Discussione:
Si dimette il direttore della cappella musicale di Cremona
(troppo vecchio per rispondere)
Trew
2010-01-20 17:24:45 UTC
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Dal blog di Sandro Magister

"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.

Rampi ha insegnato per vari anni canto gregoriano al Pontificio Istituto
di Musica Sacra di Milano e ora lo insegna al Conservatorio di Torino.
Con i Cantori Gregoriani da lui fondati nel 1986 come gruppo
professionistico ha tenuto numerosi concerti in molti paesi, dal
Giappone al Brasile alla Russia.

Come maestro di cappella nella cattedrale di Cremona ha ridato prestigio
a un coro che risale al Cinquecento, che ebbe tra i suoi direttori
Marcantonio Ingegneri, maestro di Claudio Monteverdi, e che opera in una
città di grandi tradizioni musicali e liutaie, con Stradivari come suo
eponimo.

Rassegnando le dimissioni nelle mani del vescovo di Cremona, Dante
Lafranconi, Rampi le ha motivate con una lettera aperta, riportata quasi
integralmente qui sotto:

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/01/13/musica-sacra-se-roma-piange-cremona-non-ride/
Paolo Tramannoni
2010-01-20 18:04:54 UTC
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Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Mi sembra di capire che Rampi si sia dimesso perché in cattedrale il
canto sacro era considerato quasi un impiccio, un ospite scomodo.

Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.

Paolo
Trew
2010-01-20 21:28:38 UTC
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Post by Paolo Tramannoni
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Mi sembra di capire che Rampi si sia dimesso perché in cattedrale il
canto sacro era considerato quasi un impiccio, un ospite scomodo.
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Der Bildungsphilister
2010-01-20 21:34:07 UTC
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Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Mi sembra di capire che Rampi si sia dimesso perché in cattedrale il
canto sacro era considerato quasi un impiccio, un ospite scomodo.
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Perchè noi siamo il paese della tarantella, loro quello dei cori.
Trew
2010-01-20 22:00:21 UTC
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Post by Der Bildungsphilister
Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Mi sembra di capire che Rampi si sia dimesso perché in cattedrale il
canto sacro era considerato quasi un impiccio, un ospite scomodo.
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Perchè noi siamo il paese della tarantella, loro quello dei cori.
Molte cattedrali italiane hanno avuto cappelle musicali i cui direttori
hanno composto musica che ora viene eseguita in tutto il mondo, ma non
dove è stata composta. Quando è stato il punto di rottura?
Der Bildungsphilister
2010-01-20 22:01:46 UTC
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Post by Trew
Post by Der Bildungsphilister
Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Mi sembra di capire che Rampi si sia dimesso perché in cattedrale il
canto sacro era considerato quasi un impiccio, un ospite scomodo.
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Perchè noi siamo il paese della tarantella, loro quello dei cori.
Molte cattedrali italiane hanno avuto cappelle musicali i cui direttori
hanno composto musica che ora viene eseguita in tutto il mondo, ma non
dove è stata composta. Quando è stato il punto di rottura?
Non lo so. Probabilmente lo sa il Logi.
Luca Logi
2010-01-20 22:40:53 UTC
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Post by Trew
Molte cattedrali italiane hanno avuto cappelle musicali i cui direttori
hanno composto musica che ora viene eseguita in tutto il mondo, ma non
dove è stata composta. Quando è stato il punto di rottura?
Difficile da dire. Direi che il primo momento di frattura è
nell'ottocento, quando di fatto il mondo dell'opera tende ad assorbire
il 95% dell'ingegno musicale italiano (Verdi vinse il concorso come
maestro di cappella del Duomo di Monza, ma sappiamo che è andata
diversamente). Quando si pensa che un padre Davide da Bergamo, le cui
musiche ricalcano i modelli operistici in maniera che oggi suona
parodistica, veniva considerato un genio dell'organo e i suoi brani come
esempi edificanti del genere sacro, si potrebbe pensare che la frattura
era già bella larga ed abbondante verso il 1850.

