Discussione:
Imparare a leggere
(troppo vecchio per rispondere)
m***@gmail.com
2008-01-29 07:40:20 UTC
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Ciao a tutti,

mi chiamo Marco, vivo a Milano e da quest'anno sono iscritto al
Triennio Jazz (Diploma accademico) del conservatorio di Ferrara.

So che a molti di voi un corso del genere puo' non andare a genio
(veniamo snobbati dai cuginetti delle classi di musica classica), ma
non me ne preoccupo, anche perche' dall'alto dei miei 31 anni non mi
posso permettere di iscrivermi ad un corso tradizionale...

Detto questo, nel mio corso si danno per scontate una serie di cose
che gli iscritti dovrebbero gia' sapere, e chi non le sa deve
arrangiarsi per i fatti suoi...

Quello che a me interessa di piu' e' imparare a leggere la musica in
maniera sciolta almeno in chiave di sol e di fa (il doppio pentagramma
in stile pianoforte per intenderci), ma non so da che parte iniziare,
e mi chiedevo se voi (mi pare di capire che ci siano diversi
insegnanti) mi poteste consigliare sul da farsi.

Se puo' interessare suono la chitarra.

Secondo voi potrei andare da un'insegnante dei corsi di classica di
T&S a chiedere lezioni private? (T&S non e' contemplato nel mio corso
perche' si da per scontato che uno abbia gia' la licenza).

Tanx al'8, Marco
Lulu
2008-01-29 09:30:06 UTC
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Post by m***@gmail.com
Ciao a tutti,
mi chiamo Marco, vivo a Milano e da quest'anno sono iscritto al
Triennio Jazz (Diploma accademico) del conservatorio di Ferrara.
So che a molti di voi un corso del genere puo' non andare a genio
(veniamo snobbati dai cuginetti delle classi di musica classica), ma
non me ne preoccupo, anche perche' dall'alto dei miei 31 anni non mi
posso permettere di iscrivermi ad un corso tradizionale...
Detto questo, nel mio corso si danno per scontate una serie di cose
che gli iscritti dovrebbero gia' sapere, e chi non le sa deve
arrangiarsi per i fatti suoi...
Quello che a me interessa di piu' e' imparare a leggere la musica in
maniera sciolta almeno in chiave di sol e di fa (il doppio pentagramma
in stile pianoforte per intenderci), ma non so da che parte iniziare,
e mi chiedevo se voi (mi pare di capire che ci siano diversi
insegnanti) mi poteste consigliare sul da farsi.
Se puo' interessare suono la chitarra.
Secondo voi potrei andare da un'insegnante dei corsi di classica di
T&S a chiedere lezioni private? (T&S non e' contemplato nel mio corso
perche' si da per scontato che uno abbia gia' la licenza).
Tanx al'8, Marco
Caro Marco,
imparare a leggere la musica non è difficile, forse ti ci vorrà un
buon insegnante che ti avvii a questa pratica, ma poi ritengo che una
volta capito il meccanismo uno possa continuare da solo.

Il fatto è che le lezioni di teoria e solfeggio (per la licenza
intendo) contengono una serie di altre cose tipo il dettato melodico,
il saper intonare le note e riconoscerle, il setticlavio che a mio
avviso sono la faccenda più rognosa. Chiave di sol e di fa è soltanto
il I anno di corso.

Ma resta da capire, e ti prego di svelarmi quest'arcano, come un
conservatorio possa ammettere qualcuno a un qualsiasi triennio
(equiparabile al triennio universitario) senza la licenza di base (di
solfeggio). Me lo dici?

Vale!
LUlu
Veronica Medina
2008-01-29 10:40:27 UTC
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Post by Lulu
Caro Marco,
imparare a leggere la musica non è difficile, forse ti ci vorrà un
buon insegnante che ti avvii a questa pratica, ma poi ritengo che una
volta capito il meccanismo uno possa continuare da solo.
Il fatto è che le lezioni di teoria e solfeggio (per la licenza
intendo) contengono una serie di altre cose tipo il dettato melodico,
il saper intonare le note e riconoscerle, il setticlavio che a mio
avviso sono la faccenda più rognosa. Chiave di sol e di fa è soltanto
il I anno di corso.
Ma resta da capire, e ti prego di svelarmi quest'arcano, come un
conservatorio possa ammettere qualcuno a un qualsiasi triennio
(equiparabile al triennio universitario) senza la licenza di base (di
solfeggio). Me lo dici?
E' quello che mi chiedevo anch'io :)
Post by Lulu
Vale!
Curiosita', per caso sei spagnola? :)

