Discussione:
Musica per tastiera solo di Bach, all'organo
(troppo vecchio per rispondere)
Alex M.
2003-10-21 10:15:46 UTC
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Ok, su invito del Negromante posto questa sul ng, anzichè in pirivato.

In breve "qual è la resa su organo di Clavicembalo ben temperato,
Invenzioni, Variazioni Goldberg, Arte della fuga?"

A queste si potrebbero aggiungere le toccate per tastiera sola (che già di
per se assomigliano un po' a pezzi organistici, ma non è questo il punto
come ora spiegherò), il resto del Clavieru:bung per tastiera sola , se
vogliamo pure le partite e le suites.

Il motivo è semplice, la destinazione era quella di uno strumento, di
collocazione domestica e più secolare dell'organo, il quale, nelle sue
meraviglie aveva la possibilità di curare la dinamica delle singole note: il
clavicordo. Per non rischiare di perdere questa abilità, anzi di abituarsi
male, Philipp Emanuel Bach raccomandava di studiare prima sul clavicordo,
poi su clavicembalo e altri.

Oggi questo lo si ottiene egregiamente sul pianoforte (e qui il
purista-clavicembalista qui prende fuoco:-), seppure, è vero, con altri
svantaggi

Inoltre i pezzi in questione, per motivo di diteggio, (voce tra le due mani)
spesso obbligano a stare su un sola tastiera. Quindi sull'organo la
possibilità di distinguere le voci va a farsi benedire?

In che misura il passare una voce alla pedaliera permette di liberare la
mani sulle due tastiere e su registri differenti?

La domanda mi sembra rilevante perchè coinvolge la resa di molti capolavori
Bachiani, ed in più il suo ultmo lascito, l'arte della fuga.

A pure beginner question! Ammetto la mia ignoranza in materia d'organo.

Grazie dell'attenzione
Alessandro
Vinicio Loncagni
2003-10-21 19:20:59 UTC
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Post by Alex M.
Ok, su invito del Negromante posto questa sul ng, anzichè in pirivato.
Applausi a Gnegno il Negromante, ha fatto benissimo a richiamarti
all'ordine.. ^__^
Post by Alex M.
In breve "qual è la resa su organo di Clavicembalo ben temperato,
Invenzioni, Variazioni Goldberg, Arte della fuga?"
Non mi sono mai posto il problema.
Semplicemente, non li suono sull'organo.
Quelle poche volte che mi capita di suonarmele al pianoforte, il mio
tocco assolutamente disastroso mi aiuta a usare il piano come un
cembalo, senza distinguere piano e forte.
Ammetto tranquillamente che sul pianoforte sono una bestia.
Sull'organo pure, ma un po' meno... ^__^

Beh, veramente anni fa suonavo le invenzioni, spesso su due tastiere
diverse.
Ma erano quelle a DUE voci.
Una volta ho sentito un emerito deficente che faceva la stessa cosa con
quelle a TRE voci, o "Sinfonie".
La voce centrale saltava mezza su un'ancia e mezza su un flauto, ed era
uno schifo immondo.
Eseguiva durante una Messa, non durante un concerto, ma era deficente lo
stesso.
Post by Alex M.
Oggi questo lo si ottiene egregiamente sul pianoforte (e qui il
purista-clavicembalista qui prende fuoco:-), seppure, è vero, con
altri svantaggi
Quindi
sull'organo la possibilità di distinguere le voci va a farsi benedire?
Sul pianoforte la possibilità di ottenere il piano e il forte mette
quasi in secondo piano l'abilità "agogica" dell'esecutore.
Su un cembalo, i cui tasti hanno la caratteristica ON/OFF di cui
scrivevo in altro post, occorre caratterizzare le diverse voci, eseguire
il soggetto delle fughe "cantandolo", giocando con staccati, portamenti
e legati che devono aiutare l'ascoltatore a percepirlo in ogni sua
entrata.
E' difficile, e occorre non scadere nel buffonesco.
Anche sull'organo il comportamento da tenere è questo.
Post by Alex M.
In che misura il passare una voce alla pedaliera permette di liberare
la mani sulle due tastiere e su registri differenti?
No, non mi pare proprio il caso
Mi sembra da masochisti passare una voce alla pedaliera, non avrebbe
senso e sarebbe un casino inumano.
Pensa un po' suonare la prima delle invenzioni a tre voci, quella con la
scala maggiore completa, con i pedali!
Oppure qualche fuga del Clavicembalo Ben Temperato!
Si, c'è chi ci riuscirebbe, e anche bene magari, ma sarebbe di una
complicazione invereconda!
E a che pro, poi?

Non c'entra niente, ma in un momento di follia, spinto da un
consiglio/boutade letto su una rivista specialistica, ricordo che avevo
studiato un corale dell'Orgelbuchlein su due tastiere, anche se Bach
l'aveva scritto per una sola.
La voce da eseguire sulla tastiera inferiore era quella centrale, da
suonarsi con i due pollici, mentre le altre quattro dita di ogni mano di
arrangiavano ad eseguire le altre due voci sulla tastiera di sopra.
Era una cosa da circo, effettivamente...come sarebbe l'invenzione a tre
voci eseguita da due tastiere e pedale.

