Antenore, relativamente ai cavi:
il cavo che usi per per le interconnessioni è un normale cavo cellflex di
buona qualità caratterizzato per linea a 50ohm e bassa capacità (80pF/m),
utilizzato normalmente in VHF-UHF per contenere le perdite:
Dalla tabella che mi hai trasmesso è evidente che:
-a 500Mhz un cavo di 100metri se è un RG213 (tipico da HF) perde 17dB mentre
il tuo Aircom ne perde 9 (di dB)
(con 100 metri di Aircom 100w di potenza trasmessa ad antenna si riducono a
poco più di 10 watt, il resto è perso in calore, analogamente per un segnale
ricevuto. Per il povero RG213 il segnale trasmesso si riduce a livelli
minimi di 1-2watt)
-a 10 Mhz il tuo aircom perde 1,2dB mentre il povero RG213 perde solo 2dB
E' evidente che con segnali a radio frequenza al calare della frequenza che
si utilizza, in ricezione o trasmissione, la caratteristica del cavo diventa
simile.
Se già a 10mhz i due cavi sono quasi uguali è evidente che in audio, a 1.000
o a 25.000 hz i due cavi sono assolutamente uguali.
Unica differenza è la capacità ( per fare induttanza o resistenza diversa
servirebbero probabilmente alcune centinaia di metri di lunghezza del cavo e
invece credo che fra preamplificatore e amplificatore o lettore cd e
preamplificatore tu abbia i soliti 1-1,5 m. di cavo).
Comunque una differenza di 20 - 50pF nella capacità del cavo non fà alcuna
differenza di condizioni operative nè per lo stadio di uscita del
preamplificatore, ne per lo stadio di ingresso del finale a stato solido.
Cambierebbe un po' se tu avessi un ampli finale a valvole che utilizza come
driver della valvole finale un triodo ampli VHF-UHF (come le EC8010 o 417a
che uso io come driver per le mie VT52), ma sostanzialmente solo per la
capacità con cui si carica la griglia del triodo ampli VHF (che potrebbe
persino oscillare).
Questo per dirti che se invece dell'Aircom (che io conosco perchè lo uso su
un ricetrasmettitore 144mhz connesso all'antenna con un cavo di 20 metri) tu
utilizzi un meno costoso RG58 ottieni lo stesso risultato. Già in HF (da 1,8
mhz a 28mhz) con cavi lunghi circa 20 metri io uso l' RG213 per le perdite
qui già esigue. (sono radioamatore).
Solo se tu avessi l'impianto hi-fi a cento metri da una broadcasting
(HF-VHF-UHF) la migliore schermatura dell'Aircom (ha due calze di
schermatura, una a fili intrecciati ed una a foglio di rame) azzera il
possibile rischio di rientri di rf (almeno lungo il cavo).
Relativamente al cavo fra amplificatore finale e diffusori: io uso del
Leonische 99,9999% rame di diametro 1mm, doppio. Ho verificato che se uso
del cavo di rame di 0,5 mm di diametro ho meno bassi. E' evidente che
circola più corrente più ampia è la sezione (meno è la resistenza del cavo).
Questa è la giustificazione scientifica della differenza all'ascolto. Se
anche il cavo fosse solo 90% rame probabilmente non cambierebbe nulla..
Potrebbe cambiare la situazione se tu usi cavi lunghi (resistenza) e li
lasci arrotolati (induttanze parassite). Potrebbero fungere da antenna per
forti segnali RF.
Se corti (2-3m) e di diametro adeguato (almeno 1-2mm), e sono di buona
capacità conduttiva (rame o se vuoi buttar via i soldi argento) un cavo per
altoparlanti è pressochè uguale all'altro.
I cavi hi-fi per larga parte sono vendita di snake-oil a sprovveduti da
parte di individui con buon senso commerciale.
Lo dico da appassionato di hi-fi che ha sempre speso, spesso più del
necessario, per ascoltare bene la musica.
G.
Post by GLCLe differenze di riproduzione non sono direttamente proporzionali alla spesa
ed effettivamente i costi di certi impianti audio spesso raggiungono livelli
di prezzo forse immorali..
Dipende cosa si intende per immorale. E in base a quali criteri. Senza
uno schema di riferimento aggettivi come "immorale" attribuiti ad un
prezzo non hanno senso. Questa Leica http://www.westlicht-auction.com/
é stata venduta per 336000 euro. Prezzo immorale?
Post by GLCEsempio paradossale sono le follie sui cavi di connessione ed i relativi
prezzi a volte astronomici (ed ingiustificati, ridicoli per pezzi di cavo
elettrico e relativi connettori).
