
c'è chi scambia la poesia della musica con l'effettismo musicale
bisogna accettarne (amaramente) l'esistenza. Ma la miseria poetica che
c'è dietro questa ricerca sonora ha dell'incredibile. Ed ancor più
incredibile è che un compositore come questo riesca a divenire uno dei
più importanti del mondo.
Non ho ancora capito che razza di spirito bisogna avere per
emozionarsi di fronte a questa musica. E probabilmente non lo capirò
mai, perché va al di là della mia comprensione. Io avverto solo un
profondo vuoto, una totale mancanza di poesia, di amore, ma di forza
anche. E' musica vuota, asettica, debole. Se si crea (e a volte si
crea) una minima "tensione energetica" questa è solo attraverso
espedienti ovvi, che scrivendo una partitura si possono produrre quasi
ad occhi chiusi, con estrema facilità.
lzy
2019-08-12 14:55:30 UTC
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Post by barney
Io penso
lol
a***@yahoo.com
2019-08-12 15:33:49 UTC
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Post by barney
A Sciarrino va solo il merito
di aver trovato interessanti effetti sugli strumenti acustici. E va
bene: diamogli sto merito, semmai sia così importante. Come disse
qualcuno, Bartok in tutta la sua vita inventò solo un tipo di
pizzicato per gli archi. Altri non hanno inventato neppure quello. Se
c'è chi scambia la poesia della musica con l'effettismo musicale
bisogna accettarne (amaramente) l'esistenza. Ma la miseria poetica che
c'è dietro questa ricerca sonora ha dell'incredibile. Ed ancor più
incredibile è che un compositore come questo riesca a divenire uno dei
più importanti del mondo.
STANDING OVATION
lzy
2019-08-13 08:25:30 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by barney
incredibile è che un compositore come questo riesca a divenire uno dei
più importanti del mondo.
STANDING OVATION
Forse il resto del mondo (che ascolta) ha in zucca qualche sinapsi in più rispetto alle vostre zucchine lesse...

provate con i cetrioli, crudi...
o***@yahoo.it
2019-08-19 13:28:48 UTC
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Morte di Borromini è stato uno degli ascolti di musica contemporanea più intensi che abbia fatto dal vivo.
Post by barney
Non ho ancora capito che razza di spirito bisogna avere per
emozionarsi di fronte a questa musica.
a***@yahoo.com
2019-08-19 13:54:17 UTC
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Post by o***@yahoo.it
Morte di Borromini è stato uno degli ascolti di musica contemporanea più intensi che abbia fatto dal vivo.
Post by barney
Non ho ancora capito che razza di spirito bisogna avere per
emozionarsi di fronte a questa musica.
"Morte di Borromini" (così come "L'orizzonte luminoso di Aton", "Il giornale della necropoli" etc. etc.) è un titolo imaginifico sino al parossismo. I titoli imaginifici sino al parossismo sono una pessima, convenzionale e banale pratica della musica contemporanea, perché determinano una stampella alle note in ciò che il titolo genera. L'ascoltatore non dovrebbe mai fantasticare per suggerimento o suggestione del titolo, dovrebbe evocare ed immaginare spinto dalle note e solo dalle note.
o***@yahoo.it
2019-08-19 14:53:05 UTC
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Ehm, nella fattispecie, veramente c'è un testo che parla della morte di Borromini. Mi sembra piuttosto denotativo...
Post by a***@yahoo.com
"Morte di Borromini" (così come "L'orizzonte luminoso di Aton", "Il giornale della necropoli" etc. etc.) è un titolo imaginifico sino al parossismo.
a***@yahoo.com
2019-08-19 15:36:55 UTC
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Post by o***@yahoo.it
Ehm, nella fattispecie, veramente c'è un testo che parla della morte di Borromini. Mi sembra piuttosto denotativo...
Post by a***@yahoo.com
"Morte di Borromini" (così come "L'orizzonte luminoso di Aton", "Il giornale della necropoli" etc. etc.) è un titolo imaginifico sino al parossismo.
Sì, e questo è ancor peggio. Il testo narrato, riportante le parole del suicidio di Borromini, rende eccessiva fino al fastidio questa evocazione. I concetti narrati non dovrebbero mai far da stampella alla musica nel sollecitare l'immaginazione. Questo è un sistema di comodo.

