Post by egmonte questo sarebbe un "record" del teatro SS.Giovanni e Paolo?
no, i records sono riportati in vari articoli dei volumi citati, non qui.
Questo era una sorta di sunto della situazione
Post by egmontPerdonami, ma da quello che citi, unito a quello che so e che studiai anni
fa non c'è alcuna risposta a domande assai elementari che rendono a dir
poco strampalata la tesi del Monteverdi autore della Poppea.
Innanzitutto, non c'è alcun documento dell'epoca che associ anche solo
indirettamente il nome di Monteverdi alla composizione.
L'unica "testimonianza" che si inoltra in questa tesi è un tale Ivanovich,
giunto a Venezia quando Monteverdi era già bello e morto ed autore di
tanti accertati refusi (confondeva i nomi dei librettisti quando essi
erano addirittura presenti in bella vista sui manoscritti).
E' altresì accertato, come tu stessa hai la bontà di sottolineare,
Post by egmontmolti brani sono opera di altri compositori, tra cui il Cavalli, il cui
fare melodico è a dir poco evidente nell'opera (e ci metterei pure
comicità e lussuria).
Davvero non capisco in base a quale tesi si possa sostenere che si tratta
di musica del Monteverdi.
A dire il vero io non solo non vedo tesi, ma neanche ipotesi da confutare
o da affermare, giacchè non c'è nulla di nulla.
Giuro che non è polemica: è che proprio non capisco.
Diciamo che negli anni '50-60 si è voluto creare il mito del più grande
compositore italiano della storia di tutti i tempi: certo, tanto di
cappello al geniale autore dell'Orfeo stesso, così come dei madrigali e
delle messe, vale a dire proprio Monteverdi.
Molto meno di cappello all'autore del Ritorno di Ulisse, vale a dire
Monteverdi (con alcune probabilità) e bottega (con tutte le probabilità).
Zero di cappello invece a chi ha attribuito la paternità
dell'incoronazione in base alla constatazione che "la musica è
bellissima", perchè questa fu in fin dei conti la ragione.
Dunque premettiamo una cosa.
Io non ho "la bontà" di sottolineare nulla.
Gente come la Rosand (ma non solo lei) studiano questi problemi da una vita,
mi permetto solo di citare costoro e magari qualcun altro, posso postare se
vuoi una bibliografia molto più densa.
Non mi metto certo a discutere su un bar spaziale di questioni che esulano
ampiamente sia dalla mia che dalla tua (fino a prova contraria) competenza.
Ho, in altra occasione (thread su Haendel e il Germanico) già detto che mi
rifiuto di partecipare a discorsi da bar del genre "ma chi l'ha detto che la
terra è rotonda, portatemi le prove".
Lo trovo umiliante per l'intelligenza di chi legge.
Oltre al fatto che si tratta di un metodo di ragionamento essenzialmente
(s)fascista.
Non esistono opinioni personali in campo scientifico. Esistono prove o meno.
Ci sono alcune prove a favore della paternità di Monteverdi, altre no,
perché la reltà, contrariamente alle chiacchere da bar da NG, è articolata e
complessa.
Ergo, sei libero di pensare che l'Incoronazione di Poppea è opera di
Filippetto da Voghera.
Su quali basi, non s'è capito, ma pazienza.
La cosa incredibile è che te ne vieni qui
a chiedere al mondo di fornirti prove dell'attribuzione a Monteverdi di
(almeno) una parte della Poppea.
Io non m i occupo di Monteverdi da vent'nni, ma molti studiosi sì, e hanno
visto fior di documenti.
Potrebbero interessarti in modo particolare questi testi:
A. Curtis: 'La Poppea impasticciata or, Who Wrote the Music to L'incoronazione
(1643)?', JAMS, xlii (1989), 23-54
W. Osthoff: 'Neue Beobachtungen zu Quellen und Geschichte von Monteverdis
"Incoronazione di Poppea"', Mf, xi (1958), 129-38
A. Chiarelli: 'L'incoronazione di Poppea o Il Nerone', RIM, ix (1974),
117-51
E. Rosand: 'Monteverdi's Mimetic Art: L'incoronazione di Poppea', COJ, i
(1989), 113-37; repr. in Studies in Musical Sources and Style: Essays in
Honor of Jan LaRue, ed. E.K. Wolf and E.H. Roesner (Madison, WI, 1990)
P. Fabbri: 'New Sources for Poppea', ML, lxxiv (1993), 16-23
T. Carter: 'Re-Reading "Poppea": some Thoughts on Music and Meaning in
Monteverdi's Last Opera', JRMA, cxxii (1997), 173-204
Procurati tutta la letteratura del caso, esamina i manoscritti e i
documenti, e poi potrai portare a tutti le prove di confutazione.
Fino ad ora ci si attiene a quello che han studiato altri, con discreta
competenza, direi.
Ma c'è sempre spazio per nuove informazioni, per carità.