Si parla spesso dei cavi. E sai perchè? Per ignoranza. Siccome non si
capisce cosa sia effettivamente un cavo e come funzioni, si sparano
cavolate. E proprio per questo si riescono anche a truffare i clienti.
Post by GLCUn cavo è un cavo; a bassa resistenza e bassa capacità sono tutti uguali,
ma per qualcuno esistono anche qualità non misurabili se non ad orecchio e
relaticvi miracoli che si pagano a prezzo d'oro.
Che i cavi a bassa resistenza e bassa capacità siano tutti uguali è
una balla colossale. Che poi siano necessariamente buoni é da vedere.
Ci sono contesti nei quali é bene aveve una capacità più elevata,
altri in cui è deleterio (ad esempio se hai un finale naim, come me).
Sai che influenza può avere sul segnale un cavo con induttanza
elevata? Eppurequasi ogni cavo a bassa capacità ha elevata induttanza.
Si possono anche fare cavi a bassa resistenza, bassa capacità E bassa
induttanza, ma richiedono una geometria particolare, come gli XLO.
Problema, non esistono macchine industriali standard atte a
intrecciare adeguatamente per la geometria XLO. Quindi o si
costruiscono apposta, o si lavora a mano. Problema: questo aumenta i
costi anche alla partenza. Quindi se tali cavi costano tanto, non si
tratta necessariamente una truffa sul piano merceologico. Si può
discutere dell'impatto sonoro. Ci sono cavi mostruosi che hanno un
impatto notevole sul suono, il problema è che si tratta di una
operazione di filtraggio per rendere il suono più "piacevole" (come
certi MIT) ma non necessariamente più preciso o dettagliato - anzi,
proprio il contrario.
Semmai il problema é che ci sono cavi per scopi industriali (e cmq
spesso relativamente impegnativi, anche una decina di euro al metro)
che vanno benissimo anche per utilizzi audio, battendo non solo
prodotti ignobili (come le piattine rosso nere o il "cavo
dell'elettricista") ma anche prodotti specifici per audiofili che
costano molto di più. Allora si comincia a discutere del fatto se il
rame sia puro al 99.9999% o al 99.99999%. Per carità, non escludo che
possa fare qualcosa, ma tra rami di questo tipo io non ho mai sentito
differenze con i miei componenti e nel mio ambiente (e ribadisco: con
i miei componenti e nel mio ambiente, in altri contesti non mi
esprimo)).
Per costruirmi una coppia di cavi di segnale ho usato dell'aircom plus
http://www.ssb.de/products/koax/aircom.shtml un cavo dalle
caratteristiche elettriche notevoli. Costa 4-5 euro al metro se preso
in piccole quantità, poi bisogna lavorarlo. Ho faticato a trovare dei
connettori rca adatti, e ho dovuto stagnare il tutto per conto mio.
Questo ha richiesto degli investimenti extra, ma per circa 80 euro di
spesa mi sono fatto la mia copia di cavi (ogni coppia aggiuntiva
verrebbe a costare circa 30 euro di materiale in più, ma il cavo
superfluo lo ho dato ad un amico che se li assembla da solo).
Confrontato con dei Mogami e dei Vdh da oltre 150 euro, il mio cavo
suonava leggermente meglio, dei cavi commerciali da 70 euro sono stati
stracciati. In più mi sono divertito ma ho investito del tempo...
Un cavo é un cavo, si vero. Ossia un oggetto non sono con una certa
geometria, ma molto complesso. Ad esempio, il segnale elettrico
variabile che attraversa un conduttore nel cavo in considerazione
produce campi magnetici variabili che possono indurre correnti negli
altri conduttori dello stesso cavo, alterando il segnale. Se il
dielettrico non è sufficientemente robusto (il teflon lo é, anche
quando cavo, ma lo stesso non si può dire del pvc o cose simili)
allora si deforma, e il nostro cavo quindi è a capacità e induttanza
variabili in base al segnale. Insomma, un cavo può modulare il
segnale, e non poco. I cavi economici sono particolarmente terribili,
da questo punto di vista. Cambiare cavo di potenza nel mio impianto
(ora uso dei VdH ibridi magnum) ha fatto quasi l'effetto di
"aggiungere un subwoofer" (detto in gergo non proprio audiofilo). Per
non parlare della necessità di combattere la microfonia del cavo
stesso (e non a caso dei buoni cavi microfonici sono un ottimo punto
di partenza per cavi di interconnessione - sono fatti per non lasciar
influenzare il segnale anche se corrono su palchi dove suonano bande
di heavy metal...)