A fine secolo nasce per reazione il movimento ceciliano, che cerca di
riportare serietà nella musica in chiesa. Ora che è passato un secolo
viene da sospettare che i risultati non siano stati poi così esaltanti,
probabilmente perchè i ceciliani si sono posti dei modelli inattuali,
mentre la musica ha bisogno di progredire. Insomma da un estremo
all'altro.

Una grande mazzata è stata probabilmente la riforma gentiliana della
scuola. Gentile e Croce erano convinti che la musica non facesse parte
della cultura e l'hanno di fatto esclusa dalle scuole. Basti pensare che
mio nonno, nato all'inizio del secolo, nonostante avesse fatto solo la
quinta elementare in un paesino, aveva avuto comunque la possibilità di
imparare un po' di musica e a suonacchiare il mandolino. Mio padre, nato
negli anni trenta e laureato in una grande città, non è capace di
leggere la musica nonostante mio nonno abbia cercato di insegnargliela.

Se vai all'estero quasi tutti sanno leggere, in qualche maniera, due
righe di musica. In Italia no. Questo ha distrutto quel poco di
inclinazione musicale che poteva avere il popolo italiano e ne ha
sofferto anche la musica in chiesa.

(A margine, la riforma Gentile ha anche declassato le materie
scientifiche. In Italia nessuno si vergogna di dire: "io di matematica
non capisco niente". E invece ci si dovrebbe vergognare di non capire di
matematica. Ecco come si uccide un popolo.)

Verrebbe da dire che la riforma liturgica dopo il concilio Vaticano II
sia stata la mazzata finale, ma non ne sono sicuro. Probabilmente non
era possibile di gestire una riforma di tale portata in pochi anni in
maniera impeccabile. Quello che è grave è che si continua a non far
nulla. Io mi accorgo che il repertorio di musica liturgica in italiano è
del tutto inadeguato, e tuttavia a quaranta anni dalla riforma liturgica
non prende il volo. Non è solo questione di chitarre e tamburelli, ma di
sostanziale incomprensione di che cosa possa essere la musica in chiesa.
Oltre che, direi, di sostanziale incomprensione della lingua italiana,
della sua struttura fonica e del suo uso. Giova qui ricordare che quando
fu pubblicata la prima versione della Bibbia della conferenza episcopale
italiana, nel comitato che curava la traduzione ci furono degli
incaricati di valutare la corretta eufonia della traduzione,
specialmente per quei libri come i salmi che spesso vengono messi in
musica. L'ultima versione della traduzione non tiene in nessun conto
questa esigenza, preferendo maggiore aderenza al significato originario
e alle esigenze teologiche. E infatti, come ho scritto in quell'altro
newsgroup, io ho smesso di far cantare i salmi dalla domenica che è
entrata nell'uso ufficiale la nuova traduzione. Non è più possibile.
--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)
Giuseppe Sottotetti
2010-01-21 07:49:29 UTC
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Post by Luca Logi
Non è solo questione di chitarre e tamburelli, ma di
sostanziale incomprensione di che cosa possa essere la musica in chiesa.
Io vado matto per un inno che fa "quando bùssero (come il paesino vicino
a Gorgonzola) alla tua porta".