V.
daniel pennac
2008-01-29 11:23:25 UTC
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On Tue, 29 Jan 2008 11:40:27 +0100, "Veronica Medina"
Post by Veronica Medina
E' quello che mi chiedevo anch'io :)
I requisiti per l'ammssione sono elencatati qui
http://www.conservatorioferrara.it/component/option,com_docman/task,doc_view/gid,58/Itemid,129/non



"Requisiti per l'ammissione:

Propedeutiche: Attitudine, conoscenza e capacità strumentale adeguate
al livello

Propedeutiche: Buona cultura generale e musicale di base

Propedeutiche: Disponibilità all'apprendimento della lingua italiana
(per stranieri) "

Probabilmente Marco è bravo a suonare ad orecchio.
--
Chiara & Emanuele & Joker & Bizet & Gattina Bebè & Jeeves
Lulu
2008-01-29 23:02:52 UTC
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Domanda n. 1 perchè a Ferrara valgono regole proprie? Sarà mica
l'autonomia?!

Domanda n. 2 (retorica) perchè se voglio iscrivermi a 18 anni a
violino o a pianoforte non mi ammettono al triennio (diploma
accademico) chiamatelo come volete? Perchè la risposta è OVVIA, è
naturale che non mi ammettano se non ho almeno solfeggio e il V.

Domanda n. 3 perchè mi ammetterebbero al triennio jazz e non al
triennio in pianoforte? Significa che il piano e il violino (trienni
anch'essi però) son di seria A mentre il triennio jazz è di serie B?

Domanda n. 4 al termine del triennio o come si chiama, il titolo jazz
e il titolo triennio in piano (concertismo o come diavolo è, triennio
pur sempre è) sono LA STESSA COSA? non intendo se siano o meno
abilitanti, non m'interessa se c'è uno splendido jazzista e un misero
pianista, intendo il titolo è uguale? Perchè, mi par chiaro, se no,
che di presa per il culo si tratta. O forse di scuola che sfornerà
migliaia di jazzisti.

Domanda n. 5 vorrei farla a Marco, scusate i toni un pò irritati, ma
alla fine del triennio, di grazia, che diranno a Ferrara? Lo vorranno
il diploma di solfeggio oppure no?

E infine un appunto sull'idea becera che dai conservatori sia esclusa
la formazione musicale degli adulti.
va bene che sulle nuove generazioni bisogna investire, ma questa
totale preclusione (che isola beata che dev'esser Ferrara!) a tutti
gli altri la trovo demenziale.

Già, forse dimentico. Che i conservatori italiani son fatti per
sfornare tanti Pollini, e che se si è superata l'età e sprecata la
potenzialità di diventar grande concertista (giacchè ognuno loro lo
diventeranno) non è opportuno investire su qualcuno che non renderà.
Mi è sempre sembrata questa la logica che governa quell'istituzione, e
cioè la perpetuazione di un privilegio e fa***lo tutti gli altri.

La bizzaria più atroce e triste che m'è stata data di vivere è la
fiera delle vanità che si terrà prossimamente a Bologna
http://www.isme.org/2008/index.php?lang=it una di quelle esperienze in
cui si tocca con mano quanto lontano siano i buoni propositi e le
belle parole, dai fatti, dal rimboccarsi le maniche, dal dare
l'opportunità di imparare a tutti. Per lo meno a quelli che vorrebbero
imparare, almeno in teoria la possibilità gliela si dovrebbe dare.
Però, via, senza neanche calarsi le brache.

Com'è possibile che un convegno intitolato "music at all ages"
http://www.siem-online.it/ sia fatto da coloro i quali fortemente
osteggiano la formazione degli adulti (senza bisogno di dire, che non
ambiscono certo al concertismo)?

In questo senso avendone fatta spiacevole esperienza mi viene da dire
che i conservatori discriminano su una base anagrafica,
e di conseguenza anche economica. Tutti quelli che da bambini hanno
avuto la fortuna e i soldi di poter imparare uno strumento sono ascesi
ai dorati elisi dei conservatori, tutti gli altri che nel frattempo
sono invecchiati ne sono stati esclusi appena hanno avuto un minimo di
raziocinio per decidere se suonare nella propria vita oppure no. Ma
per questi non c'è posto.

Sono d'accordo con cosa diceva Logi in un'altra discussione che i
conservatori si svuoteranno presto: chissà se anche allora saranno
così snob.

Intanto continuiamo a parlarci addosso e partecipiamo con gioia al
28° Convegno Mondiale dell'International Society for Music Education.