Gli audiofili sono una bruttissima specie, che per intelligenza media
sono classificabili tra i babbuini e spesso per moralità assimilabili
ai pedofili belgi, e quindi é cosa sana e giusta raggirarli ;-) Ma ci
sono fatti scientifici dietro alla costruzione di (alcuni) cavi, e la
manodopera, la progettazione, la costruzione, i materiali costano.
Post by GLCMa questo comunque si verifica per tanti hobby o passioni.
Comunque la ricerca spasmodica del miglioramento genera un mercato
dell'usato formidabile ed a prezzi interessanti.
con un po' di cognizioni e di attenzione è oggigiorno possibile fare
eccellenti acquisti a basso prezzo su ebay, in particolare suwww.ebay.de
tedesco.
Vero. Vivendo in Germania ne so qualcosa! E anche frequentando i forum
di hifi, specialmente quelli nati attorno al suono inglese. Il mio
Naim HiCap lo ho acquistato privatamente da un primo violino dei
Wiener Philharmoniker con il quale mi ero in precedenza intrattenuto
anche su questioni musicali. Mi ha fatto un prezzo decisamente più
basso di quelli che girano ora su eBay e l'oggetto era stato ristorato
a funzionalità originale (sostituzione di condensatori) di recente.
Post by GLCPost by SteenbergenE non ti sembra normale che un appassionato di musica possa spendere
l'equivalente, non dico di una BMW ma di una Panda per il suo hobby
preferito?
Perdonami, ma non mi sembra così tanto normale, intendendo "normale"
per quello che è, ossia nella norma.
Definire normale. Il mio parrucchiere (che NON é il proprietario del
salone dove vado) si é fatto un impianto car audio da qualche migliaio
di euro. Un commesso del negozio di fotografia dal quale di recente ho
comperato un Canon EF 70-200 f4 L IS USM e un monopodo manfrotto é
appassionato di mountain bike (7000 sono la norma). Un saldatore
professionista da queste parti ha attrezzatura fotografica da 20.000
euro (e per lui la fotografia é un hobby). Si può risparmiare per i
propri hobby. Se dai valore alla qualità del suono, perché no? Devi
anche sapere COSA ascoltare, e questo di solito i forma con la
assiduità dell'ascolto dal vivo (che sarebbe anche indispensabile per
capirla la musica, comunque). Non a caso i direttori d'orchestra di
solito hanno o impianti ignobili (si rendono conto che tutto l'hifi,
anche esoterico, é un abominevole appiattimento, quindi non ci
spendono più dell'indispensabile) o impianti grandiosi (si sono
lasciati trascinare nella ricerca di una chimera quale la riproduzione
fedele, e chi li ferma più).
Post by GLCAnche per me la musica
rappresenta l'hobby preferito, ma, tenendo famiglia, mutuo da pagare e
Panda da mantenere, ecco che per poter vivere decorosamente qualche
rinuncia mi tocca farla. Per il mio impianto ho speso circa 400 Euro
e, malgrado il rapporto 1 a 10 con la spesa di riferimento, non credo
di avere granchè da rimpiangere.
L'avere da rimpiangere qualcosa o meno lo determini tu e soltanto tu.
Per 400 Euro é difficile, se non impossibile, avere un impianto ben
suonante, ma se quello basta per soddisfare TE e farti godere la tua
musica, allora perché contestartelo? Sarebbe inutile. La differenza
con impiantini ben assortiti e bilanciati da 1000 euro, o 4000 euro (e
sottolineo "ben assortiti e bilanciati" perché di sole (relative e
assolute) ce ne sono in ogni fascia di prezzo) é notevole, ma se a te
non interessa, bene, benissimo. Per certi versi sono io che mi faccio
del male: Avendo budget limitati, ho deciso a suo tempo di prendere un
Marantz SACD 7001 KIS con clock e alimentazione modificati su mia
richiesta (nuovo, 1050 euro comprese le modifiche), il mio pre è un
Naim NAC 32.5 usato (con schedine prese da un NAC 72, modificate),
Naim HiCap (usato, vedi sopra), finale NAIM NAP 140 (usato), le casse
sono una storia lunga, ma ci sono circa 800 euro di materiali grezzi e
hanno vinto il confronto con oggetti commerciali dal costo 4-5 volte
superiore, il rack http://caccioppoli.mac.rub.de/Rack/index.html é
stato in parte autocostruito, con parti fatte fresare con la fresa
computerizzata, poi ci sono circa 500 euro di cavetteria, inclusi i
cavi di alimentazione schermati e le ciabatte (autocostruite con
cablatura a stella). Mi da molta soddisfazione, ma giustamente mia
moglie fa un salto quando parlo di passare ad un pre Avondale o di
prendermi un NAP 250 come finale... come se non bastasse il mio hobby
della fotografia...
growl
A.