Discussione:
Canzone e aria col da capo
(troppo vecchio per rispondere)
a***@yahoo.com
2019-04-16 19:50:14 UTC
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Una nota occasionale di teoria musicale.
Si definisce "canzone" un brano che presenta un'alternanza, con ripetizioni, di strofe.

Es: ABABA, AAA, etc.

Ad esempio, questa è una canzone:



Si definisce invece "aria col da capo" una particolare forma, inventata presumibilmente da Alessandro Scarlatti (altri esempi non si trovano in altri compositori di epoche precedenti), avente lo schema ABA, con l'OBBLIGO di B di condurre una catena di modulazioni, secondo quello che sarà proprio, successivamente, della forma-sonata.

Così, giusto per mettere i puntini sulle i...
a***@yahoo.com
2019-04-16 20:04:06 UTC
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Una nota occasionale di teoria musicale.
Si definisce "canzone" un brano che presenta un'alternanza, con ripetizioni, di strofe.
Es: ABABA, AAA, etc.
http://youtu.be/FvBSSvf60ks
Si definisce invece "aria col da capo" una particolare forma, inventata presumibilmente da Alessandro Scarlatti (altri esempi non si trovano in altri compositori di epoche precedenti), avente lo schema ABA, con l'OBBLIGO di B di condurre una catena di modulazioni, secondo quello che sarà proprio, successivamente, della forma-sonata.
Così, giusto per mettere i puntini sulle i...
E, sempre per mettere i puntini sulle "i", confrontiamo le pagine di Wikipedia dedicate ad Alessandro Scarlatti. Quella italiana, piena di errori, così recita:

https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Scarlatti

"Alessandro Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660 – Napoli, 24 ottobre 1725) è stato un compositore italiano di musica barocca, particolarmente famoso per le sue opere. In campo operistico, è considerato uno dei fondatori della scuola musicale napoletana. Era il padre di Domenico Scarlatti, fondamentale innovatore delle sonate per clavicembalo. "

Quella francese, mooooooooolto più aggiornata, ci dice invece:

https://fr.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Scarlatti

"est l'un des principaux compositeurs de musique baroque et l'un des premiers grands musiciens classiques. "

Cioè uno dei primi grandi musicisti CLASSICI. E' scritta a caso quella frase? Direi proprio di no. Evidentemente i francesi sono molto più svegli e seri di noi in campo di musicologia, se persino su Wikipedia fanno sentire i loro effetti.

Sempre WIkipedia francese aggiunge, a proposito di AS:

"[...] donnant la forme définitive de l’aria da capo, diffusée ainsi dans toute l'Europe. Il inaugure l'ouverture à l'italienne en trois mouvements, ancêtre lointain de la symphonie. "

Ora, evidentemente per lz tutto ciò ha poco senso: infatti non distingue una canzone da una forma CLASSICA. Nè si sforzerà di capire quale distinzione cruciale possa esservi...
lzy
2019-04-16 21:53:36 UTC
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Così, giusto per mettere i puntini sulle i...
eh, già...

AABA (Odio l'Estate)

dove B "modula" con analoga funzione del B dell'aria col da capo

a conferma stanno le parole che nel B tratteggiano la "speranza" di
un sollievo dalle pene in entrambe le composizioni

poi, chiaro, una è una canzone della seconda metà del XX secolo, l'altra un'aria col da capo di due secoli e mezzo precedent
a***@yahoo.com
2019-04-16 22:32:42 UTC
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Post by lzy
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Così, giusto per mettere i puntini sulle i...
eh, già...
AABA (Odio l'Estate)
dove B "modula" con analoga funzione del B dell'aria col da capo
Bravo. Quella è la forma della canzone di Martino. Proprio quella.
Ti sfugge però un "piccolo" particolare che confuta tutta la tua teoria e che pure ti avevo suggerito nel precedente thread:

" ma immagino che tu saprai che "strofa in minore" seguita da "strofa in maggiore" etc. non ha niente a che vedere con l'armonia _classica_, giusto? "

E' vero infatti che B modula, ma questo è proprio di TUTTE le canzoni in cui si alternano strofe A e B. Invece, la particolarità di Alessandro Scarlatti, e della conseguente forma ternaria classica (quindi della forma sonata, successivamene) è quella di aver creato in B una CATENA di modulazioni, dunque uno SVILUPPO.
Cos'è una CATENA di modulazioni? E' una sezione in cui le modulazioni si susseguono a catena, attraverso progressioni, cadenze e quant'altro, creando un'instabilità armonica chiusa in circolo e compensata da A e A'.