La chiesa avrà certo le sue responsabilità, ma è lo specchio fedele
della società in cui è immersa. I servizi religiosi cattolici in terra
germanica ne sono un bell'esempio. Gentile avrà anche bistrattato non
solo la musica (leggersi però le critiche di Richard Strauss alla
riforma educativa tedesca) ma anche la matematica... però non mi sembra
che le materie umanistiche siano in così buona salute. E tra l'altro
quando sento gli addetti al settore parlare della riforma che l'attuale
governo vuole attuale comincio a pensare che forse val la pena lasciare
le cose come stanno.
--
Giuseppe Sottotetti
***@alice.it
http://SottotettiGiuseppe.ilcannocchiale.it/
Trew
2010-01-21 12:02:52 UTC
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Post by Luca Logi
Difficile da dire. Direi che il primo momento di frattura è
nell'ottocento, quando di fatto il mondo dell'opera tende ad assorbire
il 95% dell'ingegno musicale italiano (Verdi vinse il concorso come
maestro di cappella del Duomo di Monza, ma sappiamo che è andata
diversamente).
Forse hanno influito anche le soppressioni napoleoniche dei capitoli
delle cattedrali e delle collegiate, che avevano come compito
l'esecuzione dell'ufficio divino quotidiano e che dovevano
conseguentemente sviluppare una certa abilità musicale.
Post by Luca Logi
Se vai all'estero quasi tutti sanno leggere, in qualche maniera, due
righe di musica. In Italia no. Questo ha distrutto quel poco di
inclinazione musicale che poteva avere il popolo italiano e ne ha
sofferto anche la musica in chiesa.
Ciò non toglie che la responsibilità maggiore del penoso stato della
musica sacra italiana sia della chiesa italiana. Al tempo di Vivaldi non
c'era la scuola pubblica, ma la musica sacra prosperava.
no
2010-01-22 00:25:10 UTC
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Post by Luca Logi
Post by Trew
Molte cattedrali italiane hanno avuto cappelle musicali i cui direttori
hanno composto musica che ora viene eseguita in tutto il mondo, ma non
dove è stata composta. Quando è stato il punto di rottura?
Difficile da dire. Direi che il primo momento di frattura è
nell'ottocento, quando di fatto il mondo dell'opera tende ad assorbire
il 95% dell'ingegno musicale italiano (Verdi vinse il concorso come
maestro di cappella del Duomo di Monza, ma sappiamo che è andata
Verdi doveva divenire il salvatore della sacra con il suo requiem, poi
invece continuò la tradizione melodrammatica...
Post by Luca Logi
diversamente). Quando si pensa che un padre Davide da Bergamo, le cui
musiche ricalcano i modelli operistici in maniera che oggi suona
parodistica, veniva considerato un genio dell'organo e i suoi brani come
esempi edificanti del genere sacro, si potrebbe pensare che la frattura
era già bella larga ed abbondante verso il 1850.
A fine secolo nasce per reazione il movimento ceciliano, che cerca di
riportare serietà nella musica in chiesa. Ora che è passato un secolo
viene da sospettare che i risultati non siano stati poi così esaltanti,
probabilmente perchè i ceciliani si sono posti dei modelli inattuali,
mentre la musica ha bisogno di progredire. Insomma da un estremo
all'altro.
Una grande mazzata è stata probabilmente la riforma gentiliana della
scuola. Gentile e Croce erano convinti che la musica non facesse parte
della cultura e l'hanno di fatto esclusa dalle scuole. Basti pensare che
Ma con la parte cattolica che c'entra... Mi sembra un'argomentazione di tipo
"partigiano"!
Ti ricordo che stato e chiesa ci hanno messo tempo per andare daccordo dopo
i fatti del '26. E la riforma era del '23... La musica liturgiga è da
separare dall'altra profana!
Il modello Gentile temo che funzionasse... La scuola in italia era la
migliore e ha sfornato assi a differenza dell'impreparazione degli altri
paesi. Adesso che incominciano a mettere mano vedo che le sorti stanno
cambiando. Mi pare che per i conservatori avesse aumentato il numero... Dai
un'occhiata qua!:
http://www.scribd.com/doc/24613474/Estetizzazione-della-politica-in-epoca-fascista


