Post by KermitPer quanto riguarda il gusto
vale sempre il teorema: al peggio non c'è mai limite.
Negli anni passati, ho suonato a decine, centinaia di matrimoni.
Poi mi sono scocciato, mi sono annoiato... insomma, non mi piace più.
Ecco quello che mi è rimasto:
Matrimoni.
Talvolta chi assiste ad un matrimonio non è coinvolto emotivamente, non
conoscendo gli sposi.
Allora, come semplice spettatore, riesce a notare tante particolarità
che sfuggono ai parenti, agli amici, al prete celebrante e agli stessi
sposi.
Io divido i matrimoni in due tipi: matrimoni normali e matrimoni
buzzurri.
Quali le differenze?
Tanto per cominciare, la sposa arriva con la sua buona mezz'ora di
ritardo, nonostante il prete raccomandi sempre puntualità, se non altro
come segno di rispetto.
Lo sposo la aspetta fuori dalla chiesa ridendo sguaiatamente e
scambiando battutacce con gli amici.
Nel frattempo sono già arrivati gli invitati, che bivaccano fuori dalla
chiesa, riempiendo il selciato di mozziconi di sigaretta e di carte di
caramelle.
Ecco il fotografo , che facendosi largo nella foresta che ha realizzato
il fiorista riesce a piazzare un faro da mille watt sotto l'altare e un
altro sopra il pulpito. Chissà perché viene in mente un set
cinematografico dove si sta girando un film su Tarzan.
Finalmente arriva la sposa, a bordo della Rolls-Royce prestata dal
proprietario del mobilificio che le ha completamente arredato la casa.
Fa il suo ingresso trionfale in chiesa, tra fanfare dell'organo e flash
di macchine fotografiche; i parenti le si precipitano dietro, tentando
di accaparrarsi i primi posti (anche se un cugino furbo si era riservato
i posti migliori, occupandoli con il cappello); alcuni degli amici
preferiscono restare fuori (... lì dentro non si può fumare!), altri
entrano di malavoglia in chiesa.
Durante la celebrazione il prete parla da solo; nessuno ha il coraggio
(o la capacità) di rispondere alle preghiere.
Al momento delle promesse matrimoniali un improvviso tumulto: si
precipitano nei pressi dell'altare, oltre al solito fotografo con la sua
assistente, mezza dozzina tra parenti e amici, armati di macchine
fotografiche e di telecamere; tutti sgomitano per avere l'inquadratura
migliore, ma alla fine vince lo zio del paesello, che si è portato
dietro una telecamera da spalla modello Canale 5, così potrà far
vedere il matrimonio alla zia che non è potuta venire.
Gli sposi leggono le promesse matrimoniali, incespicando sulle parole
(non per l'emozione, ma perché non hanno mai letto prima quello che ora
devono dire).
Dopo l'applauso di rito, il prete ricomincia a raccontarsi le sue storie
(sembra un matto che parla e si risponde da solo), mentre il fotografo
ha la buona idea di riavvolgere la pellicola della macchina fotografica,
con relativo ronzio del motore elettrico, paragonabile a uno sciame di
api che invada la navata.
Al momento della Comunione, la fidanzata di un fratello della sposa
riesce ad arrampicarsi sull'organo (ma non potevano suonare giù, su
quello elettronico, che è più comodo!!), e costringe l'organista ad
accompagnarla mentre ulula qualcosa che assomiglia a qualche avemaria.
Ecco che entrano in chiesa gli amici che erano rimasti fuori a fumare;
hanno intuito che la cerimonia è agli sgoccioli, e vengono a cercare
il riso, i confetti e quant'altro da lanciare agli sposi all'uscita.
Purtroppo dovranno aspettare ancora più di venti minuti, mentre il
fotografo impressiona altri sette rullini piazzando gli sposi in ogni
angolo della chiesa, davanti ai candelabri, vicino agli altari, nei
pressi del coro, con la mamma, con la suocera, con la zia, senza la zia,
in piedi, seduti, guardatevi negli occhi, non ridete, giratevi di qua,
attenzione che il bambino fa i gestacci, non così che vengono gli
occhi rossi, ecc. ecc...
Un' ovazione con applausi e una tempesta di riso, per la gioia del
sacrista che dovrà ramazzare il tutto, suggella la fine della
celebrazione.
Ma io vi chiedo: si trattava davvero di una celebrazione o si era
ridotta ad una farsa?
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Vinicio Loncagni
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