Quando Giacinto Scelsi rappresenta "Anahit" non intitola certo la musica come "le onde di Araxes nel riflesso di Anahit". Usa il titolo Anahit e basta.
Così come Uaxuctum, Pfhat, Sauh etc. Una parola basta e avanza, questa si chiama sintesi, essenza ed equilibrio poetico.
E non aggiunge certo la narrazione di testi mistici armeni antichi a far da stampella. Cosa poi sia Anahit spetta all'ascoltatore stabilirlo ed evocarlo, ammesso che sia davvero qualcosa. Caricare la musica contemporanea di concetti forzatamente intellettuali e troppo imaginifici, attraverso le parole e i titoli, è cosa pessima e banale, IMHO. A parte il fatto che fantasticare sul suicidio di Borromini, mescolando il gesto estremo alla poetica dell'architetto, è IMHO quanto di meno interessante esista per l'intelletto...
o***@yahoo.it
2019-08-20 21:50:47 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Post by o***@yahoo.it
Ehm, nella fattispecie, veramente c'è un testo che parla della morte di Borromini. Mi sembra piuttosto denotativo...
Sì, e questo è ancor peggio. Il testo narrato, riportante le parole del suicidio di Borromini, rende eccessiva fino al fastidio questa evocazione.
In generale non apprezzo molto il fiorire di titoli 'evocativi'. Preferisco i tradizionali Sinfonia, Quartetto... Visto però che ultimamente sembra non esistano forme codificate, capisco che qualche nome ai pezzi bisogni darglielo.

Nel caso di Morte di Borromini, per me la musica rafforza potentemente il testo, lo illumina di una luce diversa, lo fa scoprire e riscoprire, insomma funziona. Poi la scelta di questo testo tanto singolare mi è sembrata in sé un'ottima idea.

Piuttosto, sospetto che più o meno la stessa musica si sarebbe potuta applicare a un testo diverso, ma non sarebbe certo il primo caso.

Peraltro la musica di Sciarrino non rende molto in tv.

Capisco che non a tutti piaccia.
lzy
2019-08-20 23:27:28 UTC
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Post by o***@yahoo.it
In generale non apprezzo molto il fiorire di titoli 'evocativi'.
Set The Controls For The Heart Of The Sun
Perduto in una città d'acque
La terrasse des audiences du clair de lune
Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo



Preferisco i tradizionali Sinfonia, Quartetto...

Sonatas and Interludes

a***@yahoo.com
2019-08-21 01:08:11 UTC
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Post by o***@yahoo.it
Nel caso di Morte di Borromini, per me la musica rafforza potentemente il testo, lo illumina di una luce diversa, lo fa scoprire e riscoprire, insomma funziona. Poi la scelta di questo testo tanto singolare mi è sembrata in sé un'ottima idea.
A cosa serve evocare la morte di Borromini nel titolo e nel testo narrato?
Se il compositore è abile, evoca tutte queste cose con la sola musica, lasciando all'ascoltatore l'immaginazione di scoprire nelle note un richiamo alla tragedia o una trasfigurazione della tragedia. Mi pare un principio estetico elementare, questo.

Anhait è Anhait e basta, malgrado al mito di Anhait si possano riferire versi mistici a iosa. Ma Scelsi non cade nella banalità di associare versi o aforismi a questa composizione.

E poi, è davvero interessante speculare sull'arte di Borromini rispetto al gesto del suicidio? Per me non lo è per nulla, così come trovo sciocco legare le armonie di Gesualdo all'omicidio della moglie fedifraga. Così come sarebbe sciocco legare i disegni degli intarsi di Cosimo Fanzago all'omicidio del marmoraro Botti.

L'opera d'arte che viene caricata di significati (e significanti) intellettuali in *premessa* è opera malconcia, bolsa; il bello è invece quando le note sollecitano l'immaginazione dal nulla di riferimenti.

Allora sì che la musica è potente...
lzy
2019-08-21 09:37:18 UTC
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Post by a***@yahoo.com
Allora sì che la musica è potente...
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