sE POI GUARDIAMO AI NOMI pUCCINI, mASCAGNI, Busoni, Pizzetti, Respighi,
malipiero ecc . eccetera eccetera. penso che non dovremmo lamentarci????
Post by Luca Logi
mio nonno, nato all'inizio del secolo, nonostante avesse fatto solo la
quinta elementare in un paesino, aveva avuto comunque la possibilità di
imparare un po' di musica e a suonacchiare il mandolino. Mio padre, nato
negli anni trenta e laureato in una grande città, non è capace di
leggere la musica nonostante mio nonno abbia cercato di insegnargliela.
Se vai all'estero quasi tutti sanno leggere, in qualche maniera, due
righe di musica. In Italia no. Questo ha distrutto quel poco di
inclinazione musicale che poteva avere il popolo italiano e ne ha
sofferto anche la musica in chiesa.
In Italia si è sempre cantato per imitazione e la lettura della musica nel
breve non è che porti a dei risultati apprezzabili. Imitare qualcuno che
imposta bene rimane essenziale. Se poi studi a casa e emetti da solo senza
essere corretto i risultati non sono mai migliori di un pappagallo che
ripete quello che capisce dal maestro. Quest'ultimo canta solo quello ma
canta bene!
Post by Luca Logi
(A margine, la riforma Gentile ha anche declassato le materie
scientifiche. In Italia nessuno si vergogna di dire: "io di matematica
non capisco niente". E invece ci si dovrebbe vergognare di non capire di
matematica. Ecco come si uccide un popolo.)
Gentile fece anche la Treccani, non so se è poco! Infatti Ettore Majorana
era un pivello! Penso sia stato il più grande di tutti i tempi!
Post by Luca Logi
Verrebbe da dire che la riforma liturgica dopo il concilio Vaticano II
sia stata la mazzata finale, ma non ne sono sicuro. Probabilmente non
era possibile di gestire una riforma di tale portata in pochi anni in
maniera impeccabile. Quello che è grave è che si continua a non far
nulla. Io mi accorgo che il repertorio di musica liturgica in italiano è
del tutto inadeguato, e tuttavia a quaranta anni dalla riforma liturgica
non prende il volo. Non è solo questione di chitarre e tamburelli, ma di
Qua mi trovo daccordo, che non si faccia mai abbastanza. Ma entrano in gioco
anche le ambizioni personali.
Post by Luca Logi
sostanziale incomprensione di che cosa possa essere la musica in chiesa.
Oltre che, direi, di sostanziale incomprensione della lingua italiana,
Non è neppure che sia semplice la fonetica Italiana... Anche perchè la
scuola trascura la fonetica! Ma se canti per imitazione l'accento non lo
sbagli senz'altro....
Post by Luca Logi
della sua struttura fonica e del suo uso. Giova qui ricordare che quando
fu pubblicata la prima versione della Bibbia della conferenza episcopale
italiana, nel comitato che curava la traduzione ci furono degli
incaricati di valutare la corretta eufonia della traduzione,
specialmente per quei libri come i salmi che spesso vengono messi in
musica. L'ultima versione della traduzione non tiene in nessun conto
questa esigenza, preferendo maggiore aderenza al significato originario
e alle esigenze teologiche. E infatti, come ho scritto in quell'altro
newsgroup, io ho smesso di far cantare i salmi dalla domenica che è
entrata nell'uso ufficiale la nuova traduzione. Non è più possibile.
Luca Logi
2010-01-20 21:44:26 UTC
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Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Vuoi che te lo dica esplicitamente? In Italia i preti pagano
tranquillamente i lavori degli elettricisti e dei muratori il doppio di
quello che paga un privato; viceversa l'idea di pagare un musicista per
i suoi servizi è però del tutto estranea alla cultura ecclesiastica
italiana, nella convinzione che il musicista essendo un artista si nutra
di aria e acqua di sorgente che notoriamente è gratuita. I risultati si
sentono, esattamente come se la manutenzione delle canoniche fosse
affidata a muratori ed elettricisti dilettanti si vedrebbero crolli e
folgorazioni a go-go. Basta uscire dall'Italia: in Ticino, dove pure
parlano italiano (sort of), ho visto parroci offrire una cinquantina di
franchi all'organista che suona una Messa come routine. Non parliamo
della Germania e dei paesi del nord dove esistono percorsi di studio
appositi per il musicista di chiesa (sia cattolico che protestante) e
posti di lavoro adeguati, che consentono al musicista di lavorare in
serenità.