QUESTA è la forma classica, NON quella che dici tu. Quella che dici tu non è altro che alternanza di toni.

E proprio per questo motivo niente ha a che vedere con la _musica classica_.
a***@yahoo.com
2019-04-16 23:02:37 UTC
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E' vero infatti che B modula, ma questo è proprio di TUTTE le canzoni in cui si alternano strofe A e B. Invece, la particolarità di Alessandro Scarlatti, e della conseguente forma ternaria classica (quindi della forma sonata, successivamene) è quella di aver creato in B una CATENA di modulazioni, dunque uno SVILUPPO.
Cos'è una CATENA di modulazioni? E' una sezione in cui le modulazioni si susseguono a catena, attraverso progressioni, cadenze e quant'altro, creando un'instabilità armonica chiusa in circolo e compensata da A e A'.
Per questo preciso motivo io suggerisco di ascoltare le arie col da capo di JSB. Specie quelle più famose:



E' evidente che JSB sta provando a rifare il modello italiano, mettendo una CATENA di modulazioni in B, prima del da capo. Ma non gli riesce, perché all'ultimo ANELLO...:

http://youtu.be/UwLyzjf1ucQ

... nel tentativo di creare una mutazione inusitata, pasticcia con gli intervalli, creando una roba ineseguibile per il soprano (che dunque sbaglia intonazione) e un'armonia assai innaturale, fastidiosa all'orecchio. Impossibile trovare invece, in GFH, un solo anello di B che presenti simili problemi. Ma GFH la teoria la conosceva per contatto diretto con AS, JSB non aveva potuto far altro che leggere le partiture che gli spedivano dall'Italia.
a***@yahoo.com
2019-04-16 23:11:48 UTC
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E' vero infatti che B modula, ma questo è proprio di TUTTE le canzoni in cui si alternano strofe A e B. Invece, la particolarità di Alessandro Scarlatti, e della conseguente forma ternaria classica (quindi della forma sonata, successivamene) è quella di aver creato in B una CATENA di modulazioni, dunque uno SVILUPPO.
Cos'è una CATENA di modulazioni? E' una sezione in cui le modulazioni si susseguono a catena, attraverso progressioni, cadenze e quant'altro, creando un'instabilità armonica chiusa in circolo e compensata da A e A'.
http://youtu.be/UwLyzjf1ucQ
http://youtu.be/UwLyzjf1ucQ
... nel tentativo di creare una mutazione inusitata, pasticcia con gli intervalli, creando una roba ineseguibile per il soprano (che dunque sbaglia intonazione) e un'armonia assai innaturale, fastidiosa all'orecchio.
Ora, AS è in grado di concentrare intervalli cento volte più arditi di quelli di JSB ed in misura cento volte maggiore.



Come mai questo soprano non ne sbaglia uno che sia uno, di questi intervalli, mentre potete trovare 100 interpretazioni diverse di "Blute Nur" e in ognuna di esse qualsiasi soprano sbaglierà il passaggio che ho segnalato?

Forse perché il soprano delle cantate di AS è bravo? Sicuramente costei è splendida ed eccellente. Ma il merito principale è di AS che sapeva come piazzare queste armonie facendo in modo che fossero sempre ben intonabili.
lzy
2019-04-17 09:26:41 UTC
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Così, giusto per mettere i puntini sulle i...
eh, già...
AABA (Odio l'Estate)
dove B "modula" con analoga funzione del B dell'aria col da capo
Bravo. Quella è la forma della canzone di Martino. Proprio quella.
Ti sfugge però un "piccolo" particolare che confuta tutta la tua teoria
Guarda che la mia teoria non c'è, dico solo che ci sono forti analogie, e a tratti fortissime; e che l'aria col da capo porti alla sonata classica non me ne può fregare di meno, dato che considero il classicismo in musica, ossia il periodo storico che viene considerato tale il peggiore dei momenti della storia della musica occidentale...