Bach spesso indicava i brani che andavano eseguiti usando le due
tastiere, "standard" nell'organo germanico.
Oppure indicava "piano" e "forte", e per ottenerlo sull'organo o ti
metti a smanettare con i registri ( non c'erano le aggiustabili...) o
usi le due tastiere.
E la parte per il pedale era ben definita, e tutte le composizioni
scritte in origine per organo "pedaliter" hanno una concezione e uno
sviluppo che ne permette addirittura l'esecuzione con le sole punte,
come si faceva all'epoca.

L'Arte della Fuga è "il" caso a parte, hanno scritto le enciclopedie in
proposito, e ognuno può comportarsi come crede.
In breve, è stata scritta su due soli pentagrammi (come tutta la musica
d'organo coeva, d'altra parte), non c'è la distinzione tra parte manuale
e parte "pedaliter", non c'è scritto se va eseguita da un solo esecutore
all'organo, da due cembali, da un solo cembalo ( ma così è
difficilina...), da un quartetto d'archi o da un'orchestra sinfonica...
^__^

Io, organista dilettante impedito, così la penso.

Ciao ciao


--
Vinicio Loncagni
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
http://web.tiscali.it/vinicius_verbanus/
http://web.tiscali.it/vinicius_pallantiae/
... quest'ultimo è nuovo nuovo... ^__^
Alex M.
2003-10-21 21:19:03 UTC
Permalink
Post by Vinicio Loncagni
Post by Alex M.
In breve "qual è la resa su organo di Clavicembalo ben temperato,
Invenzioni, Variazioni Goldberg, Arte della fuga?"
Non mi sono mai posto il problema.
Semplicemente, non li suono sull'organo.
Quelle poche volte che mi capita di suonarmele al pianoforte, il mio
tocco assolutamente disastroso mi aiuta a usare il piano come un
cembalo, senza distinguere piano e forte.
Ammetto tranquillamente che sul pianoforte sono una bestia.
E qui gli svantaggi del piano, a cui accennavo. La separazione dei
"mestieri" di compositore ed esecutore, e questa qui, delle almeno due
branche delle specializzazioni tastieristiche (pianista da una parte e
dall'altra il factotum del periodo barocco) sono tutte e due dovute alla
esagerata difficoltà del piano. Il tempo avrebbe dovuto mitigare quanto
osservò Philipp Emanuel sui suoi coevi, credo, fortepiani e cioè "su di
essi bisogna studiare bene il tocco".

E invece niente, il tempo non mitiga, come in genere fa con tante altre
difficoltà, quelle del piano e per dirla come Wilhelm Backhaus un secolo fa,
la didattica pianistica è ferma.

Quando ho saputo dello "scatto" che fa il tasto degli organi a trazione
meccanica ho subito collegato questo allo scatto del tasto del clavicembalo.
Per il meraviglioso clavicordo, invece, che pure permette variazioni
dinamiche, non intervengono certo le complicazioni imposte dalle corde
percosse. Quindi che periodo aureo per i tastieristi era quello antico!
E le mansioni del tastierista dell'epoca, penso, sarebbero una difficoltà
per qualsiasi pianista odierno, anche se si tratta di manovrare una scatola
con cinque ottave e larga poco più di un metro.

Ritornando al piano, credo che la sua difficoltà possa essere un motivo
della rarità del tocco classico e quindi, della perdita dell'abitudine ad
esso e della sua cultura da parte dei "profani", mentre ad ogni angolo di
via (e di palcoscenico) si ascolta il picchiare blues e la "commedia
dell'arte" (volevo dire musica su cannovaccio, ma chiamare le
improvvisazioni scadenti "commedia dell'arte" è dispregiativamente
divertente!)
Post by Vinicio Loncagni
Mi sembra da masochisti passare una voce alla pedaliera, non avrebbe
senso e sarebbe un casino inumano.
Ok, era un tentativo, absolute newbie e lavoro di fantasia:-)

Comunque a titolo di informazione, e sarei veramente desideroso di
ascoltarla, c'è l'esecuzione di Louis Thiry di tutto il clavicembalo ben
temperato all'organo! Degli anni 1973-1977 edizioni Arion, disponibile in CD
Kermit
2003-10-27 10:23:47 UTC
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Post by Vinicio Loncagni
L'Arte della Fuga è "il" caso a parte, hanno scritto le enciclopedie in
proposito, e ognuno può comportarsi come crede.
In breve, è stata scritta su due soli pentagrammi
Se non ricordo male è stata scritta a quattro pentagrammi, voce per voce.
C'era un bel 'trattato' di Leonhardt che voleva dimostrare che era scritta
per clavicembalo ma ho perso il riferimento.
Post by Vinicio Loncagni
Io, organista dilettante impedito, così la penso.
Io, ancora più impedito, penso che invece ci sono delle belle incisioni per
organo che dimostrano come si possa anche fare. Chiaramente tenendone conto
come "trascrizioni" allo stesso modo di come si può eseguire questo
materiale sul pianoforte.
Cosí di colpo mi viene in mente Alain per l'arte della fuga e Guillou per le
Goldberg (qui forse mi sbaglio).

Ho provato a suonare le Goldberg sull'organo e mi hanno intrigato parecchio.
Le Invenzioni invece non mi hanno per nulla interessato.
Per il resto, uso della pedaliera etc.. sono d'accordo con te.

Ciao,
K.

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