Aggiungerò di più, che i pochi posti retribuiti in Italia, per di più
legati alle curie ed alle cattedrali, non solo sono malvisti, ma godono
di scarsissima autonomia, e c'è sempre la tentazione di affidarsi non al
più bravo ma al più malleabile. I risultati si sentono. Valga per tutti
l'esempio del coro della cattedrale di Firenze, sulla quale la curia ha
cercato di pasticciare con il contratto del maestro, con il risultato di
trovarsi senza coro.
--
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)
Trew
2010-01-20 22:02:15 UTC
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Post by Luca Logi
Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Vuoi che te lo dica esplicitamente? In Italia i preti pagano
tranquillamente i lavori degli elettricisti e dei muratori il doppio di
quello che paga un privato; viceversa l'idea di pagare un musicista per
i suoi servizi è però del tutto estranea alla cultura ecclesiastica
italiana, nella convinzione che il musicista essendo un artista si nutra
di aria e acqua di sorgente che notoriamente è gratuita. I risultati si
sentono, esattamente come se la manutenzione delle canoniche fosse
affidata a muratori ed elettricisti dilettanti si vedrebbero crolli e
folgorazioni a go-go. Basta uscire dall'Italia: in Ticino, dove pure
parlano italiano (sort of), ho visto parroci offrire una cinquantina di
franchi all'organista che suona una Messa come routine. Non parliamo
della Germania e dei paesi del nord dove esistono percorsi di studio
appositi per il musicista di chiesa (sia cattolico che protestante) e
posti di lavoro adeguati, che consentono al musicista di lavorare in
serenità.
Aggiungerò di più, che i pochi posti retribuiti in Italia, per di più
legati alle curie ed alle cattedrali, non solo sono malvisti, ma godono
di scarsissima autonomia, e c'è sempre la tentazione di affidarsi non al
più bravo ma al più malleabile. I risultati si sentono. Valga per tutti
l'esempio del coro della cattedrale di Firenze, sulla quale la curia ha
cercato di pasticciare con il contratto del maestro, con il risultato di
trovarsi senza coro.
quoto
no
2010-01-22 00:32:40 UTC
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Post by Luca Logi
Post by Trew
Post by Paolo Tramannoni
Bene. Chiarito l'equivoco, ora possono entrare le chitarre.
Mi chiedo perché le cattedrali inglesi hanno cori meravigliosi e in
Italia chitarre e tamburelli.
Vuoi che te lo dica esplicitamente? In Italia i preti pagano
tranquillamente i lavori degli elettricisti e dei muratori il doppio di
quello che paga un privato; viceversa l'idea di pagare un musicista per
i suoi servizi è però del tutto estranea alla cultura ecclesiastica
italiana, nella convinzione che il musicista essendo un artista si nutra
di aria e acqua di sorgente che notoriamente è gratuita. I risultati si
sentono, esattamente come se la manutenzione delle canoniche fosse
affidata a muratori ed elettricisti dilettanti si vedrebbero crolli e
folgorazioni a go-go. Basta uscire dall'Italia: in Ticino, dove pure
parlano italiano (sort of), ho visto parroci offrire una cinquantina di
franchi all'organista che suona una Messa come routine. Non parliamo
della Germania e dei paesi del nord dove esistono percorsi di studio
appositi per il musicista di chiesa (sia cattolico che protestante) e
posti di lavoro adeguati, che consentono al musicista di lavorare in
serenità.
Aggiungerò di più, che i pochi posti retribuiti in Italia, per di più
legati alle curie ed alle cattedrali, non solo sono malvisti, ma godono
di scarsissima autonomia, e c'è sempre la tentazione di affidarsi non al
più bravo ma al più malleabile. I risultati si sentono. Valga per tutti
l'esempio del coro della cattedrale di Firenze, sulla quale la curia ha
cercato di pasticciare con il contratto del maestro, con il risultato di
trovarsi senza coro.
Capisco si, però a volte c'è uno scambio... quando mettono sul curriculum
Direttore del coro x o y o z della basilica, o della chiesa o della
cattedrale, fa comodo????
Erg Frast
2010-01-20 21:48:48 UTC
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Post by Trew
Dal blog di Sandro Magister
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
La mia impressione è di una completa debacle culturale della Chiesa di oggi.
Da un lato accusano le sinistre di aver monopolizzato la cultura, di aver
piantato la loro bandierina impossessandosi di ogni spazio, ma sinceramente
vedo molte colpe, prima tra tutte quella di non aver riconosciuto il ruolo
sociale e morale della cultura, forse in tutto il '900.
Se si pensa al ruolo poi che essa ha nel mondo della formazione dei giovani
e della scuola, la cosa da da pensare.
La crisi culturale poi non è altro che un'aspetto di una difficoltà più
profonda, insito nelle trasformazioni della società. Non vedo solo una
secolarizzazione dilagante, ma una perdita di autorità. Ne è prova un
atteggiamento passivo, la perdita di ogni proposività; per non dire dello
sterile arroccarsi su poisizioni difensive su singoli, specifici, temi:
segno di debolezza e impotenza verso un mondo che cambia e la travolge.
Basti vedere come le più alte istituzioni ecclesiastiche si prestino a fare
da burattini per le squallide speculazioni della politica.