la sterile e stereotipata contrapposizione di temi porterà alla stasi auditiva e compositiva che ancora oggi molti ascoltatori di mucia "classica" individuano come la loro massima attività di ascolto appercettivo (stolti)

ma tornando a noi

ABA e B modula, comne cazzo gli pare modula ma modula e modula perché il testyo necessita di tale modulazione per quell'espressività che dunque armonia e soprattutto melodia tratteggiano e rimpolpano in entrambe le composizione citate e per la stessa fottuta ragione (affetti)

ma ovviamente adesso te ne guardi bene di sottolineare le relazione testo/melodia che in entrambe le composizioni utilizza le stesse salite e discese, le cadute, le sospensioni, etc...

concludendo

la sonata classica, la forma sonata è qualcosa che i veri geni della musica hanno sempre sentito il bisogno di liberarsi attraverso l'elaborazione di strutture musicali molto più varie e liberatorie sul piano comunicativo

LA FORMA SONATA é UNA GABBIA MOSTRUOSA

e questo la dice lunga, anzi lunghissima sul perchè la musica del periodo classico abbia dato origine al classismo tra musiche durante il nostro secolo scorso
a***@yahoo.com
2019-04-17 12:43:04 UTC
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AABA (Odio l'Estate)
dove B "modula" con analoga funzione del B dell'aria col da capo
Bravo. Quella è la forma della canzone di Martino. Proprio quella.
Ti sfugge però un "piccolo" particolare che confuta tutta la tua teoria
Guarda che la mia teoria non c'è, dico solo che ci sono forti analogie, e a tratti fortissime;
E io insisto nel dire che queste analogie ci sono solo in superficiale apparenza. Ma si tratta di due brani _radicalmente_ diversi, per precisi motivi. Naturalmente, come è già capitato altre volte, nulla muterà la tua convinzione, ancor meno che nulla io; dunque mi limito a sintetizzare questi motivi per coloro che avessero interesse, in questo newsgroup, a leggere il thread, non certo per scuoterti.
Post by lzy
ma tornando a noi
ABA e B modula, comne cazzo gli pare modula ma modula e modula perché il testyo necessita di tale modulazione per quell'espressività che dunque armonia e soprattutto melodia tratteggiano e rimpolpano in entrambe le composizione citate e per la stessa fottuta ragione (affetti)
E qui, al solito, salti a pie' pari le considerazioni altrui pur di attaccarti alle tue teorie. Il fatto che B moduli non vuol dire nulla in termini di analogia con la forma. _anche A_ infatti può presentare modulazioni, anzi è facilissimo che le presenti:



Quello che fa la differenza è che le modulazioni in B costituiscono una CATENA, quelle in A NO.

Ed è questa la differenza *radicale* tra una forma ternaria classica e quella delle canzoni. Nelle canzoni ABA non c'è questa caratteristica. Semplicemente c'è un'alternanza di toni in base alle strofe.

La semplice alternanza non c'entra niente con la forma classica_ di Scarlatti. Nella forma ternaria classica non c'è alcuna alternanza di toni in base alle strofe, c'è invece una sezione "A" basata sul tono d'impianto (comprendente eventuali modulazioni), e una sezione "B" basata su nessun tono avente l'obbligo di sviluppare una *catena* di modulazioni.

Di conseguenza, quando ad esempio Scarlatti passa a B, non colpisce solo per quanto è bella (davvero stupenda) la modulazione con cui tale passaggio è sancito:

http://youtu.be/WDPoxCAE-aY

... ma colpisce soprattutto per come tale modulazione ne crea a catena un'altra, inaspettata, evitando progressioni e cadenze banali e allo stesso tempo riuscendo naturale...:

http://youtu.be/WDPoxCAE-aY

..fino a chiudere B in *cerchio*.
Si crea così una situazione di *equilibrio* e di *proporzioni*, tipica dell'arte classica, che giocoforza nella canzone di Martino non c'è. Del resto, già solo contando i secondi de "L'estate", si nota che le proporzioni sono tutte sballate:

http://youtu.be/FvBSSvf60ks

La modulazione che ti è tanto cara parte da minuto 1:00 e termina, demodulando a min 1.20. Poi da 2.40 a 3.00 circa.
Cioè abbiamo che su 3.50 minuti di musica, solo 40 secondi sono di mutazione armonica.

Inutile dire che se facciamo analoghe considerazioni con l'aria di Scarlatti ne viene fuori una forma che fa invidia al Tempio di Nettuno.
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