Vale!
LUlu
EmilimE
2008-01-30 10:22:54 UTC
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Post by Lulu
Domanda n. 1 perchè a Ferrara valgono regole proprie? Sarà mica
l'autonomia?!
Non conosco la situazione di Ferrara... comunque l'autonomia e la
contestuale situazione di sperimentazione hanno sicuramente creato casi
molto diversi tra di loro da conservatorio a conservatorio
Post by Lulu
Domanda n. 2 (retorica) perchè se voglio iscrivermi a 18 anni a
violino o a pianoforte non mi ammettono al triennio (diploma
accademico) chiamatelo come volete? Perchè la risposta è OVVIA, è
naturale che non mi ammettano se non ho almeno solfeggio e il V.
In realtà l'applicazione della riforma prevede che al triennio si sia
ammessi essendo in possesso di
- titolo di studio di scuola media superiore quinquennale (quello che serve
per accedere all'università)
- competenze accertate da una prova di ingresso (esame con repertorio da
settimo corso)
Però molti ammettono con riserva anche liceali, purchè conseguano il diploma
di scu.med sup. entro la fine del triennio.
Post by Lulu
Domanda n. 3 perchè mi ammetterebbero al triennio jazz e non al
triennio in pianoforte? Significa che il piano e il violino (trienni
anch'essi però) son di seria A mentre il triennio jazz è di serie B?
Boh. Forse perchè ci sono molti classici pianisti classici che puntano al
pezzo di carta e pochi jazzisti che ambiscono a un percorso accademico,
preferendo di gran lunga la pratica del suonare anche se non riconosciuta
dall'autorità ministeriale
Post by Lulu
Domanda n. 4 al termine del triennio o come si chiama, il titolo jazz
e il titolo triennio in piano (concertismo o come diavolo è, triennio
pur sempre è) sono LA STESSA COSA? non intendo se siano o meno
abilitanti,
abilitanti a che?
- sono due diplomi con (pare) valore giuridico omologato alla laurea di 1
livello (ovvero se c'è un concorso publico per, che so, postino che richiede
un titolo di questo livello, lo puoi fare)
- nessuno dei due abilita all'insegnamento (parlo di insegnamento nelle
scuole medie, per insegnare al conservatorio vale tuttora la meravigliosa
norma per cui non serve assolutamente aver un titolo di studio ma si deve
provare un'adeguata attività artistica)
Post by Lulu
E infine un appunto sull'idea becera che dai conservatori sia esclusa
la formazione musicale degli adulti.
va bene che sulle nuove generazioni bisogna investire, ma questa
totale preclusione (che isola beata che dev'esser Ferrara!) a tutti
gli altri la trovo demenziale.
Già, forse dimentico. Che i conservatori italiani son fatti per
sfornare tanti Pollini,
veramente i conservatori italiani sono fatti per pagare gli insegnanti

E.

Lulu
2008-01-29 23:39:35 UTC
Permalink
Post by daniel pennac
On Tue, 29 Jan 2008 11:40:27 +0100, "Veronica Medina"
I requisiti per l'ammssione sono elencatati quihttp://www.conservatorioferrara.it/component/option,com_docman/task,d...
Propedeutiche: Attitudine, conoscenza e capacità strumentale adeguate
al livello
Propedeutiche: Buona cultura generale e musicale di base
Propedeutiche: Disponibilità all'apprendimento della lingua italiana
(per stranieri) "
Ottimo: facciamo la prova con i corsi tradizionali
http://www.conservatorio-bologna.com/index.php?option=content&task=view&id=15&Itemid=25

dov'è scritto che non si devono aver superati i 18 anni per essere
ammessi?
non c'è scritto, ma è così.
che non è la "prova attitudinale" che fa. ma se hai 7 anni o 15 che
cambia le carte in regola. lo capisco benissimo da sola, che è una
faccenda di potenzialità, che però non dovrebbero tuttavia inficiare
*almeno* l'ammissione.
poco contano le capacità. conta che certe cose a una certa età non si
fanno, e basta.
poco conta come suoni, ma cosa suoni a quale età. è questo a
deprimermi.

se ho il liceo sociopsicopedagogico e sono un genio mi iscrivo a
fisica e gliela faccio vedere a tutti quanti (pardon)
però devono darmi la possibilità di provarci.
se conosco le invenzioni inglesi (che so) forse un giorno suonerò le
variazioni goldberg, se mi ci fanno provare, se mi fanno entrare, se
provano a insegnarmi.