Lo dico senza entusiasmo e senza sensi di rivalsa, con il dispiacere per un
grande patrimonio che va in frantumi.

Per puro caso ho passato il pomeriggio a mettere in ordine dei testi di
canti per la messa (mi è stato chiesto come favore, non potevo rifiutare).
Che squallore, non solo la povertà anzi, il cattivo gusto musicale (siamo
alle canzonette più banali e insulse), ma anche la più totale anarchia nella
scelta dei testi, costruiti all'insegna di una facile emotività, con una
povertà sconcertante di temi e significati, tali da annientare qualsiasi
pensiero, qualsiasi consapevolezza o moto della coscienza. Un fai da te,
dove ognuno mette in fila quattro versi, con dei procedimenti talmente
meccanici e naif, da far tornare in mente le canzonette di 1984 di Orwell,
composte da macchine automatiche per lo svago dei prolet.

Basta, ora credo che tornerò alla mia collezione di Stabat Mater e che
Jacopone da Todi non si rivolti troppo nella bara.

EF
no
2010-01-22 00:43:37 UTC
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Post by Erg Frast
Post by Trew
Dal blog di Sandro Magister
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
La mia impressione è di una completa debacle culturale della Chiesa di oggi.
Da un lato accusano le sinistre di aver monopolizzato la cultura, di aver
Ecco il problema della "Necessaria" modernizzazione sociale del profano per
essere "Moderni" che inquina anche quella religiosa. E per imitazione si
finisce per guastare tutto il mondo conosciuto terrestre e
spirituale!!!!!!!!!
Se poi aggiungi la polemica costante sulle schifezze prodotte dal regime che
cancella la produzione in qualsiasi campo dal cinema, al teatro, al
melodramma eccetera eccetaera eccetera per una serie infinita di 30 anni
circa ecco qua spiegata la grande debolezza Peninsulare in tutti i campi! Se
fossimo liberi di considerare il lavoro di questi anni senza paraocchi il
discorso
cambierebbe???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Può darsi....
Post by Erg Frast
piantato la loro bandierina impossessandosi di ogni spazio, ma
sinceramente vedo molte colpe, prima tra tutte quella di non aver
riconosciuto il ruolo sociale e morale della cultura, forse in tutto il
'900.
Se si pensa al ruolo poi che essa ha nel mondo della formazione dei
giovani e della scuola, la cosa da da pensare.
La crisi culturale poi non è altro che un'aspetto di una difficoltà più
profonda, insito nelle trasformazioni della società. Non vedo solo una
secolarizzazione dilagante, ma una perdita di autorità. Ne è prova un
atteggiamento passivo, la perdita di ogni proposività; per non dire dello
segno di debolezza e impotenza verso un mondo che cambia e la travolge.
Basti vedere come le più alte istituzioni ecclesiastiche si prestino a
fare da burattini per le squallide speculazioni della politica.
Alcuni sacerdoti picchiano duro in chiesa. Ve lo assicuro... Sono stanchi
dei soprusi al di fuori!
Post by Erg Frast
Lo dico senza entusiasmo e senza sensi di rivalsa, con il dispiacere per
un grande patrimonio che va in frantumi.
Per puro caso ho passato il pomeriggio a mettere in ordine dei testi di
canti per la messa (mi è stato chiesto come favore, non potevo rifiutare).
Che squallore, non solo la povertà anzi, il cattivo gusto musicale (siamo
alle canzonette più banali e insulse), ma anche la più totale anarchia
nella scelta dei testi, costruiti all'insegna di una facile emotività, con
