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2017-12-16 18:52:36 UTC
Tino di Camaino è sempre stato inquadrato, nei comuni testi di storia dell'arte, come il più importante scultore italiano della prima metà del '300.
Nato a Siena, eseguì i suoi principali lavori sia in questa città che a Firenze e infine a Napoli, dove morì nel 1337 (all'incirca).
Nel duomo di Firenze si trova ad esempio questa sua opera (tomba di Antonio d'Orso):
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In quello di Siena ad esempio quest'altra (tomba del cardinale Petroni)
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O, anche (Firenze, Chiesa di S. Croce, monumento funebre di Gastone della Torre):
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etc. etc.
Orbene, vediamo alcuni dei lavori fatti da Tino di Camaino a Napoli:
Sepolcro di Caterina d'Austria (chiesa di San Lorenzo Maggiore):
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Sepolcro di Maria d'Ungheria (chiesa di Donnaregina Vecchia):
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Confrontando i lavori siti a Napoli con quelli delle città toscane è palese l'abissale differenza in quanto a monumentalità, splendore, dettaglio etc.
(notare le colonne a torciglioni, i mosaici etc.).
Ma non è questo il punto: il punto è che queste sculture napoletane si trovano all'interno di contenitori architettonici dalle forme gotiche, assenti nelle opere toscane.
Questo "piccolo" particolare apre una ____VORAGINE_____ nella critica della storia dell'arte.
Come mai in Toscana mancano quelle architetture e sono presenti solo le sculture?
Ebbene, alcuni mesi fa sono spuntati dagli archivi partenopei le note dei pagamenti fatti allo scultore. Opera per opera. Da ognuno di essi risulta che i lavori furono fatti da Tino di Camaino E ____GAGLIARDO PRIMARIO____. Le targhe di descrizione delle opere, nelle chiese, ancora non sono state aggiornate, sebbene è già da tempo appurato che Gagliardo Primario fu un architetto napoletano al servizio degli angioini. Fu lui che progettò la basilica di Santa Chiara.
In pratica Tino di Camaino fu chiamato solo per fare da scalpellino, ma l'intera architettura di questi sepolcri fu creata da GAGLIARDO PRIMARIO, che dunque stabilì tutti gli spazi, le forme, gli elementi (guglie, colonne etc.) architettonici; tutte cose queste assolutamente assenti nelle opere toscane.
Questo chiarito, nasce spontanea la domanda: ma se questi elementi architettonici sono assenti nelle opere fiorentine del Camaino, com'era allora architettonicamente la cattedrale di Firenze prima del Brunelleschi?
L'unica spiegazione logica che si può dare ad una simile domanda è che essa fosse SENZA ALCUNA ARCHITETTURA. Vale a dire: un contenitore murario assolutamente spoglio.
A questo punto nasce spontanea la domanda: stabilito che di Gagliardo Primario si possono ben ammirare, tutt'oggi, le architetture, quali sono invece le architetture di Firenze, dello stesso periodo, degne di nota?
Io, cercando su enciclopedie varie, vedo sì i nomi di scultori toscani, ma di architetti, prima del Brunelleschi, MANCO l'OMBRA.
In realtà, come qualsiasi persona potrà notare, in tante enciclopedie e testi didattici vengono spacciati per architetti quelli che furono semplicemente degli scultori, pittori o, al più, capomastri. Ad esempio: Giotto, Camaino di Crescentino, Arnolfo di Cambio etc.
Questa è una mistificazione terrificante.
E' volta a far credere che l'architettura moderna toscana nasca dalla Toscana stessa. E che gli artisti toscani andassero a Napoli a far scuola.
NO! QUESTO E' FALSO!
Occorre che il governo italiano metta fine a questa mistificazione e che risani la diffusione della storia dell'arte. E chi è convinto del contrario è palesemente fazioso!
Nato a Siena, eseguì i suoi principali lavori sia in questa città che a Firenze e infine a Napoli, dove morì nel 1337 (all'incirca).
Nel duomo di Firenze si trova ad esempio questa sua opera (tomba di Antonio d'Orso):
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In quello di Siena ad esempio quest'altra (tomba del cardinale Petroni)
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O, anche (Firenze, Chiesa di S. Croce, monumento funebre di Gastone della Torre):
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etc. etc.
Orbene, vediamo alcuni dei lavori fatti da Tino di Camaino a Napoli:
Sepolcro di Caterina d'Austria (chiesa di San Lorenzo Maggiore):
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Sepolcro di Maria d'Ungheria (chiesa di Donnaregina Vecchia):
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Confrontando i lavori siti a Napoli con quelli delle città toscane è palese l'abissale differenza in quanto a monumentalità, splendore, dettaglio etc.
(notare le colonne a torciglioni, i mosaici etc.).
Ma non è questo il punto: il punto è che queste sculture napoletane si trovano all'interno di contenitori architettonici dalle forme gotiche, assenti nelle opere toscane.
Questo "piccolo" particolare apre una ____VORAGINE_____ nella critica della storia dell'arte.
Come mai in Toscana mancano quelle architetture e sono presenti solo le sculture?
Ebbene, alcuni mesi fa sono spuntati dagli archivi partenopei le note dei pagamenti fatti allo scultore. Opera per opera. Da ognuno di essi risulta che i lavori furono fatti da Tino di Camaino E ____GAGLIARDO PRIMARIO____. Le targhe di descrizione delle opere, nelle chiese, ancora non sono state aggiornate, sebbene è già da tempo appurato che Gagliardo Primario fu un architetto napoletano al servizio degli angioini. Fu lui che progettò la basilica di Santa Chiara.
In pratica Tino di Camaino fu chiamato solo per fare da scalpellino, ma l'intera architettura di questi sepolcri fu creata da GAGLIARDO PRIMARIO, che dunque stabilì tutti gli spazi, le forme, gli elementi (guglie, colonne etc.) architettonici; tutte cose queste assolutamente assenti nelle opere toscane.
Questo chiarito, nasce spontanea la domanda: ma se questi elementi architettonici sono assenti nelle opere fiorentine del Camaino, com'era allora architettonicamente la cattedrale di Firenze prima del Brunelleschi?
L'unica spiegazione logica che si può dare ad una simile domanda è che essa fosse SENZA ALCUNA ARCHITETTURA. Vale a dire: un contenitore murario assolutamente spoglio.
A questo punto nasce spontanea la domanda: stabilito che di Gagliardo Primario si possono ben ammirare, tutt'oggi, le architetture, quali sono invece le architetture di Firenze, dello stesso periodo, degne di nota?
Io, cercando su enciclopedie varie, vedo sì i nomi di scultori toscani, ma di architetti, prima del Brunelleschi, MANCO l'OMBRA.
In realtà, come qualsiasi persona potrà notare, in tante enciclopedie e testi didattici vengono spacciati per architetti quelli che furono semplicemente degli scultori, pittori o, al più, capomastri. Ad esempio: Giotto, Camaino di Crescentino, Arnolfo di Cambio etc.
Questa è una mistificazione terrificante.
E' volta a far credere che l'architettura moderna toscana nasca dalla Toscana stessa. E che gli artisti toscani andassero a Napoli a far scuola.
NO! QUESTO E' FALSO!
Occorre che il governo italiano metta fine a questa mistificazione e che risani la diffusione della storia dell'arte. E chi è convinto del contrario è palesemente fazioso!