è chiaro fare lettere classiche essendo un ragioniere sarà difficile,
e nessuno ti aiuterà.
sarai guardato male, sputtanato in tutti i modi, umiliato, ma nessuno,
mai nessuno, neanche con la media del 18,01 ti manderà via. I
professori non sono degli dei: possono "farti capire" delle cose, ma
non sono autorizzati a dirti o a convincerti che non ce la puoi fare.
Non possono cacciarti. Forse non ce la farai, ok, ma lo capirai da te,
se ci arrivi da solo.
Persino se volessi diventare medico (suppongo) posso provare e
riprovare il test d'ingresso quante volte voglio: nessuno (credo) mi
ostacolerebbe per limiti di età. Posso provarci, non riuscirci.

All'università non ti discrimineranno "da statuto" "impugnando una
norma, perchè non c'è un regolamento che prevede "questo sì, quello
no", "tu sei meglio, tu sei peggio": se non sai usare il congiuntivo,
se puzzi, se hai 75 anni: magari ti tratteranno male, magari faranno
in modo che tu te ne vada da solo, ma NON POTRANNO sulla base di
nessunissima prova attitudinale mandarti via.
Vuol dire forse che per fare lettere classiche non bisogna "essere
portati" e per suonare il violino sì?
Che forse i letterati sudano e raggiungono obiettivi anche in assenza
di inclinazioni personali al lavoro intellettuale?
Io non credo nel talento, credo nel lavoro.

l'università è spietata, ma libera e non discriminante. è giusta e
DEMOCRATICA. un posto dove i figli degli operai possono ancora sedere
fianco a fianco di qualcuno un pò più danaroso. non dico andranno
d'amore e d'accordo, ma saranno nella stessa aula. al conservatorio
non è così. i figli degli operai lì saranno ben pochi, perchè nessuno
da piccoli li avrà indotti alla musica, e dunque non ci sarà più
tempo, in futuro, per loro, per riacchiapparli. ed è così che si
perpetua l'élite.

tutti hanno il diritto a una laurea in lettere classiche o in fisica,
ma non tutti hanno il diritto di suonare uno strumento.
Tutti i musicisti hanno l'obbligo di avere talento, mentre fisici,
matematici, letterati, filosofi, invece no.
ArtBurt
2008-01-30 01:14:02 UTC
Permalink
...
se conosco le invenzioni inglesi (che so) forse un giorno...
Lì per lì ho pensato che tu portassi un esempio di meccanica. ;-)

Art
EmilimE
2008-01-29 10:57:52 UTC
Permalink
Post by Lulu
Ma resta da capire, e ti prego di svelarmi quest'arcano, come un
conservatorio possa ammettere qualcuno a un qualsiasi triennio
(equiparabile al triennio universitario) senza la licenza di base (di
solfeggio). Me lo dici?
Te lo dico io...
Con la riforma, i trienni di conservatorio (paragonabili per gli strumenti
dagli ultimi tre anni del vecchio corso di studi) sono stati in certo modo
omologati ai trienni universitari. Ovvero, per accedervi ti serve un diploma
di scuola media superiore quinquennale e basta. Eventualmente il superamento
di una prova di ingresso.
(Puoi fare lettere classiche con un diploma di ragioniere o geometri, o
fisica nucleare con il Liceo Pedagogico - sta a te metterti in pari...)

Per il triennio di solito è prevista una prova di ingresso che consiste di
solito nell'esecuzione di un programma consono al livello di accesso. (Per
pianoforte, un settimo corso). Nel caso del trienno jazz del nostro amico,
non ho idea di cosa venisse richiesto.

Se mostri di essere preparato, puoi accedere senza aver sostenuto alcun
esame di solfeggio prima, anzi l'applicazione completa della riforma farà
scomparire gli esami che si facevano prima di quel livello (quinto,
solfeggio). Naturalmente ci saranno (ehm, sarebbero previsti) i Licei
Musicali ma *non* saranno obligatoriamente propedeutici al triennio
accademico, così come il liceo Classico non è oblligatoriamente propedeutico
a lettere antiche (anche se il greco lo studi solo lì).

A mio parere è un enorme pasticcio.
E.
daniel pennac
2008-01-29 10:46:42 UTC
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Post by m***@gmail.com
Secondo voi potrei andare da un'insegnante dei corsi di classica di
T&S a chiedere lezioni private? (T&S non e' contemplato nel mio corso
perche' si da per scontato che uno abbia gia' la licenza).
Tanx al'8, Marco
Anche io sono un po' stupita dal fatto che tu sia stato ammesso senza
avere la licenza di teoria e solfeggio, a mio avviso ti converrebbe
trovare un insegnante al di fuori del Conservatorio in cui studi ed
optare per uno di Milano, con cui fare lezioni individuali e che abbia
un minimo di esperienza di didattica con gli adulti.
--
Chiara & Emanuele & Joker & Bizet & Gattina Bebè & Jeeves
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