una povertà sconcertante di temi e significati, tali da annientare
qualsiasi
E se gli fai notare qualcosa ti dicono che sei un dittatore....
Post by Erg Frast
pensiero, qualsiasi consapevolezza o moto della coscienza. Un fai da te,
dove ognuno mette in fila quattro versi, con dei procedimenti talmente
meccanici e naif, da far tornare in mente le canzonette di 1984 di Orwell,
composte da macchine automatiche per lo svago dei prolet.
Basta, ora credo che tornerò alla mia collezione di Stabat Mater e che
Jacopone da Todi non si rivolti troppo nella bara.
EF
Gigi Lafonda
2010-01-20 22:15:52 UTC
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Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Sembra che i fedeli non andavano piu' all' orario della messa cantata
perche' troppo lunga e noiosa a causa dei cori infiniti.
Edoardo "Edoloz" Carminati
2010-01-21 16:05:39 UTC
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Post by Gigi Lafonda
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Sembra che i fedeli non andavano piu' all' orario della messa cantata
perche' troppo lunga e noiosa a causa dei cori infiniti.
Mi attacco qui per fare solo una piccola considerazione..
Nella mia chiesa abbiamo un coro polifonico, forse non eccelso ma i
suoi concerti li fa (ha cantato pure a Notre Dame a Parigi, quindi non
proprio così scalcinato...) e con un buon repertorio.
Eppure il parroco lo snobba, con l'idea che "deve cantare
l'assemblea", preferendo quindi brani più nuovi e che appunto anche
l'assemblea può cantare.
Personalmente credo che mentre certe funzioni (vd. messe per i bambini/
ragazzi) è buona cosa che siano animate con chitarre e affini (se nn
altro per riuscire a conivolgerli un pò...) le altre funzioni ne
perdono parecchio.
Una messa cantata e suonata è di sicuro più conivolgente, anche più
bella dal puro senso estetico, e come diceva S.Agostino "chi canta
prega due volte" (...se canta bene, aggiungo io! :-)

'o

Edoarod
no
2010-01-22 00:47:36 UTC
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Post by Gigi Lafonda
Post by Trew
"A Cremona si è dimesso il direttore della cappella musicale della
cattedrale, Fulvio Rampi.
Sembra che i fedeli non andavano piu' all' orario della messa cantata
perche' troppo lunga e noiosa a causa dei cori infiniti.
Mi attacco qui per fare solo una piccola considerazione..
Nella mia chiesa abbiamo un coro polifonico, forse non eccelso ma i
suoi concerti li fa (ha cantato pure a Notre Dame a Parigi, quindi non
proprio così scalcinato...) e con un buon repertorio.
Eppure il parroco lo snobba, con l'idea che "deve cantare
l'assemblea", preferendo quindi brani più nuovi e che appunto anche
l'assemblea può cantare.
Post by Gigi Lafonda
Post by Trew
Se è una parrocchia frequentata dai soliti avventori magari sarebbe più
giusto...
Personalmente credo che mentre certe funzioni (vd. messe per i bambini/
ragazzi) è buona cosa che siano animate con chitarre e affini (se nn
altro per riuscire a conivolgerli un pò...) le altre funzioni ne
perdono parecchio.
Post by Gigi Lafonda
Post by Trew
Quoto
Una messa cantata e suonata è di sicuro più conivolgente, anche più
bella dal puro senso estetico, e come diceva S.Agostino "chi canta
prega due volte" (...se canta bene, aggiungo io! :-)


<<Quoto e poi ci sono delle solennità in cui è obbligo una selezione
musicale e un coro degni!

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