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eh, già...
AABA (Odio l'Estate)
dove B "modula" con analoga funzione del B dell'aria col da capo
Bravo. Quella è la forma della canzone di Martino. Proprio quella.
Ti sfugge però un "piccolo" particolare che confuta tutta la tua teoria
Guarda che la mia teoria non c'è, dico solo che ci sono forti analogie, e a tratti fortissime;
E io insisto nel dire che queste analogie ci sono solo in superficiale apparenza. Ma si tratta di due brani _radicalmente_ diversi, per precisi motivi. Naturalmente, come è già capitato altre volte, nulla muterà la tua convinzione, ancor meno che nulla io; dunque mi limito a sintetizzare questi motivi per coloro che avessero interesse, in questo newsgroup, a leggere il thread, non certo per scuoterti.
Post by lzyma tornando a noi
ABA e B modula, comne cazzo gli pare modula ma modula e modula perché il testyo necessita di tale modulazione per quell'espressività che dunque armonia e soprattutto melodia tratteggiano e rimpolpano in entrambe le composizione citate e per la stessa fottuta ragione (affetti)
E qui, al solito, salti a pie' pari le considerazioni altrui pur di attaccarti alle tue teorie. Il fatto che B moduli non vuol dire nulla in termini di analogia con la forma. _anche A_ infatti può presentare modulazioni, anzi è facilissimo che le presenti:
Quello che fa la differenza è che le modulazioni in B costituiscono una CATENA, quelle in A NO.
Ed è questa la differenza *radicale* tra una forma ternaria classica e quella delle canzoni. Nelle canzoni ABA non c'è questa caratteristica. Semplicemente c'è un'alternanza di toni in base alle strofe.
La semplice alternanza non c'entra niente con la forma classica_ di Scarlatti. Nella forma ternaria classica non c'è alcuna alternanza di toni in base alle strofe, c'è invece una sezione "A" basata sul tono d'impianto (comprendente eventuali modulazioni), e una sezione "B" basata su nessun tono avente l'obbligo di sviluppare una *catena* di modulazioni.
Di conseguenza, quando ad esempio Scarlatti passa a B, non colpisce solo per quanto è bella (davvero stupenda) la modulazione con cui tale passaggio è sancito:
http://youtu.be/WDPoxCAE-aY
... ma colpisce soprattutto per come tale modulazione ne crea a catena un'altra, inaspettata, evitando progressioni e cadenze banali e allo stesso tempo riuscendo naturale...:
http://youtu.be/WDPoxCAE-aY
..fino a chiudere B in *cerchio*.
Si crea così una situazione di *equilibrio* e di *proporzioni*, tipica dell'arte classica, che giocoforza nella canzone di Martino non c'è. Del resto, già solo contando i secondi de "L'estate", si nota che le proporzioni sono tutte sballate:
http://youtu.be/FvBSSvf60ks
La modulazione che ti è tanto cara parte da minuto 1:00 e termina, demodulando a min 1.20. Poi da 2.40 a 3.00 circa.
Cioè abbiamo che su 3.50 minuti di musica, solo 40 secondi sono di mutazione armonica.
Inutile dire che se facciamo analoghe considerazioni con l'aria di Scarlatti ne viene fuori una forma che fa invidia al Tempio di Nettuno.